28/01/14

Stipendi tagliati per la svedese Electrolux. Il Ministro Zanonato dà ragione all’Azienda.

Il gruppo svedese Electrolux, azienda di elettrodomestici, minaccia di tagliare gli investimenti e chiudere gli stabilimenti nella Penisola. Gli stipendi italiani sono troppo alti. O si adeguano a quelli dei paesi dell'Est Europa o si tagliano i posti di lavoro. E' la minaccia non tanto velata che pende sulle sorti degli stabilimenti della Electrolux che, nell'incontro di oggi a Mestre, avrebbe proposto un drastico taglio di salari, premi e permessi, sei ore lavorative, stop agli scatti di anzianita’ e al pagamento delle festivita’, riduzione delle pause. Il traguardo e’ abbassare i costi di produzione, specialmente quelli sul lavoro, con tagli sulla retribuzione, che dovrebbero scendere da un massimo attuale di circa 1400 euro a cifre comprese fra i 700 e i 900 euro circa. Per far sopravvivere le sedi produttive di Susegana, Porcia, Solaro e Forlì, il gruppo prevede ora di ridurre di 3-5 euro gli attuali 24 euro dell'attuale costo medio orario del lavoro, in modo da ridurre il divario con i salari in Polonia, dove gli operai di Electrolux percepiscono 7 euro l'ora.
Secondo fonti sindacali, il gruppo ha lasciato intendere che se il piano non dovesse essere accettato verrebbero bloccati gli investimenti che il gruppo avrebbe intenzione di fare in Italia. Sempre secondo i sindacati il piano presentato è "irricevibile" e "impedisce alla parte sindacale di proseguire il confronto con l'azienda". Lo ha detto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, << Per quanto ci riguarda - ha aggiunto Palombella - questo è il tempo della lotta dura e ad oltranza. Il governo, se c'è, almeno si faccia sentire. Abbiamo atteso invano un confronto con il ministro dello sviluppo economico, Flavio Zanonato che non c'è mai stato, ora andiamo direttamente da Letta perché Electrolux per sbarcare in Italia ha usato soldi degli italiani ed ora per guardare ad Est utilizza fondi Ue che in parte sono sempre nostri". Dal canto suo il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato comprende le ragioni dell'azienda e dice: << Gli elettrodomestici italiani sono di ottima qualita’, ma risentono di costi produttivi superiori ai nostri concorrenti” e bisogna quindi ridurli. Fra i punti critici - ha aggiunto, - c’è il problema del costo del lavoro >>. Più tardi, l'ufficio stampa del Ministero Sviluppo ha precisato che, come ripetuto nei giorni scorsi, "aldilà delle polemiche" la prima preoccupazione del ministro sono i lavoratori. E comunque dal Ministero arrivano voci di una convocazione per mercoledì.
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