Il-Trafiletto
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15/10/14

Ancora più grintosa la Lady-T | La nuova Thunderbird acquista più grinta

I membri di CD Garage sono riusciti a testare la nuova "modern classic" 3 cilindri. Special, elegante e di notevole livello l'aspetto esteriore che si potrà ammirare da vicino all'imminente EICMA.


Faccio solo una premessa per quanti si staranno chiedendo cosa sia il CD Garage. Si tratta di un officina di Milano con il "vizio" delle moto particolari e fuori dalla norma, cafe racer particolarmente. La più recente nata è la Lady-T, che nasce con origini che ricordano la Thunderbird Sport (per capirci meglio la Triumph "modern classic" a 3 cilindri).

"Tenendo in conto l'anima radicata della moto di Hinckley - provano a spiegare i membri di CD Garage - si è deciso di introdurre nel lavoro la collaborazione di un professionista del design, Roberto Rovetta, che ha fatto uso di tecniche di verniciatura 'old school' abbinate a materiali sofisticati. Esattamente la verniciatura è stata una componente importante nel dare vita a questa special: i filetti realizzati facendo seguito alle forme del serbatoio sono una vera goduria estetica, in particolare perché l'utilizzo dell'acciaio spazzolato come base per la verniciatura ha implicato una lunga e complessa lavorazione preparatoria".
La nuova 3 cilindri Lady-T

Quello che ne è scaturito è stato una colorazione finita intrigante, che secondo l'opinione di molti è imprescindibile per una moto del tipo special di levatura classica. Ma per mutare la Thunderbird Sport in una...Lady-T ha richiesto ben altro. Ad esempio, il faro originale è stato cambiato da una nuova unità dalle dimensioni più ridotte e adesso è appoggiato e mantenuto da supporti artigianali e dalla linea spartana. È stato adottato un manubrio da 22 mm, in alluminio, dalla curva più comoda rispetto all'originale, mentre in luogo del della strumentazione standard ora campeggia una piccola T&T, digitale ma decisamente classicheggiante.

"Ma la fissazione che ci possiede- proseguono i preparatori - è che le moto debbano necessariamente fornire il meglio di loro su strada: per tal motivo abbiamo provveduto a rivdere del tutto il sistema di frenatura, sostituendo la pompa freno anteriore con quella di una Speed Triple. Per concludere le modifiche nella zona frontale della moto, si è introdotti 2 sfizi impossibili da rinunciarvi: soffietti alle forcelle e manopole vintage".

Ma il motore?
Insomma, è stato messo a punto curando ogni dettaglio, la scatola filtro non c'è più e adesso il 3 cilindri anglosassone (oltretutto scalato da una colorazione nera che avvolge pure i collettori e gli scarichi) respirando tramite filtri conici. Pneumatici Avon dalla linea vintage, una nuova sella artigianale (bella ma pure comoda e ergonomica, perché le moto vanno usate tutti i giorni), un faro posteriore Lucas e delle frecce minimal completano l'aspetto esteriore della moto, senza dimenticare le pedane sportive Lsl e il cambio rovesciato... perché la Thunderbird sarà pure una classica, ma indiscutibilmente sportiva.

Volete vedere da vicino le special di CD Garage? Qualche settimana di pazienza: i ragazzi si presenteranno a Eicma Custom con 3 importanti novità.


18/08/14

Quando il suono vince la gravità

Nuovi esperimenti condotti grazie a una tecnica basata sulle onde sonore consentono di far fluttuare gli oggetti in aria.

Goccioline di liquido colorate vengono fatte levitare nel rivoluzionario esperimento con le onde sonore Chicchi di caffè che si librano nell'aria, goccioline d'acqua sospese, stuzzicadenti volanti: allucinazioni? No: in un laboratorio svizzero. tutto questo è realtà. Per la prima volta, gli scienziati sono riusciti a spostare e manipolare oggetti a distanza, utilizzando le onde sonore.

Questo straordinario risultato significa che da oggi sarà possibile utilizzare la "levitazione acustica" per condurre esperimenti particolarmente delicati, e perfino, in teoria, per sollevare a mezz’aria esseri umani. La levitazione acustica era stata già inventata dalla NASA negli anni Ottanta del secolo scorso, ma finora era stata utilizzata scientificamente soltanto per trattenere un oggetto oppure ruotarlo in maniera statica. Oggi, ricercatori dell'Istituto Tecnologico Federale Svizzero di Zurigo hanno trovato il modo di spostare gli oggetti e manipolarne più di uno per volta. Il sistema è fondato su piattaforme vibranti, piccoli riquadri grandi quanto un'unghia grazie ai quali le onde sonore vengono emesse e poi riflesse da una superficie sovrastante. A particolari frequenze, le riflessioni si combinano con le onde in movimento verso l'alto, creando un sistema detto "onda stazionaria", lungo il quale si trovano punti detti "nodi" che rimangono fissi anche in fase di oscillazione dell'onda.

Un oggetto collocato in uno di questi punti nodali può fluttuare nell'aria, perché la forza applicata dalle onde sonore compensa l'attrazione gravitazionale diretta verso il basso. Allineando una serie di levitatori e modulando la potenza delle onde sonore emesse da ciascuno di essi, i ricercatori sono in grado di trasportare gli oggetti da una piattaforma all'altra. Per dimostrarlo, hanno fatto sciogliere un grano '"fluttuante" di caffè solubile, spostandolo all'interno di una gocciolina d'acqua, e sono riusciti persino a far levitare uno stuzzicadenti. 'Abbiamo avuto l'intuizione di usare tanti levitatori, posizionati a breve distanza, per poi tentare di far 'passare la palla' da uno all'altro", dice Daniele Foresti, che ha diretto lo studio. Per generare sufficiente forza ascensionale, il sistema "pompa" onde sonore a 160 decibel (all'incirca il volume misurato in prossimità dei motori di un jet).

I ricercatori ricorrono perciò a onde ultrasoniche a una frequenza di 24mila Hertz, troppo elevata per essere percepibile dall'orecchio umano. Il levitatore acustico potrebbe consentire agli scienziati di movimentare sostanze chimiche pericolose senza toccarle, manipolare materiale cellulare evitando il rischio di contaminazione, o gestire liquidi raffreddati oltre il punto di congelamento. "I fluidi super-raffreddati tendono a congelare non appena entrano in contatto con un recipiente", dice Foresti. "Facendoli levitare, invece, possiamo mantenerli allo stato liquido. Per esempio, potremmo utilizzare il nostro sistema per unire due metalli super-raffreddati e creare nuove leghe".(science)


09/08/14

La rivoluzione dell'alfabeto | Geroglifici, cosi li abbiamo decifrati

Il passo successivo fu compiuto nel 1815 dallo scienziato inglese Thomas Young, poliedrico intellettuale dagli interessi tanto eterogenei da valergli la nomea di "ultimo onnisciente". 

Seguendo l'idea di De Sacy, Young provò ad abbinare le lettere P, T, O, L, M, N, E ed S (da Ptolmnes, equivalente del greco di "Tolomeo") ai geroglifici racchiusi nel relativo cartiglio. Dopo aver applicato lo stesso metodo anche per il nome della regina tolemaica Berenice, lo scienziato ottenne un possibile "alfabeto" geroglifico, pubblicato nell'Enciclopedia Britannica nel 1819.

Molte delle corrispondenze individuate da Young erano corrette, alcune errate. L'inglese fece un ulteriore, grande passo. Attraverso un raffronto meticoloso dei segni demotici, dei geroglifici incisi sulla Stele di Rosetta e di altre iscrizioni, dimostrò che il demotico discendeva dai geroglifici, al contrario di quanto avevano sostenuto altri studiosi in passato. Insomma, Young potè tracciare lo sviluppo dai geroglifici pittografici (che rappresentavano persone, animali, piante e oggetti vari) ai caratteri demotici, loro equivalenti astratti e corsivi. Lo scienziato trasse quindi la giusta conclusione che il demotico si componeva di "imitazioni dei geroglifici... miste a lettere dell'alfabeto".
Thomas Young

Non si trattava né di un sistema di scrittura puramente simbolico, né di un alfabeto, bensì di una commistione delle due cose. Quest'intuizione meritoria non portò tuttavia Young, che subiva ancora l'incanto degli autori classici, a compiere il passaggio logico successivo. L'idea che l'intero sistema dei geroglifici (e non soltanto i cartigli) potesse costituire un ibrido, al pari del demotico, sarebbe stato il lampo rivoluzionario di Jean-Francois Champollion. Da studente, Champollion ebbe una fonte d'ispirazione nel fisico e matematico Joseph Fourier. Questi divenne prefetto di Grenoble di ritorno dall'Egitto, e intorno al 1805 mostrò al ragazzo la sua collezione di reperti antichi, tra cui anche una serie di iscrizioni. Il problema dei geroglifici iniziò così ad appassionare Champollion. Più tardi, a Parigi, il giovane fu allievo di De Sacy, la cui frustrazione per l'arcano e i successivi progressi compiuti da Young trasformarono la ricerca di Champollion in uno sforzo ossessivo di battere il rivale inglese. L'indizio-chiave arrivò nel 1822 con il ritrovamento di un cartiglio contenente il nome di Cleopatra.

Champollion disponeva ora di un "alfabeto" dei geroglifici per lo più corretto, che gli consentì di tradurre i nomi di decine di sovrani, tra cui Alessandro e Ramesse. Nei successivi dodici mesi circa Champollion esaminò la scoraggiante combinazione di segni fonetici e non fonetici che componevano il sistema dei geroglifici, e nel 1824 scrisse: "Quello dei geroglifici è un sistema complesso, che può essere insieme figurativo, simbolico e fonetico all'interno di uno stesso testo... e, potrei aggiungere, di una stessa parola". Con la scoperta del cartiglio di Tutankhamon (1922), decifrato grazie al lavoro di Champollion, si scoprì che il pittogramma del pulcino era il segno fonetico della vocale U, che la croce ansata stava a indicare la parola ankh ("vita") e che il bastone da pastore voleva dire "sovrano". Grazie a quanto si era appreso sui geroglifici, fu possibile iniziare a svelare i segreti di una grande civiltà del passato.(science)

05/08/14

Il tempo è denaro | La felicità si può comprare

Liz ha da poco avuto un bambino e si è ritrovata a trascorrere sveglia un gran numero di nottate. Dopo aver sperimentato tutte le possibili strategie scovate su Internet per mettere a nanna il piccolo, ha deciso di far intervenire l'artiglieria pesante: nella fattispecie, una signora, Claudia, diventata famosa perché sa come abituare al sonno qualsiasi neonato. 

Ma le consulenze di Claudia non sono a buon mercato: chiamarla per una notte costa all'incirca quanto quel fantastico impianto audio al quale Liz fa la posta da mesi. Ma insegnando al piccolo come addormentarsi, Claudia ha centrato un obiettivo impossibile per qualsiasi diffusore audio: ha trasformato le notti di Liz da veglie angosciose in ore e ore di appagante riposo. Molti dei nostri acquisti, compresi quelli piacevoli come un impianto di audiodiffusione, non ci cambiano la vita più di tanto in una giornata qualsiasi.

Il tempo è denaro
E' facile, però, sovrastimare i potenziali benefici  di un allettante nuovo gadget, amplificati dalle strategie di shopping comparativo, che presentano un impianto da dieci casse acustiche come incomparabilmente migliore rispetto a uno da sei casse e sicuramente meritevole di quei 200 euro si spesa supplementare. I ricercatori dell'Università di Chicago hanno scoperto che, quando proviamo a visualizzare il modo in cui queste differenze ci potrebbero migliorare la vita, tendiamo a ingigantire la sensazione di benessere procurata da quei quattro altoparlanti in più. Quando valutiamo un possibile acquisto, dunque, è consigliabile sottoporlo al "test del martedi": ovvero, pensare a come quell'oggetto cambierà il modo in cui trascorreremo una delle prossime, normali giornate infrasettimanali.

Lo studio ha dimostrato che questo semplice esercizio mentale elimina il rischio di sovrastimare l'impatto di quell'articolo sulla nostra felicità. Valutare come un oggetto cambierà il nostro quotidiano, infatti, trasforma una decisione relativa al denaro in una decisione relativa al tempo. Questo spostamento di accento nasconde un vantaggio: quando ci concentriamo sul tempo, invece che sulla spesa, tendiamo a dedicarci ad attività più piacevoli. In uno studio svolto in una caffetteria di Philadelphia, i ricercatori incoraggiavano i partecipanti a preoccuparsi di questioni relative al tempo, oppure al denaro.

Le persone invitate a pensare al denaro erano molto più portate a lavorare mentre si trovavano al caffè, mentre quelle indotte a pensare al tempo si dedicavano per la maggior parte alla socializzazione, una delle attività più soddisfacenti per gran parte di noi.(science)


29/06/14

Schermo per visione 3D senza occhiali

Microsolchi nel
sistema di retroilluminazione
La visione in 3D aggiunge senz'altro una bella dose di realismo a film come Prometheus o Vita di Pi. Il rovescio della medaglia, però, è dovere indossare un ingombrante paio di lenti. Ebbene, stanno per arrivare schermi di ultima generazione che potrebbero rendere superflui i famigerati occhialini.

Sviluppato presso i laboratori Hewlett-Packard, in California, il sistema proietta verso ciascun occhio immagini leggermente diverse (condizione necessaria per la visione tridimensionale), utilizzando una tecnica intelligente di indirizzamento della luce emessa da ogni pixel. Il segreto sta nel nuovo tipo di retroilluminazione, assicurata da una sottile lamina di vetro nella quale sono stati tracciati minuscoli solchi, invisibili a occhio nudo.

Quando la radiazione luminosa dei LED investe lateralmente la lamina, viene riflessa in questo modo, ciascun occhio vede l'immagine da una prospettiva leggermente diversa. Un prototipo del nuovo schermo è stato inserito in uno smartphone, e presto potrebbe esserne costruito uno in scala "televisiva".
"Entro pochi anni dovremmo potere vedere le prime applicazioni pratiche di questa tecnologia", dice il fisico David Fattal, direttore dell'equipe Hewlett-Packard. "In futuro un pò più lontano, poi, questi display potrebbero essere utilizzati in qualsiasi situazione che richieda la percezione della profondità, per esempio nella chirurgia a distanza o per le riparazioni da effettuare su un'astronave in viaggio nello Spazio".(science)



09/06/14

Heart Rate Monitor | I battiti al minuto.

Heart Rate Monitor
Si chiama fotopletismografia ed è la misurazione del battito cardiaco mediante l'analisi dei raggi infrarossi nei tessuti per misurare il flusso sanguigno.

Esistono apparecchiature idonee a svolgere questo compito, ma è anche possibile utilizzare la fotocamera dello smartphone: basta appoggiarvi il dito fino a coprire tutta la lente ed esporre la stessa alla luce solare, alla luce di una lampadina o accendere il led dell'apparecchio.

Al buio il sistema non può funzionare. L'algoritmo dell'app calcola quindi il vostro battito cardiaco e lo mostra sullo schermo. Questo è esattamente ciò che fa Hearth Rate Monitor, un fotopletismografo a bassissimo costo ( meno di 2,00€ ): forse non il preciso del mondo ma sufficiente per lo sport amatoriale.


14/04/14

Sicilia: l'Olio alla conquista dell'IGP

Presentato dall'Assessorato Regionale alle Risorse Agricole e Alimentari il documento disciplinare per il riconoscimento del marchio IGP relativo all'Olio extravergine di Oliva "made in Sicily".  L'IGP - Indicazione Geografica Protetta- è un marchio riconosciuto dall'Unione Europea volto a garantire la qualità e la bontà dei prodotti alimentari e ad essere sinonimo di sicurezza per i consumatori finali. 
Il disciplinare IGP di Sicilia contempla una serie di criteri volti a certificare  la varietà e la provenienza delle olive, rigorosamente autoctone, così come tutte le fasi di produzione, trasformazione e bottling, oltre a prevedere delle norme specifiche per la tracciabilità. 
Attraverso la garanzia di un'origine controllata e certificata si vuole dare maggior valore all'olio d'oliva siciliano, favorirne la diffusione e promozione sul mercato internazionale e assicurarne la qualità e genuinità, evitando anche fenomeni di contraffazione.   

"L’Igp è la strada per qualificare l’olio extravergine di oliva siciliano. Un prodotto dalle proprietà organolettiche di rilievo e che grazie all’Igp potrà avere un giusto riconoscimento sia in termini di immagine che di valore economico". Così Lucio Monte, direttore dell'IRVOSl’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia, organo di controllo sulla conformità della produzione olivicola al disciplinare. Inoltre, se finora la produzione nell'isola è stata frammentata, con il marchio IGP si mira ad una maggiore organizzazione da parte delle aziende e alla costituzione di un sistema olivicolo regionale, così come avvenuto per il settore vitivinicolo, assicurando inoltre una chiara e certa identificazione delle olive isolane.
Ancora una volta i prodotti siciliani si affermano come sinonimo di cultura, tradizioni, qualità e genuinità; esempio della straordinaria  bellezza di questa Isola e dell'inestimabile patrimonio che racchiude. Forse dovremmo iniziare a guardarla con occhi diversi..a rispettarla noi per primi...

06/02/14

Il Dna | Target fondamentale nella storia del genere umano per una terapia personalizzata!

Dna! Target fondamentale per la storia dell'evoluzione umana per una terapia personalizzata! Tra i tanti traguardi raggiunti dal genere umano, senza ombra di dubbio quello della scoperta del Dna ha rivoluzionato totalmente la storia evolutiva dell’uomo.

Sono trascorsi ben 60 anni da quando fu pubblicato il primo articolo sulla blasonata rivista Nature e la firma era quella di James Watson e Francis Crick! I due scienziati davano delucidazioni riguardo alla struttura del Dna con estrema semplicità, esponendo con chiarezza come i mattoni, definiti basi a due a due in infinite combinazioni, possano determinare il colore dei nostri capelli, la forma del naso, l’espressione particolare di uno sguardo.

Nel Dna è detenuta ogni tipologia d'informazione genetica che determina la nostra salute: le stigmate di una malattia ereditaria, la predisposizione a una determinata patologia, l’efficace risposta a una terapia e anche l’insensibilità a un certo farmaco. Oltre tre miliardi di paia di basi per genoma aploide, 103.480.000.000 possibili combinazioni, in un sistema preciso e ordinato, danno certezza alla nostra univocità. Un infinito mondo che richiede d’essere scoperto e impiegato.

Struttura del Dna
La grande somiglianza riconosciuta tra il nostro Dna e quello di altre specie, come lo scimpanzé o il maiale, non dimostra altro che l’enormità di informazioni contenute nel codice genetico. Quando ci dicono che condividiamo con la scimmia il 98% del nostro materiale genetico, non dobbiamo focalizzarci sulle somiglianze tra noi e loro, bensì pensare a quante informazioni esistano in quel 2%.

Il genoma umano contiene circa 20.000 – 25.000 geni che codificano proteine. Gli esoni sono la componente di Dna, all’interno dei geni, che trascrivono la sintesi proteica. Meno del 2% del Dna ha funzione codificante. Il restante materiale genetico ha significato regolatorio e il suo ruolo non è ancora totalmente conosciuto. Malattie ereditarie, risposta a farmaci o predisposizione ad ammalarsi dipendono da variazioni geniche, definite mutazioni.

L’individuazione di queste varianti, finalizzata a scopo diagnostico, terapeutico e clinico, si configura nella moderna branca medica chiamata medicina personalizzata. Questo settore emergente mira alla creazione di un trattamento individualizzato, basato sull’unione delle caratteristiche cliniche e genetiche del singolo. La ricerca di connessioni tra presentazione clinica e informazioni genetiche diviene necessaria al fine di conoscere dettagliatamente la patologia e prevederne prognosi e risposta alla terapia.

Negli ultimi anni, la medicina personalizzata ha conglobato quelle strategie di ricerca genetica finalizzate a riconoscere il profilo di rischio del singolo paziente, nello sviluppare una determinata patologia; la medicina predittiva, per l’appunto, si prefigura come strumento diagnostico, in grado di prevedere la predisposizione a una particolare malattia dell’individuo o famiglia. L’intensificazione dei controlli clinici e strumentali, l’educazione sanitaria e l’abbattimento dei fattori di rischio ambientale, divengono gli strumenti per una medicina preventiva e individuale, attenta alle esigenze della persona. Il collegamento tra attività di ricerca e applicazione clinica, necessita però che il personale medico abbia a disposizione tutte le informazioni – cliniche e genetiche – del paziente, al fine di ottimizzare i trattamenti, prevederne l’efficacia ed informare il malato su prognosi e ricadute cliniche.

Le innovative tecnologie permettono oggi di poter sequenziare l’intero genoma di un individuo in tempi e costi contenuti. Branche della medicina molecolare come la genomica, proteomica e metabolomica, stanno sfruttando pienamente queste possibilità, arricchendo di contenuti le conoscenze e le strategie mediche preventive e personalizzate. Esempi palpabili si riconoscono in ambiente oncologico. I geni Brca1 e Brca2 si sono dimostrati fortemente connessi allo sviluppo di tumori al seno e ovaio. Questa scoperta ha permesso di riconoscere quelle donne a maggior rischio, intensificando in loro i controlli di screening e in alcuni casi, arrivando anche a trattamenti chirurgici preventivi, quali mastectomia o annessiectomia profilattica.

Le terapia a bersaglio molecolare (Target Therapy) è indirizzata verso specifici pathway molecolari, aberranti in alcune patologie. Per esempio, il Trastuzumab viene utilizzato nella cura del tumore al seno nelle pazienti che iperesprimono la proteina Her2; l’Imatinib trova applicazione nella Leucemia Mieloide Cronica, in cui sia presente il gene di fusione Bcr-Abl. Questi sono due esempi di trattamenti farmacologici personalizzati, ottenuti grazie allo studio genetico. Esplorando i vari ambiti di ricerca, potremmo aggiungere moltissimi altri scenari clinici in cui trattamenti ad personam potrebbero essere applicati o ricercati. Essenziale diviene una nuova formazione del medico, che dovrà avere a disposizione e saper interpretare queste nuove informazioni. Applicare concretamente la medicina personalizzata significa integrarla nella pratica medica quotidiana. D.NAMICA è un progetto di ricerca italiano, finanziato dalla regione Friuli Venezia Giulia grazie ai fondi POR FESR 2007 2013, che si sta occupando proprio di questo.

15/01/14

Debutto in esclusiva a Detroit della Mercedes Classe C: rinasce una nuova...stella!

Debutto in esclusiva a Detroit della Mercedes Classe C: rinasce una nuova...stella! Detroit, durante una presentazione esclusiva, la casa automobilistica di Stoccarda, presenta la nuova Mercedes Classe C.
Il nuovo modello è un pieno di tecnologia: fornito di un sistema di climatizzazione intelligente gestito dal Gps e di motori «eco», protetti da una carrozzeria modernamente classica per tornare a sfidare Audi e Bmw.
Mercedes Classe C

È costruita anche negli Stati Uniti. È Dieter Zetsche, numero uno di Daimller, in persona e visibilmente orgoglioso della sua creatura a togliere alla Mercedes Classe C. La quinta incarnazione della Baby Benz, sulle scene dal 1984 ha debuttato accopagnata dalla voce della cantante americana Kelly Rowland ed è per la casa della Stella a tre punto il frutto di uno sforzo stilistico e tecnologico di alto livello, tale da ridurre il divario con la Classe S. È da sempre il modello Mercedes più venduto.

Dal lancio nel 2007 ne sono state immatricolare oltre 2,4 milioni di unità. La nuova generazione della Classe che sveliamo è stata presentata in anteprima al Salone di Detroit (18-26 gennaio 2014) e in vendita a un prezzo base di 35.664 euro che nella variante Businnes scende a 32.553 euro. La nuova «Stella» riotrna cosi a sfidare Audi A4 e Bmw Serie 3 e gioca le sue carte sull'hi-tech: offre soluzioni tecnologiche d'avanguardia per migliorare sicurezza e la qualità della vita a bordo. Ma partiamo dalle misure che sono superiori sia pure di poco: il passo è aumentato di 80 mm (2840 in tutto) facendo crescere la lunghezza di 95 mm (4.686 in tutto) e di 40 mm la larghezza (1.810 in tutto), Inoltre il bagagliaio supera di 480 litri la capacità del modello attuale.

Dal punto di vista estetico la nuova Classe C propone due diverse configurazioni per il frontale, una linea più sportive con la "stella" in posizione centrale o per la sola versione Exclusive la classica mascherina delle berline con la "stella" Mercedes sul cofano motore. Di serie è equipaggiata con fari alogeni con luci diurne Led integrate. Oltre ai fari alogeni, di serie sull'allestimento Executive, sono disponibili anche due varianti a Led a basso consumo: una versione statica, di serie per Sport, Exclusive e Premium e una versione dinamica con "Intelligent Light System con tecnica Led". La caratterisca firma luminosa rende il caratteristico design notturno rende la nuova Classe C inconfondibile anche di notte.

Le luci posteriori e le luci di stop nei gruppi ottici posteriori sono realizzate in tecnica Led per tutte le versioni di fari. Per quanto riguarda l'abitacolo la nuova Classe C garantisce a guidatore e passeggeri una piacevole sensazione di spazio a bordo oltre che un'eleganza moderna, ma non ostentata. Sulle vetture con cambio manuale la consolle è leggermente più verticale e dispone di due inserti separati tra loro per creare lo spazio perfetto per un uso più comodo della leva del cambio. Sopra la consolle attira subito l'attenzione il display centrale sospeso sulla plancia, con una diagonale dello schermo di 17,78 cm (7") oppure di 21,33 cm (8,4") per le vetture equipaggiate con il Comand Online che è di serie per il livello di allestimento Premium. Cinque bocchette di aerazione circolari danno alla plancia un tono sportivo che si estende anche i comandi.

I tasti sono tridimensionali ed eguagliano per qualità ed ergonomia quelli delle vetture di categoria superiore. Peso ridotto e una migliore rigidità torsionale, sono alla base di un comportamento su strada che si annuncia più dinamico, merito dell'innovativa scocca. Il peso complessivo della nuova C scende di circa 100 kg, facendola diventare "leader di leggerezza" nel suo settore. I vantaggi sono molti: la struttura leggera della nuova Classe C abbatte i consumi del 20% circa senza riduzioni della potenza e permette di ridurre il baricentro a vantaggio di prestazioni più agili e sportive. Tre le motorizzazioni disponibili al momento del lancio: il diesel C 220 BlueTec col 2200 cc da 170 cv e i due benzina C 180 col 1600 cc da 156 Cv e il C 200 col 1900 cc da 184 cv. In seguito arriverà anche un nuovo piccolo diesel di 1600 cc proposto in due diverse potenze da 115 o 136 cv, ma arriverà anche un 2200 cc sempre diesel e quattro cilindri.

La gamma benzina, invece, si amplierà con unità comprese fra i 156 e i 238 cv, mentre in seguito arriverà anche un sei cilindri da 333 cavalli. Inoltre, come già previsto sia per la Classe S e la Classe E, Mercedes offrirà della nuova C una variante ibrida, la 300 BlueTEC Hybrid con motore 4 cilindri diesel e un elettrico rispettivamente da 204 + 27 cv accreditata di un consumo di 3,9 litri. Seguirà, poi, un altro ibrido più "risparmioso" e dotato della tecnologia Hybrid Plus. Fra le dotazioni tecnologiche che la nuova Classe C porta al debutto c'è un sistema di climatizzazione completamente rivoluzionato. Sono migliorate in particolare la qualità di regolazione, la potenza, l'efficienza e la qualità dell'aria. Inoltre la nuova C è l'unica vettura del segmento ad offrire una funzione di riconoscimento delle gallerie basata sulla navigazione satellitare. Utilizzando le informazioni cartografiche del sistema di navigazione e i dati di localizzazione del GPS chiude automaticamente la bocchetta del ricircolo all'ingresso in galleria e la riapre una volta usciti dal tunnel.

Sempre in tema di sistema multimediali, la nuova C è equipaggiata col Frontbasa, un sistema acustico che utilizza il volume dei longheroni trasversali e longitudinali della scocca come cassa di risonanza per gli altoparlanti dei bassi. Il sistema di navigazione, invece, utilizza una bussola animata, un Drive Show con informazioni per i passeggeri e la visualizzazione di Google Maps sulla "head unit". In aggiunta è ora in grado di fornire con maggiore precisione e in tempo reale informazioni sulla posizione delle strade, quando riceve i dati sulla viabilità stradale tramite Internet con il servizio "Live Traffic Information". Il Comand Online, infine, non dispone solo di un display di maggiori dimensioni da 960 x 540 pixel e di vetro speciale di copertura, ma permette la ricezione digitale di TV/radio, la navigazione rapida su hard disk e la segnalazione delle code con i dati sulla viabilità forniti dal Live Traffic Information.
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