Vaccini o non vaccini, questo è il problema! La necessità di vaccinare i propri figli apre un acceso dibattito tra "conservatori" e "progressisti" della sanità mondiale. Possibili effetti collaterali si contrappongono ai loro benefici e tanti genitori scelgono di non vaccinare i propri figli.
Il dibattito sulla necessità di vaccinare i propri figli per malattie come la pertosse, il morbillo, la rosolia, solo per citarne alcune, è tra i più infuocati in tema sanitario. Le paure circa i possibili effetti collaterali, la loro efficacia e i reali benefici infatti spingono diversi genitori a scegliere di non vaccinare i propri figli. Al di là della scelta personale e famigliare, cosa significa tutto questo su scala globale? Il Council on Foreign Relations ha monitorato queste scelte, rilasciando una mappa interattiva dall’eloquente titolo “Focolai prevenibili con i vaccini”.
La mappa, come racconta anche Iflscience.com, mostra l’andamento di malattie quali parotite, rosolia, pertosse, morbillo, poliomielite, tifo, varicella tra il 2008 e il 2014. Ecco allora che, per esempio, vediamo che – il morbillo causa la morte di 160mila bambini nel 2011, pur avendo a disposizione un vaccino sicuro ed efficace– scrive l’Organizzazione mondiale della sanità – la mappa è piena di segnalazioni di focolai sparsi per il mondo. Tanti in Africa, dalla Nigeria, alla Somalia, al Congo, al Sudafrica, al Malawi, dove si contano decine di migliaia di casi. Altrettanti in India e in Cina, ma anche in Europa, dove il morbillo colpisce soprattutto in Francia, Ucraina, e Regno Unito.
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Campagna di vaccinazione |
Ma non ci sono solo pertosse e morbillo. Focolai di rosolia (con numeri che vanno dai 5mila ai 40 casi registrati) sono stati rilevati anche in Romania, in Polonia, e in Giappone, mentre numeri consistenti di casi di parotite si sono avuti in Macedonia, Israele, e in misura ridotta in Egitto, nel nord della Spagna e nel Regno Unito. Di entità minori, ma comunque presenti, anche i focolai di varicella, poliomielite (soprattutto in Africa) e di febbre tifoide (nelle Filippine).
E in Italia, cosa succede? Secondo la mappa del CFR tra le malattie prevenibili con vaccini l’unica di notevole importanza registrata è il morbillo, con oltre 5000 casi nel 2011, e ancora oggi tra i paesi dell’Ue è quella dove si registra il maggior numero di casi.