Il-Trafiletto
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26/10/14

Favij il fenomeno youtuber con 1,2milioni di iscritti

Il fenomeno YouTube si chiama Favij e ha 19 anni e in appena tre anni vanta 1,2milioni di iscritti, pari pari a quelli della Rai, solo che li ha fatti in 90 anni. Non può essere chiamata ascesa questo è stato un vero e proprio shutlle in volo verso lo spazio, che in poco tempo ha raggiunto le stelle. Google ha voluto premiare il ragazzo torinese con l’ambito YouTube Golden Button Award, il primo italiano a riceverlo.


Favij, che di nome fa Lorenzo Ostuni ed è di Torino, non si aspettava questo improvviso e travolgente successo. "Ho iniziato, come d’altra parte molti altri youtuber, a fare video solo per divertimento, ora sta diventando quasi un lavoro". Oltre 280 milioni di cliccon un totale fin'ora di 420 video caricati su FavijTV, e che ora si mantiene su di un ritmo di 5 video alla settimana.

Un impegno che non sembra pesare al 19enne, che nonostante sia venerato come una rockstar da una pletora di giovanissimi fan, mantiene un profilo basso. “Cosa c’è di più bello di aver trasformato la passione per i videogiochi in un’attività che mi fa anche guadagnare?”, dichiara candidamente lo smanettone. "Vorrei continuare a fare video, ho da poco comprato un launchpad per la musica live e mi piacerebbe realizzare qualche clip con questo strumento, e poi studiare in mondo professionale per imparare a fare montaggi ed effetti speciali"

Favij il fenomeno youtuber
Le visualizzazioni generate dal suo canale fanno invidia a quelle di molte emittenti nazionali. Stiamo parlando di oltre 280 milioni di video consumati su YouTube da una comunità di appassionati. Montalbano su Rai Uno in prima serata fa 6 milioni di ascoltatori. Non è un caso che già diverse aziende hanno bussato alla sua porta per accaparrarselo come testimonial e che il suo “business” sia nelle mani di un vero agente dello spettacolo.

Non c'è una spiegazione a questo fenomeno incredibile anche per Favij, "Penso che su YouTube mancasse una certa dose di pazzia; io semplicemente faccio un po’ il pazzo e mi sfogo quando gioco ed evidentemente questo piace molto a chi mi segue". Modesta la spiegazione del ragazzo, forse la vera causa di questo fenomeno risiede in quel certo carisma che appartiene a pochi e che la scienza non sa spiegare: non si tocca non si vede ma siamo sicuri che Favij lo possiede.




10/06/14

Roma | Processo baby-squillo Parioli. Chiesti 16 anni per l'ideatore del "giro", Mirko Ieni e 6 anni per la mamma di una delle ragazze.

Vi ricordate lo scandalo delle baby-squillo dei Parioli, a Roma? Era l'ottobre del 2013 quando venne alla luce un giro di ragazzine squillo e i carabinieri del nucleo investigativo di Roma arrestarono quattro clienti e la mamma di una baby, quest'ultima perchè secondo la procura, induceva la propria figlia a prostituirsi. La Procura di Roma, a nome del procuratore aggiunto Maria Monteleone,del Pubblico Ministero Cristiana Macchiusi nell'udienza con rito abbreviato davanti al giudice Costantino De Robbio, ha richiesto la condanna a sedici anni e mezzo di reclusione per Mirko Ieni, l'uomo che si ritiene sia l'artefice del giro di prostituzione scoperto e che viene definito "soggetto dalla capacità criminale pericolosa,che non esitava a dare droga e a far prostituire donne con le quali aveva a che fare". L'accusa ha chiesto anche sei anni di reclusione per la mamma di una baby-squillo, accusata di sfruttamento della prostituzione, mentre otto mesi sono stati chiesti per un cliente, Gianluca Sammarone. Altre persone sono imputate in questo processo, vale a dire Nunzio Pizzacalla, caporalmaggiore dell’Esercito, Riccardo Sbarra, Mario Michael De Quattro, Marco Galluzzo e Francesco Ferraro. Per uno di questi, Mario Michael De Quattro, pende una imputazione per tentata estorsione, per aver chiesto a una delle ragazze la somma di 1.500 euro minacciandola di diffondere un video che la riprendeva durante un rapporto.Sono stati chiesti inoltre quattro anni di reclusione, più tremila euro di multa, per l'imprenditore Marco Galluzzo, accusato di aver ceduto cocaina in cambio di prestazioni sessuali. La sentenza del processo potrebbe essere emessa in giornata. (Nella foto, presa dal web, l'imputato Mirko Ieni)

03/06/14

Justin Bieber si scusa per un video razzista

Justin Bieber chiede scusa dopo un insulto razzista.

Ve lo saresti mai immaginati?! Il giovane Justin chiede scusa dopo essere stato ripreso in un video dove, la sua battuta, è molto contestabile.

Il cantante Canadese è ancora giovane ma negli ultimi tempi si è "sforzato" nel accumulare multe, denunce e tante critiche negative anche dal suo stesso pubblico.
Ma a quanto pare gia cinque anni fa, al'inizio della sua carriera, stava gia intraprendendo questa strada sbagliata.

Justin Bieber (immagine presa dal web)
Tmz ha trovato un vecchio video di Bieber che si diverte a ripetere la parola n*gro.
Aveva appena 15 anni ed era uno dei supi primi tour per il mondo.

Justin Bieber appena ha saputo del trambusto che ha fatto il video si è subito scusato dicendo che il suo comportamento era stato un errore di gioventù.
Infine Justin spera che la gente, guardando il video, possa non commettere i suoi stessi stupidi errori. (Gossipblog)


13/05/14

Fuoco dal cielo | 10 cose che abbiamo appreso da Celjabinsk | Prima cosa tracciare la traiettoria..

Traiettoria meteorite (immagine dal web)
Qualche anno fa un asteroide si scagliò sopra la Russia, con un energia più forte di una bomba atomica. Ciò che ne consegui' ci racconta 10 cose. Tracciare la traiettoria.

Iniziamo dunque dalla prima cosa che riguarda la traiettoria del meteorite.
E' stato il primo grande impatto dell'era dei social network, ed è subito finito in testa a Twitter!
Nel giro di poche ore erano stati caricati su YouTube i filmati girati con gli smartphone che hanno provveduto a fornire agli scienziati un patrimonio di dati su cui lavorare.

"Abbiamo visionato almeno 200 video", spiega Jirl Borovicka dell'Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, che li ha usati per ricostruire la traiettoria del meteorite recandosi nei luoghi esatti in cui erano stati ripresi. (science)

29/04/14

Luke Skywalker vs Harry Potter

Avete mai immaginato cosa capiterebbe se i protagonisti dei vostri film preferiti combattessero uno contro l'altro? Beh un gruppo di ragazzi è riuscito a realizzare un emozionante e divertentissimo video che vede il combattimento tra Luke Skywalker e Harry Potter.

È una giornata tranquilla come tante altre con gli amici si trasforma in un combattimento entusiasmante per scoprire cos'è meglio: Star Wars o Harry Potter.
Il combattimento è fatto veramente bene, non manca di armi e colpi presi dai due film e con una battuta finale del Signore degli Anelli per concludere in bellezza.

Il video è stato realizzato dal canale youtube "RackaRacka". Hanno già realizzato tanti altri video molto divertente e comici ma questo, personalmente, li batte tutti.
Vi consiglio di guardare anche gli altri video di questi ragazzi molto creativi.

28/02/14

Sudan | rischia la lapidazione per adulterio 18enne stuprata dal branco.

Una storia a dir poco sconvolgente e della quale ci giunge notizia dal Sudan. Una ragazza 18enne etiope che vive in Sudan rischia di essere uccisa per lapidazione perché accusata di adulterio. La giovane, sposata, quando era incinta di tre mesi è stata stuprata da sette uomini a Khartoum, lo scorso agosto. Adesso la giovane è divorziata ed è incinta al nono mese, ma è anche accusata di adulterio e prostituzione, nonostante sia stata lei ad aver subito la violenza. Non solo: alla ragazza le è stato impedito di sporgere denuncia formale per lo stupro subito. Anche i suoi assalitori sono stati arrestati dopo che, 6 mesi dopo lo stupro, hanno diffuso il video della violenza su WhatsApp. Essi sono incriminati di adulterio, atti osceni e diffusione di materiale indecente. In difesa della 18enne è scesa in campo l'Iniziativa strategica per le donne nel Corno d'Africa (Siha), che chiede l'immediato rilascio della giovane donna che sembra aver dormito in una cella della stazione di polizia senza materasso o cibo adeguato anche al suo stato di gravidanza. Siha, inoltre, accusa le autorità sudanesi di aver agito in maniera discriminatoria poiché la donna è un'immigrata etiope. La ragazza sostiene da mesi la sua innocenza e di aver subito le violenze, ovviamente, contro la sua volontà.

18/02/14

Pericolo in vista per gli utenti di WhatsApp | Video virale su Youtube che tra un sorriso e l'altro farà piangere in molti!

Pericolo in vista per gli utenti di WhatsApp. Video virale su Youtube che tra un sorriso e l'altro farà piangere in molti!

Si tratta di un possibile malware che potrebbe disattivare gli account di Whatsapp. Per la precisione il malware sarà un video virale, diffuso dalla mini mad su Youtube che, mascherandosi di ironia ed ilarità, con protagonisti due ragazzi innamorati al ristorante, farà piangere molti utenti.
Il video virale rappresenterà una classica scena di San Valentino, dove però la ragazza diventa gelosa della cameriera e inizia con un semi delirio comico ai danni del partner.

Il video ha iniziato a girare sui vari account di Whatsapp che si sono visti arrivare, però, il messaggio di disattivazione dell'account.
WhatsApp in pericolo malware

«Ci scusiamo per l’inconveniente. Il nostro sistema ha automaticamente bloccato il tuo numero perché in violazione dei nostri termini di Servizio . Dopo ulteriore verifica, abbiamo scoperto che questa azione è stata incorretta e abbiamo sbloccato il tuo numero».
Il contenuto del video non è per nulla offensivo e si pensa che dietro il filmato ci possa essere dunque un malware. Dunque che dire: Occho vivo e mano al coltello!

10/02/14

Scienza | Quando a parlare sono le “sue” immagini!

Scienza: quando a parlare sono le "sue" immagini! International Science and Engineering Visualization Challenge, si chiama cosi il promoter che già da 11 anni mira a promulgare la scienza per immagini.

Possono essere quelle di un video, altrimenti delle semplici foto, oppure un poster o un'infografica, non ha alcuna importanza, ciò che importa è dare modo e possibilità di fare parlare la scienza con le immagini. Promossa ed appoggiata dalla rivista Science e dalla U.S. National Science Foundation (NSF), la gara si è conclusa anche quest'anno, ed i progetti che hanno vinto la loro sfida nelle diverse categorie (qui potete ammirare la galleria fotografica completa), sono stati giudicati per la capacità di veicolare il concetto di cui erano portatori, l'originalità e l'impatto emotivo.

index
Scienza: il linguaggio delle immagini
Il primo posto per la sezione illustrazioni va a una sezione stilizzata della corteccia cerebrale, realizzata soffiando i pigmenti sulla tela. Un'opera, ribattezzata Cortex in Metallic Pastels, che ricorda un boschetto di betulle al crepuscolo, cita la didascalia.

Per la categoria Poster e grafici invece a vincere è stata l'infografica che mostra le potenzialità dei tessuti funzionali indossabili, in grado di alimentarsi immaganizzando energia.
 
Per la fotografia a battere i concorrenti è stata l'immagine che immortala i flussi su microscala dei coralli ermatipici, mentre nella sezione Giochi ed Apps ad aggiudicarsi il primo posto è stato EyeWire che permette ai giocatori di mappare la struttura 3D dei neuroni nel cervello.
Infine segnaliamo il vincitore della sezione video: Dynamic Earth, un'animazione che mostra come le particelle e l'energia proveniente dal Sole influenzano clima e tempo sulla Terra.

24/01/14

Undicesimo anniversario della scomparsa dell'avvocato | le sue parole di 45 anni fa (video)

Undici anni dopo la sua morte, è stato ritrovato un video inedito, dove Agnelli risponde ad un giornalista olandese, passando da una lingua all'altra con la naturalezza che lo ha sempre contraddistinto.

Un video realizzato dalla televisione olandese alla fine degli anni Sessanta completa il racconto lungo un anno che La Stampa ha dedicato ad Agnelli Inglese, italiano, francese, di nuovo inglese: la naturalezza con cui Gianni Agnelli passava da una lingua all’altra, la lucidità delle analisi e il vigore nell’argomentarle, riemergono in un’intervista televisiva di 15 minuti all’Avvocato, finora pressoché sconosciuta. L’inedito è stato recuperato dall’Archivio Storico Fiat e La Stampa lo presenta in occasione dell’undicesimo anniversario, oggi, della scomparsa di Agnelli.  Il video va a completare il cammino del progetto «Un anno con l’Avvocato» che La Stampa aveva lanciato in occasione del decimo anniversario. Si è trattato di un «work in progress» a capitoli, che mese dopo mese ha permesso di scoprire i molti aspetti di una vita complessa come quella dell’Avvocato, attingendo ai libro dei ricordi della famiglia Agnelli e agli archivi del giornale. Immagini, citazioni e video che resterà consultabile, insieme a tutto il resto del materiale di documentazione, non solo su La Stampa ma anche sul sito GiovanniAgnelli.it.

Il filmato risale alla fine degli anni Sessanta - la data precisa non è chiara - ed è stato realizzato nella sede della Fiat da un giornalista della Tv olandese. Non c’è traccia di una sua messa in onda e viene considerato sostanzialmente un inedito. Agnelli parla di una vasta gamma di temi, dall’Europa ai rapporti con General Motors, dalla politica industriale al ruolo dei giovani nella società e al compito che hanno di portare avanti il processo di costruzione europeo, diventandone protagonisti.   fonte LaStampa

22/01/14

La scuola non invita una ragazza disabile alla festa del ballo scolastico. Lei si vendica.

Una ragazza di sedici anni, affetta dalla sindrome di Down, ha scoperto tramite un gruppo sul social network Facebook che la sua scuola ha invitato tutti, tranne i giovani disabili ad una festa del ballo scolastico. Allora Josie, questo il nome della ragazza dalle esigenze particolari, ha pensato bene di realizzare, insieme a sua mamma, un video di “vendetta” che hanno poi pubblicato in rete riscuotendo notevole popolarità.

Nel video la mamma racconta quello che Josie fa e sa fare: <danza in maniera emozionante >> e continua << Visto che nessuno lo fa, sarò io a continuare a ballare con lei..! >> Josie ha 16 anni ed è affetta dalla sindrome di Down, cosa dalla quale non si puo’ guarire, ma le basta un po’ d’affetto per essere serena e felice, affetto di cui ha bisogno qualsiasi persona umana, sia sana che disabile.Non bisognerebbe fare nessuna discriminazione, ed è per questo che la mamma di Josie ha deciso di pubblicare questo commovente video in internet. Ella racconta e fa vedere sua figlia mentre suona la batteria, rivela che nuota in maniera impeccabile e che ha attraversato il fiume Shotover in Nuova Zelanda a soli nove anni. E’ attratta dalle vacanze avventurose, tanto che sua mamma, all’età di 10 anni l’ha portata a visitare i tunnel sotterranei della guerra del Vietnam e, addirittura, è stata la surf giungla del Daintree nel Queensland. Alla conclusione del video la mamma termina il “discorso” dicendo che la 16enne non è stata invitata al ballo scolastico, una cosa che non ritiene per nulla giusta, ma soprattutto insensibile per una ragazza così piena di vita e con tutto l’amore che riesce a dare. La scuola che si è sentita prendere in causa, si è giustificata dichiarando che si trattava di una festa privata e che quindi era una cosa organizzata per una raccolta fondi. Come se i disabili non possano partecipare alle feste private!!

17/01/14

Vivo il sergente dell'Esercito USA prigioniero dei Taleban da cinque anni

Fu catturato nel giugno del 2009, al termine di un turno di guardia. Trattative discontinue con i taleban, trascinano a lungo la sua liberazione. Unico prigioniero di guerra americano, non si sapeva nulla di lui da tre anni. Finalmente un video dove lo ritrae vivo, riapre i negoziati per portarlo a casa.

Il sergente dell’Esercito degli Stati Uniti, Bowe Bergdahl, prigioniero dei taleban, fucatturato nel giugno del 2009, al termine di un turno di guardia in un remoto avamposto della provincia di Paktika, nel sud-est dell’Afghanistan. Ad oggi è l’unico prigioniero di guerra americano in tutto il Pianeta, e di lui non si avevano immagini da circa tre anni. Sino a quando, pochi giorni fa, le autorità militari americane sono venute in possesso di un video le cui immagini confermano che il sergente è ancora vivo. Dal filmato, realizzato sembra il 14 dicembre 2013, Bergdahl appare in precarie condizioni di salute a causa della sua lunga detenzione nelle mani del gruppo Haqqani, ovvero gli affiliati dei taleban in Pakistran, ma non è chiaro dove sia il luogo di detenzione. «La vicenda del sergente Bowe Bergdahl si è trascinata troppo a lungo e noi continuiamo a lavorare alacremente per giungere a una sua liberazione in tempi rapidi», ha spiegato un portavoce del Pentagono.
Nel maggio 2012, il governo americano aveva confermato pubblicamente di aver avviato un negoziato con i taleban per la liberazione di Bergdahl, ma da allora le trattative sono state assai discontinue e non hanno portato a nessun risultato di fatto.

Bowe Bergdahl, 28 anni, in un filmato con
uno dei carcerieri del gruppo terroristico Haqqani.
Il sergente Usa è stato catturato al termine di un turno di
guardia nella provincia di Paktika
Soprattutto per la preoccupazione da parte americana che consegnare prigionieri in cambio della liberazione del sergente avrebbe voluto dire permettere loro di tornare a combattere contro le forze alleate. Poi il cambio di rotta, circa un anno fa, quando la Casa Bianca ha annunciato che era disposta a inviare cinque detenuti in Qatar, dove era stata aperta un rappresentanza diplomatica taleban, in cambio di Bergdahl. Non è chiaro quali sviluppi abbia avuto quell’annuncio, né se il video del sergente giunto in questi giorni sia un segnale di svolta. «Non possiamo fornire informazioni dettagliate sullo stato della trattativa o su quali passi stiamo compiendo. - prosegue il portavoce della Difesa Usa - Ma è fuori discussione che ogni giorni ci adoperiamo, con ogni strumento e mezzo militare di intelligence o diplomatico, affinché il sergente Bergdahl faccia ritorno a casa sano e salvo». Chi è sempre stato convinto di poter riabbracciare il militare, è la sua famiglia originaria dell’Idaho. «Come abbiamo fatto tante volte in questi quattro anni e mezzo, chiediamo ai rapitori di rilasciare Bowe sano e salvo così che possa riunirsi ai suoi genitori», spiegano in una nota. Lo scorso anno i Bergdahl avevano ricevuto una lettera da parte del figlio – che al momento del rapimento aveva 23 anni – attraverso la mediazione della Croce Rossa. E proprio al figlio si rivolgono in un nuovo accorato appello: «Bowe, se sei in grado di sentire questo messaggio, ti chiediamo di continuare ad essere forte e sopportare ancora per un po’ questa situazione. La tua capacità di resistere ti porterà al traguardo».                                                  fonte La Stampa.it

02/01/14

"Inno alla bellezza" di Impastato, slogan della 'Glassing' | Il fratello: "offende il concetto di bellezza che Peppino voleva esprimere"

Un attore cammina fra le mura di un edificio recitando le parole di Peppino Impastato, il militante antimafia ucciso da Cosa Nostra il 9 maggio 1978, in un video-spot di 31 secondi. Alla fine viene rivelato il nome di Impastato e una voce lancia lo slogan della 'Glassing'.
"Quel video è offensivo - dice Giovanni Impastato, fratello di Peppino - "Lui non può essere utilizzato per una pubblicità come testimonial che invita ad acquistare qualcosa. Era contro il consumismo"  - Diventa un caso lo spot della "Glassing", che ha scelto le parole di Peppino Impastato sulla bellezza per pubblicizzare una nuova linea di occhiali. Giovanni Impastato, il fratello del militante antimafia assassinato da Cosa nostra il 9 maggio 1978: "Peppino non può essere utilizzato per una pubblicità, come testimonial che invita ad acquistare qualcosa.

Peppino Impastato
Lui era contro il consumismo, l'avrei detto chiaramente agli autori di questa iniziativa se mi avessero contattato". La famiglia Impastato ha già dato mandato all'avvocato Vincenzo Gervasi di chiedere il ritiro dello spot. "Siamo pronti a tutte le azioni - insiste Giovani Impastato - quella pubblicità offende il concetto di bellezza che Peppino voleva esprimere quando faceva le sue battaglie contro la speculazione edilizia che stava distruggendo il suo paese, Cinisi". Dice Giovanni Impastato: "La bellezza a cui pensava Peppino era fatta di spontaneità e non di marketing. Era impegno civile e non mercificazione. Per questo la famiglia Impastato ha deciso di donare la casa di Peppino alla società civile, quella casa è oggi patrimonio di tutti. Peppino è di tutti, nessuno può appropriarsi del suo nome". Una replica arriva dal direttore creativo dell'agenzia "Special team", che ha realizzato lo spot per la "Glassing": "Non era nostra intenzione offendere la famiglia Impastato - dice Pasquale Diaferia - con la nostra iniziativa abbiamo voluto rilanciare le idee e le parole di Peppino Impastato, che troppo spesso vengono dimenticate nella nostra società". Il direttore di "Special team" rivendica "un'azione dal grande valore civile": "La pubblicità - dice - può anche essere uno strumento per far riflettere".

20/11/13

Sexting, lo scambio di immagini sessualmente esplicite di sé stessi o di altri coetanei fra i banchi di scuola

Essere spregiudicati nel sesso, senza avere strumenti di scelta e di prevenzione dei danni, è un
tendenza ormai diffusa. Sms, video hard, appuntamenti al buio, prostituzione, fenomeni in crescita.
Niente educazione emotiva, affettiva e sessuale, questa l'esperienza dell'Irf con giovani e insegnanti:
Fra gli adolescenti dilaga il il sexting,
ovvero lo scambio di immagini
sessualmente esplicite di
sé stessi o di altri coetanei
"La pornografia è presente in modo invasivo nella vita dei preadolescenti e degli adolescenti. Stiamo parlando di ragazzi e ragazze che hanno 11-14 anni e 15-18. Un grande sforzo è stato compiuto dall'Istituto Internazionale di Sessuologia dal 1985 ad oggi per parlare con loro e stiamo incontrando in tutta Italia i genitori per riflettere sulla competenza di guida e controllo. Molte istituzioni sono rimaste in silenzio, lasciando da sole le generazioni in crescita a confrontarsi con tecnologie e con esperienze troppo forti per la loro immaturità. Essere spregiudicati nel sesso, senza avere strumenti di scelta e di prevenzione dei danni, è una tendenza ormai diffusa."


INTERATTIVO La pornografia è diventata facilmente accessibile a chiunque e dovunque, ma un fenomeno che crea ancora più allarme è rappresentato dal porno fai da te, il sexting, una pratica che segue un suo rituale ben preciso: ci si fotografa o filma col telefonino nudi o in pose provocanti, lo si fa di nascosto dai genitori, si inviano le immagini. È una pratica che espone ragazzi e ragazze a diventare autori di pornografia, con proposte di sesso a pagamento. Il lavoro sull'educazione emotiva, affettiva e sessuale diventa ancora più urgente e dovrebbe essere sostenuto dalle Istituzioni della salute e della scuola, come propone l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Come esperti in educazione sessuale, parlando a scuola con ragazzi e ragazze, scopriamo che sono contenti di trovare interlocutori vicini per imparare a difendersi e costruire una competenza su emozioni e sentimenti. Questo tipo di intervento deve cominciare alle elementari perché vedere e costruire pornografia, contribuisce a veicolare una immagine degradante delle donne. I ragazzi esposti alla pornografia hanno una propensione maggiore a guardare la donna come un oggetto, mentre per le ragazze l'esposizione costante alla pornografia può predisporre a comportamenti sessualmente rischiosi. La lotta contro la violenza sulle donne e il rispetto per gli orientamenti sessuali diversi, sono destinati a restare lettera morta se non facciamo prevenzione. La normalizzazione della promiscuità porta ad un rischio maggiore di contrarre malattie sessualmente tra-smesse. Produrre pornografia, vederla in modo indiscriminato, abituarsi a togliere al sesso l'aspetto relazionale e affettivo, determinano dei "copioni nel fare sesso" che impediscono di crescere e di scegliere personalmente. Per gli adolescenti, le reazioni nel ricevere foto o filmati a sfondo pornografico (sexting) sono prevalentemente positive. Il 30,1% dice che gli ha fatto piacere, il 29,1% che lo ha trovato divertente. Ma le reazioni negative ammontano complessivamente al 23,1%: il 10,7% si è sentito infastidito, il 6,6% imbarazzato, il 2,9% spaventato ed il 2,9% angosciato, il 16% è rimasto indifferente. Queste ragazze e ragazzi accettano, ma entrano in crisi e forse è necessario dedicare una particolare attenzione alle loro difficoltà. I comportamenti trasgressivi e pericolosi sono fingere di essere qualcun altro, mentire su di sé (falsi profili), pubblicare foto senza autorizzazione, ricevere inviti da parte di estranei, cercare materiale pornografico, chattare con persone adulte. Tutto questo in assenza del contatto con gli adulti anche se incontrano rischi. Sui giornali di questi giorni la consapevolezza che baby prostitute, giovani maschi disposti a prestazioni con compensi, sono presenti e appartengono a famiglie che ne sono all'oscuro. Il nostro intervento a scuola è articolato su questi temi attraverso il lavoro con i ragazzi e le ragazze e quello con genitori e insegnanti. Va sicuramente intensificato l'intervento, dobbiamo ricevere e ricercare un impegno di tutti gli Enti che si occupano di sviluppo e di crescita, dalla scuola al Coni. Perché non cali il silenzio. * Irf sessuologia, Firenze

fonte

09/11/13

"La CIA ci spia" vecchio detto degli anni '60

"La CIA ci spia"era un vecchio modo di dire degli anni '60, che ora si è trasformato in "La rete ci spia". Ormai è risaputo che le nostre generalità sono pubbliche, le nostre ricerche in internet vengono monirorate per poi "spararci" la pubblicità mirata alle nostre ricerche, che evidenziano i nostri gusti, le nostre esigenze e il nostro stile di vita. A Bruxelles è stato fatto un esperimento che evidenzia in modo inequivocabile, come siamo diventati di dominio pubblico, e questo grazie a noi. Un Video che dura un minuto, vi da la prova di come siamo vulnerabili quando affidiamo alla rete le nostre informazioni personali. Stiamo attenti.

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