Il-Trafiletto
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08/10/14

Pure Jongo, un Wi-Fi per il tuo Wi-Fi

Volete trasformare lo stereo che già avete in una rete wireless? BBC Science World prova il nuovo Pure Jongo. 


Che cos'è? 
Se abbiamo in giro per casa molte casse, di radio, stereo o dock per iPod, il nuovo sistema multiambiente della Pure può fare al caso nostro. Ci darà un'armoniosa rete wireless, controllata da uno smartphone o da un tablet. Il Jongo A2 si collega alle casse esistenti e poi. premendo qualche pulsante, si connette al nostro router a banda larga (se è predisposto per il WEP; altrimenti l'installazione richiede qualche passo in più, ma è pur sempre semplice). Fatto ciò. possiamo far passare tutta la musica che abbiamo sul nostro dispositivo iOS o Android in qualsiasi altoparlante della casa, usando l'app Connect della Pure. Possiamo anche ascoltare le trasmissioni DAB e le radio via web, modificare il volume di una qualsiasi delle casse da lontano o collegare apparecchi diversi a casse diverse.
Pure Jongo

È veramente utile? 
Per le prime ore, sentire in soggiorno i Metallica provenienti dalla camera da letto è divertente ma non cambia la vita. Nel corso del tempo, però, passare da una stanza all'altra portando con noi l'audio è effettivamente comodo. E, a differenza di una connessione bluetooth, non c'è bisogno di rimanere vicini alle casse per essere sicuri di non perdere il collegamento. Per completare l'esperienza in tutte le stanze abbiamo provato anche il Jongo S3. Queste casse portatili si collegano alla nostra rete nello stesso modo e, dato che comprendono una batteria ricaricabile, si possono portare ovunque. Servono per colmare i vuoti nei punti della casa dove non è comodo tenere uno stereo, come in bagno o in giardino.

Com'è il suono?
Se il grosso della vostra musica è in formato mp3, non c'è una vera differenza tra un collegamento via cavo e uno senza. Quanto al suono del Jongo S3, è notevolmente buono: al suo interno quattro diffusori ad alta frequenza emettono suoni acuti nitidi mentre il cono per i bassi, rivolto verso l'alto, crea un suono sorprendentemente profondo e ampio. Per essere una cassa di queste dimensioni, la musica è riprodotta fedelmente anche ai volumi più alti, ma se volete riempire un ambiente grande, probabilmente vale la pena di aspettare il fratello maggiore Jongo T6, che apparirà tra qualche mese.

Lo devo comprare? 
Se vi ritrovate a collegare spesso il telefono, il lettore mp3 o il tablet alle casse, allora la comodità di mandare la musica istantaneamente a qualsiasi altoparlante senza bisogno di un dock, cavi o bluetooth, vi farà chiedere come mai non avevate adottato prima un sistema wi-fi. La domanda successiva è se usare Pure o Sonos, l'affermato pioniere dei sistemi audio wi-fi. A prima vista Pure è il vincitore: ha un rapporto qualità/prezzo migliore e non richiede prodotti di collegamento. Ciò detto, il "bridge" del Sonos permette di mandare canali diversi a casse diverse da un singolo dispositivo e inoltre il sistema si interfaccia facilmente con Spotify, il servizio di streaming musicale.

Tutto considerato, è difficile giustificare la differenza di prezzo tra i due e visto che la Pure aggiorna costantemente la gamma dei prodotti Jongo. presto sparirà qualsiasi differenza.


27/09/14

ALL-IN MUSIC: 3 Italia propone il suo servizio di musica in streaming

ALL-IN MUSIC
il servizio musicale in streaming
di 3 Italia

3 Italia propone il suo servizio di musica in streaming: si chiamerà ALL-IN MUSIC, un servizio che garantisce canzoni di elevata qualità visto l'adozione della tecnologia Dolby-Pulse a 384 Kbps.


Cosi giunge il momento che anche 3 Italia può proporre il suo ALL-IN MUSIC, ovvero sia il servizio musicale che tramite il supporto di un'app mobile darà modo di potere ascoltare in streaming e off-line, musica senza alcuna interruzione pubblicitaria e sopratutto senza alcun tipo di costi supplementari per quel che concerne il traffico dati prodotto sotto copertura di rete 3.

ALL-IN MUSIC, è un'app che quanto prima sarà disponibile per le piattaforme Android, iOS e Windows Phone, fornendo la possibilità di realizzare una playlist personale da ascoltare anche in assenza di connessione, ad esempio in areo o all’estero, e di saltare da un brano all’altro per un numero illimitato di volte durante l’ascolto. Le canzoni sono incluse mentre il traffico generato in streaming sotto rete “3” non viene tariffato e non va ad erodere le soglie comprese nell’offerta.

ALL-IN MUSIC potrà dare la possibilità di ascoltare musica in elevata qualità, grazie all'utilizzo della tecnologia Dolby-Pulse a 384 Kbps (pensate che al confronto, altri servizi concorrenti come Spotify e Google Play Music arrivano al massimo a 320 kbps), da un catalogo di canzoni delle principali etichette musicali note come Sony Music, Universal Music Group, Warner Music, Sugar Music e Sounday.

Ogni brano è organizzato in 8 playlist in base ai generi Rock, Pop, Rap & Hip Hop, Musica Italiana, Soundtrack, House & Elettronica, Dance e Special proposti dagli 8 deejay virtuali di ALL-IN MUSIC. L’App offre anche 5 Web-Radio tematiche: Top 40, Radio-Hit, Beatles, Rock e Musica Italiana.


11/09/14

Opel Adam Rocks: si parte dalla Germania al prezzo di 15.990 €

Circolano disponibili, le specifiche più attuali e le foto, riguardo la nuova Opel Adam Rocks, auto che è stata presentata al Salone di Ginevra lo scorso mese di marzo.


La nuova Adam, la Rocks, è nata basandosi sulla precedente vettura, adottando una linea da perfetta crossover cittadina, equipaggiata con paraurti muniti di protezioni plastiche, che conducono la lunghezza totale a 3,74 metri. Si avrà a disposizione, chiunque vorrà acquistarla, la possibilità di scegliere tra 18 tipi di colori per la carrozzeria, 6 diversità del tettuccio elettrico in tela Swing Top (l'apertura arriva fino a 140 km/h) e diverse miscele per quel che concerne le colorazioni dell'abitacolo.

Le principali caratteristiche. Per prima cosa risalta come sia stato rialzato l'assetto di 15 millimetri, rivisitato nelle tarature per allinearsi con le nuove misure e dare garanzia per il massimo confort di guida, anche in combinazione con i cerchi da 18 pollici opzionali (di serie sono da 17"). Completano il quadro i parafanghi allargati, i cerchi da 17" e il tetto. Per quanto riguarda l'abitacolo, invece, la Opel Adam Rocks offre inedite finiture dedicate e l'apprezzato sistema multimediale Intellilink con touchscreen da 7 pollici, capace di interagire con smartphone iOS e Android e integrato dalla funzione SIRI Eyes Free.
La nuova Opel Adam Rocks

I motori. La serie della Opel Adam Rocks fa uso dei motori benzina aspirati da 1.2 litri da 70 CV e 1.4 da 100 CV, oltre al più recente tre cilindri Ecotec Turbo di 1.0 litri Euro 6 da 90 e 115 CV. Gli Ecotec Turbo sono affiancati al recente ed attuale cambio manuale a 6 marce, progettato opportunamente, invece gli altri mettono a disposizione il più conosciuto cambio a 5 marce. Il modello da 115 CV arriva a toccare i 100 km/h partendo da fermo in soli 9,9 secondi, arrivando a raggiungere i 196 km/h, consumando mediamente circa 5,1 l/100 km. La versione da 90 CV fa meglio, con prestazioni lievemente inferiori, con un dato dichiarato di 4,5 l/100 km.

Il prezzo. La nuova Opel Adam Rocks verrà proposta per l'appunto in Germania iniziando dalla fine del mese di settembre, al prezzo di 15.990 €. Attendiamo di sapere i prezzi di listino del mercato italiano e gli allestimenti che potranno essere disponibili nel nostro Paese.



21/08/14

I'm Watch | Nato per navigare

I'm Watch
Questo orologio di fabbricazione italiana è l'unico tra quelli dotati di schermo tattile, fatto specificamente per navigare.

I'm Watch si collega attraverso il bluetooth a uno smartphone, ma tutte le funzioni e le app si configurano in rete attraverso il sito web i'm Cloud. Gli aggiornamenti vengono scaricati ogni volta che l'orologio cerca di sincronizzarsi, cosa che fa ogni 15 minuti attraverso il collegamento con lo smartphone.

A quel punto i tweet, gli aggiornamenti di Facebook e le mail appaiono sul suo schermo da 1,55 pollici. Inoltre, si attiva un avviso quando qualcuno chiama. Nello schermo, seppure grande, non è particolarmente immediato orientarsi con i movimenti delle dita. Oltre a un piccolo altoparlante, i'm Watch ha una presa per le cuffie e persino il proprio servizio i'Music che costa solo 9,99 euro per un anno, ma offre soltanto liste d'ascolto incentrate su un artista o un gruppo. Ogni canzone dev'essere scaricata, il che richiede del tempo: meglio trasferire file mp3 da un computer ai 4 GB di memoria dell'i'm Watch usando un cavo Micro usb.

Alto 52 millimetri, largo 40 e spesso solo 10, il dispositivo pesa circa 100 grammi e risulta comodo da indossare, anche per tutta la giornata. Per maggiori info consultate il sito: www.imsmart.com/it Funziona con: iPhone 4S/5, Android.(science)


02/07/14

World War Z

World Wat Z
Zombie! Orde senza fine di zombie da respingere, con l'unico scopo di sopravvivere e continuare a divertirsi! Direttamente dal grande schermo, dopo averli visti al cinema nel colossal World War Z, ecco tanti altri zombie da affrontare a casa. 

Ventotto livelli che raccontano un'altra storia rispetto a quella del film, da superare per liberarsi una volta per tutte dagli zombie e da ciò che li ha generati. Basta una manciata di centesimi per provarci, e poi potremo goderci un buon gioco di azione con una discreta quantità di munizioni, equipaggiamenti e ovviamente armi, davvero tante da usare contro un esercito di zombie!

Il tema è piuttosto abusato di recente, ma World War Z lo tratta con una certa sapienza, regalandoci una trama ben strutturata e non priva di colpi di scena. Il gioco è graficamente un po' meno spettacolare di come ci viene presentato, ma comunque ottimo da guardare. C'è tanto da fare, da esplorare e da giocare, con acquisti in game non troppo invadenti, quindi il costo di 0,74 € per Android e 0,89 € per Apple è giustificato. Chi vuole un po' di azione e sparare agli zombie... si faccia avanti!(computeridea)






22/06/14

Sports Republic | Le notizie di sport

Sports Republic per Android
Sports Republic ci permette di mettere insieme un giornale sportivo completamente personalizzabile. 

Si collega a Internet e recupera per noi le notizie degli argomenti che ci interessano, in base alle scelte che effettuiamo al momento della registrazione. Possiamo cambiare questi parametri in qualunque momento. L'app genera un mosaico di notizie presentandone le anteprime fotografiche. Possiamo spostare le notizie all'interno della pagina, dare rilevanza ad alcune piuttosto che ad altre, leggere quelle corredate oppure comporre la pagina con gli articoli che vogliamo leggere ed eliminare gli altri. Il servizio è gratuito ma dobbiamo sopportare il fatto di avere i banner pubblicitari nelle pagine del "nostro magazine".

Dotato di una grafica elementare ma molto chiara, Sports Republic è gratuito e totalmente in italiano e permette di avere notizie solo video o anche testuali, salvare alcune notizie per leggerle anche in off-line seguire sport stranieri.(computeridea)



21/06/14

Springpad | Tutto organizzato

Springpad per Android
Sebbene sia in inglese, Springpad è un ottima app per smartphone e tablet che ci permette di organizzare in modo ordinato la nostra vita e i nostri impegni con una serie di note, scadenze, post-it, memo e liste di cose da fare.

Una volta installata possiamo usarla per organizzare e suddividere in diverse categorie le cose che appuntiamo. Se la facciamo interagire con il localizzatore GPS potremo anche annotare posizioni e luoghi di interesse. Possiamo usarla per prendere appunti e creare liste di azioni, memorizzare dati in merito a prodotti, luoghi di interesse.

Possiamo usarla per prendere appunti e creare liste di azioni, memorizzare dati in merito a prodotti, luoghi o film che ci interessano, registrare un memo vocale o prendere un appunto usando una foto. Ottima la funzione per inserire tag, bandierine per il livello di importanza e attivare avvisi automatici per quando le scadenze si avvicinano troppo. Mi ha compito la possibilità di condividere le nostre note e seguire quelle di altre persone, in questo modo Springpad può essere usata anche da un gruppo di lavoro. La compatibilità è verso tutti i dispositivi Android ed è gratuita.(computeridea)



Swiftkey Tablet Free | La tastiera si evolve

Swiftkey Tablet Free per Android
Una tastiera virtuale che impara da quello che abbiamo già scritto. Swiftkey Tablet Free è il nome della versione gratuita e di prova, valida per un mese, di quella che è la più venduta app di tastiera per Android (il suo prezzo è di 1,99€).

Vincitrice del Webby Award & Global Award for Innovation è una tastiera virtuale multi-linguaggio, non QWERTY, capace di gestire il suggerimento ortografico di tre lingue contemporaneamente. Se la installiamo sostituisce la tastiera virtuale presente per impostazione nel nostro dispositivo.

Suggerisce durante la digitazione parole che legano anche sintatticamente con quelle appena digitate e se le diamo accesso ai profili delle nostre app più usate come Gmail, Twitter, Facebook, memorizzerà le nostre espressioni più frequenti per suggerircele se rileverà che stiamo per usarle. La funzione Swiftkey Flow permette di passare da un tasto all'altro strisciando il dito sullo schermo, senza bisogno di alzare il polpastrello. La sua compatibilità e verso tutti i dispositivi Android.(computeridea)




20/06/14

PicShop Lite | Scatta e ritocca

PicShop per Android
PicShop Lite è la versione gratuita di Photo Editor, acquistabile al prezzo di 3,99€, permette di effettuare i ritocchi di base alla foto scattate con smartphone o tablet.

Ci guida con una serie di istruzioni a schermo fin dai primi passi, ma poi è facile orientarsi tra i suoi pannelli. Possiamo ritoccare uno scatto effettuato al momento, oppure accedere a fotografie salvate nel dispositivo o presenti nella nostra pagina di Facebook.

L'app presenta sei pannelli, ciascuno con diversi opzioni. Il primo serve per scegliere lo scatto, l'ultimo è per il salvataggio o la condivisione anche via posta, Bluetooth, cloud o su Facebook. Gli altri sono Edits, con ritagli e modifiche ai colori, luminosità e varie funzioni grafiche, Filters per applicare diciotto titpi di filtri, Frames che applica diciannove cornici differenti e infinite Extras, per decorare la foto con fumetti scritte a mano e adesivi divertenti.

Anche se solo in lingua inglese, PicShop è molto intuitiva, gratuita e di rapido utilizzo.(computeridea)

14/06/14

Terza parte | Turismo 3.0 | Strumenti in uno Tripwolf | Prenotare prima di partire

Tripwolf per Android, è un'unica app contenente guide turistiche per le città più belle del mondo. Gratuita se ci accontentiamo delle versioni di anteprima, con un costo di 4,49€ ci permette di ottenere più di 400 luoghi di interesse con informazioni dettagliate e recensioni degli altri viaggiatori. 

Ogni città è corredata da una mappa stradale, una "guida di viaggio" e consigli. Sul Windows Store troviamo Guida del mondo - World Explorer, gratuita, capace di elencare i punti di interesse della zona dove siamo in base al sistema di geo-localizzazione. Per oltre mezzo milione di essi sono presenti recensioni di altri viaggiatori e i loro feedback. Nearest Places Around You Free, per BlackBerry, offre praticamente lo stesso servizio: attiviamo l'app, ci lasciamo geo-localizzare ed ecco che otterremo un elenco dei luoghi interessanti da visitare nell'area. Ovviamente ne esistono tante, moltissime altre che attendono solo di essere esplorate.

Prenotare prima di partire 
Particolarmente interessanti, tanto che stanno avendo un successo incredibile, sono le app che ci permettono di controllare la disponibilità di posti in alberghi, pensioni, bed and breakfast o campeggi ben prima di partire. Parliamo di servizi come TripAdvisor o Trivago. Il primo ha app disponibili per iPhone, smartphone Android, Windows Phone e telefoni Nokia, oltre che per tablet con iOS e Android.

Il secondo ha app per BlackBerry, Android e iOS. Il servizio fornito è identico a quello che si trova sul sito Web: selezioniamo la località, impostiamo i parametri di ricerca dell'alloggio per il periodo che ci interessa e controlliamo la disponibilità, guardiamo le foto della camera e, soprattutto, leggiamo le recensioni degli altri utenti e dei vacanzieri che ci hanno preceduto. Il sistema, che si basa così su di un feedback universale, trasversale e assolutamente non censurabile, ci permette di non avere sorprese.

Informazioni in viaggio 
Per chi si sposta in auto consigliamo a occhi chiusi il gratuito Waze, disponibile per BlackBerry, iOS, Android e Windows Mobile: si basa sul feedback di altri viaggiatori e informa sulle condizioni di traffico in strada, dalla presenza di ingorghi a incidenti o deviazioni.
(computeridea)


27/05/14

LG Pocket Photo | Le vostre foto ovunque volete!

LG Pocket Photo
(immagine dal web)
LG Pocket Photo promette di stampare in assoluta libertà e senza fili! Missione compiuta?

Si chiama Instant Mobile Print ed è un sistema  per stampare immediatamente le foto scattate con il proprio smartphone o tablet in modalità wireless.

La proposta di LG per questo settore in grande espansione è Pocket Photo, una micro-stampante che si collega a dispositivi iOS e Android tramite app specifiche e sfrutta la connettività NFC e Bluetooth per stampare senza fili. E' anche possibile modificare le immagini con un semplice editing e applicare alcuni filtri artistici, mentre la stampa si avvale dell'innovativa tecnologia Zero Ink.

LG Pocket Photo funziona bene e mantiene quello che promette, ma oltre al prezzo iniziale bisogna mettere in conto 0,50 € per ogni foto stampata, le cui dimensioni di 5,1x7,6 cm sono inoltre la metà di quelle "classiche".(computeridea)

14/05/14

Terza parte | Come scegliere un tablet | I sistemi operativi.

Abbiamo dunque superato il muro delle categorie alle quali appartengono i tablet in commercio, avendo trovato quello che più si s'addice alle nostre esigenze. Però è giunto il momento di valutare, esattamente il sistema operativo che più possa adattarsi alle nostre necessità.

Ad oggi i tablet che troviamo in commercio, sono equipaggiati con tre tipi di sistemi operativi:

  • iOS di Apple
  • Android di Google
  • Windows 8 di Microsft

Scegliere il sistema operativo tra questi tre, assume un'importanza ancor più rilevante rispetto alla scelta del tablet stesso! Proprio cosi, in quanto dal momento che è proprio il sistema operativo in uso che definisce cosa potremo fare con il nostro apparato mobile. Per dare una descrizione esaustiva dei tre sistemi operativi servirebbero decine di post, ma la nostra scelta possiamo comunque sia effettuarla basandoci sulle caratteristiche principali di ognuno dei tre sistemi operativi.
iOS-Windows 8-Android
(immagine dal web)

iOS di Apple.
Per chi ha già una certa familiarità con un iPhone o Mac OS, può benissimo continuare la sua user experience in tutta semplicità. Dispone di una quantità infinita di app da scaricare dal suo App Store. Dunque l'ideale per un'uso multimediale e per la visualizzazione delle immagini che con il display a Retina di terza generazione, diventa pressoché impossibile trovare eguali in giro.

Android di Google.
Se la nostra passione per la personalizzazione è forte ed irrefrenabile, allora conviene dirottare l'attenzione verso il sistema operativo di Google, Android. Nel complesso decisamente più articolato rispetto ad iOS, ma è altrettanto fornito di versatilità senza pari, non a caso è equipaggiato nella maggior parte dei dispositivi mobili in commercio. Nella sua più recente versione Jelly Bean, ha assunto anche un gradevole aspetto estetico, fornendo infinite possibilità d'utilizzo.

Windows 8 di Microsoft.
Ovvero sia il mondo del business, con tutta l'esperienza di Microsoft a portata di touch! Ideale per chi ne fa un uso lavorativo e studio, con uno strumento eccellente come quello di Office, e per chi ha la necessità di condividere file e documenti tramite cloud. Le app nel Windows Store non saranno all'altezza della qualità e della quantità dei precedenti OS ma hanno un margine di miglioramento notevole.

Concludendo possiamo dunque affermare che iOS è puro divertimento, Android è tecnologia e personalizzazione, mentre Windows 8 è lavoro e studio. (computer idea)



01/05/14

Mercato | BlackBerry | "Meglio guardare al bicchiere mezzo pieno".

BlackBerry Q10 e Z10 (immagine dal web)
Grazie al successo oltre le aspettative ottenuto dalle new entry dei modelli nuovi Q10 e Z10, BlackBerry preferisce guardare al..."bicchiere mezzo pieno".

BlackBerry ha di recente rivisto rialzare le stime riguardo le vendite dei propri dispositivi per tutto il 2013. Se pensiamo che questa quota era ferma soltato poco tempo fa a 11 milioni, a fine giorno BlackBerry ha innalzato tale previsione, facendola balzare a 14 milioni di dispositivi venduti.

A quanto pare i nuovi modelli dell'azienda canadese stanno avendo molti consensi sia in casa propria che nel mercato britannico, invece nelgi Stati Uniti la concorrenza spietata di iOS e Android non ha ancora consentito agli smartphone più recenti di BlackBerry di ritagliarsi un ruolo di primo piano, in particolare al di fuori del settore business. (computer idea)

30/04/14

Un Dual Sim tutta potenza | Forward Prime tutta la potenza di NGM in questo smartphone Dual Sim.

NGM Forward Prime
Forward Prime tutta la potenza di NGM in questo smartphone Dual Sim. Si tratta di uno smatphone con sistema operativo Android, e si colloca in tutta la sua potenza, nel segmento di dispositivi mobili di fascia medio-alta.

NGM lo propone al prezzo di 399.00€ a partire dal 1 Luglio. La caratteristica principale di questo terminale è che si possono gestire contemporaneamente due sim, grazie alla funzione Dual-Sim, ma a questo si aggiunge anche lo spessore di soli 7,8 mm, il processore quad-core a 1,7 GHZ ed il display da 4,7 pollici  con risoluzione di 1.280x720 pixel e densità di 330 ppi. Queste caratteristiche mettono in evidenza la dotazione hardware di tutto rispetto del Forward Prime.

Il device è equipaggiato anche di una fotocamera posteriore da 8 megapixel ed una frontale da 32 megapixel, invece la memoria interna può essere estesa fino a 16 GB.
La batteria è un pack da 1800 mAh e la connettività HSPA+, Wi-Fi e Bluetooth fanno da conclusione alle specifiche tecniche, che mi sento in tutta sincerità affermare, davvero interessanti, cosiderando il prezzo di listino.

19/04/14

Chi siamo | Ce lo dice lo smartphone che utilizziamo! Lo smartphone che usiamo dice più di quanto si possa immaginare.

Lo smartphone che usiamo dice più di quanto si possa immaginare. È proprio il caso di dirlo, dopo avere dato uno sguardo a quanto ne è venuto fuori a seguito di una ricerca effettuata, esaminando i tweet che ha evidenziato l'utente sui generis per ogni tipo di smartphone.

MapBox e Gnip hanno fatto uso dei dati di circa tre milioni di tweet, e ciò che ne è scaturito e quanto segue: una sorta di mappa dove la prevalenza degli smartphone di casa Apple è dominante nelle aree centrali urbane particolarmente benestanti delle città.
Più ci si allontana da tale centro città, più ci si trova a contatto con il dominio del sistema operativo più diffuso e al mondo, ovvero sia Android.
La mappa di MapBox e Gnip

Chiaramente i risultati sono da prenderli con le dovute cautele ma di certo sono parecchio attendibili rispetto alla realtà attuale. "Chi non compra l'iPhone lo fa solamente perché costa troppo". Un liet motiv che spesso si sente dire in giro, è visto i prezzi c'è da crederci! In quanto i più benestanti fanno uso dello smartphone di casa Apple, contrariamente ai più poveri che prediligono quelli con sistemi operativi Android.

Facendo un controllo incrociato dei dati estratti su oltre tre milioni di messaggi su Twitter, MapBox e Gnip, hanno generato a una mappa interattiva nella quale ai puntini colorati corrisponde un determinato sistema operativo: il rosso per l'iOS, verde per Android, viola per quello del BlackBerry. Il risultato è che nelle aree urbane più ricche e costose l'iPhone è dominatore indiscusso. Più ci si allontana e si va verso le periferie o le aree di campagna, più compaiono puntini verdi, quelli di Android.

COME SIAMO MESSI IN CASA NOSTRA
Nelle due più grandi metropoli italiane, Roma e Milano il risultato non cambia rispetto a quello del resto del mondo. Nel centro di Roma e fino ai confini del Grande Raccordo Anulare, la presenza dell'iOS è importante, con una evidente predominio anche nell'area nord della capitale, notoriamente benestante. Il quartiere marittimo di Ostia, al contrario, è una domianzione incontrastata del sistema operativo Android. Inesistente o quasi, in tutta l'area urbana di Roma, il BlackBerry.

Smartphone e società
Contrariamente a Milano dove, a causa con ogni probabilità la presenza di uomini d'affari e dell'alta finanza, è presente una discreta presenza viola BlackBerry, il colore scelto per lo smartphone di casa Rim. Anche nel capoluogo lombardo iOS domina nelle aree centrali, seguito da una consistente presenza di Android che però, differentemente a quanto accade a Roma, non dilaga nelle periferie, dove resistono iPhone e Ipad i due prodotti più utilizzati. Indice, questo, di una ricchezza maggiore nell'hinterland lombardo spesso sede di aree industriali e commerciali più che benestanti.

IL PROFILO DI CHI USA iPHONE E CHI ANDROID
La mappa di MapBox e Gnip delinea una presenza di iPhone nelle aree più ricche delle città. Un dato questo che viene ulteriormente confermato da un'altra ricerca, condotta da Civic Science negli Stati Uniti, che ha delineato l'utenza Apple e quella Android con qualche risultato prevedibile ma anche qualche sorpresa. Gli utilizzatori di smartphone Android, ad esempio, sono uomini per il 56% dei casi e si tratta di tecnici o operatori nel settore delle tecnologie, sul quale si informano anche maggiormente (quasi il 40% rispetto alla media Usa contro poco più del 20% degli utlizzatori di iPhone).
Mentre chi utilizza il melafonino è più istruito e più facoltoso: chi acquista un prodotto Apple ha un reddito di gran lunga superiore alla media statunitense, a differenza di chi compra telefoni Android che si colloca perfettamente nella media. Infine, un dato grazioso: gli utilizzatori del sistema operativo open source amano le bevande superalcoliche più della media, il 33% in più.

11/04/14

Attenti alle app Fake del PlayStore

Questa volta a colpire il Google PlayStore è stata l'app "Virus Shield". Facendosi passare per un anti-virus a pagamento, ma in realtà è una gigantesca truffa!

Il PlayStore di Google è ben conosciuto per la sua vasta e ampia scelta di applicazioni che può offrire ai suoi utenti.
Purtroppo, però, non tutte le applicazioni che offre sono valide (o funzionali) questo perchè Google da un "accesso libero" agli sviluppatori e non fa tantissimi controlli come Apple sul suo AppStore. Infatti al'interno del PlayStore si possono trovare app con virus, che crashano di continuo e, avvolte, dei grandissimi fake.

Questo è il caso di Virus Shield. Un'applicazione che si faceva passare per un anti-virus ma in realtà era un grandissimo fake, infatti questa app non faceva assolutamente niente. 
Il vero problema è che era a pagamento, a ben 3,99$ (in America) ed era piena zeppa di commenti e recensioni positive! 

Virus Shield
Virus Shield, dopo averla scaricata (occupava meno di 1MB quindi già questo dovrebbe far pensare quanto valida potesse essere come anti-virus), faceva comparire sullo schermo del proprio smartphone una croce rossa, per indicare dei problemi, e dopo qualche secondo la croce scompariva e appariva il segno di spunta, per dire che ora il devide era protetto.

Insomma, un fake a tutta regola. Ma io mi domando: com'è possibile che ci fossero cosi tanti commenti positivi? Come mai Google non l'ha subito notata e cavata? 
Google comunque a comunicato, dopo averla cavata, che provederà a risarcire tutti gli utenti che hanno comprato l'app.

Commenti degli utenti che hanno scaricato
Virus Shield

28/02/14

Samsung si prepara a lanciare il Galaxy S5! Il tanto atteso top gamma di Samsung...scalda i motori!

Samsung si prepara a lanciare il Galaxy S5: Il tanto atteso top gamma di Samsung...scalda i motori! Ormai è alle porte l'evento che riguarderà il lancio, come era prevedibile che fosse, del tanto atteso nuovo top gamma di casa Samsung: il Galaxy S5 è pronto per essere messo presentato al pubblico!

L'eco e il vociferare di tale notizia si è moltiplicato nella rete, comprese le indiscrezioni riguardo il device, che confermano più o meno ciò che si era paventato durante gli ultimi due mesi. Quasi certa la presenza tra i punti di forza del nuovo Galaxy di una fotocamera posteriore con sensore da 16 megapixel in grado di registrare video in modalita' Uhd 4K a 30 frame al secondo. Fanno da pendant a tale equipaggiamento, la nuova interfaccia grafica, lo schermo a risoluzione WqHd da 2.560 x 1.440 pixel (ma dovrebbe esserci anche una versione con display Full Hd) con dimensioni superiori ai 5 pollici di diagonale e questa forse la vera grande novità: il nuovo lettore biometrico delle impronte digitali. Ma andiamo per ordine e iniziamo ad esaminare le principali caratteristiche tecniche ed i probabili prezzi.

Galaxy S5
La scheda tecnica ed i probabili prezzi
A guidare servizi e funzionalità del telefono ci penseranno l'ultima versione di Android (la 4.4.2 Kit Kat) e due varianti di processore: un quad core Qualcomm Snapdragon 805 e un octa core Exynos 6 proprietario (entrambi ad architettura Arm a 64 bit). La dotazione di memoria dovrebbe prevedere quindi tre Gbyte di Ram e uno spazio di archiviazione interno da 32, 64 o 128 GByte. A completare la scheda tecnica del Galaxy S5, infine, una batteria da 3200 mAh.

Il prodotto, stando alle ultime indicazioni, verra' rilasciato sul mercato (presumibilmente in marzo) in quattro modelli distinti, tra i quali una versione Mini, con prezzi di ingresso che dovrebbero ricalcare quelli Galaxy S4 (intorno ai 700 euro) e che nei successivi al lancio si dice essere destinati a un ribasso piuttosto consistente. Il Galaxy S5, in altre parole, potrebbe posizionarsi sui listini sotto i 600 euro gi a partire da fine estate.

Come funzionera' il nuovo sensore per le impronte digitali
Le ipotesi iniziali di uno scanner dell'iride a bordo del nuovo smartphone, attributo che avrebbe sancito un importnte salto in avanti tecnologico rispetto al suo predecessore, sembrano per il momento cadute in relazione a quanto pubblicato dal sito SamMobile , notoriamente molto bene informato sulle cose di casa Samsung.
Il sensore per il riconoscimento delle impronte digitali, in grado di rilevare in automatico l'utente e sbloccare l'accesso al dispositivo, non sarà integrato sotto la matrice del display come si pensava bens all'interno del tasto fisico Home, esattamente come Apple ha concepito il suo Touch ID per l'iPhone 5S e Htc il proprio sistema di rilevamento delle impronte sul top di gamma One Max.

Il sensore di Samsung, a quanto si apprende, funzioner solo tramite uno swipe dal basso verso l'alto, sensibile all'umidità (dovrebbe quindi essere usato con le dita asciutte) e permetterà di registrare sino ad otto diverse impronte, assegnando ad ognuna di queste una specifica funzione, applicazione o altro ancora (un sito Web, un account di un servizio online, un widget). L'interazione con alcune funzioni dello smartphone, in altre parole, potrebbe avvenire senza dovere inserire ogni volta username e password e strisciando semplicemente il proprio dito sul tasto Home.

L'integrazione della tecnologia di scanning delle impronte, inoltre, abiliterà il Galaxy S5 alla "criptazione" di file, cartelle di documenti e applicazioni sensibili tramite due funzionalità sviluppate ad hoc (Personal Folder e Private Mode). Secondo SamMobile, e questa un'affermazione ovviamente tutta da verificare, il nuovo lettore di impronte di Samsung sarà - nonostante le molte caratteristiche in comune - molto più preciso e funzionale di quello di Apple che e in grado di aumentare sensibilmente le qualità di "personalizzazione" dell'apparecchio.

26/01/14

Fare foto dall'alto ora è possibile con Pocket Drone

The Pocket Drone un drone piccolo e leggero, da comandare anche tramite app su smartphone e tablet. L’interesse nei confronti dei droni è in forte crescita. Lo dimostrano iniziative come Amazon Prime Air per la consegna a domicilio delle merci, ma anche la diffusione di dispositivi realizzati esclusivamente a fini ludici. 


Un’ulteriore conferma arriva dalle pagine di Kickstarter: i responsabili del progetto The Pocket Drone hanno lanciato pochi giorni fa la campagna di crowd funding necessaria per ottenere i 35.000 dollari necessari ad avviare la commercializzazione del prodotto. Il successo è andato fin da subito ben oltre le più rosee aspettative: con ancora un mese e mezzo a disposizione per raccogliere fondi, l’investimento complessivo dei backer (coloro che finanziano i progetti con il proprio denaro) ha già superato i 365.000 dollari, più di dieci volte quanto sperato inizialmente.

Pocket Drone
Il punto di forza è rappresentato dalle dimensioni estremamente compatte (può essere chiuso e tenuto in tasca) e dalla facilità di utilizzo. Bastano infatti 20 secondo per preparare il tricopter al volo, da controllare tramite un apposito radiocomando oppure attraverso un’applicazione per smartphone o tablet Android e iOS. Inoltre, il codice del software è open source, dunque in futuro potrà contare sull’integrazione di novità da parte degli sviluppatori di tutto il mondo. The Pocket Drone ha un’autonomia che gli permette di restare in volo fino a 20 minuti e offre un attacco standard per la fotocamera, utile per immortalare un paesaggio dall’alto. Il telaio è costruito con elementi in fibra di carbonio o resine plastiche resistenti agli urti, che assicurano all’intera struttura un buon grado di solidità. Tra le funzionalità più interessanti anche quella che permette di stabilire in anticipo un percorso ben preciso da seguire, lasciando che sia poi il GPS integrato a guidare il piccolo velivolo senza alcun intervento umano. Per quanto riguarda il prezzo, in questa fase di crowd funding l’acquisto del drone richiede una spesa pari a 445 dollari, ai quali se ne devono aggiungere altri 50 per chi desidera il kit con il controller.

22/01/14

Android OS mobile globale indiscusso | Windows Phone in Europa domina e iPhone negli USA non ha pari!

Android è l'OS mobile di livello globale indiscusso! Windows Phone cresce in Europa (dove in alcuni Paesi, Italia compresa, cattura circa il 10% della richiesta), mentre negli Stati Uniti, iPhone rimane ancora lo smartphone più diffuso.

Il sistema operativo mobile Android, può contare su di una quota di mercato superiore all'80%: tale percentuale non può avere equivoci di sorta se vogliamo iniziare ad avere una visione globale del presente e futuro dell'universo mobile. Un universo che dietro i due colossi californiani, vede girare come fossero satelliti in cerca della propria orbita e posizione tutti gli altri: Microsoft con il suo Windows Phone e l'hardware targato Nokia, BlackBerry con le forse ultime chance di ritagliarsi uno spicchio anche nel segmento consumer e chi, lato piattaforme, vuole mettere nelle mani degli operatori valide alternative ai sistemi più diffusi.

In questa sezione ci sono outsider come Firefox Os, Ubuntu e Jolla Sailfish Os, e per certi aspetti anche Samsung, che dei cellulari (e degli smartphone) è ormai regina indiscussa a cavallo di Android ma in pancia (da tempo) sta covando il progetto Tizen Os.

Percentuali OS mobili
DoCoMo si defila, che intenzioni ha Samsung? É noto che il chaebol coreano, ma il discorso vale potenzialmente anche per aziende come Lg o Sony, vorrebbe ridurre drasticamente la propria dipendenza da Android, di cui è il produttore icona (il 26% degli smartphone venduti negli Usa sono Samsung).
Per questo la compagnia ha dato vita, in collaborazione con Intel e l'operatore giapponese Ntt DoCoMo, a una piattaforma open source che sulla carta dovrebbe indirizzarsi sia ai prodotti di fascia alta sia alle soluzioni a basso costo destinate ai mercati emergenti per competere a Windows il ruolo di terza forza in campo mobile.

Al Mobile Congress di Barcellona di fine febbraio è atteso il battesimo dei primi terminali Samsung basati sul nuovo software, di cui sarà celebrato il lancio vero e proprio. É però notizia di due giorni fa che Ntt Docomo ha bloccato il debutto del primo telefonino Tizen in Giappone (previsto per marzo), ritenendo troppo esigui gli spazi di mercato per un ulteriore sistema operativo da affincare ad iOs ed Android. Samsung, da parte propria, non dovrebbe cambiare piani e quindi non cancellare il previsto annuncio al Mwc, ma è ovvio che il dietro front del carrier nipponico apre il fronte a qualche riflessione aggiuntiva. Cosa farà, in buona sostanza, il produttore coreano?

Investirà massicciamente per promuovere Tizen oppure procederà con la massima cautela per sondarne via via il credito presso utenti ed operatori (magari a cominciare solo da quelli, come Orange e Vodafone, che si sono imbarcati in questo progetto)? L'idea di fondo è quella di portare questa piattaforma non solo sui telefonini ma anche su Tv, camere digitali, auto e altri gadget elettronici. Un'idea che, guarda caso, ha già avuto da tempo anche Google per il suo Android. Ecco Cos, il sistema operativo mobile del governo di Pechino Lenovo, Huawei, Zte ma anche Xiaomi (la Google cinese, secondo la personalissima interpretazione di alcuni esperti) e l'accordo che Apple ha perfezionato con China Mobile per proporre i suoi iPhone ai 760 milioni di abbonati all'operatore mobile più grande del mondo. Che il vento proveniente dalla Cinese sia frizzante in ambito telefonini lo sapevamo da tempo.

Da qualche ora lo è ancora di più per via di Cos, acronimo di China Operating System, e cioè il nuovo sistema operativo mobile fortemente voluto dal governo di Pechino e che qualcuno sostiene abbia lo stesso codice sorgente di Android. Realizzato con l'aiuto di Htc, il software in questione è una scommessa che la Cina vuole vincere al cospetto delle grandi multinazionali occidentali, da cui vorrebbe completamente staccarsi quanto a forniture di tecnologie (per ragioni di sicurezza e forse non solo).

Cos nasce per essere più affidabile di Android e più aperto di iOs, presentandosi di fatto con peculiarità che sono anche quelle di Tizen. I produttori cinesi, questo è certo, avranno a breve un'alternativa ad Android, anche in chiave computer, interamente sviluppata in casa. Interfaccia utente compresa. Riuscirà, il nuovo Os, a dare del filo da torcere a quelli di Apple e soprattutto di Google, che anche in Cina vanta una quota di mercato intorno all'80%? Per il momento è noto che sia China Mobile che China Telecom hanno testato nei mesi scorsi alcuni smartphone basati su Cos e che sono circa 100mila le applicazioni (fra queste Angry Birds) che possono girare sulla piattaforma. Ma la domanda principale è un'altra: ci sarà spazio per tutti?

05/01/14

Facciamo fitness con gli occhiali di Google

Grande attesa per il CES, la 47esima edizione del Consumer Electronic Show che avverrà a Las Vegas dal 7 al 10 gennaio. Saranno presentate tutte le novità digitali . Da Technogym il tapis roulant per i Google Glass .   
Conto alla rovescia per il CES di Las Vegas. La 47esima edizione del Consumer Electronic Show si  metterà in vetrina dai computer ibridi ai tablet, dagli smartphone ai televisori 4K, fino ai primi esemplari di pc, console per l'intrattenimento da salotto e ai wearable device: orologi intelligenti, occhiali e accessori digitali da indossare. In primavera arriveranno i Google Glass e tra le app e soluzioni a loro dedicate, che verranno presentate al CES, spicca un tapis roulant compatibile con i Glass, sviluppato dall'italiana Technogym, leader nel settore fitness e wellness.

Tapis roulant con Google Glass
Gli utenti potranno controllare e accedere a tutte le funzioni della macchina con il comando vocale e riceveranno feedback sul loro allenamento attraverso le lenti degli occhiali. Grazie alla tecnologia UNITY, la nuova consolle Android di Technogym, gli attrezzi per l’allenamento cardio, dal tapis roulant, alla cyclette, all’ellittico, sono compatibili e integrabili con ogni app o device esterno. ''La piattaforma UNITY offre il look and feel del proprio tablet per un’esperienza di allenamento interattiva rivoluzionaria - afferma Nerio Alessandri, presidente e fondatore di Technogym - propone agli utenti un programma di allenamento personalizzato sui propri obiettivi, i propri gusti e le proprie app preferite ed è aperta a qualsiasi app o device esterno, come Google Glass o i numerosi strumenti per la rilevazione del movimento''.
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