Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta danno. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta danno. Mostra tutti i post

17/04/14

GB | In sala operatoria per un’appendice, si sveglia durante l’intervento.

Una donna di 36 anni, l’infermiera britannica Alexandra Bythell è stata protagonista involontaria di un’esperienza a dir poco terribile: si è svegliata durante un intervento chirurgico, senza essere in grado di segnalarlo ai medici che stavano per inciderle l'addome. E ad anni di distanza ha ancora vivo il ricordo della paura provata. La donna, residente a Burnley, una cittadina di 70 mila abitanti del Lancashire, in Inghilterra, doveva sottoporsi alla rimozione dell'appendice, ma si è ritrovata perfettamente sveglia, con gli occhi chiusi e i tubi per la respirazione assistita in gola, mentre lo staff medico si preparava all'incisione al Royal Blackburn Hospital. Ora a distanza di quattro anni l’ East Lancashire Hospital NHS Trust ha riconosciuto il danno, si è scusato e ha pagato un risarcimento per il trauma psicologico. Non è la prima volta che si verifica un simile episodio in Gb. Il Trust ha ammesso che il personale non era riuscito a controllare i livelli di una macchina per l'anestesia, ma ha assicurato che sono state messe in atto nuove procedure per evitare che la stessa cosa accada di nuovo. Alla paziente era stato detto di contare all'indietro da 10 a 0 dopo essere stata anestetizzata e a un certo punto ha creduto di essersi addormentata. Era incapace di muoversi perché i farmaci l'avevano paralizzata, ma sentiva il personale medico che parlava della sua altezza e del peso, poi ha sentito il tocco di qualcosa di freddo e tagliente mentre le incidevano l'addome, prima che qualcuno gridasse chiedendo più morfina. A quel punto la Bythell si è davvero addormentata, l'operazione è proseguita ed è stata un successo. "Ero isterica, totalmente nel panico e incapace di fare nulla. Mi sentivo come se stessi per morire. Poi ho cercato di spiegare al personale quello che era successo - racconta - ma sentivo che mi tenevano a bada con delle scuse e mi hanno sempre dato le informazioni sbagliate, in un primo momento dicevano che le mie erano allucinazioni, poi che la macchina era difettosa. E' stato incredibilmente doloroso scoprire che tutto è stato causato da qualcuno che non ha controllare se la macchina avesse il gas". L'intervento risale al settembre 2010, la donna è stata assente per mesi dal lavoro e ha avuto una diagnosi di disordine da stress post-traumatico, hanno detto gli avvocati.

15/03/14

Segni (RM) | Una direttrice di banca denunciata per i debiti di gioco. Truffava i clienti.

Oberata dai debiti di gioco accumulatisi negli anni,la direttrice della filiale dell’Unicredit Banca di Segni, in provincia di Roma, è stata denunciata dalla Guardia di Finanza per truffa, falsità in scrittura privata, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e truffa ai danni dello Stato. I debiti, circa 700 mila euro secondo le indagini lunghe e complesse, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma, supportati anche da un’indagine interna disposta da Unicredit banca, erano stati contratti dalla donna tra il 2004 e il 2009 per il vizio del gioco d'azzardo, "concedendosi" 25 prestiti personali e intestandoli a persone inesistenti, attraverso l’alterazione dei documenti di familiari e clienti della filiale. Nel corso degli accertamenti, le Fiamme Gialle della Tenenza di Colleferro hanno anche scoperto che la donna, per 14 anni, avrebbe percepito indebitamente, con la complicità dell'ex badante della beneficiaria, la pensione di una signora deceduta nel 1995, gestita dall'Inpdap prima che l'ente fosse incorporato nell'Inps. In quest'ultimo caso, il danno è stato quantificato in oltre 165 mila euro. Oltre alla direttrice della filiale e all'ex badante dell'ignara pensionata, denunciate, è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria un funzionario dell'Inps.

08/03/14

Pisa | Vandali armati di insetticida scoperchiano trenta arnie e sterminano due milioni di api.

Il presidente nazionale degli apicoltori Sergio D’Agostino è stato vittima, la notte scorsa, di una incursione notturna, a scopo vandalistico, nella sua azienda, “La Mieleria”, a Titignano, una frazione in provincia di Pisa. I vandali, sicuramente più di uno, sono entrati nella sua azienda tagliando la rete di recinzione che circonda li suo terreno, hanno aperto trenta arnie nelle quali vivevano più di due milioni di api e, armati di un insetticida, hanno cominciato lo sterminio, fuggendo poi al termine della loro bravata attraverso i terreni della campagna circostante. Racconta il presidente D’Agostino: “ Il massacro è successo sicuramente di notte, visto che vicino alle arnie c’è una strada abbastanza trafficata ed il rischio di essere riconosciuti era alto. Il danno subito è molto elevato. Oltre allo sterminio delle api bisogna considerare anche il danno economico. Le arnie erano trenta, sono state tutte manomesse. In questo periodo ognuna poteva ospitare cieca 60 mila api, e il costo di ogni arnia si aggira sui 350 euro. Oltre a questo mettiamoci pure la mancata produzione del miele, circa 12 quintali. In tutto un danno di varie decine di euro. L’azienda “ Mieleria”, oltre alla produzione di miele, lavora anche nel settore erboristeria, attrezzature e come laboratorio analisi.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.