Il-Trafiletto
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01/11/14

R8 Audi Competition | A Los Angeles '14 è la più veloce mai esistita

La R8 avrà ciò che gli spetta di diritto, fosse solo per il semplice fatto di avere rappresentato il marchio come poche sono riuscite a fare nella storia! 


L'Audi R8, prossima al "pensionamento", commemora il suo ruolo icona di Ingolstadt con la proposta in quel di Los Angeles 2014 della versione Competition, pronta al debutto.

La potenza di ben 570 CV.
Vista cosi, nelle vesti speciali adottate per l'evento dall'auto che prossimamente si terrà a Los Angeles, appare una vera potenza: il picco è di 5.2 V10 della R8 Competition fornisce 570 CV, l'identica potenza che si trovava nell'ormai passata Lamborghini Gallardo Superleggera LP 570-4, che è stata l'emblema assoluta della precedente dieci cilindri bolognese. Solo per gli Usa. A detta della filiale americana dell'Audi, la Competition è la R8 più vicina a quella LMS ultra che tanti piloti privati hanno scelto in giro per il mondo: da qui, la scelta del nome. Prodotta in soli sessanta esemplari, questa vettura verrà commercializzata soltanto sul mercato statunitense.

Mai nessuno così veloce.
L'abbinamento che è stato introdotto al 10 cilindri, quello più vicino con la versione che viene adottata nelle corse GT per intenderci, è stato il cambio S tronic doppia frizione a 7 marce e uno scarico sportivo dedicato con terminali riconoscibili per la verniciatura in nero lucido. Secondo i dati dichiarati dalla Casa, la R8 Competition è in grado di coprire lo 0-60 miglia (0-96 km/h) in 3,2 secondi, raggiungendo i 320 km/h di velocità massima, un valore mai raggiunto finora dalla supercar tedesca.

Lo stile che la rappresenta
I dettagli che riguardano l'estetica sono tanti e tutti forniscono la possibilità di identificare la Competition, aventi in comune la finitura in carbonio opaco: ala posteriore fissa, calotte retrovisori, splitter, estrattore, sideblade, console centrale, battitacco retroilluminati. Le ruote sono altresì verniciate in nero lucido, invece i freni carboceramici si mostrano in abbinamento a pinze con trattamento anodizzato e verniciatura rossa.

Made in Neckarsulm.
L'Audi R8 Competition è un modello sviluppato dall'Audi exclusive line, ed ha la possibilità di potere essere abbondantemente personalizzato in termini di finiture interne, colori carrozzeria e cerchi ruota. Prodotta nella fabbrica di Neckarsulm dove nascerà anche la prossima generazione, l'ultima delle R8 sarà ordinabile da inizio novembre, con consegne a partire dall'inizio dell'anno venturo.
Audi R8 Competition

25/10/14

Lontani dall'acqua e restare in forma sulle "due ruote" più sane del mondo

Proprio come ha sempre detto il campione di ciclismo Francesco Moser, “Un ciclista deve fare solo una cosa, cioè evitare di prenderla... Soltanto durante la corsa non puoi farne a meno di pedalare sotto l'acqua. Se ancora non si è usciti per allenarsi e fuori piove, meglio restare a casa: certe volte è meglio un giorno di pausa che un allenamento fatto male. 


Se invece siete già per strada e inizia a piovere, sarà il caso di cercare il tragitto più breve per fare ritorno a casa. Questo è quel che facevo pure quando ero in attività agonistica”. Quindi, diamo per certo che la stragrande maggioranza di noi abbia inteso cosa Moser abbia voluto trasmetterci e che, se dovesse piovere o giù di lì, sia meglio lasciare la mitica "due ruote" in camerino (nel caso si dovesse trattare di una sessione d'allenamento) o fare uso dei mezzi pubblici (in caso di necessità nel doversi spostare in città), andiamo ad esaminare come fare fronte alla situazione negli altri casi, ovvero quando ci si trova costretti a doverla affrontare.

Dato per certo che la prudenza assume il ruolo imprescindibile in questi casi di alleato primo per tutte e due le categorie di ciclisti, in quanto un malessere o peggio un incidente possono portare a fare a meno di dare luogo ai vari allenamenti e competizioni, ma pure a giorni di lavoro, queste alcune considerazioni riguardo sia alle condizioni ambientali sia alla bicicletta. Alla pioggia si somma l’acqua sollevata dalla proprie e dalle altre bici, nonché dalle macchine, quindi visibilità peggiora notevolmente, soprattutto a livello periferico, mentre i tempi di reazione si dilatano.

La tenuta di strada viene meno proporzionalmente all'essere in grado di riuscire a valutare lo stato del manto stradale, su cui la presenza di buche e malformazioni è celata dalle pozzanghere. Pure la frenata risulta meno efficace, in quanto che i pattini iniziano a fare grip soltanto quando l’attrito ha reso asciutto il tratto frenante e si deteriorano pure prima, condizioni ancora più evidenti se si fa uso di cerchi in carbonio. In questo caso i freni a disco garantiscono prestazioni che poco si discostano da quelle in condizioni di asciutto. Fatte queste premesse, ecco un decalogo per ridurre al minimo le situazioni di disagio e pericolo in città come fuori. I primi consigli sono espressamente rivolti ai ciclisti urbani, gli altri riguardano più direttamente chi invece veste in jersey e impugna pieghe curve.


  • Lascia l’ombrello e fai uso di una più opportuna mantellina. Protegge molto di più e, cosa fondamentale, ti consente di tenere entrambe le mani sul manubrio
  • "Dialoga" con gli altri utenti della strada, pure la loro guida è inficiata dalla pioggia e tu sei meno appariscente. Fai in modo di segnalare la tua presenza e cosa vuoi fare con anticipo ed evidenza.
  • Buche, malformazioni, rotaie e strisce segnaletiche diventano un problema già quando la strada è asciutta; in caso di pioggia sono una vera insidia. Se le individui con anticipo le scansi o le attraversi con un cambio di traiettoria netto ma, soprattutto, non ci freni sopra! 
  • Attrezzati ad affrontare e a difenderti dalle bordate di acqua sollevate dalle auto e dalle moto, da quelle che ti bagnano solo fino al ginocchio, a quelle che fanno il servizio completo. E evitiamo il discorso dei liquami, che ogni tanto si mischiano all’acqua piovana per rendere più "profumata" la doccia. 
  • Rallenta. Non è così scontato, dato che quando si è sorpresi dalla pioggia si tende a percorrere il tragitto verso casa nel minor tempo possibile. Una volta che sei zuppo, 10 minuti in più di acqua non cambiano la situazione... 
  • Diminuisci la pressione delle gomme. In questo modo aumenta l’impronta a terra del battistrada e migliora il grip. Sì, ma quanto devo sgonfiarle? Vai a sensazione. Fallo un po’ alla volta, magari provando dopo un temporale, approfittando della strada ancora bagnata. 
  • Occhio ai freni. La tenuta di strada è poca e la frenata diventa un momento delicato. Vietato inchiodare! L’azione deve essere su entrambi i freni, graduale (quindi anticipata) e, se proprio vi trovate costretti a rallentare in poco spazio, cercate di ricreare l’effetto ABS, con brevi pinzate decise.
  • Cambia il modo di affrontare le curve. Traiettorie larghe, bici poco inclinata e frenata anticipata sono le regole d’oro, soprattutto in discesa. 
  • Aumenta la distanza tra te e i tuoi compagni, sia per evitare di prendere in faccia l’acqua alzata da chi ti precede, sia per aumentare i tempi di reazione in caso di manovre o frenate improvvise. Stare a ruota quando piove ha un’unica conseguenza: guidare più tesi. 
  • Aiuta chi ti segue a guidare sicuro. Segnala ai tuoi compagni sia i tuoi spostamenti, sia eventuali ostacoli, così da evitare loro di dover fare bruschi cambi di direzione

23/10/14

Nasce una nuova era della potenza

La Porsche 918 sarà il futuro delle sportive che verranno. Quindi, giù in cantina gli enormi motori dal consumo esagerato, e largo a quelli elettrici e a batterie a ricarica rapida, integrate con piccoli motori a gas.


La Porsche 918 va da 0 a 100 km/h in soli 3 secondi ed è dotata di un impianto propulsivo plug-in a bassissimo consumo: appena 3 litri/100km. Ma la nuova Porsche si distingue per la sua capacità di ricaricare completamente le cellule durante la guida. 

Gli attuali ibridi plug-in ricavano solo un filo di energia mentre l'auto è in movimento e hanno bisogno di essere ricaricati una volta che rimangono a "secco". Quando la batteria della Porsche 918 è esaurita, i freni dell'auto e il motore fanno da generatori, ricaricando le cellule in pochi minuti e preparando l'auto per un nuovo impulso elettrico. L'unico propulsore preannuncia un futuro un futuro in cui le prestazioni saranno legate all'efficienza di una batteria, non alla potenza di un motore.

A seguire la scheda tecnica della Porsche 918:
  • Modello: Porsche 918
  • Motore: V8 da 4,6 litri a due motori elettrici sincronizzati ad attivazione permanente
  • 887 CV: potenza massima
  • 210 KW: potenza elettrica complessiva
  • 70 g/Km: emissioni di CO2
  • Prezzo: a partire da 791.426 €
La Porsche 918





15/10/14

Ancora più grintosa la Lady-T | La nuova Thunderbird acquista più grinta

I membri di CD Garage sono riusciti a testare la nuova "modern classic" 3 cilindri. Special, elegante e di notevole livello l'aspetto esteriore che si potrà ammirare da vicino all'imminente EICMA.


Faccio solo una premessa per quanti si staranno chiedendo cosa sia il CD Garage. Si tratta di un officina di Milano con il "vizio" delle moto particolari e fuori dalla norma, cafe racer particolarmente. La più recente nata è la Lady-T, che nasce con origini che ricordano la Thunderbird Sport (per capirci meglio la Triumph "modern classic" a 3 cilindri).

"Tenendo in conto l'anima radicata della moto di Hinckley - provano a spiegare i membri di CD Garage - si è deciso di introdurre nel lavoro la collaborazione di un professionista del design, Roberto Rovetta, che ha fatto uso di tecniche di verniciatura 'old school' abbinate a materiali sofisticati. Esattamente la verniciatura è stata una componente importante nel dare vita a questa special: i filetti realizzati facendo seguito alle forme del serbatoio sono una vera goduria estetica, in particolare perché l'utilizzo dell'acciaio spazzolato come base per la verniciatura ha implicato una lunga e complessa lavorazione preparatoria".
La nuova 3 cilindri Lady-T

Quello che ne è scaturito è stato una colorazione finita intrigante, che secondo l'opinione di molti è imprescindibile per una moto del tipo special di levatura classica. Ma per mutare la Thunderbird Sport in una...Lady-T ha richiesto ben altro. Ad esempio, il faro originale è stato cambiato da una nuova unità dalle dimensioni più ridotte e adesso è appoggiato e mantenuto da supporti artigianali e dalla linea spartana. È stato adottato un manubrio da 22 mm, in alluminio, dalla curva più comoda rispetto all'originale, mentre in luogo del della strumentazione standard ora campeggia una piccola T&T, digitale ma decisamente classicheggiante.

"Ma la fissazione che ci possiede- proseguono i preparatori - è che le moto debbano necessariamente fornire il meglio di loro su strada: per tal motivo abbiamo provveduto a rivdere del tutto il sistema di frenatura, sostituendo la pompa freno anteriore con quella di una Speed Triple. Per concludere le modifiche nella zona frontale della moto, si è introdotti 2 sfizi impossibili da rinunciarvi: soffietti alle forcelle e manopole vintage".

Ma il motore?
Insomma, è stato messo a punto curando ogni dettaglio, la scatola filtro non c'è più e adesso il 3 cilindri anglosassone (oltretutto scalato da una colorazione nera che avvolge pure i collettori e gli scarichi) respirando tramite filtri conici. Pneumatici Avon dalla linea vintage, una nuova sella artigianale (bella ma pure comoda e ergonomica, perché le moto vanno usate tutti i giorni), un faro posteriore Lucas e delle frecce minimal completano l'aspetto esteriore della moto, senza dimenticare le pedane sportive Lsl e il cambio rovesciato... perché la Thunderbird sarà pure una classica, ma indiscutibilmente sportiva.

Volete vedere da vicino le special di CD Garage? Qualche settimana di pazienza: i ragazzi si presenteranno a Eicma Custom con 3 importanti novità.


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