In Ruanda, è stato eseguita una prova tramite un accessorio per smartphone che consente di realizzare rapide prove per AIDS e sifilide, semplicemente usando delle comuni quanto economiche cartucce usa e getta.
Un accessorio per smartphone, capace di un vano che provveda alla miscelazione microfluidica, connettendosi al jack audio dello stesso smartphone al fine di alimentarlo.
La
prova ha avuto luogo in Ruanda, tramite
accessorio per
smartphone dal costo di soli
34.00 dollari che è stato capace di intercettare in maniera repentina ed accurata, la presenza di
anticorpi relativi alla
sifilide e al virus che genera l'immune deficienza d'
AIDS in poche gocce di
sangue prelevate da una donna in stato interessante. La prova che è stata effettuata, descritta oltreutto in un
documento pubblicato sul
giornale Science Translational Medicine, mette enfasi riguardo al fatto che la diagnosi che si è stati in grado di eseguire risponde a canoni qualitativi pari a che vengono realizzate in laboratorio, tramite apparati mobili particolarmente compatibili per
applicazioni al riguardo.
L'accessorio a cui si fa riferimento per la suddetta prova, è realizzato in materiale plastico, dalle dimensioni comparabili a quelle dello
smartphone stesso, facendo utilizzo di certe
cartucce usa e getta dal costo di pochi centesimi. La prova consiste nel caricare da parte di un operatore sanitario i
campioni di sangue che successivamente si misceleranno con i
reagenti chimici che sono stati introdotti all’interno di
microcanali nella
cartuccia.
Agli anticorpi, si legheranno delle
nanoparticelle d'oro, in concomitanza ad altre
nanoparticelle di argento che daranno vita ad una
pellicola che provvederà a fare da "cintura" alle
nanoparticelle di oro.
Tale pellicola d’argento brilla nel campione terminato, fornendo il risultato definitivo in soli
15 minuti. Ciò che ne risulterà verrà automaticamente caricato all'interno dello storage dello smartphone.
La prova di cui sopra, ripropone quelle stesse che sono basate sugli
anticorpi e conosciuti come
ELISA, ma al contrario di quest'ultima non necessita l'utilizzo di costose costose attrezzature da laboratorio. Nello studio, che ha coinvolto 96 persone, la precisione era quasi comparabile a quella del
test ELISA, ci tiene a precisare
Samuel Sia,
ricercatore di ingegneria biomedica della
Columbia, che ha supervisionato il lavoro. Sono diversi i gruppi che stanno partecipando alla prova di simili
tecnologie per
chip microfluidici.
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Test su smartphone per HIV e sifilide |
Dieci anni orsono, aveva dato vita ad una
startup, la
Claros Diagnostics che in seguito fu venduta alla
OPKO Health di Miami al fine di commercializzare una versione del suo sistema per dare vita ad un
test del cancro alla prostata.
Recentemente, certi elementi facenti parte del
gruppo di ricerca di
Sia hanno fatto in modo di miniaturizzare la
tecnologia, diminuiti i requisiti energetici ed introdotto il sistema a dispositivi utilizzati quotidianamente.
La quantità di corrente minima, resa disponibile tramite un
jack audio basta ad alimentare la gestione dei
sensori e dei
dati: pensate che una carica di un iPod consentirà di potere alimentare ben 41 test!
“In un certo senso lo abbiamo adattato agli smartphone”, afferma
Sia. “Abbiamo ridotto considerevolmente le dimensioni, il costo e i requisiti energetici”.
Il
gruppo di Sia ha anche dato vita ad un software per che avrà il compito di tenere traccia dei
test e caricarli su un server, una funzione fondamentale al fine di potere raccogliere e preservare dati ottenuti. Il gruppo ha lavorato ai marker di HIV e sifilide come parte di un programma USAID sulla salute materna.
“Questo lavoro è una dimostrazione di come la tecnologia è in grado di migliorare diagnosi e trattamenti, rendendoli più veloci, semplici ed economici senza comprometterne la qualità”, ha detto Sabin Nsanzimana, il manager della divisione malattie sessualmente trasmissibili del Ministero della Salute del Ruanda.
Nonostante tutto, “potrebbe volerci del tempo, o studi di maggiori dimensioni”, prima che questi test si diffondano, ha aggiunto
Nsanzimana.
Sia dice di essere al lavoro su un test sul campo più grande e di immaginare implicazioni maggiori per la diagnostica su smartphone. “Ovviamente, pur essendoci concentrati su HIV e sifilide, questa tecnologia può essere utilizzata per una varietà di applicazioni differenti”, dice. “Potremmo assistere a una trasformazione fondamentale dei sistemi di assistenza sanitaria se i consumatori riusciranno a ottenere misurazioni precise in maniera decentralizzata”.