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24/10/14

Disturbi dell umore "depressi" dal movimento fisico

In base ad uno studio eseguito allo University College della capitale londinese e successivamente reso pubblico sulla rivista Jama Psychiatry, gli esseri umani aventi un età che varia fra i 23 e i 50 anni, manifestano una quantità di distrubi dell'umore, se praticano con costanza attività fisica.


Contrariamente agli individui che preferiscono una sedentarietà maggiore che appaiono più vulnerabili e esposte a provare la sintomatologia relativa alla depressione.
I fautori dello studio hanno dato luogo ad analisi riguardo i dati di quasi 11000 individui nate nel 1958 di conseguenza sono stati a disposizione, informazioni riguardo il loro grado di attività motoria e dei sintomi depressivi all'età di 23, 33, 42 o 50 anni.

Passando ad esaminare gli individui che "praticavano" la pigrizia, che si sono decise a svolgere un'attività fisica costante, aldilà dell'età, hanno constato il fatto che si è notevolmente ridotto il loro pericolo di cadere in depressione durante l'arco di 5 anni del 19%. Coloro che rappresentano le vittime della depressione, sono apparse le meno propense all'attività in senso lato per tal motivo gli studiosi hanno concluso che l'attività fisica può alleviare i sintomi depressivi nella popolazione generale, ma la depressione in età adulta è un forte deterrente per l'attività sportiva.


02/10/14

Più aziende attente all'ambiente: è il desiderio degli italiani

Assorel, l'Associazione italiana delle agenzie di relazioni pubbliche ha commissionato a Swg, società esperta in ricerche di mercato una ricerca per capire quanto gli italiani siano attenti alle tematiche ambientali.

Ebbene, le aziende che vogliono guadagnare di più dovranno stare molto attente a come si comportano con il pianeta. Pena la perdita di clienti, che potrebbero scegliere di acquistare prodotti realizzati da imprese più “verdi”. Ecco quanto è emerso dalla ricerca, svolta su un campione eterogeneo di 1.500 intervistati:  il 90 per cento degli italiani ritiene importante che le aziende si occupino di salvaguardare l’ambiente e quelle che lo fanno hanno più possibilità di catturare l’attenzione (e quindi le spese) dei consumatori.

Ambiente
immagine presa dal web

Con i tempi che corrono, è un fattore di riflessione importante. Secondo più della metà degli intervistati (53 per cento), la responsabilità della tutela dell’ambiente è delle persone, che con i loro atteggiamenti possono fare la differenza. Al secondo posto gli italiani mettono  la responsabilità delle amministrazioni (50 per cento) e delle imprese (43). A proposito di responsabilità individuale: la differenziazione dei rifiuti è considerata particolarmente importante da 7 italiani su 10 e addirittura più del 57 per cento del campione sostiene di differenziare sempre carta e plastica, il 55 differenzia il vetro, il 44 l’umido (anche se gli ultimi dati Ispra sullo stesso argomento sostengono che la media di differenziazione, a livello nazionale, sia del 39 per cento).

 Ma andiamo avanti, il 40 per cento delle persone fa attenzione a non sprecare l’acqua, mentre solo il 21 per cento pensa che sia importante limitare l’utilizzo di auto e motocicli, più della metà dice di farlo, anche se poi il 62 per cento dichiara che il mezzo preferito per gli spostamenti è sempre l’automobile. Il 57 per cento spegne i caloriferi se non è in casa; il 73 per cento tiene le finestre chiuse se il condizionatore è in funzione; il 59 per cento utilizza lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico.

Altra importante tendenza: secondo il 76 per cento del campione, preoccuparsi del pianeta non è e non deve essere una moda. Si sfata così il mito dell’”attenzione all’ambiente per i pochi che se lo possono permettere”, diventando invece un tema che deve e può essere affrontato da tutti. Per questo ci si informa di più: tramite web (56 per cento), Tv (48), giornali (27) e radio (solo 13 per cento). Quali sono i migliori strumenti di tutela? Secondo la ricerca, l’educazione a uno stile di vita risparmioso per il 52 per cento del campione, maggiori controlli sugli scarichi industriali (39), uso delle fonti rinnovabili (34) e incentivi all’utilizzo di materiali ecosostenibili (32).

19/09/14

Sciami umani

Sciami umani

Se la comprensione dell'intelligenza di sciame batterica fornirà nuove armi alla lotta contro il cancro, anche gli sciami umani appaiono estremamente interessanti.


Ian Couzin, ecologo dell'Università di Princeton è uno dei massimi esperti di intelligenze collettive, sta applicando le stesse tecniche usate per creare modelli di sciami di locuste e banchi di pesci allo studio dei comportamenti delle masse.

"Le tecniche di tracciamento e modellazione sono le stesse, e utilizziamo lo stesso linguaggio informatico", spiega Couzin. "Determinando in che modo ci muoviamo e interagiamo dentro di una folla, possiamo mettere a punto simulazioni che riproducono aspetti importanti del comportamento collettivo, per esempio l'evacuazione di edifici", dice Couzin. Quest'approccio ha già dato i primi frutti: secondo un test condotto dalle università di Hull e Leeds, le persone sono più portte a seguire figure di riferimento se i leader agiscono in gruppo invece che isolati.

"La stretta prossimità rafforza l'autorevolezza reciproca", specifica Couzin. A differenza delle api e dei batteri, gli umani non si sono evoluti per la coabitazione in grandi gruppi. Quindi, una miglior comprensione del comportamento collettivo che abbiamo successivamente adottato può aiutarci a risolvere diversi problemi e lo studio di specie brillantemente portate alla vita in colonia può offrirci importanti benefici.

22/04/14

Tristi o felici | Vediamo cosa ci dice twitter.

Mi sento triste oppure felice? Vi è mai capitato di chiedervi come vi sentite e per risposta ad un certo punto giunge un: NON SAPREI!

Bene, magari non saranno attendibili come ci si aspetterebbe ma Twitter a provato ad analizzare questo aspetto dal punto di vista sociologico in questo modo. Esistono svariati modi per potere fare uso dei dati analizzati di Twitter, ed uno di questi riguarda l’aspetto sociologico in quanto che, analizzando i dati e i tweet ricevuti è possibile comprendere quali siano gli attimi in cui la gente sia più felici o più tristi.

Possiamo dunque affermare che Twitter non è soltanto svago e divertimento, ma adesso assume un carattere particolare che ci mette in luce il nostro spaccato della vita quotidiana: vediamo come.
Mettiamo che siamo ad inizio settimana di lunedì, ecco che Twitter potrebbe farci notare che oggi è il giorno dei postumi della ubriacatura oppure quello dove si è per lo più in ritardo al lavoro. Questo è quanto si evince, se seguiamo le analisi dei dati venuti alla luce dai tweet di Twitter.

Ma la domanda vera e propria è: come fa il social network a entrare in possesso di queste informazioni?
Dati analizzati di Twitter
Nulla di più semplice: Twitter (vi ricordo che ultimamente il social network ha visto un calo nei nuovi iscritti) va in cerca di determinate parole chiave (key word) come per esempio “sentirsi felici”, “sentirsi triste”, “postumi della sbronza” o ancora “ritardo al lavoro”. Messi insieme come i pezzi di un puzzle, questi dati hanno permesso al social network di mettere in luce lo stato d'animo di si sentono gli utenti realmente, ma quel che più ha importanza è soprattutto quando.

Alcuni dei risultati ottenuti sono alquanto prevedibili. 
Gli utenti twittano di più le parole “ritardo al lavoro” nei giorni feriali estivi, mentre la parola “triste” compare prevalentemente nell'ultimo mese dell'anno, con ogni probabilità dovuto al fatto che il clima è più brutto (ricordatevi che questa analisi è stata fatta analizzando i tweet in lingua inglese) oppure anche al fattore che si è lontani dalla famiglia durante le vacanze natalizie.
Altri dati bizzarri svelano che i martedì dell'ultimo mese dell'anno, pare che siano giorni in cui gli utenti di Twitter si sentono “felici”, ma nel caso del 2013 molto probabilmente era dovuto al fatto che era la Vigilia di Natale e del Capodanno, quindi o non lavoravano o pregustavano il Natale e i veglioni del primo dell’anno.(blogosfere.it)

29/12/13

Siete alla ricerca di nuovi profumi? Provate il deodorante al gusto di…bacon

Siete alla ricerca spasmodica di un nuovo odore, fragranza, profumo? Bè…perchè non provate il nuovo deodorante al gusto di…bacon? Secondo voi poteva mancare, dopo le candele al pollo fritto, un deodorante al gusto di bacon? Pare proprio di no, infatti la ditta americana J&D, celebre per i suoi prodotti, si è fatta promotrice di questa iniziativa a dir poco bizzarra ( sfido chiunque ad avvicinarsi ad una ragazza o ragazzo per tentare un primo approccio con …il gusto di bacon! ) ha messo sul mercato questo deodorante, presentandolo al pubblico come un forte afrodisiaco ( sarei proprio curioso di testare l'afrodisiacità! ) per persone ma anche per animali.

bacon-deodorant-power-bacon
Power bacon deodorant
Gli americani ancora una volta non si smentiscono mai: infatti presentando quest’altro prodotto contro l’igiene dei propri consumatori hanno per cosi dire perso un’occasione per mostrarsi “normali”. Adesso il prossimo passo sarà quello di vedere se qualcuno sarà cosi ardito (incosciente forse suona meglio…ha ha ha) a comprarlo sul serio.

Dopo dunque le candele al pollo fritto ci si poteva immaginare che gli americani si potessero sentire appagati nel loro ego, ed invece ecco che appena raggiunto un traguardo diventa già un ricordo, tornanando a stupirci con un nuovo ed irresistibile prodotto: il deodorante al bacon. La mente americana, si sa, è famosa per le sue idee bizzarre, e stavolta ha partorito questa nuova fragranza con cui spera di ammaliare il mondo. Ogni uomo al mattino si alza, si lava e si spruzza il deodorante così da conferire alle proprie…ascelle un odore gradevole, almeno questo è l’obbiettivo per affrontare la giornata senza doversi disagi e imbarazzi ma, a quanto pare, il concetto di “igiene” ancora non è arrivato in maniera chiara oltreoceano.

La nota ditta J&D, conosciuta per aver lanciato sul mercato diversi prodotti di questo genere, ci ha riprovato con il “Power Bacon Deodorant” appunto un deodorante al gusto di bacon. Quest’azienda ha assicurato che il loro sia un prodotto afrosidiaco a dir poco eccezionale ed in merito a questa affermazione ha scritto nel proprio sito:”Utilizzando POWER BACON probabilmente attrarrai come se fossi il magnete più potente della terra. Ammalierai proprio tutti: amici, estranei, ragazze, cani, orsi, coccodrilli di palude, leoni e persino i maiali. Utilizzate il nuovo potere con saggezza, perché tutti sono sensibili all’odore sublime della pancetta”.

L’azienda certifica il prodotto come afrodisiaco per qualsiasi creatura vivente ma una persona vorrebbe veramente profumare di pancetta? Quale persona sana di mente metterebbe al primo appuntamento questo deodorante? Certo se qualcuno volesse farsi lasciare dal proprio partner potrebbe diventare un ottimo prodotto ma in caso contrario non ci farebbe affatto una bella figura. Il prezzo di questo deodorante in America è di 10 dollari e fortunatamente non è sbarcato in Europa, almeno non ancora. L’unico consiglio che si può dare, visti gli animali attratti da questa fragranza, è di non metterlo prima di andare in un bosco perchè si potrebbe essere assaliti e morire a causa di un deodorante…è ho ragione di credere non sarebbe bello.
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