Il-Trafiletto
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21/02/14

Donna delle pulizie scambia opere d’arte per immondizia e le manda alla discarica.

Non saranno state belle, ma erano pur sempre opere d’arte. Destino crudele per alcune opere della rassegna di arte contemporanea ‘Display Mediating Landscape’ al via da oggi a Bari nella sala Murat di piazza del Ferrarese e organizzata dall’associazione Flip di Napoli. Sono finite direttamente in discarica e al macero perché scambiate per rifiuti. Protagonista in negativo di questa triste vicenda è stata la donna delle pulizie che in un eccesso di zelo non ha trovato altro da fare che raccogliere alcuni cartoni contenenti le opere, fatte con materiali essenziali e quotidiani, e di consegnarle direttamente al camioncino della nettezza urbana che alle 5 del mattino stava passando tra i vicoli di Bari vecchia per svuotare i bidoni della spazzatura. Alla riapertura della sala lo sgomento era sulla faccia di tutti: è subito balzata agli occhi degli allestitori la mancanza di diversi oggetti, tra i quali anche i biscotti utilizzati per una installazione. In discarica sono così finite opere per un valore di circa 10-12 mila euro: ci sono 7 dischetti in sughero dell’artista Nicola Gobbetto, fogli di carta con cornice di David Jablonowski e alcune pubblicazioni artistiche in edizione limitata dell’associazione Flip. L’azienda delle pulizie si è messa immediatamente in contatto con la sua dipendente, la quale si è giustificata parlando di “semplici cartoni con imballaggi” trovati in un angolo della sala. La donna ha persino appoggiato un martello su un’altra opera, quella di Paul Branca, causando la rottura di uno dei biscotti installati. Al macero potrebbero essere finite anche altre creazioni.

10/12/13

Un Natale ricco di “Lovejoy” a tutti!

Anche per Ison non c’è stato nulla da fare, stessa sorte, stesso destino di Icaro! Distrutte incenerite per avere “osato” avvicinarsi troppo al Sole. ma non abbiate tristezza nei vostri cuori insanabilmente romantici e sognatori, perchè per questo Natale che sta per giungere avrete modo di godere della presenza di un’altra cometa che provvederà a tenerci compagnia per tutto il periodo natalizio. Si tratta della cometa Lovejoy R1, che si è resa visibile nel cielo durante le ore notturne anche a occhio nudo già dai primi giorni di novembre. La sua orbita ha raggiunto la distanza minima dalla Terra giorno 19 dello scorso mese, arrivando a circa 37 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Resterà visibile tutto dicembre (qui potete osservare il suo percorso in tempo reale), e dovrebbe raggiungere il perielio, la distanza minima dal Sole, proprio giorno 25.

La scoperta avvenuta il 7 settembre scorso è stata effettuata da un astronomo dilettante, l’australiano Terry Lovejoy, al suo secondo avvistamento importante. Nel 2011 fu proprio lui il primo ad osservare C/2011 W3 (meglio conosciuta come Lovejoy W3), la cometa kamikaze che percorse 140.000 Km all’interno della corona solare emergendone più o meno integra, tra la meraviglia di esperti ed appassionati.
Cometa Lovejoy R1
Cometa Lovejoy R1
La nuova cometa Lovejoy R1 (nome ufficiale C/2013 R1) segue invece un orbita meno ardita, che la porterà a non più di 121 milioni di chilometri dal Sole. Si tratta di una cometa di lungo periodo, e la sua prossima visita nei pressi della Terra sarà quindi tra circa 7.000 anni (l’ultima volta era passata più o meno quando gli esseri umani stavano per inventare la ruota). Meglio approfittarne dunque, anche perché per tutto dicembre dovrebbe essere possibile osservarla a occhio nudo e fotografarla con macchine digitali e cellulari.

Trovarla non è difficile: basta prendere come riferimento l’orsa maggiore, e prolungare la linea immaginaria che collega le ultime due stelle del grande carro fino ad individuare Arturo, il corpo celeste più luminoso della costellazione di Boote. Lovejoy dovrebbe trovarsi proprio da quelle parti (qui una descrizione più dettagliata della posizione precisa della cometa per tutto il mese). Pronti ad una levataccia però, perché l’orario migliore per le osservazioni è tra le 4 e le 5 del mattino. Qui una foto che riprende la cometa e la sua coda in tutto il loro splendore, scattata grazie all’obbiettivo del telescopio giapponese Subaru.


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