La 71esima Mostra internazionale di arte cinematografica si è conclusa ieri sera con l'assegnazione del Leone d'Oro al film dello svedese Roy Andersson "A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence" Il film racconta di un viaggio in un imprecisato paese occidentale, di un venditore e di un ritardato mentale. Un percorso fatto di incontri e situazioni inaspettate che diventano strumento per offrire un punto di vista originale sulla società attuale, caratterizzata dalla supremazia della vanità. Roy Andersson, mentre ritirava il premio, ha fatto una dichiarazione d’amore al cinema italiano: “L’Italia ha dato tanti maestri che mi hanno ispirato. Soprattutto il De Sica di “Ladri di biciclette” io continuerò a seguire l’esempio di De Sica”.
Gran Premio della giuria a “The look of Silence” di Joshua Oppenheimer, che non era presente in sala ma ha mandato un video messaggio. Film che parla del genocidio in Indonesia. Così si è dato voce ad almeno un genocidio, l'altro presente in mostra , riguardava la tragedia armena.
Coppa Volpi a Alba Rohwacher per il film "Hungry Hearts" di Saverio Costanzo, uno dei tre film italiani in concorso alla 71esima Mostra del Cinema Venezia, ha realizzato una "doppietta" di premi, vincendo la Coppia Volpi sia per la miglior interpretazione maschile che per quella femminile: i due premi sono andati rispettivamente ad Adam Driver e all'italiana Alba Rohrwacher compagna del regista italiano.
Leone d’Argento ad Andrej Koncalovakij, che aveva già vinto il "Green Drop Award 2014", per “Le notti bianche del postino”, storia di uno sperduto villaggio russo che vive come un secolo fa, però molto vicino a una modernissima stazione spaziale. Lui si è emozionato per il riconoscimento, tanto da dire che si è sentito come quando un bambino riceve un regalo di Natale.
Un premio speciale della giuria va al film “Sivas”, uno spaccato dell’Anatolia del combattimento dei cani firmato dal turco Kaan Mujdeci , con tanti bambini che guardano e giudicano
Il premio speciale della Giuria nella categoria Orizzonti è andato a "Belluscone. Una storia siciliana" di Franco Maresco. Nei giorni scorsi il film era stato al centro di alcune polemiche.
Il premio Mastroianni all’attore emergente, Romain Paul che in “Le dernier coup de marteau”, film di Alix Delaporte è il protagonista triste e taciturno. Clotilde Hesme è la madre malandata in salute di questo ragazzino assennato, bravo, più adulto di lei, un talento del calcio. I due senza una lira vivono in una roulotte mentre il padre di lui, un famoso direttore d’orchestra, l’ha disconosciuto già prima che nascesse.
La giuria: Alla presidenza Alexandre Desplat e composta da Loan Chen, Philip Groening, Jessica Hausner, Jhumpa Lahiri, Sandy Powell, Tim Roth, Elia Suleiman e Carlo Verdone.
Gran Premio della giuria a “The look of Silence” di Joshua Oppenheimer, che non era presente in sala ma ha mandato un video messaggio. Film che parla del genocidio in Indonesia. Così si è dato voce ad almeno un genocidio, l'altro presente in mostra , riguardava la tragedia armena.

Leone d’Argento ad Andrej Koncalovakij, che aveva già vinto il "Green Drop Award 2014", per “Le notti bianche del postino”, storia di uno sperduto villaggio russo che vive come un secolo fa, però molto vicino a una modernissima stazione spaziale. Lui si è emozionato per il riconoscimento, tanto da dire che si è sentito come quando un bambino riceve un regalo di Natale.
Un premio speciale della giuria va al film “Sivas”, uno spaccato dell’Anatolia del combattimento dei cani firmato dal turco Kaan Mujdeci , con tanti bambini che guardano e giudicano
Il premio speciale della Giuria nella categoria Orizzonti è andato a "Belluscone. Una storia siciliana" di Franco Maresco. Nei giorni scorsi il film era stato al centro di alcune polemiche.
Il premio Mastroianni all’attore emergente, Romain Paul che in “Le dernier coup de marteau”, film di Alix Delaporte è il protagonista triste e taciturno. Clotilde Hesme è la madre malandata in salute di questo ragazzino assennato, bravo, più adulto di lei, un talento del calcio. I due senza una lira vivono in una roulotte mentre il padre di lui, un famoso direttore d’orchestra, l’ha disconosciuto già prima che nascesse.
La giuria: Alla presidenza Alexandre Desplat e composta da Loan Chen, Philip Groening, Jessica Hausner, Jhumpa Lahiri, Sandy Powell, Tim Roth, Elia Suleiman e Carlo Verdone.