Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta Camusso. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Camusso. Mostra tutti i post

02/01/14

La Chrysler al 100% italiana! Buon affare sia per l’Italia che per gli Stati Uniti?

Chrysler al 100% italiana Ottimo affare sia per l’Italia che per gli Stati Uniti? La totale acquisizione del 41,46% della Chrysler da parte di Fiat porta il Lingotto al 100% del gruppo automobilistico americano! Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi afferma che «mi sembra una cosa assolutamente positiva per il gruppo Fiat». All'altra domanda se si tratti di un buon affare anche per l'Italia e non solo per gli Stati Uniti, Squinzi si è contenuto a dire: «Non ho elementi per dare una risposta».
img1024-700_dettaglio2_fiat-chrysler
Chrysler al 100% italiana
La Camusso: operazione di grande rilevanza. Ora chiarire futuro Italia
«Dopo questo importante passaggio che definisce l'assetto proprietario è indispensabile che Fiat dica cosa intende fare nel nostro Paese». Così la leader della Cgil, Susanna Camusso, commentando la salita del Lingotto al 100% di Chrysler. «L'acquisizione - ha scritto in una nota la Camusso - mi pare un fatto di grande rilevanza, anche in ragione delle sinergie possibili e auspicabili sui mercati mondiali, oltre che per il riposizionamento della multinazionale rispetto alle case costruttrici concorrenti».

Il segretario generale della Cgil ha aggiunto che, dopo l'operazione, è indispensabile che il gruppo dica cosa intende fare in Italia. Per il leader della Cgil «è necessario quindi che gli auspicabili investimenti in Italia siano finalizzati a progettare nuovi modelli da lanciare sul mercato in grado di saturare la capacità produttiva italiana, perché solo cosi é possibile immaginare il mantenimento dei livelli occupazionali nel nostro paese, da troppo tempo penalizzati e ridimensionati con il continuo e costante ricorso agli ammortizzatori sociali. Su queste basi e dopo l'annuncio di ieri ci aspettiamo impegni e parole chiare da parte del management sul futuro dell'azienda in Italia».

Bonanni: Fiat è gruppo globale anche grazie ai sindacati
Positivo senza riserve il commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, sull'acquisto definitivo di Chrysler da parte della Fiat. «Spero che adesso l'opinione pubblica italiana riconosca l'errore di aver bistrattato la strategia di Marchionne e l'azione responsabile della Cisl e degli altri sindacati in questi anni difficili per il settore auto nel nostro Paese ed in Europa. Se oggi la Fiat è un vero gruppo globale è anche merito nostro», dice Bonanni. Non solo. Oltre ad essere «un fatto storico», l'operazione, secondo il leader della Cisl, «avrà positive ripercussioni non solo per gli stabilimenti Fiat in Italia ma per tutto il nostro sistema-Paese». La Fiat, infatti «avrà certamente più risorse da destinare agli investimenti in Italia, con positive ricadute anche per l'indotto».

Angeletti: acquisizione garanzia per stabilimenti italiani
«La migliore garanzia per gli stabilimenti italiani». Così l'acquisizione di Chrysler da parte della Fiat è giudicata dal segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che parla di «un evento sicuramente positivo» che avrà «riflessi positivi per l'economia italiana». «Si farà presumibilmente un grande gruppo a livello globale - osserva Angeletti - Era l'obiettivo che gli azionisti di Fiat perseguivano da molto tempo ed ora l'hanno raggiunto».

10/12/13

“Lo sciopero generale non basta più!” La Camusso cerca modalità alternative al passo con i tempi.

camusso-susanna-258x258
Susanna Camusso
Lo stato attuale che riguarda il quadro economico e sociale appare tale da «non ritenere più sufficiente evocare lo sciopero generale come unica modalità in cui si determina il conflitto sul tema del lavoro». Lo ha affermato, durante un passaggio del suo intervento ad un convegno sulla rappresentanza nel lavoro e nella politica, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

«Lo sciopero generale non è più sufficiente - ha cercato di spiegare poi a margine del convegno - in una situazione di grande difficoltà» come quella attuale in cui «bisogna fare i conti con la difficoltà economica dei lavoratori, con le tante differenze tra chi ha lavoro, chi è in cassa integrazione e chi è disoccupato».

Da qui «l'idea di una forma che riguarda solo una parte del mondo del lavoro non è più sufficiente».
Successivamente, ha chiarito ancora la Camusso, «in una stagione complicata come questa, in cui la Cgil di scioperi generali ne ha fatti molti, bisogna interrogarsi sulla possibilità di avere forme altrettanto efficaci e non esclusive, che abbiano la capacità – ha poi concluso - di identificare l'elemento di unificazione del mondo del lavoro».

09/12/13

Vittoria di Matteo Renzi, ecco i commenti

 Matteo Renzi è il nuovo giovane Segretario del PD, come da previsioni. E mentre ancora arrivavano i dati delle primarie, Letta ha commentato: «Con il nuovo segretario, Matteo Renzi, lavoreremo insieme con uno spirito di squadra che sarà fruttuoso, utile al Paese e al centrosinistra».  Sia all'interno del Pd che fuori, non sono mancati i commenti al trionfo di Renzi . Berlusconi è stato tra i primi  a congratularsi con Renzi, chiamandolo al telefono. Lo riferiscono alcuni presenti alla cena a cui l'ex premier ha partecipato ieri sera dopo la kermesse dei club "Forza Silvio". Brunetta ha subito parlato di legge lettorale, rilanciando un inedito asse: «Se Grillo, Berlusconi e Renzi si mettono insieme, la legge elettorale si fa in una settimana», ha detto oggi ai microfoni di SkyTg 24. Renzi vuole il bipolarismo, come Berlusconi e come Grillo - ha aggiunto -. Bipolarismo sarà».
Matteo Renzi

Brunetta ha fatto gli auguri al vincitore della primarie Pd e riferendosi sempre all'attuale legge elettorale e alle conclusioni della Consulta, ha chiosato:«Questo parlamento non esiste più, non ha più il premio di maggioranza. Facciamo la legge e andiamo al voto il prima possibile». Prodi chiede a  Renzi  responsabilità e  capacità di mediazione per tenere unito il partito. «Visto il numero di coloro che sono andati a votare, non c'è dubbio che l'investitura c'è, ed è forte - dice, intervistato da Il Messaggero - Adesso l'obiettivo più importante concerne la necessità di trovare l'unità del partito attorno al nuovo leader. Il che comporta anche l'intelligenza del vincitore di capire che il cambiamento che vuole lo può attuare solo se ha un partito forte e stabile attorno a lui. Quello che io raccomando è che sia il vincitore sia quelli che perderanno abbiano l'obiettivo di fare una squadra, ovviamente diretta da chi ha vinto, ma con gli equilibri e le mediazioni che rendono forte un partito politico». Veltroni ribadisce la  priorità relativa alla riforma elettorale. Dopo la vittoria di Matteo Renzi alle primarie Pd «mi aspetto dei segni inequivocabili, per un partito davvero unito e capace di fare innovazione. Spero che Renzi davvero ce la faccia: il compito non è facile. Prima di andare a nuove elezioni serve una legge elettorale. Non si può mandare il Paese alle urne con il proporzionale e bisognerà fare di tutto per cambiare la legge. Ecco dunque che sarà fondamentale la stabilità per il governo delle larghe intese», dice Veltroni. Dopo la riforma elettorale, «non so se si farà in tempo a fare altro». D'Alema non nasconde il suo malumore per la vittoria di Renzi: «Non ci sarà alcuna scissione», assicura, ma aggiunge sibillino in un colloquio con il Corriere della Sera «se sarà necessario, se dovessero crearsi determinati presupposti, noi siamo pronti a dare battaglia, come del resto prevede il nostro modo di intendere la politica, la nostra cultura, la nostra tradizione di lotta». Camusso mette le mani avanti: «Nella Cgil, se vorrai e se saprai rispettarne il ruolo di rappresentanza di lavoratori e pensionati, troverai un interlocutore forte, autonomo, propositivo che saprà dialogare ed esprimere sempre con trasparenza e chiarezza le divergenze come il consenso», ha sottolineato. Fassino:  «La gente del centrosinistra ha scelto Renzi in modo così plebiscitario perché più di altri intercettava una domanda di cambiamento, una speranza di riscatto, motivava i delusi, rappresentava una sinistra che non ha paura, non ha paura di misurarsi con le sfide del futuro», ha detto il sindaco di Torino Piero Fassino a «Prima di tutto» su Radio 1. «Significativo che Renzi abbia ottenuto i maggiori consensi nelle regioni cosiddette "rosse", cioé Emilia e Toscana. Questo dato - ha aggiunto Fassino - destituisce di ogni fondamento l'idea che Renzi sia "il democristiano che guida i comunisti"». Una lettura quest'ultima che il sindaco di Torino definisce «banale e strumentale». Lupi (Ncd): accettiamo la sfida, patto di governo chiaro elegge elettorale Ma alla sfida del cambiamento rappresentata dalla vittoria di Renzi replica anche il Nuovo centrodestra. «Da subito accettiamo la sfida. Basta chiacchiere, patto di governo chiaro, concreto e legge elettorale bipolare». Così Maurizio Lupi (Ncd), ministro delle Infrastrutture si rivolge su twitter a Matteo Renzi.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.