Fu catturato nel giugno del 2009, al termine di un turno di guardia. Trattative discontinue con i taleban, trascinano a lungo la sua liberazione. Unico prigioniero di guerra americano, non si sapeva nulla di lui da tre anni. Finalmente un video dove lo ritrae vivo, riapre i negoziati per portarlo a casa.
Il sergente dell’Esercito degli Stati Uniti, Bowe Bergdahl, prigioniero dei taleban, fucatturato nel giugno del 2009, al termine di un turno di guardia in un remoto avamposto della provincia di Paktika, nel sud-est dell’Afghanistan. Ad oggi è l’unico prigioniero di guerra americano in tutto il Pianeta, e di lui non si avevano immagini da circa tre anni. Sino a quando, pochi giorni fa, le autorità militari americane sono venute in possesso di un video le cui immagini confermano che il sergente è ancora vivo. Dal filmato, realizzato sembra il 14 dicembre 2013, Bergdahl appare in precarie condizioni di salute a causa della sua lunga detenzione nelle mani del gruppo Haqqani, ovvero gli affiliati dei taleban in Pakistran, ma non è chiaro dove sia il luogo di detenzione. «La vicenda del sergente Bowe Bergdahl si è trascinata troppo a lungo e noi continuiamo a lavorare alacremente per giungere a una sua liberazione in tempi rapidi», ha spiegato un portavoce del Pentagono.Nel maggio 2012, il governo americano aveva confermato pubblicamente di aver avviato un negoziato con i taleban per la liberazione di Bergdahl, ma da allora le trattative sono state assai discontinue e non hanno portato a nessun risultato di fatto.
Bowe Bergdahl, 28 anni, in un filmato con uno dei carcerieri del gruppo terroristico Haqqani. Il sergente Usa è stato catturato al termine di un turno di guardia nella provincia di Paktika |