C'era una volta il
sogno americano oggi quello
indiano!
Lanciato satellite su
Marte per sfidare la Cina. Oggi, martedi 5 novembre, alle ore 19.08 in Italia, ha inizio
il sogno indiano, si, quello di superare la sua rivale di sempre in Oriente, ovvero la
Cina, nella
pazza corsa su Marte. Partirà per l'appunto il
satellite Mangalyyan a bordo di un
collaudato razzo vettore indiano PSLV 25.
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Satellite Mangalyyan |
Il
satellite in questione certamente è alquanto interessante, in quanto che a bordo è equipaggiato di una
strumentazione per realizzare uno studio approfondito dell'
atmosfera marziana orbitandogli attorno: ma lo scopo è altro! Si tratta di l'
orgoglio nazionale indiano nei confronti della
Cina che, riguardo il
settore spaziale, può vantare già
voli umani, una
stazione spaziale tutta cinese perfettamente funzionante e anche, il titolo di
terza nazione al mondo, anche delle
EVA, attività degli
astronauti al di
fuori dei mezzi spaziali. Riguardo
Marte invece la Cina sembra essere perseguitata dalla sfortuna e i suoi tentativi di arrivarci negli ultimi anni sono sempre andati a vuoto,
fallimenti clamorosi come quello della
missione Yinghou-1, morta sul nascere nel 2011 per grossi
problemi tecnici.
L'
India non se ne stata affatto con le mani in tasca e ne ha approfittato accellerando il suo
programma verso
Marte, la
missione che è partita poche ore fa è stata annunciata con grande solennità dal
primo ministro indiano lo scorso anno proprio nel discorso per la
festa dell'Indipendenza indiana.
Non sono mancate ovviamente le
polemiche per l'impegno di
capitali necessario per la
missione, peraltro molto basso, poco più di
100 milioni, grazie ai
bassi costi indiani. In effetti l'
India considera questo come un primo passo per
aumentare le proprie competenze nel ricco
mercato spaziale, in cui può già competere per i
bassi costi di lancio, e diventare un protagonista importante anche per la
tecnologia, specie
robotica. Ha infatti in
programma il
lancio sulla Luna di un
mezzo di esplorazione molto sofisticato.
La
tecnologia spaziale insomma si sposta sempre più verso oriente. Comunque, mentre attorno a
Marte continua ad orbitare
Mars Express, la
sonda Europea che studia il
pianeta da anni, e mentre al suolo il
grande rover di Nasa, Curiosity, continua a prende campioni di suolo e analizzarli, anche gli
Usa hanno un lancio in programma giorno 18, chiaramente sempre verso
Marte. La
sonda è Maven, Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN, e servirà a
monitorare l'andamento della
atmosfera marziana. Nulla a che vedere con la
tecnologica e costosissima
missione di Curiosity al suolo,
Maven arriverà in
orbita attorno a Marte intorno la fine di settembre del 2014 e inizierà a
rilevare dati coi suoi strumenti con un compito ben preciso: capire come mai, nel corso di miliardi di anni, il
pianeta rosso ha perso l'acqua che di certo aveva al suolo.
Se infatti oramai abbiamo capito perfettamente che su
Marte c'è stata
acqua anche
corrente, fiumi e ruscelli, rimane il buio assoluto sul perché non se ne trovi una sola goccia oggi, nonostante le condizioni per la sua esistenza siano favorevoli. Rimandata già molte volte
la missione Maven ha ora una finestra possibile per il lancio fra il 18 novembre e il 7 dicembre e si spera proprio che le sue difficoltà, non ultima la recente sospensione per i problemi al bilancio degli
Usa, siano finite
Marte di nuovo al centro della
scena spaziale insomma, aspettando le
missioni Exomars 2016 e
2018 che porteranno sul
pianeta un vero e proprio
laboratorio di analisi chimico fisiche semovente.