Il-Trafiletto
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26/10/14

Permesso speciale per il team anglo-malese | Out per i GP USA e Brasile

Scende in campo addirittura il numero uno della F1, Ecclestone per concedere un permesso speciale alla scuderia anglo-malese! 


Dopo essere stata esonerata dai prossimi 2 GP che avranno luogo negli States e in Brasile, essendo passata al vaglio degli amministratori Finbarr O'Connell e Henry Shinners, che adesso hanno provveduto a mettere in vendita il team anglo-malese della Caterham, incluso il suo ingresso al campionato, le auto e i diritti di proprietà intellettuale a chiunque vorrà imbarcarsi in questa avventura in Formula 1.

OBBLIGHI CONTRATTUALI. 
Come da obblighi di contratto, ogni scuderia ha l'obbligo di gareggiare in pista ad ogni gara del campionato di Formula 1, ma O'Connell ha avuto uno speciale permesso, concordato con Ecclestone per essere perdente nelle prossime 2 gare. 
«Ecclestone ha dato il suo assenso a sostenere gli amministratori riguardo la loro decisione di mettere in vendita il team di Formula Uno e ha pure deciso di dare una dispensa alla Caterham che permetterebbe alla scuderia, se necessario, di saltare i Gp in Usa e Brasile, ma spera che un nuovo proprietario possa essere in grado di correre al Gran Premio di Abu Dhabi», si legge in una nota.

Il team anglo-malese Caterham
potrà perdere i prossimi Gp Usa e Brasile



25/10/14

Lontani dall'acqua e restare in forma sulle "due ruote" più sane del mondo

Proprio come ha sempre detto il campione di ciclismo Francesco Moser, “Un ciclista deve fare solo una cosa, cioè evitare di prenderla... Soltanto durante la corsa non puoi farne a meno di pedalare sotto l'acqua. Se ancora non si è usciti per allenarsi e fuori piove, meglio restare a casa: certe volte è meglio un giorno di pausa che un allenamento fatto male. 


Se invece siete già per strada e inizia a piovere, sarà il caso di cercare il tragitto più breve per fare ritorno a casa. Questo è quel che facevo pure quando ero in attività agonistica”. Quindi, diamo per certo che la stragrande maggioranza di noi abbia inteso cosa Moser abbia voluto trasmetterci e che, se dovesse piovere o giù di lì, sia meglio lasciare la mitica "due ruote" in camerino (nel caso si dovesse trattare di una sessione d'allenamento) o fare uso dei mezzi pubblici (in caso di necessità nel doversi spostare in città), andiamo ad esaminare come fare fronte alla situazione negli altri casi, ovvero quando ci si trova costretti a doverla affrontare.

Dato per certo che la prudenza assume il ruolo imprescindibile in questi casi di alleato primo per tutte e due le categorie di ciclisti, in quanto un malessere o peggio un incidente possono portare a fare a meno di dare luogo ai vari allenamenti e competizioni, ma pure a giorni di lavoro, queste alcune considerazioni riguardo sia alle condizioni ambientali sia alla bicicletta. Alla pioggia si somma l’acqua sollevata dalla proprie e dalle altre bici, nonché dalle macchine, quindi visibilità peggiora notevolmente, soprattutto a livello periferico, mentre i tempi di reazione si dilatano.

La tenuta di strada viene meno proporzionalmente all'essere in grado di riuscire a valutare lo stato del manto stradale, su cui la presenza di buche e malformazioni è celata dalle pozzanghere. Pure la frenata risulta meno efficace, in quanto che i pattini iniziano a fare grip soltanto quando l’attrito ha reso asciutto il tratto frenante e si deteriorano pure prima, condizioni ancora più evidenti se si fa uso di cerchi in carbonio. In questo caso i freni a disco garantiscono prestazioni che poco si discostano da quelle in condizioni di asciutto. Fatte queste premesse, ecco un decalogo per ridurre al minimo le situazioni di disagio e pericolo in città come fuori. I primi consigli sono espressamente rivolti ai ciclisti urbani, gli altri riguardano più direttamente chi invece veste in jersey e impugna pieghe curve.


  • Lascia l’ombrello e fai uso di una più opportuna mantellina. Protegge molto di più e, cosa fondamentale, ti consente di tenere entrambe le mani sul manubrio
  • "Dialoga" con gli altri utenti della strada, pure la loro guida è inficiata dalla pioggia e tu sei meno appariscente. Fai in modo di segnalare la tua presenza e cosa vuoi fare con anticipo ed evidenza.
  • Buche, malformazioni, rotaie e strisce segnaletiche diventano un problema già quando la strada è asciutta; in caso di pioggia sono una vera insidia. Se le individui con anticipo le scansi o le attraversi con un cambio di traiettoria netto ma, soprattutto, non ci freni sopra! 
  • Attrezzati ad affrontare e a difenderti dalle bordate di acqua sollevate dalle auto e dalle moto, da quelle che ti bagnano solo fino al ginocchio, a quelle che fanno il servizio completo. E evitiamo il discorso dei liquami, che ogni tanto si mischiano all’acqua piovana per rendere più "profumata" la doccia. 
  • Rallenta. Non è così scontato, dato che quando si è sorpresi dalla pioggia si tende a percorrere il tragitto verso casa nel minor tempo possibile. Una volta che sei zuppo, 10 minuti in più di acqua non cambiano la situazione... 
  • Diminuisci la pressione delle gomme. In questo modo aumenta l’impronta a terra del battistrada e migliora il grip. Sì, ma quanto devo sgonfiarle? Vai a sensazione. Fallo un po’ alla volta, magari provando dopo un temporale, approfittando della strada ancora bagnata. 
  • Occhio ai freni. La tenuta di strada è poca e la frenata diventa un momento delicato. Vietato inchiodare! L’azione deve essere su entrambi i freni, graduale (quindi anticipata) e, se proprio vi trovate costretti a rallentare in poco spazio, cercate di ricreare l’effetto ABS, con brevi pinzate decise.
  • Cambia il modo di affrontare le curve. Traiettorie larghe, bici poco inclinata e frenata anticipata sono le regole d’oro, soprattutto in discesa. 
  • Aumenta la distanza tra te e i tuoi compagni, sia per evitare di prendere in faccia l’acqua alzata da chi ti precede, sia per aumentare i tempi di reazione in caso di manovre o frenate improvvise. Stare a ruota quando piove ha un’unica conseguenza: guidare più tesi. 
  • Aiuta chi ti segue a guidare sicuro. Segnala ai tuoi compagni sia i tuoi spostamenti, sia eventuali ostacoli, così da evitare loro di dover fare bruschi cambi di direzione

23/10/14

Nasce una nuova era della potenza

La Porsche 918 sarà il futuro delle sportive che verranno. Quindi, giù in cantina gli enormi motori dal consumo esagerato, e largo a quelli elettrici e a batterie a ricarica rapida, integrate con piccoli motori a gas.


La Porsche 918 va da 0 a 100 km/h in soli 3 secondi ed è dotata di un impianto propulsivo plug-in a bassissimo consumo: appena 3 litri/100km. Ma la nuova Porsche si distingue per la sua capacità di ricaricare completamente le cellule durante la guida. 

Gli attuali ibridi plug-in ricavano solo un filo di energia mentre l'auto è in movimento e hanno bisogno di essere ricaricati una volta che rimangono a "secco". Quando la batteria della Porsche 918 è esaurita, i freni dell'auto e il motore fanno da generatori, ricaricando le cellule in pochi minuti e preparando l'auto per un nuovo impulso elettrico. L'unico propulsore preannuncia un futuro un futuro in cui le prestazioni saranno legate all'efficienza di una batteria, non alla potenza di un motore.

A seguire la scheda tecnica della Porsche 918:
  • Modello: Porsche 918
  • Motore: V8 da 4,6 litri a due motori elettrici sincronizzati ad attivazione permanente
  • 887 CV: potenza massima
  • 210 KW: potenza elettrica complessiva
  • 70 g/Km: emissioni di CO2
  • Prezzo: a partire da 791.426 €
La Porsche 918





01/10/14

Il nuovo concetto di auto connessa è diverso: perchè?


Nell'immensità della condivisione totalitaria in tempo reale, l’auto poteva continuare a rimanere tagliata fuori da questo modus operandi? Direi proprio di no!


Non si tratta soltanto di un fattore di moda e tendenza, bensì stiamo comunque sia parlando della sicurezza e della rapidità nello spostarsi, della economizzazione d’esercizio, diciamola tutta, dell’intera esistenza stessa dell’auto che prossimamente avrà a venire; all'interno di uno scenario in cui pure le strade, per poter fare fronte al peso del traffico in continua ascesa, che a loro volta dovranno diventare“digitali”.

Le reti senza fili wireless a velocità intermedia e elevata è già in grado di dare vita ai primi esempi di automobile online e l’interesse che i costruttori stanno evidentemente dimostrando in questo affare, la dice lunga pure sulle sue possibilità di sviluppo a breve termine. Sono davvero molteplici gli argomenti che riguarderanno l'argomento, ma quello che più consiglio di soffermarvi è quello concernente la tecnologia V2V (Vehicle to Vehicle) e i 10 fattori fondamentali da sapere sull’argomento. Non vi divertirà certo come le app per scaricare la musica o la ricerca online del ristorante di zona, ma dietro questa sigla si nasconde il vero cambiamento che investirà l’auto nel decennio a venire: da soggetto “passivo” dell’informazione, i veicoli ne diventano parte attiva e integrante. Volete un esempio?

La Ford sta già al lavoro per sperimentare una connettività tale da permettere di eseguire sondaggi con particolari sensori ciò che “riesce a vedere” l’auto che si trova dinanzi a noi. Allora, per esempio, un altro veicolo che effettua una frenata brusca improvvisamente, anche in condizioni di poca visibilità oppure addirittura all'interno di una curva. Una cosa fantastica: è come avere gli occhi avanti di cento metri.


28/08/14

Carburante | Si risparmia cosi | Testuggini | Perchè sono cosi longeve? | Galli | Perchè cantano all'alba?

Si può risparmiare carburante sfruttando la scia di un altro veicolo? Si!  Un veicolo crea dietro di sé una regione in cui l'aria è a pressione relativamente bassa ed è effettivamente possibile ridurre il consumo di carburante infilandosi in questa scia.
Secondo una ricerca pubblicata l'anno scorso all'Università di Aachen (Germania), i camion possono risparmiare il 17% del ] carburante accodandosi gli uni agli altri. Ma tutto sommato è meglio non provarci.

Testuggine bicentenaria
Perché le testuggini sono così longeve?  
Le testuggini rischiano di finire vittima di un predatore solo nei primissimi anni Di vita. Dopo di allora il guscio resistente e il fatto che trascorrono la maggior parte del giorno nella tana le tiene al sicuro. Le testuggini [possono sopravvivere a lunghi periodi di siccità le hanno un metabolismo lentissimo. La maggior rane di loro vive 70 anni, ma si sono registrati casi di testuggini bicentenarie.

Gallo che canta all'alba
Perché i galli cantano all'alba? 
Sopratutto per via del loro orologio biologico. I galli in genere cominciano a cantare due ore prima dell'alba, e fino a tempi recenti nessuno sapeva perché. Dato che i galli cantano anche in altri momenti del giorno, sembrava possibile che il loro verso mattutino fosse una risposta a stimoli esterni come i suoni e la luce, anziché essere generato internamente Per appurarlo, un gruppo di scienziati dell'Università di Nagoya, in Giappone, ha isolato due gruppi di galli; uno veniva sottoposto a 12 ore di luce forte e 12 ore di penombra, mentre l'altro viveva in una penombra continua.

Il primo gruppo cantava prima dell'"alba", come ci si aspettava, ma lo stesso faceva anche l'altro, senza stimoli esterni su cui basarsi, anche se con il passare dei giorni i galli si facevano sempre meno puntuali. Sembra quindi che, come per gli esseri umani, l'orologio biologico di un volatile debba essere rimesso a punto dal Sole per non perdere gradualmente sincronia con il mondo esterno.(science)


20/08/14

Brevettare idee | Scoperte ed invenzioni che cambieranno il mondo

Chewingum rinfrescanti
Per trasmettere una sensazione di freschezza, le gomme da masticare contengono oli di menta Piperita o mentolo.

Il loro sapore, però, può risultare troppo intenso, mentre altri "agenti rinfrescanti fisiologici" hanno un gusto sgradevole. Oggi Wrigley sostiene di aver individuato un composto, "Gly-OiPr", che non sa di menta ma ha comunque un buon sapore. Potrebbero così essere prodotte gomme dall'effetto refrigerante al di là del gusto. Qualcuno vorrà rinfrescarsi la bocca con un chewingum al caramello?
Cruscotto digitale da Apple

Cruscotto digitale da Apple
Dopo aver rivoluzionato i computer domestici, Apple punta ora a riprogettare la strumentazione delle nostre auto

Il colosso tecnologico ha ideato un "cruscotto digitale" in cui l'abituale serie di comandi posta di fronte al guitatore viene sostituita da un ampio touchscreen. Non si tratterebbe però, di un semplice iPad integrato nella strumentazione dell'auto. Per aiutare chi guida a non distrarsi dal guardare la strada, lo schermo tattile consentirebbe in fatti di "sentire" i comandi toccati trasmettendo impulsi ai polpastrelli sotto forma di onde acustiche. Il sistema potrebbe anche comprendere una videocamera per rilevare il movimento della testa del guidatore, che dovrebbe cosi limitarsi ad annuire per effettuare le selezioni desiderate. Il brevetto, già concesso, elenca tutta un serie di possibili funzioni

Tra queste, mappe interattive, soluzioni di assistenza al parcheggio, accesso vocale all'email, display a infrarossi per la visione notturna, climatizzatore, videogame a disposizione dei passeggeri e anche una schermata di assistenza completa di dati sulle prestazioni e foto di componenti essenziali del veicolo.(science)


29/04/14

Incentivi per le auto ecologiche | Eni in calo del 15,6% rispetto 1°trimestre 2013 | 'le donne acrobate multitasking'

Roma - Dal 6 maggio ripartono gli incentivi per le auto ecologiche, con sconti fino a 5mila euro. La conferma arriva dal ministero dello Sviluppo economico che ha firmato il decreto che ripartisce le risorse per il 2014. Le agevolazioni riguardano le auto elettriche, ibride, a gpl, a metano, a biometano, a idrogeno che producono emissioni di CO2 non superiori a 120, 95 e 50 g/km. Gli incentivi non riguarderanno invece le biciclette a pedalata assistita. Le risorse disponibili ammontano a 31,36 milioni di euro a cui si aggiungono le risorse non utilizzate nel 2013 per un totale di 63,4 milioni. (AGI)

Roma - Nel primo trimestre dell'anno Eni ha realizzato un utile netto di 1,30 miliardi di euro, in calo del 15,6% rispetto al primo trimestre del 2013. L'utile netto adjusted si e' attestato a 1,19 miliardi in diminuzione del 14,3%. Lo rende noto la societa'. Il calo dell'utile netto adjusted, evidenzia la societa', "riflette la minore performance operativa e l'incremento di 3 punti percentuali del tax rate adjusted consolidato, determinato dal settore Exploration & Production a causa della maggiore incidenza sull'utile ante imposte dei paesi a piu' elevata fiscalità".(AGI)

Roma - Prato e Monza e Brianza le province con una maggiore capacità di creare nuove imprese e nuova occupazione negli ultimi cinque anni. Protagoniste di questa nuova fase 'le donne acrobate multitasking' Protagoniste di questa nuova fase sono quelle che il Censis chiama 'le donne acrobate multitasking'. Quasi un quarto delle imprese italiane ha alla guida una donna, con un aumento di oltre 10mila unità in due anni. E crescono, più in generale, le responsabilità femminili nella gerarchia dei posti di comando. Oggi in Italia 6,2 milioni di occupati riferiscono a un capo donna (e, di questi, 3,2 milioni sono uomini). Il 67% dei lavoratori maschi con un capo donna ritiene che non ci siano differenze attribuibili al genere, e il 15% di loro pensa che la donna capo sia meglio.(Adnkronos)

21/01/14

In arrivo una bufera sull'Adac| La Volkswagen Golf è davvero la più amata dai tedeschi?

In arrivo una bufera sull'Adac! La Volkswagen Golf è davvero la più amata dai tedeschi?
L'importante Automobil Club tedesco che vanta più di 19 milioni di iscritti, ha confessato pubblicamente di aver fornito dati falsati, riguardo il concorso svoltosi per eleggere l'auto dell'anno più amata dai tedeschi, che per l'ennesima volta è risultata la Volkswagen Golf.

Michael Ramstetter, responsabile della comunicazione dell'Adac e direttore di Motorwelt, la rivista dell'Automobil Club fornita gratuitamente a tutti gli iscritti, si è dimesso da tutte le sue funzioni, dopo aver confessato che i voti ottenuti dalla Golf come auto dell'anno da parte dei lettori sono stati solo 3.409, e non 34.299 come comunicato ufficialmente. L'Adac ha spiegato che l'errore ha riguardato «solo» il numero assoluto di voti assegnati alla vettura premiata, mentre la classifica riguardante tutte le auto in concorso è rimasta invariata.

A rivelare lo scandalo era stato nei giorni scorsi un articolo della Sueddeutsche Zeitung, smentito inizialmente dall'Automobil Club di Monaco di Baviera. Da Wolfburg è arrivato un comunicato in cui si spiega che all'Adac «bisogna dare la possibilità di spiegare i fatti», anche se ci si chiede quanto possa valere un riconoscimento ottenuto con una procedura del genere.

Volkswagen Golf
«Continuiamo ad essere convinti che la Golf è l'auto più amata dai tedeschi», spiega il colosso di Wolfsburg, mentre un portavoce della Bmw chiede all'Adac «una completa chiarezza sui fatti». La Daimler non si sbilancia, precisando di non voler commentare i procedimenti interni al più potente Automobil Club europeo, la cui dirigenza afferma in un comunicato di non essere «mai stata al corrente in alcun momento delle irregolarità sulla scelta dei lettori» della sua rivista.

Polemico il commento arrivato dall'associazione concorrente, l'Automobil Club Europa (Ace), in cui si spiega che per sapere quale sia davvero l'auto più amata basta solo andare a guardare le cifre riguardanti le vendite, «a fronte delle quali tutto il resto è solo una messinscena».

14/01/14

La Mercedes-Benz con Car2go prepara la "marcia" su Roma!

Mercedes-Benz dopo aver conquistato Milano con il servizio di car sharing di Daimler, si appresta a "marciare" su Roma, con Car2go.
Il lancio avverrà a breve, di certo entro il mese di marzo, con le stesse modalità seguite fino ad ora: iscrizione a 19.00 €, prenotazione via smartphone, 0.29 cent/€ al minuto, possibilità di varcare le Ztl e restituzione dell'auto ovunque si voglia.
Car2go

Car2go ha cambiato del tutto le regole del mercato dell'auto, e tale cambiamento è stato condiviso anche in Italia, provocando un nuovo sbocco per nuove iniziative, come Enjoy di Eni e Fiat.
Il servizio è nato in Europa ma adesso ha assuto l'aspetto intrigante per dare vita ad una nuova sfida che Daimler-Mercedes ha lanciato già da qualche anno con le piccole Smart in molte città europee, ma anche negli USA.

In totale le città implicate sono 25 in 2 continenti e oltre 100.000 le Smart impiegate per un complessivo di più di 550.000 clienti e oltre 17 milioni di noleggi. Se, infatti, in Europa le Smart a noleggio sono ormai una presenza costante nel traffico di città come Amsterdam, Birmigham, Londra, Dusseldorf, Colonia Stoccarda, Amburgo, Berlino, Vienna, Monaco e naturalmente Milano dove l'iniziativa partita a dire il vero un pò in sordina ad agosto dell'anno scorso, è entrata in funzione a pieno regime durante il mese di settembre con un boom di richieste, al punto tale che si pensa già ad un potenziamento del servizio.

Un primo bilancio in appena quattro mesi si parla, infatti, di oltre 50.000 clienti e di 25.000 noleggi a settimana, con una percorrenza media di 25 minuti a noleggio. Attivo su un'area di oltre 120 chilometri quadrati, consente l'accesso libero all'Area C e il parcheggio gratuito sia nelle zone blu che gialle. In totale le Smart utilizzabili nell'area milanese sarà a breve circa 600. In alcuni Paesi, compresi gli Usa, le Smart impiegate sono anche quelle in versione elettriche.

Ma come si diceva si sta ormai per passare alla fase successiva che vedrà fra circa due mesi il lancio del servizio Car2go anche a Roma e entro l'anno a Firenze. Terza città che verrà coinvolta a partire dall'anno prossimo sarà Bologna. E veniamo al Nord America dove le piccole Smart sono noleggiabili in ben tredici centri urbani: Vancouver, Calgary, Seattle, Portland, Minneapolis, Washington, Denver, Columbus, San Diego, Austin e Miami, più Toronto e Montreal in Canada. Il servizio è già attivo dal 2010 e la città di Austin è stata la prima a renderlo disponibile negli Usa mentre l'ultima in ordine di tempo ad adottarlo è stata Toronto a novembre dell'anno scorso.

02/12/13

Nessun segnale di ripresa per il settore delle auto: aspettative ancora una volta deluse!

Nessun segnale di ripresa per il settore delle auto: aspettative ancora una volta deluse! Pare non ci sia stata la svolta nel settore auto, le aspettative di ripresa sono andate puntualmente deluse: pure il mese di novembre il mercato nazionale dell'auto ha chiuso in passivo: solo 102.201 immatricolazioni equivalenti ad una flessione del 4,5%.
«È anche vero, però, che il tasso di caduta delle immatricolazioni, fa notare Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor – è andato di mese in mese riducendosi». E durante l'intero anno che i dati sono, nella loro globalità, negativi facendosi da dovere chiudere con un calo del 7,7% a differenza di quanto prodotto nel 2012, ma con un crollo del 48,1% rapportato ai livelli precrisi (2007). Inutile, secondo Quagliano, illudersi su una improvvisa e sostanziale inversione di tendenza, almeno per quel che riguarda il breve termine.
Settore auto in calo nel 2013

Perché gli indici di fiducia Istat per consumatori e imprese segnalano una ripresa già da metà 2013, ma i problemi che penalizzano il settore dell'auto non sono assolutamente risolti. Dal costo eccessivo di assicurazioni e carburanti alle difficoltà di accesso al credito, dai livelli insostenibili della tassazione alla demonizzazione di auto ed automobilisti in numerose città.
Il tutto inserito in un contesto caratterizzato dai livelli elevati di disoccupazione e dalla continua flessione dei consumi delle famiglie. Per quanto riguarda l'andamento delle singole marche a novembre, il gruppo Fiat è nuovamente penalizzato, con il marchio principale che cede il 10,51%, Lancia-Chrysler il 16,50%, Alfa Romeo il 20,17% e Jeep il 12,68%.

Complessivamente il gruppo torinese perde il 12,3% e vede la quota ridursi dal 29,6 al 27,2%. Il Lingotto si consola con la classifica dei modelli più venduti, con la Panda al primo posto, seguita dalla Punto, dalla Ypsilon, dalla 500L e dalla 500. Al sesto posto la prima delle straniere, la Ford Fiesta davanti alla Golf Wolkswagen. Ma il gruppo tedesco rafforza la sua prima posizione tra i costruttori stranieri che vendono in Italia, con un progresso del 9,15% ed una quota che sale al 13,89%.
Male Psa (-10,48%) e frena anche Gm (-4,91%). Cresce Renault (+11,88%) mentre Ford perde il 14% ed il gruppo Hyundai il 18,16%. Si rafforza Daimler (+29,39%) con Bmw sostanzialmente stabile. Tra le asiatiche cresce Toyota e frenano Nissan e Jaguar Land Rover. In progresso anche Suzuki, Volvo, Mazda, Honda e Mitsubishi.
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