Il-Trafiletto
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09/12/17

Cordata cinese acquista azienda italiana leader diagnostica medica

Fonte - scienze.fanpage.it - Una cordata composta da imprenditori e fondi di investimento cinesi ha acquisito il 100% della Esaote, una delle eccellenze italiane nella diagnostica a livello internazionale. 


La Esaote, una delle più floride e importanti industrie italiane nel settore biomedicale, è stata acquisita da una cordata di imprenditori e fondi di investimento cinesi.



Tra i vari acquirenti risulta esservi anche Jack Ma, il celebre fondatore e presidente di Alibaba Group, una potentissima compagnia che opera nel settore del commercio elettronico.

In questo caso, ma è intervenuto col suo “Shanghai Yunfeng Xinchuang investment management”, un fondo di private equity guidato assieme all'imprenditore David Yu.

Esaote gestisce tutta la filiera relativa a ricerca, progettazione, produzione e vendita di dispositivi diagnostici basati su immagini e ultrasuoni.

Si tratta di una vera e propria punta di diamante del Bel paese, che occupa stabilmente una posizione di prestigio nel panorama internazionale.

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07/11/14

In attesa della privatizzazione Poste italiane chiuderà 600 sportelli

La notizia è stata data direttamente dall'A.D. Francesco Caio in audizione presso la commissione industriale del Senato. Questa decisione comporterà un esubero di circa 15000 unità.

 Durante un'audizione presso la commissione Industria del Senato che aveva come argomento la tempistica dell'iter di privatizzazione di Poste, L'amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, ha annunciato il proposito di chiudere circa 500-600 sportelli in tutt’Italia.

 “Abbiamo un piano di razionalizzazione – ha detto l’A.D. delle Poste - condiviso con l’Agcom di circa 500-600 sportelli. Consideriamo la presenza territoriale e la capillarità come un valore, ma bilanciati con la sostenibilità di tenerli aperti”. Questa dichiarazione fa senz’altro ritornare in auge la voce circolata alcuni mesi fa circa un piano di esuberi, che secondo indiscrezioni del sindacato, toccherà le 15.000 unità, circa il 10% del personale totale.

L’azienda naturalmente smentisce e promette al sindacato un confronto per mettere in chiaro la situazione, confronto che fino ad ora continua a non esserci, ma le ultime dichiarazioni di Francesco Caio lasciano poco spazio alle smentite confermando indirettamente la volontà di riduzione del personale prima della privatizzazione.

Ancora una volta a farne le spese sono i cittadini, che continueranno a pagare sempre più tasse in cambio di servizi sempre più scadenti, dal momento che con la chiusura di questi sportelli si andrà ancora più verso una situazione di danno e degrado.(immagine presa dal web)

01/10/14

Gasolio adulterato: dalla Bulgaria a Caserta | La tratta dell'oro nero

Certo che, tutti quei camion con alla guida autisti dell'Europa dell'est davano adito a fin troppi sospetti, percorrendo durante lo scorso mese di agosto, le corsie dell’Autostrada del Sole. 


Troppi, tanti i dubbi e la stranezza, al punto tale da spingere la polizia stradale di Frosinone a mettere in piedi, nei pressi di Cassino, una missione che ha portato alla luce oltre 50.000 litri di sostanza liquido oleoso, dal forte odore oltremodo pungente: si trattava di gasolio inviato per conto di una società Cipriota da un’azienda bulgara diretta ad un deposito del Casertano, utilizzando una cisterna adibita al trasporto di prodotti alimentari.


Dunque si trattava di gasolio manomesso e celato a qualsiasi tributo fiscale. Si tratta, soltanto di una delle ultime missioni eseguite ad opera delle forze dell’ordine per contrastare un fenomeno dilagante: il mercato nero dei prodotti petroliferi. I numeri sono evidenti: «Secondo le nostre stime», spiega Pietro De Simone, direttore generale dell'Unione petrolifera, «il traffico ammonta almeno al 5% del totale dei carburanti immessi in commercio; quindi a un milione e mezzo di tonnellate, con un’evasione fiscale che, tra accise e Iva, si aggira sul miliardo di euro».

Un'affare che attira la malavita organizzata. «In fin dei conti», confida il tenente colonnello Antonello Cefalo, a capo del II Gruppo tutela entrate del nucleo della polizia tributaria della guardia di finanza di Napoli, «i valori di guadagno, per chi opera nel settore della benzina e gasolio in nero, sono di 1.00 €, 1.10 centesimi al litro, da ripartire tra i protagonisti della filiera (importatori, falsificatori di documenti, trasportatori)».


19/09/14

Sergio Marchionne rilancia la mitica casa automobilistica milanese: "La nuova Alfa Romeo la rivedrete il prossimo 24 giugno"

Sarà il prossimo 24 giugno la data in cui la storica auto, l'Alfa Romeo tornerà a fare sentire il rombo dei suoi motori: a garantirlo è Sergio Marchionne, che ha sorpreso tutti anticipando il giorno del ri...lancio della mitica casa automobilistica lombarda. 


Scelta dunque la data per ridare lustro alla mitica Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, ovvero sia il 24 giugno, giorno in cui nel 1910 vide la luce per la prima volta. Questo è emerso dalla conferenza stampa concessa da Sergio Marchionne e Luca Cordero di Montezemolo oltre che dare chiarimenti riguardo i fatti accaduti negli ultimi giorni, anticipando quale a quale futuro adrà incontro la Ferrari

Felisa non si tocca. 
Per quel che concerne i posti assegnati in seno all'azienda Ferrari, Marchionni a dichiarato che non è previsto alcun avvicendamento, né quello dell'attuale amministratore delegato, Amedeo Felisa, né tanto meno quello del team principal della Gestione Sportiva, Marco Mattiacci. Secondo Montezemolo, "la Ferrari è costituita da uomini e donne fantastici, in seno all'azienda aleggia un clima esaltante e si prevedono grandi progetti da realizzare per il futuro". Tra questi però non c'è quello di realizzare una Suv, come ha pure confermato lo stesso Marchionne. L'era gestionale di Montezemolo, invece, avrà termine ufficialmente il prossimo 13 ottobre, in contemporanea con la festa Ferrari per celebrare i 60 negli States e la quotazione di FCA alla borsa di Wall Street: "la nostra azienda avrà un ruolo importante in un momento chiave nella vita del nostro azionista". Montezemolo ha quindi ammesso di aver previsto di chiudere la sua carriera alla fine 2015, "ma questo appuntamento fondamentale" (e le vicende dell'ultima settimana) hanno impresso un'accelerazione: "È giusto che una fase nuova non la apra un Presidente qui da 23 anni, ma l'amministratore delegato del Gruppo". Quanto a Marchionne, prevede per se stesso un impegno duraturo in Ferrari.
La conferenza stampa congiunta
condotta da Marchionni
e Montezemolo

La "Rossa"americana. 
Per quanto riguarda le voci riguardo una sorta di partnership americana, sia Marchionni che Montezemolo hanno cancellato ogni incertezza. Il pensiero di Marchionne è "L'idea di realizzare una Ferrari fuori dalle mura di Maranello è quanto meno un'oscenità, inconcepibile". L'unica vera Ferrari americana - ha aggiunto Montezemolo - è una supercar da 2,5 milioni di euro a tiratura molto limitata, soltanto 10 esemplari, equipaggiata con un V12 per i 60 anni della Ferrari negli Usa e sarà dipinta nel nostro blu Nart, in omaggio alla storica scuderia nordamericana.

I ricordi. 
Riguardo le varie vicende che si sono susseguite negli ultimi giorni, Montezemolo ha sminuito ed attenuato i toni: "Ci siamo confrontati tanto negli ultimi due giorni, ci sono state degli equivoci durante il week end e la rottura del motore - la prima dal 2009 - di Alonso non ha aiutato...". Dopo aver ricordato momenti e figure chiave dei suoi trascorsi in Ferrari e ringraziato tutti, il Presidente uscente ha fatto sapere di quando, nel 1973, venne chiamato in causa addirittura da Enzo Ferrari a risollevare le sorti della "Rossa" - "Ho bisogno di un giovane come lei per tornare a vincere in Formula 1" - approfittando per confermare a Marchionne, afferrandolo per le spalle, che allora la Ferrari non vinceva da più tempo di quello trascorso dal 2008 a oggi". Un sassolino, seguito da un gesto, che è servita a smorzare la tensione e l'emozione iniziale. Al punto che più volte nel corso della conferenza i due si sono lasciati andare a risate e battute.

Niente integrazione con FCA. 
"Mi mancheranno le vostre cazzate", Montezemolo ha salutato cosi i giornalisti giunti alla conferenza stampa di Maranello, nel dare spazio a Marchionne. Il quale ha approfittato immediatamente per fare chiarezza e ribadire che "Non c'è la minima intenzione di integrare la Ferrari nelle operazioni di FCA. Tutt'altro, sarà la prima priorità quella di proteggere l'integrità della Ferrari da un sistema automobilistico da mass market. Mai verrà messa in discussione l'indipendenza operativa e strategica della Ferrari". E per quel che concerne le competizioni, lo stesso Marchionne ha ribadito che non c'è nessuna intenzione di abbandonare la Formula 1 e che il ritorno alla vittoria sarà prioritario e non negoziabile.


05/08/14

Un'idea geniale:"Tanti sederi con piccole mutandine in una scatola"

La grande distribuzione ha messo in crisi i piccoli rivenditori, costringendo tante piccole azienda alla chiusura. Non è stato così per un agricoltore cinese, che trovandosi in serie difficoltà con la sua azienda, si è fatto venire un'idea geniale.

Guardando le bellissime pesche che produceva, notò che gli ricordavano il sedere di una donna e le immaginò con un paio di slip. Pensò così di vestire le sue pesche con uin paio di mutandine: “Beh, pesche e sederi di donna si somigliano, quindi mi sono detto: perché no? Non l’ho visto fare a nessun altro”, spiega Yuan.

E l’idea ha funzionato. “Ora non ce la faccio nemmeno a coltivare abbastanza pesche”, nonostante il prezzo sia tutt’altro che economico: circa 70 euro per una confezione da 9 pesche. Certamente, confezionare le pesche in questo modo è decisamente più impegnativo, dato che vanno vestite una ad una, e le mutandine hanno un certo costo: “Quelli che ci forniscono le mutandine le producono per alcuni dei più grandi fashion designer al mondo.

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La cura dell'articolo giustifica il prezzo”. L’azienda fa anche confezioni su misura, e il titolare racconta che una volta gli è stato chiesto di preparare una confezione con le pesche vestite in lattice e dotate di frustino. Sono diventate anche un'idea regalo per la festa importante cinese chiamata Qixi, l’equivalente del nostro San Valentino: “Sono dolci, saporite, sensuali e divertenti. Sono il regalo perfetto”, spiega Yao.


22/07/14

U.S.A. | Non vai al bagno durante le ore di lavoro? Ti aumento lo stipendio.

20 dollari al mese, un dollaro al giorno, a tutti i dipendenti che durante le otto ore lavorative evitano di andare in bagno. Questa l'iniziativa di una ditta americana che produce rubinetteria, la Water Saver, per contrastare la crisi ed ottenere il meglio nella produttività. Tale azienda non si è accontentata di ridurre a soli sei minuti giornalieri la pausa dei suoi dipendenti per espletare i loro bisogni fisiologici, ma appunto è andata oltre, e chi elimina anche questi pochi spiccioli di tempo viene ricompensato con 20 dollari al mese. Il controllo di tutto ciò viene effettuato tramite un badge, che deve essere "strisciato" ogni volta che si va in bagno, in modo da controllare e documentare il tempo impiegato. La stessa azienda ha adottato, per i dipendenti che infrangono queste disposizioni, dei procedimenti discipilinari distribuiti in tre fasi, ammonimento verbale, sospensione e addirittura licenziamento. Fortunatamente in Italia è inammissibile per legge una iniziativa del genere, in quanto non è permesso controllare l’accesso ai servizi igienici dei dipendenti da parte dei datori di lavoro, ma solamente condotte illecite da parte del lavoratore, come, ad esempio, l’uso del telefono aziendale per motivi personali. La legge n. 300 dello Statuto dei lavoratori del 20 maggio 1970, stabilisce che ogni lavoratore dipendente ha diritto ad una pausa di almeno 10 minuti non retribuiti quando presti l’attività per almeno 6 ore nella giornata. Anche in Italia purtroppo non siamo nuovi a queste problematiche. A Dugnano Paderno, in provincia di Milano, all'azienda di cosmetici Gibicco's non esiste la pausa per il bagno, anzi qualche settimana fa un dipendente è stato consigliato da uno dei proprietari di espletare i suoi bisogni davanti al macchinario dove lavorava. (immagine presa dal web)

08/06/14

le "bustarelle " e i "favori" hanno una contabilità parallela in certe aziende. Lo rivela un imprenditore.

Ha un'azienda edile da venti anni che lavora in tutta la regione Lazio con profitti non male, ma ha voluto raccontare all'Adnkronos la sua esperienza in fatto di bustarelle. E' un imprenditore, ha raccontato tutto ciò restando nell'anonimato per ovvie ragioni. Non si è scomposto minimamente nel sentire parlare di corruzione e bustarelle, specialmente in questi giorni con i cai Expo e Mose saliti alla ribalta. Definisce persone ipocrite quelle che si scandalizzano di fronte a questi fatti che per lui ormai sono diventati una prassi. Racconta di avere nella sua azienda un ufficio interamente dedicato alle "relazioni istituzionali", come le chiama lui, con pagamenti in denaro, prestazioni gratuite e favori personali. Ci sono le "bustarelle", queste da sempre, ma soprattutto lavori fatti nelle varie case o ville di personaggi importanti politicamente o istituzionalmente, come il capo dei vigili urbani o parenti di qualche consigliere comunale. Insomma tutto registrato, denaro per "oliare" e favori, ogni cosa messa a bilancio, naturalmente a quello parallelo all'amministrazione ufficiale. Inoltre l'imprenditore rivela: "L'importante è non esagerare, bisogna tener conto anche dell'ipotesi che qualcosa possa andare storto, allora in quel caso diventa importante patteggiare qualche mese da incensurato piuttosto che finire in galera". Ora pro nobis. (immagine presa dal web)

08/03/14

Pisa | Vandali armati di insetticida scoperchiano trenta arnie e sterminano due milioni di api.

Il presidente nazionale degli apicoltori Sergio D’Agostino è stato vittima, la notte scorsa, di una incursione notturna, a scopo vandalistico, nella sua azienda, “La Mieleria”, a Titignano, una frazione in provincia di Pisa. I vandali, sicuramente più di uno, sono entrati nella sua azienda tagliando la rete di recinzione che circonda li suo terreno, hanno aperto trenta arnie nelle quali vivevano più di due milioni di api e, armati di un insetticida, hanno cominciato lo sterminio, fuggendo poi al termine della loro bravata attraverso i terreni della campagna circostante. Racconta il presidente D’Agostino: “ Il massacro è successo sicuramente di notte, visto che vicino alle arnie c’è una strada abbastanza trafficata ed il rischio di essere riconosciuti era alto. Il danno subito è molto elevato. Oltre allo sterminio delle api bisogna considerare anche il danno economico. Le arnie erano trenta, sono state tutte manomesse. In questo periodo ognuna poteva ospitare cieca 60 mila api, e il costo di ogni arnia si aggira sui 350 euro. Oltre a questo mettiamoci pure la mancata produzione del miele, circa 12 quintali. In tutto un danno di varie decine di euro. L’azienda “ Mieleria”, oltre alla produzione di miele, lavora anche nel settore erboristeria, attrezzature e come laboratorio analisi.

21/02/14

Donna delle pulizie scambia opere d’arte per immondizia e le manda alla discarica.

Non saranno state belle, ma erano pur sempre opere d’arte. Destino crudele per alcune opere della rassegna di arte contemporanea ‘Display Mediating Landscape’ al via da oggi a Bari nella sala Murat di piazza del Ferrarese e organizzata dall’associazione Flip di Napoli. Sono finite direttamente in discarica e al macero perché scambiate per rifiuti. Protagonista in negativo di questa triste vicenda è stata la donna delle pulizie che in un eccesso di zelo non ha trovato altro da fare che raccogliere alcuni cartoni contenenti le opere, fatte con materiali essenziali e quotidiani, e di consegnarle direttamente al camioncino della nettezza urbana che alle 5 del mattino stava passando tra i vicoli di Bari vecchia per svuotare i bidoni della spazzatura. Alla riapertura della sala lo sgomento era sulla faccia di tutti: è subito balzata agli occhi degli allestitori la mancanza di diversi oggetti, tra i quali anche i biscotti utilizzati per una installazione. In discarica sono così finite opere per un valore di circa 10-12 mila euro: ci sono 7 dischetti in sughero dell’artista Nicola Gobbetto, fogli di carta con cornice di David Jablonowski e alcune pubblicazioni artistiche in edizione limitata dell’associazione Flip. L’azienda delle pulizie si è messa immediatamente in contatto con la sua dipendente, la quale si è giustificata parlando di “semplici cartoni con imballaggi” trovati in un angolo della sala. La donna ha persino appoggiato un martello su un’altra opera, quella di Paul Branca, causando la rottura di uno dei biscotti installati. Al macero potrebbero essere finite anche altre creazioni.

08/01/14

In "Home Chat": la gestione della casa da remoto!

In "Home Chat": gestire casa propria da remoto è quello che il produttore coreano Lg propone al Ces di Las Vegas! Mandare un ordine, una disposizione via chat al frigorifero o qualunque altro elettrodomestico per informare che si sta per andare in vacanza, oppure si starà fuori per lavoro per una o due settimane e che quindi, sarà necessario in automatico, di impostare la modalità a risparmio energetico, pare essere uno scenario che visto in questo preciso momento, bizzarro ma poco ci manca.

Il produttore coreano Lg ha messo in mostra dunque la tecnologia al riguardo al Ces di Las Vegas, la più grande kermesse al mondo dedicata alla tecnologia che da qualche tempo ha volto la propria attenzione verso la casa.

"Home Chat" di LG
La piattaforma i cui sopradetto si chiama "Home Chat" e funziona per capirci meglio come servizio di instant messaging utilizzata dal software giapponese Line, molto simile a WhatsApp, che conta circa 300 milioni di utenti nel mondo.

L'idea è utilizzare il linguaggio naturale e una piattaforma di uso comune per fare della gestione intelligente della casa una cosa semplice. Si possono mandare messaggi al robot aspirapolvere, magari impostando la pulizia di alcuni angoli dell'abitazione in determinati orari. Oppure con la lavastoviglie, il condizionatore, la lavastoviglie. Il Ces ha dedicato un padiglione alla "connected home" dove start up e protagonisti più consolidati mettono i tasselli per la nuova generazione delle nostre abitazioni. Aziende come Arrayent, invece, si occupano della connettività necessaria per sviluppare le applicazioni, la sicurezza e l'adozione degli standard.

Gli annunci più rilevanti arrivano dai coreani, oltre a Lg c'è Samsung. Quest'ultima ha lanciato "Smart Home", una unica applicazione che consente di mettere in comunicazione diversi oggetti: smartphone, tablet, smart tv, smartwatch e fotocamere per gestire gli elettrodomestici di casa. Il vantaggio competitivo dei due colossi è che producono essi stessi lavatrici, frigoriferi e così via. A offrire il controllo da remoto di quello che abbiamo ci sono però da tempo anche i protagonisti tradizionali, come Whirpool. Nella casa intelligente ci sono anche alcune funzioni di intrattenimento. Ad esempio nell'offerta di Lg è possibile cercare sullo smartphone le foto delle vacanze e uplodare le migliori direttamente sullo schermo lcd del frigorifero.

Sempre dai display si possono ottenere informazioni sullo stato di conservazione degli alimenti. Oltre ai messaggini con il cellulare, per comunicare con gli elettrodomestici di casa si può usare anche la voce. Con un semplice comando come "esco", la casa può spegnere la televisione, impostare la temperatura su qualche grado in meno e molto altro. A proposito di televisioni, le dimensioni che l'industria cerca di imporre sono sempre maggiori.

Quest'anno sono arrivati schermi fino a 110 pollici, praticamente un cinema nel salotto di casa. La tecnologia di punta ora è il 4k, chiamato anche Ultra Hd. Questi schermi hanno una definizione 4 volte maggiore rispetto al Full Hd. Quanto ai display, l'antica opposizione tra plasma e lcd è stata vinta dal secondo e dal led, sua evoluzione. Intanto, anche se è ancora molto costoso, avanza l'oled. I produttori cercano inoltre di farsi attraenti con nuove forme: i nuovi modelli sono curvi.

La ragione sta, secondo chi vende le tv, nella possibilità di mettere al centro della scena l'utente, anche se nel caso dei nuovi schermi oled pare che ci siano anche ragioni produttive. Visto che uno degli ambienti più connessi è destinata a diventare la cucina, Samsung ha presentato la Chef Collection, una gamma di elettrodomestici per la cucina che combina le tecnologie dell'azienda con l'esperienza di alcuni chef stellati. La nuova linea comprende un frigorifero capace di mantenere temperature diverse per ogni alimento, conservando in contenitori che possono essere direttamente messi sui fornelli per la cottura. Ci sono inoltre un piano cottura, un forno, un microonde e una lavastoviglie dotata della nuova tecnologia WaterWall che promette una migliore pulizia.

29/12/13

Siete alla ricerca di nuovi profumi? Provate il deodorante al gusto di…bacon

Siete alla ricerca spasmodica di un nuovo odore, fragranza, profumo? Bè…perchè non provate il nuovo deodorante al gusto di…bacon? Secondo voi poteva mancare, dopo le candele al pollo fritto, un deodorante al gusto di bacon? Pare proprio di no, infatti la ditta americana J&D, celebre per i suoi prodotti, si è fatta promotrice di questa iniziativa a dir poco bizzarra ( sfido chiunque ad avvicinarsi ad una ragazza o ragazzo per tentare un primo approccio con …il gusto di bacon! ) ha messo sul mercato questo deodorante, presentandolo al pubblico come un forte afrodisiaco ( sarei proprio curioso di testare l'afrodisiacità! ) per persone ma anche per animali.

bacon-deodorant-power-bacon
Power bacon deodorant
Gli americani ancora una volta non si smentiscono mai: infatti presentando quest’altro prodotto contro l’igiene dei propri consumatori hanno per cosi dire perso un’occasione per mostrarsi “normali”. Adesso il prossimo passo sarà quello di vedere se qualcuno sarà cosi ardito (incosciente forse suona meglio…ha ha ha) a comprarlo sul serio.

Dopo dunque le candele al pollo fritto ci si poteva immaginare che gli americani si potessero sentire appagati nel loro ego, ed invece ecco che appena raggiunto un traguardo diventa già un ricordo, tornanando a stupirci con un nuovo ed irresistibile prodotto: il deodorante al bacon. La mente americana, si sa, è famosa per le sue idee bizzarre, e stavolta ha partorito questa nuova fragranza con cui spera di ammaliare il mondo. Ogni uomo al mattino si alza, si lava e si spruzza il deodorante così da conferire alle proprie…ascelle un odore gradevole, almeno questo è l’obbiettivo per affrontare la giornata senza doversi disagi e imbarazzi ma, a quanto pare, il concetto di “igiene” ancora non è arrivato in maniera chiara oltreoceano.

La nota ditta J&D, conosciuta per aver lanciato sul mercato diversi prodotti di questo genere, ci ha riprovato con il “Power Bacon Deodorant” appunto un deodorante al gusto di bacon. Quest’azienda ha assicurato che il loro sia un prodotto afrosidiaco a dir poco eccezionale ed in merito a questa affermazione ha scritto nel proprio sito:”Utilizzando POWER BACON probabilmente attrarrai come se fossi il magnete più potente della terra. Ammalierai proprio tutti: amici, estranei, ragazze, cani, orsi, coccodrilli di palude, leoni e persino i maiali. Utilizzate il nuovo potere con saggezza, perché tutti sono sensibili all’odore sublime della pancetta”.

L’azienda certifica il prodotto come afrodisiaco per qualsiasi creatura vivente ma una persona vorrebbe veramente profumare di pancetta? Quale persona sana di mente metterebbe al primo appuntamento questo deodorante? Certo se qualcuno volesse farsi lasciare dal proprio partner potrebbe diventare un ottimo prodotto ma in caso contrario non ci farebbe affatto una bella figura. Il prezzo di questo deodorante in America è di 10 dollari e fortunatamente non è sbarcato in Europa, almeno non ancora. L’unico consiglio che si può dare, visti gli animali attratti da questa fragranza, è di non metterlo prima di andare in un bosco perchè si potrebbe essere assaliti e morire a causa di un deodorante…è ho ragione di credere non sarebbe bello.

28/10/13

La classifica delle "aziende dinamiche" che compongono l'"italia che va"

Le "aziende dinamiche" sono le società che nel 2012 hanno aumentato i fatturati del 20% sia nel 2007 che nel 2011 e incassando utili superiori al 4% dei ricavi. Una classifica delle più virtuose, è stata stilata dall'Ufficio studi di Mediobanca, ed ha distinto le società a seconda delle dimensioni. Sono dieci, di cui sette nel nord e cinque di queste in Emilia-Romagna.

Italia che va


MEDIE IMPRESE - Tra i 50 e 330 milioni di euro di vendite e fino a 500 dipendenti.
- Valsoia. Società quotata della famiglia Sassoli, specializzata in prodotti derivati dalla soia, dal riso e biologici, che ha recentemente rilevato il marchio delle marmellate Santa Rosa; è un caso interessante di crescita tutta realizzata sul mercato interno (esporta solo l'1,5% delle vendite).

- Stefano Ricci. Dell'omonima famiglia, produttore fiorentino di abbigliamento sartoriale maschile ed accessori di altissimo livello (export al 92%).

- Branca International. Storico produttore di Fernet dell'omonima famiglia, che realizza all'estero il 72,5% delle vendite ed ha nell'Argentina il principale mercato di sbocco estero (57,6% dellevendite totali) grazie alla diffusione del cocktail 'Fernandito' composto da Fernete coca‐cola.

- Renato Corti. Produce accessori di pelletteria di alta gamma ed esporta il 92%. La Branca e la Renato Corti non hanno sostanzialmente debiti finanziari. Corti, Valsoia e Ricci erano già state selezionate come dinamiche lo scorso anno.

IMPRESE MEDIO-GRANDI - Tra i 330 milioni e 3 miliardi di euro di vendite e più di 500 dipendenti.

- Sicim. Società di costruzioni specializzata nei servizi relativi alla posa di condotte ed all'installazione di impianti per la trasmissione e distribuzione di olio, gas e acqua a livello mondiale.

- Fis ‐ Fabbrica Italiana Sintetici. Specializzata nella produzione di principi attivi per le case farmaceutiche, viene selezionata per il quinto anno.

- Rosetti Marino. Produce impianti off‐shore per l'industria petrolifera, viene selezionata per il quarto anno.

- Marposs. Produttrice di sistemi per il controllo della qualità, viene selezionata per il secondo anno.

- Faac. Azienda della provincia di Bologna che produce sistema di automazione per l'apertura di porte, cancelli e sbarramenti (suoi i varchi Telepass), la cui proprietà (66%) fa capo alla Arcidiocesi di Bologna che l'ha ricevuta in eredità nel 2012 dal figlio del fondatore, Michelangelo Manini.

- Maschio Gaspardo. Attiva nella produzione di attrezzature agricole per la lavorazione del terreno, per la semina e per la manutenzione del verde.
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