Il-Trafiletto
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05/09/14

In Romania una mamma abbandona le gemelle per lavorare in Gran Bretagna

Una mamma senza cuore ha abbandonato le sue gemelle di otto mesi per poter ottenere un lavoro in Gran Bretagna e adesso è stata arrestata dalla polizia in Romania. 


Mihaela Boghian di 32 anni ha lasciato le piccole gemelle Antonia e Iasmina nel corridoio di un condominio consiglio nella città di Piatra Neamt, nel nord-est della Romania, dopo è andata in un ufficio di collocamento e ha firmato il contratto per un lavoro come raccoglitore di frutta in Gran Bretagna ed è partita.

A questo punto un appello a livello nazionale e iternazionale ha permesso al papà Mario Boghian di 35anni, che lavora in un cantiere in Germania, di vedere questo appello televisivo e chiamare subito la polizia dicendo di aver lasciato le bimbe ben accudite dalla madre.

Ha poi aggiunto: in un primo momento non potevo crederci, ma quando ho provato a telefonare alla mia ex moglie e non ci riuscivo, ho contattato la polizia e sono stati in grado di confermare che erano le mie adorate gemelle.
Subito il padre delle bambine si è recato in Romania, per riunirsi con le sue figlie, che al momento rimarranno con il loro papà, sotto la supervisione di assistenti sociali fino a quando l'indagine sarà stata completata.

La mamma giustifica questo folle gesto dicendo che il marito le inviava pochi soldi per il mantenimento e lei si sentiva intrappolata ed ha deciso di abbandonarle e voleva andare in Gran Bretagna per guadagnare qualche soldo, ma ora dice di  rendersi conto dell’enorme errore che ha fatto e rivolere le gemelle.
Il padre riabbraccia le gemelle

05/03/14

"Gocce" di notizie: La Commissione europea alza il livello di allerta Italia retrocessa

La Commissione europea alza il livello di allerta e di monitoraggio sull'Italia retrocedendola tra i paesi con "squilibri macroeconomici eccessivi" e ci bacchetta: nonostante i progressi compiuti, la manovra 2014 "appare insufficiente" a ridurre il debito. Solo Croazia e Slovenia sono considerati, insieme al nostro, paesi con squilibri eccessivi, mentre non lo e' piu' la Spagna. Grecia, Portogallo, Cipro e Romania, in quanto paesi sotto programma di aiuti, non sono stati presi in considerazione in questa analisi. La Commissione europea punta il dito, in particolare, sulla limitata produttivita' del lavoro dell'Italia che "deve correggere l'alto livello di debito pubblico e la debole competitivita'". "Entrambi derivano in ultima istanza dalla perdurante lenta crescita della produttivita' e richiedono urgenti interventi", osserva Bruxelles. Per porre il debito pubblico in un percorso di regolare riduzione, l'Italia ha bisogno di "surplus primari molto alti, e al di sopra dei livelli storici", e "di una crescita robusta del Pil per un periodo prolungato". La Ue riconosce che raggiungere questi obiettivi "sara' una sfida molto difficile" per l'Italia perche' nonostante nel 2013 "abbia fatto progressi verso il raggiungimento dell'obiettivo di bilancio di medio termine", la manovra strutturale 2014 "in base alle stime correnti, appare insufficiente" per "ridurre l'elevato debito pubblico a un tasso adeguato".                                                                        fonte(AGI) 

31/12/13

Voglio fare il maestro, non rubare.

Rinaldo è un bambino rom, giunto dalla Romania con la sua famiglia nel 2012, viaggiando in furgone per un giorno e una notte e stabilendosi in un campo nomadi a Torino, vicino a Mirafiori. Egli sogna una vita diversa da quella che impara giorno per giorno al campo. Lo ha fatto sapere tramite una lettera che ha scritto a scuola alla maestra Elisa e che ha molto colpito l’opinione pubblica e le autorità locali. << Da grande voglio fare il maestro anche io. Così avrò un lavoro, non avrò bisogno di andare a rubare. E potrò insegnarlo agli altri. Per questo ho chiesto alla maestra di insegnare a non rubare - ha scritto Rinaldo nella lettera – qui al campo molti vanno al grande magazzino a rubare, oppure rapinano borsette, telefonini.>> Gli fa eco la madre Giulia: << Veniamo dalla Romania, vogliamo restare qui a vivere. Meglio fare la lavavetri che rubare. In Romania vivevamo in case di muratura, vicino a Timisoara. Poi gli affitti sono saliti e il lavoro è sparito. Mio figlio Rinaldo – dice ancora la signora Giulia - ha avuto il coraggio di dire al padre che “è meglio lavorare, andare ai semafori piuttosto che andare a rubare >>. Inoltre al bambino è stato chiesto: << E se non riuscirai a fare il maestro?>> <poliziotto - dice deciso Rinaldo, che sa che il campo dove vive con la mamma e il papà, ed altre centinaia di rom è abusivo - stiamo qui fino a quando non vengono a spaccare il campo. Così posso andare a scuola>>.
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