Il-Trafiletto
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08/02/16

Fiat 124 Spider: tutto un altro guidare

Abbiamo guidato in anteprima la nuova Fiat 124 Spider: per equilibrio e sterzo, sembra un'altra vettura rispetto alla Mazda MX-5 dalla quale deriva. 


E da cui “eredita”, però, anche alcuni difetti. La Fiat 124 Spider è la prima spider della Fiat dai tempi della Barchetta e sarà un modello molto importante per l'immagine del marchio, dato che sarà venduta anche in America.

Ispirata alle linee dell'omonima due posti degli anni 60, è costruita in Giappone dalla Mazda sfruttando la meccanica della MX-5; motori, design e finiture sono però specifici per la vettura italiana, al pari, come abbiamo scoperto, del comportamento su strada. Per scoprirlo, ci siamo recati (proprio al volante di una spider giapponese, per cogliere al meglio le differenze fra le due vetture) alla pista di sviluppo della Fiat a Balocco (VC), dove abbiamo potuto guidare in esclusiva un esemplare usato per i collaudi ma già messo a punto con le tarature definitive.

Nell'occasione abbiamo anche potuto parlare con i responsabili dello sviluppo: trovate qui i dettagli. La 124 Spider non sarà comunque in vendita prima della primavera, con consegne a ridosso dell'estate: l'unico prezzo annunciato è quello di 33.000 euro relativo alla versione speciale Anniversary (che celebra i 50 anni dalla nascita della 124 Spider nel 1966): 124 esemplari numerati per il solo mercato europeo.

Di serie avrà la tinta Rosso Passione, le calotte degli specchietti laterali color metallo, il logo “124” sulla calandra, i sedili riscaldabili in pelle nera, i fari anteriori bi-led adattativi ad attivazione automatica (come anche i tergicristalli), l'impianto hi-fi audio Bose con 9 altoparlanti, radio digitale Dab, navigatore e wi-fi, la chiave "intelligente" e la telecamera posteriore.

Le 124 Spider "normali" dovrebbero partire invece da circa 28.000 euro.

Fonte: http://www.alvolante.it/primo_contatto/fiat-124-spider

06/02/16

Tre novità per la Fiat al Salone di Delhi

Si chiamano Punto Pure, Avventure Urban Cross e Linea 125S e proveranno a sfondare sul promettente mercato indiano.


Sono tre i nuovi modelli che la Fiat espone durante il Salone dell’automobile di Delhi (3-9 febbraio).


Nessuno ha le stimmate della novità assoluta, dal momento che le automobili rappresentano “semplici” evoluzioni di modelli già in commercio.

L’edizione 2016 della rassegna indiana va pertanto considerata di passaggio, in attesa delle vetture che arriveranno nei prossimi mesi: fra queste, secondo indiscrezioni, potrebbero esserci una cinque porte dedicata alla città ed una suv di lunghezza vicina ai 400 cm.

Il mercato automobilistico indiano è cresciuto dell’8,7% fra il 2014 ed il 2015.
http://www.alvolante.it/news/tre-novita-fiat-al-salone-delhi-345108

19/01/16

Fiat Tipo a 5 porte: le foto spia

La versione a 5 porte della Fiat Tipo verrà presentata a inizio marzo per essere in vendita già dal mese di aprile. 


La Fiat Tipo è disponibile al momento solo con la carrozzeria a quattro porte con la coda. Nel 2016 arriveranno però sul mercato anche le varianti a cinque porte e station wagon, modelli altrettanto di sostanza che andranno a completare la gamma.


Le due vetture stanno completando in queste settimane i tradizionali test di affaticamento e dovrebbero esordire entrambe al salone dell’automobile di Ginevra, in calendario dal 3 al 13 marzo.

Le immagini scattate da un lettore ci aiutano a fare il punto sulla cinque porte. Fonte: http://www.alvolante.it/news/fiat-tipo-5-porte-foto-spia-

14/01/16

Fiat Panda: resta lei la regina del mercato italiano

Nel 2015 sono state consegnate 126.401 Panda in Italia. Alle sue spalle le “veterane” Fiat Punto e Lancia Ypsilon. 


Cinque modelli di marca Fiat, due Volkswagen e una per ciascuna per Lancia, Renault e Ford: è il quadro dei primi dieci posti della classifica per modello delle consegne sul mercato italiano nel corso dei dodici mesi del 2015.

Leader con grande margine sulle inseguitrici è la Fiat Panda (nella foto) che con 126.401 unità ha compiuto un formidabile balzo in avanti di oltre il 21% rispetto all’anno precedente e distanziando di oltre 70 mila unità la seconda in graduatoria Fiat Punto.

Terza è la Lancia Ypsilon, a poche centinaia di esemplari di distanza dalla Punto.

 Fonte: http://www.alvolante.it/news/auto-piu-vendute-consegne-2015-mercato-italiano-

10/12/15

I giudici autorizzano la class action per i consumi della Panda

La Corte d’Appello di Torino ha accolto l’istanza patrocinata dall’associazione Altroconsumo. 


Il “Dieselgate” non c’entra ma la materia è sempre quella: la veridicità delle emissioni di CO2 e quindi dei consumi delle automobili.

Fiat panda
Fiat Panda

E al centro dell’attenzione non c’è la Volkswagen, ma la FCA, in particolare la Fiat.

La vicenda d’attualità è il giudizio di ammissibilità espresso dai giudici della Corte d’Appello di Torino su una istanza di azione legale collettiva avviata da una automobilista romana che ha ritenuto menzonieri i valori di emissioni e consumi della sua Fiat Panda 3ª serie con motore a benzina 1.2 da 69 CV.

Fonte AlVolante

15/11/15

#FIAT #TIPO #SEDAN #OPEN #EDITION #TECNOLOGIA A #PORTATA DI #MANO

L’ideale dotazione tecnologica accompagnata da comandi ergonomici ed intuitivi, per avere sempre ogni comando a portata di mano, senza mai distogliere lo sguardo dalla strada. 


Un climatizzatore semplice da comandare, con display chiari e comandi intuitivi. Grazie ai sensori di parcheggio posteriori, Tipo Opening Edition rende ogni manovra facile e sicura.
Fiat Tipo Sedan Open Edition
Fiat Tipo Sedan Open Edition

Tipo Opening Edition è dotata di tutti gli accessori che renderanno ogni occasione di guida, dal percorso urbano al più lungo viaggio autostradale, un’esperienza unica.

Niente più distrazioni: facilità e immediatezza per ascoltare la tua musica preferita o le ultime news.

07/11/15

Nouva Fiat 500 audace ed Impertinente

Il volto sorridente di 500 si fa più impertinente, il suo nuovo frontale è reso più ammiccante dalle nuove nervature, dal baffo più prezioso, e dal paraurti che circonda la griglia tridimensionale. 


Più bella, più positiva, ancora più 500. I nuovi proiettori poliellittici comunicano e al buio sembrano strizzare l’occhio. Mentre le sue Nuove Luci Diurne (Daytime Running Light) con luci di posizione con tecnologia LED sono ispirate allo zero del logo 500, e al buio diventano la sua firma, rendendola immediatamente riconoscibile.
Nuova Fiat 500

L’inconfondibile profilo di 500 non cambia, ma diventa ancora più particolare grazie ai 2 nuovi e preziosi cerchi in lega da 15” grigio lucido e da 16” nero opaco diamanto.

Il nuovo design di 500 è esaltato dai due nuovi colori carrozzeria: il pastello Rosso Corallo, pop e solare, e il metallizzato Bordeaux Opera, ricercato ed elegante.

26/10/15

Nuova Panda 4x4 Offerta Imperdibile a Partire da 17.850 Euro

Nuova Panda 4x4 Cerca amante delle avventure quotidiane per indimenticabili viaggi e divertimento senza confini. 


Contenuti di serie o a pagamento in base all'allestimento scelto, frontale sorridente e linee simpatiche da citycar.

Panda 4x4
Panda 4x4
Chi l’ha detto che una 4x4 non può essere così? Panda 4x4 racchiude il vero spirito off-road nelle dimensioni di una vettura compatta. Un’esploratrice nata, con un debole per la città.

Paraurti specifici “4x4 look” e skid-plate in color alluminio satinato, fasce paracolpi laterali con logo in bassorilievo e codolini passaruota e minigonne protettive all-around.

Assetto rialzato, cerchi in lega bruniti da 15”, e barre longitudinali sul tetto. Ecco come ci si veste per un’avventura.

14/04/14

Il sogno Ferrari | Continua a stupire il sogno Ferrari aprendo le porte a quello per antonomasia: quello Americano!

Continua a stupire il sogno Ferrari aprendo le porte a quello per antonomasia: quello Americano! Non ha ancora esaurito il flusso di energia il sogno Ferrari, quel sogno che ha permesso a distanza di decenni di portare il marchio del cavallino sulle vette di tutte le classifiche e il primato di vittorie segnando un predonominio unico a se stesso più di qualunque altro marchio.

Lo slogan "Live the dream" che fa da invito ai visitatori nello spazio museale di Maranello rimesso a nuovo è solo l'ultima delle conferme. Il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, accompagnato dall'ad di Fiat Sergio Marchionne, fa da cicerone lungo la lunga striscia rossa che percorre il piazzale e porta al nuovo enorme ed imponente edificio con l'ufficio informazioni e l'area divertimento open air. Lui ci crede ancora al rilancio della Rossa e gioca di anticipo prendendo quasi alla sprovvista i giornalisti, riguardo le recenti delusioni in Formula 1: "Non lasceremo nulla d'intentato per essere dove dobbiamo essere. Lavoreremo giorno e notte per migliorarci e prenderemo le decisioni che dobbiamo prendere. Abbiate fede come dobbiamo averne noi e intanto, per tenerci su di morale, godiamoci la visita di questo bellissimo museo che per visitatori, con oltre 320mila accessi nel 2013, è diventato il quinto d'Italia. Ma anche qui vogliamo e dobbiamo fare meglio".
Museo Ferrari

Una frase che risuona come un grido di riscossa, lasciando intendere futuri probabili cambi al vertice della gestione sportiva che Montezemolo tuona all'inaugurazione della nuova ala del Museo Ferrari dedicata al "California Dreaming", in occasione del lancio della nuova California T appena presentata al Salone di Ginevra, che combacia con l'anniversario dei 60 anni sul mercato Americano della mitica Rossa.
"Parliamo di un milione di euro di investimento cofinanziato da Comune e fondi europei, spiega a margine dell'inaugurazione Antonio Ghini, artefice del museo e del suo ampliamento, neodirettore anche del Mef (Museo Casa Ferrari) di Modena, tra il nuovo ufficio Iat, che cogestiremo assieme all'amministrazione locale, e l'area esterna con autentiche Formula 1 che abbiamo reinventato in simulatori per bambini e ragazzini con la possibilità di cimentarsi nel cambio gomme".

All'interno del museo, invece, da oggi e fino a fine gennaio il sogno rivive nelle cinque sale, ognuna ispirata a una località californiana, che ospitano i miti Ferrari oltreoceano. La prima, al pian terreno, è dedicata alle corse con una particolare citazione della pista di Laguna Seca e della sua vertiginosa curva detta "cavatappi", con Valentino Rossi e Casey Stoner in piedi vicino alle loro autentiche moto Ducati e Yamaha, con le quali furono protagonisti del sorpasso rimasto nella storia motoristica. Si possono poi ammirare la monoposto 312 dell'idolo americano Mario Andretti, la 156 che diede il titolo mondiale all'altro statunitense Phil Hill, la T4 del canadese Gilles Villeneuve e, novità assoluta, la 375 trasformata per la partecipazione di Alberto Ascari alla 500 Miglia di Indianapolis del 1952.

L'ultima sala della mostra proietta i visitatori nel mondo della tecnologia di Silicon Valley creata da Ferrari, dai volanti-computer dell'era Schumacher al cambio F1 al volante, dai freni carboceramici ai motori turbo di nuova generazione fino alla supercar LaFerrari con il motore smontato per carpirne tutti i segreti.

16/02/14

"Povero imbecille" Della Valle fa un duro attacco ad Elkan

Diego Della Valle patron di Tod's non ha peli sulla lingua commentando la dichiarazione di Elkann, secondo il quale molti giovani non lavorano perchè stanno bene in casa dei genitori. "Imbecille" è il commento di Della Valle.


"Il poveretto di Jakie non perde mai tempo di ricordare agli italiani che è un imbecille. E' uno che appartiene a una famiglia che ha distrutto una quantità industriale di posti di lavoro e di conseguenza la speranza di molti giovani".
Lo ha detto Diego Della Valle, patron di Tod's commentando le dichiarazioni del presidente della FiatJohn Elkann, secondo il quale molti giovani non trovano lavoro perchè stanno bene a casa. "Uno che si permette di dire che i ragazzi stanno a casa perché non hanno voglia di lavorare perché il lavoro c'è, è un imbecille", ha aggiunto Della Valle parlando con i giornalisti a Firenze durante una passeggiata in piazza della Signoria. 
Elkann Della Valle
"Lo tengano a casa sua, lo tengano un po' a riposo, vada a sciare -ha continuato Della Valle sempre riferito a John Elkann- è una vergogna che uno degli Agnelli dica che oggi in Italia per i giovani il lavoro c'è. Dovremmo fare un referendum e chiederci se li vogliamo ancora in Italia".

Ma questo è solo l’ultimo capitolo di una guerra che va avanti da tempo tra Elkann e Della Valle, che condividono a fatica l’azionariato del Corriere della Sera. “Ora basta con queste discussioni da pianerottolo, ce ne sono già troppe in questo Paese e non servono a nulla”, ha detto l’imprenditore marchigiano nei giorni scorsi rispondendo all’attacco dell’erede Agnelli, che aveva definito Mr Tod’s un “nano” rispetto ai concorrenti Prada, Armani, Lvmh e Kering. Dalla scorsa estate Fiat è il primo azionista della casa editrice del Corsera con il 20,5% del capitale, mentre Della Valle ne possiede il 9 per cento.

03/02/14

Il Freemont si veste di nero | Disponibile il Black Code!

Il Freemont si veste di nero! Disponibile il Black Code presso tutte le concessionarie Fiat in Italia.
Il Freemont avrà dunque un nuovo "abito" elegante ed affascinante nel suo nuovo allestimento Black Code, attestandosi di diritto al top di gamma per dotazioni.

Iniziando dall'allestimento Lounge, che tra l'altro è quello prediletto dalla clientela con un mix che supera il 60%, il Black Code si differisce per vari elementi che ne caratterizzano e ne distinguono l'aspetto, proposti con una particolare finitura nero lucido, in maniera tale da marcare in maniera decisa l'estetica dell'auto; a tutto ciò, si aggiunge la vernice metallizzata di serie in 4 tonalità: nero Tenore, grigio Colosseo, grigio Argento, rosso Passione e per finire una tristrato opzionale bianco Perla.

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Freemont in Black Code
Alla già completa dotazione di serie della versione Lounge, Freemont Black Code implementa altri contenuti estetici che lo rendono esclusivo: i cerchi in lega da 19" con pneumatici 225/55R19 M+S, la griglia frontale e le calotte specchi retrovisori sono verniciati in nero lucido; nere anche le cornici dei proiettori anteriori e le barre portatutto.

Tra le altre dotazioni di serie, vanno ricordati il navigatore satellitare da 8,4" con DVD, i sedili anteriori riscaldabili con sedile guida regolabile elettricamente, la telecamera posteriore per assistenza al parcheggio e l'impianto audio premium Alpine con subwoofer e amplificatore da 368 W. Tra gli optional spiccano l'Entertainment Video System (video posteriore con schermo da 9", telecomando e cuffie wireless), il tetto apribile elettrico e la già citata vernice tristrato.  
Fiat Freemont Black Code è disponibile con il motore 2.0 Multijet II 16v da 170 Cv, sia nella versione 4x2 con cambio manuale sia in quella AWD accoppiato esclusivamente a un cambio automatico a 6 rapporti.

Il primo è in vendita a partire da 33.300 €, mentre la versione integrale da 36.850 €. Infine, su tutte le versioni di Freemont prosegue la promozione sui modelli AWD con il cambio automatico di serie, offerti allo stesso prezzo delle versioni a due ruote motrici con cambio manuale e con finanziamento anticipo zero, interessi zero e TAEG 1,34 per cento.

24/01/14

Undicesimo anniversario della scomparsa dell'avvocato | le sue parole di 45 anni fa (video)

Undici anni dopo la sua morte, è stato ritrovato un video inedito, dove Agnelli risponde ad un giornalista olandese, passando da una lingua all'altra con la naturalezza che lo ha sempre contraddistinto.

Un video realizzato dalla televisione olandese alla fine degli anni Sessanta completa il racconto lungo un anno che La Stampa ha dedicato ad Agnelli Inglese, italiano, francese, di nuovo inglese: la naturalezza con cui Gianni Agnelli passava da una lingua all’altra, la lucidità delle analisi e il vigore nell’argomentarle, riemergono in un’intervista televisiva di 15 minuti all’Avvocato, finora pressoché sconosciuta. L’inedito è stato recuperato dall’Archivio Storico Fiat e La Stampa lo presenta in occasione dell’undicesimo anniversario, oggi, della scomparsa di Agnelli.  Il video va a completare il cammino del progetto «Un anno con l’Avvocato» che La Stampa aveva lanciato in occasione del decimo anniversario. Si è trattato di un «work in progress» a capitoli, che mese dopo mese ha permesso di scoprire i molti aspetti di una vita complessa come quella dell’Avvocato, attingendo ai libro dei ricordi della famiglia Agnelli e agli archivi del giornale. Immagini, citazioni e video che resterà consultabile, insieme a tutto il resto del materiale di documentazione, non solo su La Stampa ma anche sul sito GiovanniAgnelli.it.

Il filmato risale alla fine degli anni Sessanta - la data precisa non è chiara - ed è stato realizzato nella sede della Fiat da un giornalista della Tv olandese. Non c’è traccia di una sua messa in onda e viene considerato sostanzialmente un inedito. Agnelli parla di una vasta gamma di temi, dall’Europa ai rapporti con General Motors, dalla politica industriale al ruolo dei giovani nella società e al compito che hanno di portare avanti il processo di costruzione europeo, diventandone protagonisti.   fonte LaStampa

12/01/14

Agnelli ancora in calo ed Exor scende al 7% nel capitale Alpitour

Agnelli ancora in calo ed Exor scende ancora nel capitale di Alpitour!
Infatti la partecipazione di Exor, in base a quanto risulta a Radiocor, si è ridotta dal 10 al 7% circa a causa di un aumento di capitale da 6,7 milioni di euro che si è concluso nei giorni scorsi. Questa operazione, vista da un'altra prospettiva non appare cosi negativa, infatti Gabriele Burgio, presidente e ad del gruppo, è atta a rafforzare la propria posizione dall'1 al 3%.
Alpitour

La holding della famiglia Agnelli aveva già ceduto nel 2012 il 90% della compagnia turistica ai fondi di private equity Wise e J.Hirsch, schierati da altri investitori finanziari italiani. L'ennesima riduzione della quota in Alpitour, così come la cessione prima dell'estate delle azioni Sgs per 2 miliardi, si inserisce nella strategia della finanziaria torinese di focalizzare il business sulle partecipazioni principali di rilevanza internazionale, ovvero Fiat/Chrysler, Cnh Industrial e Cushman & Wakefield. «Con l'aumento di capitale (da 17,8 a 24,5 milioni di euro nominali su un totale capitale versato di 100 milioni, ndr) abbiamo voluto dare il segnale a management, clienti e fornitori che la società ha basi solide», spiega Burgio a Radiocor, soprattutto dopo i problemi scoppiati in Egitto, Paese che il 16 agosto la Farnesina ha inserito tra le mete sconsigliate (da dicembre la destinazione ha poi ripreso regolarmente i flussi turistici).

L'obiettivo «è cercare di fare bene le cose che facciamo e trovare novità: abbiamo aperto due nuovi villaggi a Cuba e in Kenya e firmato nuovi accordi con alberghi in Madagascar», aggiunge il numero uno di Alpitour ricordando che «il fatturato è un elemento poco significativo da solo, noi puntiamo a far crescere la marginalita». La società ha poi chiuso il bilancio al 31 ottobre 2013 con un fatturato di 994 milioni di euro, in leggero calo dai 1055 milioni del 2012 per il cambio di confini parametrali dovuto alla chiusura di alcuni marchi, con il tour operating che comunque sia rappresenta il business principale (oltre 600 milioni di fatturato), seguito da aviazione e incoming (oltre 200 milioni ciascuno) e alberghiero (quasi 67 milioni).

Il gruppo, che nel 2013 ha visto la propria quota di mercato salire dal 14,5 al 16,5%, «deve superare la crisi cercando di capire cosa piace al cliente italiano, nostro target di riferimento: la villaggistica va molto bene, soprattutto il lusso, cresciuto del 10-12% nel 2013, mentre abbiamo tagliato golf, spa e viaggi religiosi, insieme a una riduzione dei costi e a investimenti in tecnologia, assistenza e animazione», sottolinea Burgio. Il gruppo, con i marchi Alpitour, Francorosso, Villaggi Bravo, Karambola, Viaggidea e la compagnia aerea Neos, finora si e' occupato di organizzare le vacanze degli italiani, ma non esclude in futuro un interesse anche per gli stranieri: «Siamo in ritardo ma ci piacerebbe dare un contributo al nostro Paese, stiamo studiando possibili forme per ampliare il nostro target».

02/01/14

La Chrysler al 100% italiana! Buon affare sia per l’Italia che per gli Stati Uniti?

Chrysler al 100% italiana Ottimo affare sia per l’Italia che per gli Stati Uniti? La totale acquisizione del 41,46% della Chrysler da parte di Fiat porta il Lingotto al 100% del gruppo automobilistico americano! Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi afferma che «mi sembra una cosa assolutamente positiva per il gruppo Fiat». All'altra domanda se si tratti di un buon affare anche per l'Italia e non solo per gli Stati Uniti, Squinzi si è contenuto a dire: «Non ho elementi per dare una risposta».
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Chrysler al 100% italiana
La Camusso: operazione di grande rilevanza. Ora chiarire futuro Italia
«Dopo questo importante passaggio che definisce l'assetto proprietario è indispensabile che Fiat dica cosa intende fare nel nostro Paese». Così la leader della Cgil, Susanna Camusso, commentando la salita del Lingotto al 100% di Chrysler. «L'acquisizione - ha scritto in una nota la Camusso - mi pare un fatto di grande rilevanza, anche in ragione delle sinergie possibili e auspicabili sui mercati mondiali, oltre che per il riposizionamento della multinazionale rispetto alle case costruttrici concorrenti».

Il segretario generale della Cgil ha aggiunto che, dopo l'operazione, è indispensabile che il gruppo dica cosa intende fare in Italia. Per il leader della Cgil «è necessario quindi che gli auspicabili investimenti in Italia siano finalizzati a progettare nuovi modelli da lanciare sul mercato in grado di saturare la capacità produttiva italiana, perché solo cosi é possibile immaginare il mantenimento dei livelli occupazionali nel nostro paese, da troppo tempo penalizzati e ridimensionati con il continuo e costante ricorso agli ammortizzatori sociali. Su queste basi e dopo l'annuncio di ieri ci aspettiamo impegni e parole chiare da parte del management sul futuro dell'azienda in Italia».

Bonanni: Fiat è gruppo globale anche grazie ai sindacati
Positivo senza riserve il commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, sull'acquisto definitivo di Chrysler da parte della Fiat. «Spero che adesso l'opinione pubblica italiana riconosca l'errore di aver bistrattato la strategia di Marchionne e l'azione responsabile della Cisl e degli altri sindacati in questi anni difficili per il settore auto nel nostro Paese ed in Europa. Se oggi la Fiat è un vero gruppo globale è anche merito nostro», dice Bonanni. Non solo. Oltre ad essere «un fatto storico», l'operazione, secondo il leader della Cisl, «avrà positive ripercussioni non solo per gli stabilimenti Fiat in Italia ma per tutto il nostro sistema-Paese». La Fiat, infatti «avrà certamente più risorse da destinare agli investimenti in Italia, con positive ricadute anche per l'indotto».

Angeletti: acquisizione garanzia per stabilimenti italiani
«La migliore garanzia per gli stabilimenti italiani». Così l'acquisizione di Chrysler da parte della Fiat è giudicata dal segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che parla di «un evento sicuramente positivo» che avrà «riflessi positivi per l'economia italiana». «Si farà presumibilmente un grande gruppo a livello globale - osserva Angeletti - Era l'obiettivo che gli azionisti di Fiat perseguivano da molto tempo ed ora l'hanno raggiunto».

Accordo storico per Fiat e Chrysler

Elkann: «Questo giorno lo attendevo dal 2009» Fiat si è comprata tutta la Chrysler, un ottimo inizio 2014.
Raggiunto l'accordo con Veba, non esiste più nessun ostacolo per la fusione Fiat-Chrysler .

Finalmente raggiunto l'accordo per acquisire il 41,5% di Chrysler, l’ultima fetta di azioni dopo il lungo braccio di ferro iniziato nel settembre del 2012 con Veba, il fondo sanitario di Uaw, il sindacato americano dell’auto. Veba venderà al Lingotto il 41,5% del colosso di Detroit e in cambio riceverà 3.650 milioni di dollari. A questo punto Fiat conquisterà il 100% della Chrysler e non ci sarà più alcun ostacolo alla fusione tra i due gruppi automobilistici.
Dei 3.650 milioni, 1900 milioni entreranno nelle casse di Veba grazie al dividendo straordinario che Chrysler pagherà a tutti gli azionisti. Gli altri 1.750 milioni verranno pagati da Fiat in contanti, usando la liquidità disponibile. Nella nota del Lingotto, si precisa inoltre che per acquisire la quota di Chrysler, «non è previsto un aumento di capitale da parte di Fiat». «L’acquisto da parte di Fiat del 100% di Chrysler ci permetterà, spiega Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat e presidente di Chrysler, di realizzare pienamente la nostra visione di creare un costruttore di auto globale con un bagaglio di esperienze, punti di vista e competenze unico al mondo».

Sergio Marchionne A.D. di FIAT (S) e
John Elkann (D) Presidente FIAT
Secondo Marchionne «nella vita di ogni grande organizzazione e delle sue persone ci sono momenti importanti, che finiscono nei libri di storia. L’accordo appena raggiunto con Veba è senza dubbio uno di questi momenti per Fiat e per Chrysler». Sarò per sempre grato, aggiunge il manager italo-canadese, «al team di leadership per il sostegno e per il loro incessante impegno nel realizzare il progetto di integrazione che oggi assume la sua forma definitiva». Anche John Elkann, presidente di Fiat non nasconde la sua soddisfazione per l’intesa raggiunta: «Aspetto questo giorno sin dal primo momento, sin da quando nel 2009 siamo stati scelti per contribuire alla ricostruzione di Chrysler».

Elkann ricorda anche che «il lavoro, l’impegno e i risultati raggiunti da Chrysler negli ultimi quattro anni e mezzo sono qualcosa di eccezionale». Reazioni positive arrivano anche dai sindacati. La Fim sottolinea che «ora è indispensabile in tempi brevi procedere ad investire, come annunciato, negli stabilimenti italiani a partire da Mirafiori e Cassino». Termina così anche la lunga diatriba giudiziaria. A seguito dell’accordo infatti, Fiat e Veba «concorderanno di ritirare in via definitiva l’azione legale» davanti alla Corte del Delaware.

Il contenzioso riguardava l’interpretazione del contratto di call option in base al quale Fiat ha esercitato tre tranche di una opzione per l’acquisto della partecipazione controllata da Veba in Chrysler. L’intera partecipazione controllata dal sindacato sanitario Usa sarà infatti acquisita da Fiat. Chrysler e il sindacato Uaw hanno anche concordato un memorandum d’intesa, ad integrazione dell’attuale contratto collettivo del gruppo automobilistico di Detroit. Sostanzialmente sono previste altre contribuzioni da parte di Chrysler a Veba per 700 milioni di dollari in quattro quote dello stesso valore pagabili su base annua.

Il pagamento della prima rata avverrà in concomitanza con il perfezionamento (closing) dell’operazione con Fiat. Mentre le tre rimanenti quote saranno versate nei tre anni successivi nel giorno dell’anniversario del pagamento della prima quota. Chrysler provvederà al pagamento della prima quota tramite l’utilizzo di liquidità disponibile. A fronte di tali contribuzioni, Uaw assumerà alcuni impegni finalizzati a sostenere le attività industriali di Chrysler e lo sviluppo dell’alleanza Fiat-Chrysler, tra cui l’impegno ad adoperarsi e collaborare affinché proseguano i programmi di World Class Manufacturing di Fiat-Chrysler.              fonte

02/12/13

Nessun segnale di ripresa per il settore delle auto: aspettative ancora una volta deluse!

Nessun segnale di ripresa per il settore delle auto: aspettative ancora una volta deluse! Pare non ci sia stata la svolta nel settore auto, le aspettative di ripresa sono andate puntualmente deluse: pure il mese di novembre il mercato nazionale dell'auto ha chiuso in passivo: solo 102.201 immatricolazioni equivalenti ad una flessione del 4,5%.
«È anche vero, però, che il tasso di caduta delle immatricolazioni, fa notare Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor – è andato di mese in mese riducendosi». E durante l'intero anno che i dati sono, nella loro globalità, negativi facendosi da dovere chiudere con un calo del 7,7% a differenza di quanto prodotto nel 2012, ma con un crollo del 48,1% rapportato ai livelli precrisi (2007). Inutile, secondo Quagliano, illudersi su una improvvisa e sostanziale inversione di tendenza, almeno per quel che riguarda il breve termine.
Settore auto in calo nel 2013

Perché gli indici di fiducia Istat per consumatori e imprese segnalano una ripresa già da metà 2013, ma i problemi che penalizzano il settore dell'auto non sono assolutamente risolti. Dal costo eccessivo di assicurazioni e carburanti alle difficoltà di accesso al credito, dai livelli insostenibili della tassazione alla demonizzazione di auto ed automobilisti in numerose città.
Il tutto inserito in un contesto caratterizzato dai livelli elevati di disoccupazione e dalla continua flessione dei consumi delle famiglie. Per quanto riguarda l'andamento delle singole marche a novembre, il gruppo Fiat è nuovamente penalizzato, con il marchio principale che cede il 10,51%, Lancia-Chrysler il 16,50%, Alfa Romeo il 20,17% e Jeep il 12,68%.

Complessivamente il gruppo torinese perde il 12,3% e vede la quota ridursi dal 29,6 al 27,2%. Il Lingotto si consola con la classifica dei modelli più venduti, con la Panda al primo posto, seguita dalla Punto, dalla Ypsilon, dalla 500L e dalla 500. Al sesto posto la prima delle straniere, la Ford Fiesta davanti alla Golf Wolkswagen. Ma il gruppo tedesco rafforza la sua prima posizione tra i costruttori stranieri che vendono in Italia, con un progresso del 9,15% ed una quota che sale al 13,89%.
Male Psa (-10,48%) e frena anche Gm (-4,91%). Cresce Renault (+11,88%) mentre Ford perde il 14% ed il gruppo Hyundai il 18,16%. Si rafforza Daimler (+29,39%) con Bmw sostanzialmente stabile. Tra le asiatiche cresce Toyota e frenano Nissan e Jaguar Land Rover. In progresso anche Suzuki, Volvo, Mazda, Honda e Mitsubishi.
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