Apparso più o meno diciassette anni fa oltreoceano, secondo il Wall Street Journal, il primo blog è stato postato da Jorn Barger che nel 1997 lanciò un influente blog americano, mentre Wikipedia attribuisce il primo blog a Justin Hall che pubblicò per la prima volta online un diario personale. Se la provenienza è incerta sicuro è il successo planetario.
Accade nei film dove dal suo appartamento di Manhattan, la protagonista di Sex and the City, Carrie, pubblica in rete l'avventure delle quattro amiche newyorkesi più famose e cosmopolite d'America: Accade nella vita reale, dove blogger e blog sono sempre più di moda, La parola blog deriva da weblog, ovvero log in rete. I log sono messaggi, una sorta di diari pubblici che riportano fatti o eventi scritti generalmente da blogger, persone che scrivono in rete. Dietro un blog ci possono essere più blogger che pubblicano notizie, raccontano fatti ed avvenimenti interagiscono con altri blogger o commentatori: creando delle vere e proprie comunità. Esperti di arte, cucina, sport, politica, musica e di qualsiasi cosa vi venga in mente, si incontrano così virtualmente nella rete. Ma cosa bisogna fare per diventare blogger? Quali i segreti per diventare uno cyber scrittore? Luciano Giustini, ingegnere informatico specializzato in nuove tecnologie ce lo spiega cpsì: "Il fatto è che di blog se ne aprono moltissimi, a volte un po' troppi. Non voglio dire che bisogna essere necessariamente dei grandi scrittori, bisogna però avere qualcosa da raccontare. I blog possono anche informare, suggerire, contribuire a creare opinioni. Diciamo così: per aprire un blog probabilmente bisogna avere una passione per la scrittura.".
Quali sono gli strumenti? "Praticamente nessuno. In genere i blog si dividono in due grandi categorie tecniche: ospitati da un servizio web pubblico (e gratuito) oppure ospitati su un proprio spazio web. Nel primo caso, più semplice, ci si rivolge a un fornitore di servizi, il quale ci metterà a disposizione tutti gli strumenti per iniziare a pubblicare i nostri primi Post. Ce ne sono ormai in tutti i principali gestori e portali, insieme ad alcuni nomi storici che offrono solo questo servizio e lo fanno molto bene. Nel secondo caso, dedicato ad un'utenza più professionale, si usano altri strumenti che si installano su un sito web."
Cosa scrivere? "Non c'è un determinato argomento, l'importante è tenerlo aggiornato. Già perchè una grande percentuale di blog nasce e muore - ovvero, viene lasciato senza nuovi post - nel giro di poche settimane, perché spesso, superato l'interesse iniziale, sopravviene la noia e magari la delusione di vedere il nostro blog poco visitato".
Non è pericoloso mettere in rete la propria vita privata? "Questa è una delle obiezioni più frequenti. Da una parte c'è chi sostiene che sia meglio non scrivere cose personali, dall'altra invece alcuni ritengono che proprio questi blog sono più interessanti. Forse, come possiamo leggere su quelli più seguiti, la via di mezzo risulta la scelta migliore. In ogni caso, alcuni consigli sono sempre validi: ad esempio di fare attenzione quando si coinvolgono terze persone che potrebbero non gradire e per se stessi, aver sempre presente che internet archivia tutto: rileggere quanto si è scritto, magari a distanza di tempo, è una buona regola valida anche e soprattutto per i blog."
Se il blog è poco letto? "Premesso che un blog è un tipo di attività che, tendenzialmente, si fa più per se stessi che per gli altri, bisogna distinguere i blog strutturati appositamente per informare, dai blog esclusivamente personali. Naturalmente, l'argomento conta molto, ma non c'è una "classifica" definitiva. I blog più seguiti si occupano, infatti,' di molti argomenti, che vanno dalle esperienze quotidiane all'attualità, alla politica, la vita in 'famiglia, e così via. L'importante è seguire un filo di pensiero, o raccontare un'emozione, e magari utilizzare qualche "segreto" del buon blogger come: scrivere in una forma letteraria corretta, avere qualcosa da raccontare, commentare i post degli altri, rispondere sempre ai commenti, leggere i blog degli altri, linkare quando si citano post o blog altrui (utilizzando i permalink), essere spontanei e magari non voler dimostrare per forza una tesi. Esiste una classifica di blogger? Esiste un insieme di blogger molto linkati e che si linkano molto fra loro e questa è in continuo aggiornamento e cambiamento. Allo stesso modo, i blog più letti sono spesso quelli dei giornalisti che, avendo la capacità di scrivere bene, con argomenti spesso interessanti e con una buona dimestichezza col mezzo internet, catalizzano l'attenzione di molti internauti. Così come ci sono alcune forme di blog "cooperativi" che per loro stessa natura mischiano contributi diversi in un unicum interessante."
Esistono motori di ricerca oppure le "news" dei blogger? Come per la maggior parte delle attività informatiche, anche per i blog ci sono strumenti che sono nati per fare diverse cose in modo automatico o in maniera più efficiente. Non serve inserire il proprio blog nei motori di ricerca: essendo molto aggiornati, vi sono già presenti o si inseriscono da soli dopo pochissimo tempo. Spesso, anzi, fanno fare a chi li cura, un notevole balzo di popolarità: in ogni caso basta controllare mettendo il proprio nome (o il nome del blog) su Google o Bing. Per le liste di blog, in Italia si può segnalare il proprio blog ad alcuni servizi come Liquida (www.liquida.it) o Blogitalia (www.blogitalia.it)." .
Quali link inserire? Dipende dal tipo di blog che stiamo aprendo. Non essendoci una classifica, non c'è un gruppo di blog da linkare per forza. Diciamo che all'inizio metteremo il link verso amici e conoscenti che sappiamo aver aperto un blog, e probabilmente, trend network si guarderà a quelli "vicini" per affinità, interessi, simpatia, o perchè no, alla fine anche tra i "famosi". Successivamente, presa confidenza col mondo dei blogger, si procederà a raffinare i link, si aggiungeranno immagini, strumenti e magari si introdurranno nuove sezioni e categorie." Si ringrazia Luciano Giustini, fondatore di diverse testate online.
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