Il-Trafiletto
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13/09/14

Chi vedrò nello specchio fra 40 anni?

Quanti di noi ultra-sessantenni ha avuto la sensazione di abitare un corpo di un anziano estraneo? Non ci si pensa a vent'anni e nemmeno ai quaranta, e così che ci si trova con un estraneo che gira dentro casa e dorme con il tuo partner e mangia alla tua tavola. Dovremmo imparare a conoscere quel volto invecchiato mentre si è in conflitto con tutto il corpo che cambia.

Allora, come spesso accade, la tecnologia ci viene in aiuto fornendoci una applicazione che ci da la possibilità di guardarci vis à vis con chi vedremo allo specchio fra quarant'anni. E' una nuova tendenza su Twitter che arriva dalla Francia: con l'hashtag #TousSilver, "tutti grigi", il sito Silverco.fr ha chiesto agli utenti del web di provare a darsi una risposta alla domanda: "Come sarò tra quarant'anni?.

esempio preso dal web
Per farlo si può utilizzare una delle applicazioni per smartphone che invecchiano il volto partendo da una qualsiasi fotografia. L'obiettivo del sito è sensibilizzare giovani e meno giovani sui temi legati alla terza età, e comunque ricordare loro che se sono fortunati invecchieranno anche loro.

28/08/14

Specchio | Il modo migliore per non farlo appannare

Come fare a non appannare
uno specchio

Uno specchio si appanna perché il vetro ha un calore specifico molto maggiore dell'aria; in altre parole, l'acqua calda della doccia riscalda l'aria circostante più rapidamente del vetro dello specchio. 

Uno specchio si appanna perché il vetro ha un calore specifico molto maggiore dell'aria; in altre parole, l'acqua calda della doccia riscalda l'aria circostante più rapidamente del vetro dello specchio.

Quando il vapor acqueo della doccia raggiunge il vetro, si raffredda e si condensa. Ma la tensione superficiale dell'acqua gli fa formare microscopiche goccioline che agiscono come migliaia di piccole lenti che rifrangono la luce in una sfocatura grigia omogenea. Se mandiamo aria calda con un asciugacapelli contro lo specchio, facciamo evaporare l'acqua e riscaldiamo il vetro impedendo che si formi nuova condensa. In alternativa, possiamo prevenire l'appannamento spalmando schiuma da barba sul vetro e ripulendo in parte ma senza sciacquare.

Rimane così una sottile pellicola di detergente che elimina la tensione superficiale delle goccioline d'acqua. La condensa formerà così uno strato continuo anziché le goccioline, e lo specchio non si appannerà anche per una settimana.(science)

22/07/14

I Signori del Pianeta

I Signori del Pianeta
La ricerca delle origini dell'uomo lan Tattersall Codice Edizioni, 15,90 euro (294pp, 2013) 

Siete in grado di guardare uno scimpanzé negli occhi senza che vi prenda una specie di smarrimento? È come uno specchio deformante che riflette noi stessi agli albori della nostra Umanità, è un riconoscere le medesime origini, l'antenato comune che visse 7 milioni di anni fa.

"La storia di come siamo passati da lì (dalle scimmie antropomorfe) a qui (a noi)", racconta Ian Tattersall, antropologo di fama mondiale e curatore del dipartimento di antropologia dell'American Museum of Naturai History di New York, "è forse la vicenda più affascinante che la nostra specie, appassionata di storie, abbia mai cercato di raccontare". Il punto è che finora abbiamo accumulato un gran numero di reperti sugli importanti cambiamenti fisici e tecnologici che hanno accompagnato il lungo e graduale viaggio dell'antica scimmia antropomorfa agli esseri umani moderni, ma oggi la sfida è capire quando è muta:; l'atteggiamento mentale. Quando, in sostanza, l'uomo è diventato moderno: "È successo all'improvviso e molto recentemente", afferma Tattersall. Grazie a numerosi fattori, tra cui il linguaggio.

Eppure, ricorda lo studioso: "Per quante possiamo considerarci speciali, siamo soltanto il prodotto di un processo biologico ordinario".(science)


19/07/14

Come si fa...? | Perchè...? | Di che colore è...?

Camminare e mantenere
s fuoco la vista
COME SI FA A MANTENERE LA VISTA A FUOCO QUANDO SI CAMMINA?
Gli occhi sono collegati agli organi di senso dell'orecchio interno e ai recettori di stiramento nei muscoli del collo attraverso una serie di nervi. Quando muoviamo la testa, gli occhi compensano automaticamente il movimento spostando il fuoco nella direzione opposta, il che si verifica anche in piena oscurità. Questo cosiddetto "riflesso vestibolo-oculare" contribuisce a mantenere stabile il campo visivo. Vi è poi il cosiddetto "riflesso optocinetico", che porta gli occhi a seguire un soggetto in movimento per un po', per poi scattare di nuovo al centro.

Annoiarsi, sensazione spiacevole
PERCHE' CI ANNOIAMO? 
Come la fame, la sete e la solitudine, la noia è una sensazione sgradevole che ci spinge a modificare il nostro comportamento: la selezione naturale ha favorito gli individui con la capacità di sentirsi annoiati perché sono più propensi a scoprire o creare cose che migliorano le loro probabilità di sopravvivenza, o a cercare un nuovo partner, diffondendo così in maniera più copiosa i loro geni. La contentezza porta alla compiacenza, e questa è una strategia evolutiva pericolosa.

Il colore di uno specchio
DI CHE COLORE E' UNO SPECCHIO?
Nella luce bianca, che comprende le lunghezze d'onda dello spettro visibile, il colore di un oggetto è dettato dalle lunghezze d'onda che gli atomi della sua superficie non riescono ad assorbire. Poiché uno specchio perfetto riflette tutti i colori che compongono la luce bianca, allora essere anch'esso bianco. Ciò detto, bisogna considerare però che gli specchi reali non sono perfetti, e gli atomi sulla loro superficie danno all'immagine riflessa una leggera sfumatura verde, poiché gli atomi nel vetro riflettono di più la luce verde rispetto a qualsiasi altro colore.(science)


20/02/14

Video istruttivi e attività celebrale

Un team di ricercatori italiani dell'Ospedale San Raffaele di Milano, guidati da Massimo Filippi, professore associato di neurologia, ha individuato come l'osservazione di video istruttivi ovvero i "come fare a..." associati ad un'attività manuale, possa stimolare il cervello e favorire un miglioramento delle capacità motorie.
Lo studio è stato condotto su 36 volontari (senza problemi di salute) divisi un due gruppi, a cui è stato richiesto di svolgere ogni giorno per quaranta minuti, tre diversi tipi di attività. Ad un gruppo (gruppo A), sono stati "somministrati" dei filmati istruttivi, relativi allo svolgimento di semplici attività; all'altro (gruppo B), invece, filmati rappresentativi, mostranti cioè paesaggi, città, etc. Dopo questa prima fase, si sono eseguiti dei test per valutare le funzioni sia motorie sia manuali dei soggetti e e le variazioni di volume del cervello. Dai risultati è emerso che i soggetti del primo gruppo (gruppo A) mostravano un miglioramento delle prestazioni motorie undici volte maggiore rispetto i soggetti del secondo gruppo ( gruppo B). Questi risultati possono essere attribuiti ai neuroni specchio, quei neuroni che si attivano quando osserviamo un'azione compiuta da altri e la ripetiamo.  Inoltre lo studio dimostra che "Anche da adulti il nostro cervello è in grado di apprendere meglio le abilità solo guardando l'attività che si deve svolgere" come sostiene il professore Paolo Preziosa, autore dello studio.
La ricerca pone le basi per studi futuri, specialmente sui soggetti affetti da sclerosi multipla, dal momento che i ricercatori ritengono che i risultati ottenuti avvalorino l'ipotesi che la ricerca possa contribuire a migliorare le prestazioni motorie dei soggetti in riabilitazione e ridurre la disabilità, laddove l'attività motoria è compromessa.
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