Il-Trafiletto
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14/11/14

"Presto un Concorso per Dirigenti scolastici" | Ad assicurarlo è Ministro Giannini

A seguito le anticipazioni fornite da OrizzonteScuola sull'ormai prossimo avvio del Concorso a Dirigenti scolastici, il Ministro Giannini provvede a confermare che "presto verrà indetto un concorso per Dirigenti scolastici". 


Lo scopo di questo concorso sarà quello di aumentare la presenza di ispettori che dovranno impegnarsi per fornire la valutazione dello stato in cui versano le scuole. Saranno 2.871 i posti messi a disposizione ed il Decreto pare che sia già sulla scrivania del Presidente per la firma. 

Nulla di trascendentale, dal momento che la legge salva-dirigenti prevede l'inizio per entro la fine del l'anno 2014. E' lo stesso Ministro Giannini a darne notizia, anticipando il nuovo concorso a Dirigenti, dichiarando: "sono una parte fondamentale del progetto di riforma, in quanto con scuole autonome bisogna che siano autonome e responsabili e perciò gestite in base a questi fondamenti e il dirigente è quello che più li identifica". Ma non è affatto sufficente, perché nell'enorme progetto di riforma c'è anche la valutazione delle scuole. 
Concorso per Dirigenti scolastici
Concorso per Dirigenti scolastici

Ruolo non certo di secondaria importanza avranno gli ispettori che dovranno impegnarsi ad "ispezionare" quasi 800 scuole l'anno. Numero che dovrà essere aumentato e conseguentemente, bisognerà, dichiara il Ministro, "l'incremento del numero degli ispettori, perché la valutazione è l'altro pilastro".

25/10/14

"A scuola si può avere il posto di ruolo per concorso" | Si esprime cosi il sottosegretario

Saranno 150.000 gli insegnanti che verranno assunti nell'a.s. 2015/16 e 40.000 durante i 3 anni successivi. 


A dare conferma riguardo gli intenti del Governo di mantenere quanto sopra è il sottosegretario Toccafondi, assicurando che tale proposta potrà avere luogo grazie alla modifica nello stanziamento finanziario previsto nella Legge di Stabilità e definitivamente nella versione "bollinata" dalla Ragioneria di Stato.

Il 23 corrente mese il programma di riforma della scuola, "La Buona Scuola" ha fatto capolino in quel di Cagliari sfruttando l'occasione, ancora una volta, di affrontare il gravoso problema del precariato. Si parte dal dato di fatto relativo allo svuotamento delle graduatorie ad esaurimento e del concorso 2012, con un progetto straordinario di assunzioni di ruolo nel 2015/16.

La certezza del piano giunge dai finanziamenti avuti nella Legge di Stabilità e che il Ministro e il suo team difendono a spada tratta. In fin dei conti, il 26 del prossimo mese, si attende la sentenza della Corte Europea che potrebbe condannare l'Italia per avere abusato dei contratti a tempo determinato. "Lo scopo, aveva reso noto tramite un tweet il 22 Ottobre il Ministro, trovandosi a Bari " è quello di terminare una volta per tutte il metodo del precariato".
Il sottosegretario al Governo
Gabriele Toccafondi

In contrapposizione a quanto detto finora fa la sua comparsa la delusione di coloro che restano fuori dal piano, gli insegnanti abilitati della II fascia delle Graduatorie di istituto, alcuni dei quali lavorano più o meno stabilmente con le supplenze e temono di non riuscire più ad avere neanche quelle. Ma ad essere criticata è pure l'idea del concorso, il cui bando dovrebbe essere reso noto nella primavera del 2015, le prove potranno essere svolte nel corso del 2016 e quindi il via alle assunzioni per i successivi 3 anni scolastici.

 "Nella legge di stabilità - ha fatto chiarezza il rappresentante del Governo - i fonsi, un miliardo, per le immissioni e per l'alternanza scuola lavoro esistono. Lo mettiamo in atto al fine di dare una possibilità in più ai giovani. Perché la scuola è fatta per loro. Con i concorsi per il successivo triennio diamo anche un segnale in più ai precari più giovani, ai Tfa. Ma con un punto fermo - ha concluso Toccafondi - a scuola si entra per concorso".


07/09/14

Leone d'oro ai 'piccioni' alla 71esima Mostra di Venezia

La 71esima Mostra internazionale di arte cinematografica si è conclusa ieri sera con l'assegnazione del Leone d'Oro al film dello svedese Roy Andersson "A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence" Il film racconta di un viaggio in un imprecisato paese occidentale, di un venditore e di un ritardato mentale. Un percorso fatto di incontri e situazioni inaspettate che diventano strumento per offrire un punto di vista originale sulla società attuale, caratterizzata dalla supremazia della vanità. Roy Andersson, mentre ritirava il premio, ha fatto una dichiarazione d’amore al cinema italiano: “L’Italia ha dato tanti maestri che mi hanno ispirato. Soprattutto il De Sica di “Ladri di biciclette” io continuerò a seguire l’esempio di De Sica”.

Gran Premio della giuria a “The look of Silence” di Joshua Oppenheimer, che non era presente in sala ma ha mandato un video messaggio. Film che parla del genocidio in Indonesia. Così si è dato voce ad almeno un genocidio, l'altro presente in mostra , riguardava la tragedia armena. 

Coppa Volpi a Alba Rohwacher per il film "Hungry Hearts" di Saverio Costanzo, uno dei tre film italiani in concorso alla 71esima Mostra del Cinema Venezia, ha realizzato una "doppietta" di premi, vincendo la Coppia Volpi sia per la miglior interpretazione maschile che per quella femminile: i due premi sono andati rispettivamente ad Adam Driver e all'italiana Alba Rohrwacher compagna del regista italiano.

Leone d’Argento ad Andrej Koncalovakij, che aveva già vinto il "Green Drop Award 2014", per “Le notti bianche del postino”, storia di uno sperduto villaggio russo che vive come un secolo fa, però molto vicino a una modernissima stazione spaziale. Lui si è emozionato per il riconoscimento, tanto da dire che si è sentito come quando un bambino riceve un regalo di Natale.

Un premio speciale della giuria va al film “Sivas”, uno spaccato dell’Anatolia del combattimento dei cani firmato dal turco Kaan Mujdeci , con tanti bambini che guardano e giudicano
Il premio speciale della Giuria nella categoria Orizzonti è andato a "Belluscone. Una storia siciliana" di Franco Maresco. Nei giorni scorsi il film era stato al centro di alcune polemiche.

Il premio Mastroianni all’attore emergente, Romain Paul che in “Le dernier coup de marteau”, film di Alix Delaporte è il protagonista triste e taciturno. Clotilde Hesme è la madre malandata in salute di questo ragazzino assennato, bravo, più adulto di lei, un talento del calcio. I due senza una lira vivono in una roulotte mentre il padre di lui, un famoso direttore d’orchestra, l’ha disconosciuto già prima che nascesse.

La giuria: Alla presidenza Alexandre Desplat e composta da Loan Chen, Philip Groening, Jessica Hausner, Jhumpa Lahiri, Sandy Powell, Tim Roth, Elia Suleiman e Carlo Verdone. 

21/01/14

In arrivo una bufera sull'Adac| La Volkswagen Golf è davvero la più amata dai tedeschi?

In arrivo una bufera sull'Adac! La Volkswagen Golf è davvero la più amata dai tedeschi?
L'importante Automobil Club tedesco che vanta più di 19 milioni di iscritti, ha confessato pubblicamente di aver fornito dati falsati, riguardo il concorso svoltosi per eleggere l'auto dell'anno più amata dai tedeschi, che per l'ennesima volta è risultata la Volkswagen Golf.

Michael Ramstetter, responsabile della comunicazione dell'Adac e direttore di Motorwelt, la rivista dell'Automobil Club fornita gratuitamente a tutti gli iscritti, si è dimesso da tutte le sue funzioni, dopo aver confessato che i voti ottenuti dalla Golf come auto dell'anno da parte dei lettori sono stati solo 3.409, e non 34.299 come comunicato ufficialmente. L'Adac ha spiegato che l'errore ha riguardato «solo» il numero assoluto di voti assegnati alla vettura premiata, mentre la classifica riguardante tutte le auto in concorso è rimasta invariata.

A rivelare lo scandalo era stato nei giorni scorsi un articolo della Sueddeutsche Zeitung, smentito inizialmente dall'Automobil Club di Monaco di Baviera. Da Wolfburg è arrivato un comunicato in cui si spiega che all'Adac «bisogna dare la possibilità di spiegare i fatti», anche se ci si chiede quanto possa valere un riconoscimento ottenuto con una procedura del genere.

Volkswagen Golf
«Continuiamo ad essere convinti che la Golf è l'auto più amata dai tedeschi», spiega il colosso di Wolfsburg, mentre un portavoce della Bmw chiede all'Adac «una completa chiarezza sui fatti». La Daimler non si sbilancia, precisando di non voler commentare i procedimenti interni al più potente Automobil Club europeo, la cui dirigenza afferma in un comunicato di non essere «mai stata al corrente in alcun momento delle irregolarità sulla scelta dei lettori» della sua rivista.

Polemico il commento arrivato dall'associazione concorrente, l'Automobil Club Europa (Ace), in cui si spiega che per sapere quale sia davvero l'auto più amata basta solo andare a guardare le cifre riguardanti le vendite, «a fronte delle quali tutto il resto è solo una messinscena».
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