#iPhone 6S #Dettagli #Specifiche #Tecniche | #Proc...: Grazie all'ente TEENA che si occupa delle telecomunicazioni in Cina, è stato possibile avere ulteriroi dettagli riguardanti il processo...
Visualizzazione post con etichetta iPhone. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta iPhone. Mostra tutti i post
20/09/15
01/07/14
Nuova pubblicità di Apple dedicata ai genitori
Pubblicato da
Unknown
Parenthood è il nuovissimo spot di Apple che è esclusivamente indirizzato a tutte le mamme e ai papà.
Nella pubblicità possiamo vedere come i padri, con l'utilizo di iPhone 5s, riescono a controllare, badare, aiutare, giocare ed insegnare ai propri figli. Addirittura vediamo una scena, molto divertente, dove la famiglia esce di casa in macchina alla ricerca del cane che riesce a ritrovare usando l'iPhone.
Dopo aver sviluppato gli spot "Powerful" ed "Energy" adesso Tim Cook ha deciso, dopo aver presentato al WWDC2014 il nuovo software ios8, di presentare "Parenthood". Uno spot esclusivamente dedicato ai genitori.
![]() |
Parenthood, immagine presa dal web |
Insomma nello spot non solo vediamo le nuovissime funzionalità di ios8 ma anche i vari gadget nuovi che sono usciti e usciranno (le luci e le telecamere e i termometri gestiti dai dispositivi Apple).
Con questa pubblicità Apple manda un messaggio chiaro: i suoi dispositivi non sono solo per i musicisti e per gli artisti e nemmeno per solo gli studenti o i business man. Sono dispositivi da usare nella vita di tutti i giorni, per ogni cosa e ogni evenienza. (Applesfera)
28/06/14
A prova di caduta | Dispositivi elettronici resistenti
Pubblicato da
Vito Ienna
![]() |
Apple pensa ad un'anticaduta |
Niente paura: Apple ha ideato un sistema per rallentare la caduta del dispositivo, proteggendone le parti più vulnerabili, come lo schermo. Sensori simili ad accelerometri rilevano un iPhone o un MacBook "in caduta libera" e allertano un processore che attiva misure preventive. Apple sta pensando a diverse tecniche di limitazione dei danni: per esempio, gas sotto pressione per il percorso, perchè l'inevitabile impatto avvenga su un bordo.
Oppure, espulsione di una superficie aerodinamica per ridurre la velocità dell'oggetto e, ancora, ritrazione dei tasti per proteggerli dal colpo. Il dispositivo, poi, potrebbe anche comportarsi come una scatola nera, registrando dati sulle cadute per aiutare i progettisti e realizzare gadget più robusti in futuro.(science)
19/06/14
Wake N Shake Alarm Clock | Risveglio...Shock
Pubblicato da
Vito Ienna
![]() |
Wake N Shake Alarm Clock |
Tutte, però, sono pensate per regalare un risveglio il più possibile morbido e indolore, cosi da cominciare bene la giornata. Ebbene Wake N Shake Alarm Clock parte da un principio completamente diverso ed è dedicata a chi proprio non ne vuole sapere di alzarsi e ha bisogno di un sistema più energico per iniziare la giornata.
Si punta la sveglia, si va a dormire e al mattino dopo, all'ora prefissata, la sveglia suona a tutto volume. Non c'è un tasto per abbassarla, non c'è modo di spegnerla, non ci sono pulsanti: nessuna pietà! L'unico modo di fare smettere lo strazio è afferrare l'iPhone e scuoterlo vigorosamente. Il sistema funziona meglio se si posiziona la smartphone a qualche metro di distanza, cosi da essere fisicamente obbligati ad alzarsi dal letto. Crudele? Probabile, ma funziona! Il prezzo dell'app è di 1,79€.(computeridea)
10/06/14
Finalmente potrai ballare usando Apple TV!
Pubblicato da
Unknown
DanceParty è la nuova app che dovrebbe uscire a fine Luglio. Usando Apple TV e il tuo iPhone potrai avere una console!
La nuovissiva app è molto simile a Dance Center e a tutti i giochi da ballo che la Wii, la XBox e la PlayStation ci hanno gia fatto vedere. Ma questa volta non ci vorrà nessun Kinect o console costosa per poter ballare.
La Apple TV è un dispositivo che piano piano si integra di più nelle nostre case aggiungendo sempre nuove applicazioni e servizi. E ora, a quanto pare, sta cercando di entrare anche nel momdo videoludico.
Questo lo dimostra la nuova app DanceParty (che dovremo riuscire a scaricare a fine Luglio). Usando la Apple TV e il proprio iPhone (come controller), tramite AirPlay, si potrà ballare davanti alla propria TV giocando da soli o con i propri amici.
07/06/14
È ora di salutare i 16GB del iPhone?
Pubblicato da
Unknown
Secondo voi i 16GB iniziano ad essere troppo pochi per un iPhone?
Apple, dopo l'uscita del iPad di quarta generazione, ha messo anche in vendita (in modo "silenzioso") un modello da ben 128GB. E dopo aver notato le buone vendite di quel modello quando presentarono l'iPad Air e il mini con retina display lo proposero anche su questi ultimi dispositivi.
Il primo iPhone di Apple, nel 2007, aveva solo 4GB di memoria (il modello meno costoso). Ma gia con l'uscita del iPhone 3G non esisteva più il modello da 4GB e quello più economico era da 8GB. Quando arrivò l'iPhone 4s come modello base cerano i 16GB.
Rimisero il modello da 8GB solo al arrivo del iPhone 5 e addesso con il 5c l'hanno riproposto per far qualche vendita in più.
Detto ciò possiamo comunque notare come siamo passati dai 4 agli 8 e poi ai 16. Quindi mi viene spontaneo pensare che prima o poi abbandoneranno pure i 16GB (da rimetterli solo per il modello vecchio nei paesi emergenti) per passare ai 32GB.
Il passaggio dei GB lo si fa soprattutto per il grande aumento di app e di cose che si possono fare col proprio smartphone. Ormai la gente non scatta due o tre foto ma VIVE facendo decine di foto e video ogni giorno per caricarle in tutti i social.
Ci sono anche i vari Cloud come iCloud, Dropbox, Box, Google Drive, ecc.. Ma sono un po' limitati e se non hai connessione internet non ti servono più di tanto.
![]() |
iPhone6 immagine presa dal web |
Di solito Cupertino offre solo 3 "taglie": 16-32-64 GB. Quindi con molta probabilità tra poco potremo scegliere tra 32-64-128 GB.
Un'altra ragione che mi fa pensare (e sperare) che il prossimo iPhone 6 non offra più i 16GB è il rumor che dice che costerà 100€ in più. Dicono che la ragione sarà per lo schermo più grande ma a quel punto, se proprio dovrà costare di più, dovranno "offrire" qualcosa di più di un semplice schermo più grande.
Voi cosa ne pensate?
02/06/14
Multitasking e Siri | Un'assistente in carne ed ossa
Pubblicato da
Vito Ienna
Siri e il multitasking. Fin dalla sua prima comparsa
Siri è diventata più di un'applicazione,
ma quasi un personaggio in carne e ossa.
Il cosiddetto "assistente virtuale": in verità, ha mostrato più di una lacuna nonostante l'ormai proverbiale senso dell'umorismo lo abbia comunque reso una presenza irrinunciabile su iPhone e iPad. Apple ha rinnovato profondamente Siri, poiché un vero maggiordomo, o assistente deve essere prima di tutto efficiente. Graficamente, l'app è stata ridisegnata e ora si sovrappone a qualunque contenuto del display.
Le risposte a tutte le domande sono visibili nella schermata possono anche ordinare ricerche su Wikipedia e su Twitter, oltre a svolgere mansioni più pratiche come, tra le altre, attivare il Bluetooth o le connessioni wi-fi.
Tra i compiti di Siri ci sarà anche quello di assistente alla guida, come vedremo più avanti.
Un assistente capace di svolgere molti compiti si adatta perfettamente a un sistema multitasking. Il nuovo iOS 7 gestisce più applicazioni aperte allo stesso tempo ed è possibile vedere le schermate di ognuna di esse in anteprima premendo due volte il tasto Home.
Per evitare che questo prosciughi troppo in fretta la batteria, iOS 7 ottimizza gli aggiornamenti delle app perché avvengano nei momenti più utili, regolandosi in base al tipo di utilizzo che ne facciamo e agli orari più frequenti.(computeridea)
Il cosiddetto "assistente virtuale": in verità, ha mostrato più di una lacuna nonostante l'ormai proverbiale senso dell'umorismo lo abbia comunque reso una presenza irrinunciabile su iPhone e iPad. Apple ha rinnovato profondamente Siri, poiché un vero maggiordomo, o assistente deve essere prima di tutto efficiente. Graficamente, l'app è stata ridisegnata e ora si sovrappone a qualunque contenuto del display.
Le risposte a tutte le domande sono visibili nella schermata possono anche ordinare ricerche su Wikipedia e su Twitter, oltre a svolgere mansioni più pratiche come, tra le altre, attivare il Bluetooth o le connessioni wi-fi.
![]() |
Siri ed il multitasking di iOS 7 (immagine dal web) |
Tra i compiti di Siri ci sarà anche quello di assistente alla guida, come vedremo più avanti.
Un assistente capace di svolgere molti compiti si adatta perfettamente a un sistema multitasking. Il nuovo iOS 7 gestisce più applicazioni aperte allo stesso tempo ed è possibile vedere le schermate di ognuna di esse in anteprima premendo due volte il tasto Home.
Per evitare che questo prosciughi troppo in fretta la batteria, iOS 7 ottimizza gli aggiornamenti delle app perché avvengano nei momenti più utili, regolandosi in base al tipo di utilizzo che ne facciamo e agli orari più frequenti.(computeridea)
09/05/14
iPhone "Perfetto" | Un accessorio per una pellicola...perfetta!
Pubblicato da
Vito Ienna
![]() |
Perfetto Cellularline (immagine dal web) |
A prima vista appare subito...Perfetto! Si esattamente cosi si chiama l'accessorio che Cellularline propone, semplice ma in realtà necessaria di grande attenzione.
Con Perfetto, disponibile al prezzo di 12,99 €, sarà possibile applicare la pellicola protettiva sul display di iPhone 4-4S e 5 in tre semplici step, senza rischiare di sbagliare la posizione, di attaccare e togliere del continuo la pellicola e dare vita a quelle antiestetiche e fastidiose bollicine d'aria.
Un'operazione resa ancora più semplice e sicura da questo kit che include:
- un panno per la pulizia del display
- una pellicola "screen protector"
- un adesivo antipolvere. (computer idea)
06/05/14
iOS 7 | La versione beta di iOS fa passi avanti verso quella definitiva.
Pubblicato da
Vito Ienna
![]() |
iOS 7 (immagine dal web) |
Nell'attesa di vedere all'opera il promettente sistema operativo iOS 7 in versione definitiva, Apple ha recentemente reso disponibile la beta 2 del suo futuro sistema operativo che tra le altre cose introduce novità come la compatibilità anche con iPAd 2-3-4 e iPad Mini, in aggiunta alla risoluzione dei tanti bug riscontrati nella prima versione beta.
L'esperienza di iOS 7 su tablet non dovrebbe discostarsi tanto rispetto a quella che si avrà su iPhone, anche se la strada per una versione stabile e definitiva senza alcun bug pare ancora lontana. (computer idea)
24/04/14
Apple e Facebook, ricavi da record
Pubblicato da
Lifarnur
Tutti amano l'iPhone, tutti navigano su Facebook. Le vendite del noto device e la navigazione e utilizzo di Facebook hanno spopolato. I due colossi nei primi tre mesi del 2014 hanno avuto ricavi ben oltre le attese. Vediamo alcuni dati e qualche commento.
45,6 miliardi di dollari (in aumento dai 43,6 dello stesso periodo precedente) con un utile netto di 10,2 miliardi di dollari (+7,1%), pari a 11,62 dollari per azione diluita per l'azienda di Cupertino. Il margine lordo è stato del 39,3%, rispetto al 37,5% registrato nello stesso trimestre di un anno fa. Le vendite internazionali hanno rappresentato il 66% del fatturato trimestrale. In testa al record del fatturato, le forti vendite di iPhone che nel secondo trimestre fiscale hanno raggiunto quota 43,72 milioni.
"Siamo molto orgogliosi dei nostri risultati trimestrali, in modo particolare delle forti vendite iPhone e del fatturato record derivante dai servizi ” ha affermato Tim Cook, CEO di Apple. "Non vediamo davvero l'ora di introdurre ulteriori nuovi prodotti e servizi che solo Apple potrebbe portare sul mercato". Insieme ai conti Apple ha annunciato anche uno split azionario 7 a 1. In sostanza, per ciascuna azione posseduta ogni azionista ne avrà altre sette nuove.
Lo stesso vale per Facebook. Menlo Park ha chiuso il primo trimestre dell'anno 2014 con un utile quasi triplicato e ricavi in crescita del 72% a 2,5 miliardi di dollari rispetto agli 1,46 mld del primo quarter del 2013. I proventi dalle inserzioni pubblicitarie sono stati 2,27 mld, in aumento dell'82% rispetto al medesimo trimestre del 2013. L'utile netto dei primi tre mesi del 2014 sono stati di 642 milioni di dollari, in crescita del 193% rispetto ai 219 milioni dello stesso periodo di un anno prima. La società californiana ha annunciato anche un cambio ai vertici: lascia il Cfo David Ebersman. Al suo posto subentra David Wehner dal 1 giugno. Gli utenti attivi sul social su base mensile a marzo sono stati 1,28 miliardi in crescita del 15% anno su anno. Quelli attivi a marzo su dispositivi mobile 1,01 miliardi in crescita del 35% anno su anno. "Il business di Facebook è forte e sta crescendo" ha detto il fondatore e ceo Mark Zuckerberg, evidenziando che "questo trimestre ha rappresentato un grande inizio di 2014". "Abbiamo fatto alcune grandi scommesse sul lungo termine mentre restiamo focalizzati sul nostro core business", ha aggiunto.
45,6 miliardi di dollari (in aumento dai 43,6 dello stesso periodo precedente) con un utile netto di 10,2 miliardi di dollari (+7,1%), pari a 11,62 dollari per azione diluita per l'azienda di Cupertino. Il margine lordo è stato del 39,3%, rispetto al 37,5% registrato nello stesso trimestre di un anno fa. Le vendite internazionali hanno rappresentato il 66% del fatturato trimestrale. In testa al record del fatturato, le forti vendite di iPhone che nel secondo trimestre fiscale hanno raggiunto quota 43,72 milioni.
![]() |
Mark Zuckerberg |
Lo stesso vale per Facebook. Menlo Park ha chiuso il primo trimestre dell'anno 2014 con un utile quasi triplicato e ricavi in crescita del 72% a 2,5 miliardi di dollari rispetto agli 1,46 mld del primo quarter del 2013. I proventi dalle inserzioni pubblicitarie sono stati 2,27 mld, in aumento dell'82% rispetto al medesimo trimestre del 2013. L'utile netto dei primi tre mesi del 2014 sono stati di 642 milioni di dollari, in crescita del 193% rispetto ai 219 milioni dello stesso periodo di un anno prima. La società californiana ha annunciato anche un cambio ai vertici: lascia il Cfo David Ebersman. Al suo posto subentra David Wehner dal 1 giugno. Gli utenti attivi sul social su base mensile a marzo sono stati 1,28 miliardi in crescita del 15% anno su anno. Quelli attivi a marzo su dispositivi mobile 1,01 miliardi in crescita del 35% anno su anno. "Il business di Facebook è forte e sta crescendo" ha detto il fondatore e ceo Mark Zuckerberg, evidenziando che "questo trimestre ha rappresentato un grande inizio di 2014". "Abbiamo fatto alcune grandi scommesse sul lungo termine mentre restiamo focalizzati sul nostro core business", ha aggiunto.
19/04/14
Chi siamo | Ce lo dice lo smartphone che utilizziamo! Lo smartphone che usiamo dice più di quanto si possa immaginare.
Pubblicato da
Vito Ienna
Lo smartphone che usiamo dice più di quanto si possa immaginare. È proprio il caso di dirlo, dopo avere dato uno sguardo a quanto ne è venuto fuori a seguito di una ricerca effettuata, esaminando i tweet che ha evidenziato l'utente sui generis per ogni tipo di smartphone.
MapBox e Gnip hanno fatto uso dei dati di circa tre milioni di tweet, e ciò che ne è scaturito e quanto segue: una sorta di mappa dove la prevalenza degli smartphone di casa Apple è dominante nelle aree centrali urbane particolarmente benestanti delle città.
Più ci si allontana da tale centro città, più ci si trova a contatto con il dominio del sistema operativo più diffuso e al mondo, ovvero sia Android.
Chiaramente i risultati sono da prenderli con le dovute cautele ma di certo sono parecchio attendibili rispetto alla realtà attuale. "Chi non compra l'iPhone lo fa solamente perché costa troppo". Un liet motiv che spesso si sente dire in giro, è visto i prezzi c'è da crederci! In quanto i più benestanti fanno uso dello smartphone di casa Apple, contrariamente ai più poveri che prediligono quelli con sistemi operativi Android.
Facendo un controllo incrociato dei dati estratti su oltre tre milioni di messaggi su Twitter, MapBox e Gnip, hanno generato a una mappa interattiva nella quale ai puntini colorati corrisponde un determinato sistema operativo: il rosso per l'iOS, verde per Android, viola per quello del BlackBerry. Il risultato è che nelle aree urbane più ricche e costose l'iPhone è dominatore indiscusso. Più ci si allontana e si va verso le periferie o le aree di campagna, più compaiono puntini verdi, quelli di Android.
COME SIAMO MESSI IN CASA NOSTRA
Nelle due più grandi metropoli italiane, Roma e Milano il risultato non cambia rispetto a quello del resto del mondo. Nel centro di Roma e fino ai confini del Grande Raccordo Anulare, la presenza dell'iOS è importante, con una evidente predominio anche nell'area nord della capitale, notoriamente benestante. Il quartiere marittimo di Ostia, al contrario, è una domianzione incontrastata del sistema operativo Android. Inesistente o quasi, in tutta l'area urbana di Roma, il BlackBerry.
Contrariamente a Milano dove, a causa con ogni probabilità la presenza di uomini d'affari e dell'alta finanza, è presente una discreta presenza viola BlackBerry, il colore scelto per lo smartphone di casa Rim. Anche nel capoluogo lombardo iOS domina nelle aree centrali, seguito da una consistente presenza di Android che però, differentemente a quanto accade a Roma, non dilaga nelle periferie, dove resistono iPhone e Ipad i due prodotti più utilizzati. Indice, questo, di una ricchezza maggiore nell'hinterland lombardo spesso sede di aree industriali e commerciali più che benestanti.
IL PROFILO DI CHI USA iPHONE E CHI ANDROID
La mappa di MapBox e Gnip delinea una presenza di iPhone nelle aree più ricche delle città. Un dato questo che viene ulteriormente confermato da un'altra ricerca, condotta da Civic Science negli Stati Uniti, che ha delineato l'utenza Apple e quella Android con qualche risultato prevedibile ma anche qualche sorpresa. Gli utilizzatori di smartphone Android, ad esempio, sono uomini per il 56% dei casi e si tratta di tecnici o operatori nel settore delle tecnologie, sul quale si informano anche maggiormente (quasi il 40% rispetto alla media Usa contro poco più del 20% degli utlizzatori di iPhone).
Mentre chi utilizza il melafonino è più istruito e più facoltoso: chi acquista un prodotto Apple ha un reddito di gran lunga superiore alla media statunitense, a differenza di chi compra telefoni Android che si colloca perfettamente nella media. Infine, un dato grazioso: gli utilizzatori del sistema operativo open source amano le bevande superalcoliche più della media, il 33% in più.
MapBox e Gnip hanno fatto uso dei dati di circa tre milioni di tweet, e ciò che ne è scaturito e quanto segue: una sorta di mappa dove la prevalenza degli smartphone di casa Apple è dominante nelle aree centrali urbane particolarmente benestanti delle città.
Più ci si allontana da tale centro città, più ci si trova a contatto con il dominio del sistema operativo più diffuso e al mondo, ovvero sia Android.
![]() |
La mappa di MapBox e Gnip |
Chiaramente i risultati sono da prenderli con le dovute cautele ma di certo sono parecchio attendibili rispetto alla realtà attuale. "Chi non compra l'iPhone lo fa solamente perché costa troppo". Un liet motiv che spesso si sente dire in giro, è visto i prezzi c'è da crederci! In quanto i più benestanti fanno uso dello smartphone di casa Apple, contrariamente ai più poveri che prediligono quelli con sistemi operativi Android.
Facendo un controllo incrociato dei dati estratti su oltre tre milioni di messaggi su Twitter, MapBox e Gnip, hanno generato a una mappa interattiva nella quale ai puntini colorati corrisponde un determinato sistema operativo: il rosso per l'iOS, verde per Android, viola per quello del BlackBerry. Il risultato è che nelle aree urbane più ricche e costose l'iPhone è dominatore indiscusso. Più ci si allontana e si va verso le periferie o le aree di campagna, più compaiono puntini verdi, quelli di Android.
COME SIAMO MESSI IN CASA NOSTRA
Nelle due più grandi metropoli italiane, Roma e Milano il risultato non cambia rispetto a quello del resto del mondo. Nel centro di Roma e fino ai confini del Grande Raccordo Anulare, la presenza dell'iOS è importante, con una evidente predominio anche nell'area nord della capitale, notoriamente benestante. Il quartiere marittimo di Ostia, al contrario, è una domianzione incontrastata del sistema operativo Android. Inesistente o quasi, in tutta l'area urbana di Roma, il BlackBerry.
![]() |
Smartphone e società |
IL PROFILO DI CHI USA iPHONE E CHI ANDROID
La mappa di MapBox e Gnip delinea una presenza di iPhone nelle aree più ricche delle città. Un dato questo che viene ulteriormente confermato da un'altra ricerca, condotta da Civic Science negli Stati Uniti, che ha delineato l'utenza Apple e quella Android con qualche risultato prevedibile ma anche qualche sorpresa. Gli utilizzatori di smartphone Android, ad esempio, sono uomini per il 56% dei casi e si tratta di tecnici o operatori nel settore delle tecnologie, sul quale si informano anche maggiormente (quasi il 40% rispetto alla media Usa contro poco più del 20% degli utlizzatori di iPhone).
Mentre chi utilizza il melafonino è più istruito e più facoltoso: chi acquista un prodotto Apple ha un reddito di gran lunga superiore alla media statunitense, a differenza di chi compra telefoni Android che si colloca perfettamente nella media. Infine, un dato grazioso: gli utilizzatori del sistema operativo open source amano le bevande superalcoliche più della media, il 33% in più.
21/03/14
Batteria a carica...infinita | Svolta decisiva in casa Apple riguardo l'autonomia dei suoi iPhone!
Pubblicato da
Vito Ienna
Batteria a carica...infinita | Svolta decisiva in casa Apple riguardo l'autonomia dei suoi iPhone!
Non è di certo un segreto: la batteria non è mai stato il punto di forza degli iPhone. Apple non rimane però con le mani in mano e, almeno a livello di brevetto, teorizza la batteria smart: un sistema che assimila le abitudini dell’utente per ottimizzare il consumo energetico.
Non è dato sapere, tuttavia, se questa tecnologia verrà inclusa nel futuro iPhone 6. Croce e delizia dunque di ogni iPhone che si rispetti, la batteria dei device dalla mela "morsicata" tende a scaricarsi facilmente, tanto che spesso gli utenti lamentano di non riuscire ad arrivare a sera con un solo ciclo di carica.
Le dimensioni contenute dello smartphone, abbinate alle mille funzioni che il dispositivo è in grado di eseguire, determinano una condizione di vera e propria consumo energetico, sui cui al momento poco è dato fare.
Se poi consideriamo come il recente aggiornamento a iOS 7.1 pare essere ancora più dispendioso in termini di autonomia, il disagio aumenta ancor di più. Tutti i fastidi potrebbero però essere presto eliminati, così come svela una registrazione all’US Patent and Trademark Office. Il brevetto in questione illustra un sistema in grado di tenere traccia dei cicli di carica e consumo effettuati dall’utente, così come le sue attività giornaliere, affinché il software possa controllare automaticamente la carica energetica.
Ad esempio, nei momenti di scarso utilizzo, iOS potrebbe decidere di ridurre la frequenza del processore, di modificare la luminosità o disattivare il 4G per risparmiare energia, per poi riattivare quanto di sospeso quando l'utente ne ha realmente necessità. Il tutto, senza che l’utente se ne accorga, per il massimo della praticità. Nella deposizione del brevetto, Apple fornisce alcuni esempi del sistema. Il primo riguarda una sessione di gaming in una stanza a luce soffusa: iOS potrebbe decidere di ridurre lievemente la luminosità dello schermo, per fornire maggiore energia al processore e migliorare l’esperienza di gioco.
Il secondo, invece, illustra un utente recatosi in un bar per una pausa caffè: dopo aver pagato il conto con un portafoglio virtuale, iOS ipotizzerebbe per quanto tempo il cliente rimarrà seduto al tavolino, disattivando così i servizi di geolocalizzazione GPS momentaneamente non utili.
Questa tecnologia, capace di assegnare più o meno energia alle componenti interne di iPhone a seconda delle necessità, è chiamata “Long Term Power Budgeting” e promette dei melafonini mai più scarichi. Già in passato Apple ha presentato un brevetto simile in concetto, oggi migliorato con questa ulteriore proposta. fonte (WEBNEWS)
Non è di certo un segreto: la batteria non è mai stato il punto di forza degli iPhone. Apple non rimane però con le mani in mano e, almeno a livello di brevetto, teorizza la batteria smart: un sistema che assimila le abitudini dell’utente per ottimizzare il consumo energetico.
Non è dato sapere, tuttavia, se questa tecnologia verrà inclusa nel futuro iPhone 6. Croce e delizia dunque di ogni iPhone che si rispetti, la batteria dei device dalla mela "morsicata" tende a scaricarsi facilmente, tanto che spesso gli utenti lamentano di non riuscire ad arrivare a sera con un solo ciclo di carica.
![]() |
Batteria mai scarica di Apple |
Se poi consideriamo come il recente aggiornamento a iOS 7.1 pare essere ancora più dispendioso in termini di autonomia, il disagio aumenta ancor di più. Tutti i fastidi potrebbero però essere presto eliminati, così come svela una registrazione all’US Patent and Trademark Office. Il brevetto in questione illustra un sistema in grado di tenere traccia dei cicli di carica e consumo effettuati dall’utente, così come le sue attività giornaliere, affinché il software possa controllare automaticamente la carica energetica.
Ad esempio, nei momenti di scarso utilizzo, iOS potrebbe decidere di ridurre la frequenza del processore, di modificare la luminosità o disattivare il 4G per risparmiare energia, per poi riattivare quanto di sospeso quando l'utente ne ha realmente necessità. Il tutto, senza che l’utente se ne accorga, per il massimo della praticità. Nella deposizione del brevetto, Apple fornisce alcuni esempi del sistema. Il primo riguarda una sessione di gaming in una stanza a luce soffusa: iOS potrebbe decidere di ridurre lievemente la luminosità dello schermo, per fornire maggiore energia al processore e migliorare l’esperienza di gioco.
Il secondo, invece, illustra un utente recatosi in un bar per una pausa caffè: dopo aver pagato il conto con un portafoglio virtuale, iOS ipotizzerebbe per quanto tempo il cliente rimarrà seduto al tavolino, disattivando così i servizi di geolocalizzazione GPS momentaneamente non utili.
Questa tecnologia, capace di assegnare più o meno energia alle componenti interne di iPhone a seconda delle necessità, è chiamata “Long Term Power Budgeting” e promette dei melafonini mai più scarichi. Già in passato Apple ha presentato un brevetto simile in concetto, oggi migliorato con questa ulteriore proposta. fonte (WEBNEWS)
23/02/14
Flessibilità ed adattamento | Queste le basi che ...indosserà il nuovo iWach della Apple!
Pubblicato da
Vito Ienna
Flessibilità ed adattamento. Queste le basi che...indosserà il nuovo iWach della Apple! Si tratta ancora soltanto di rumor quanto si trova sul web riguardo il nuovo iWatch della Apple. Di certo c'è che il futuro dispositivo Apple avrà come caratteristica principale il display flessibile. In base a quanto riferisce un report di China Times per motivi di praticità il display del dispositivo sarà curvo, in maniera tale da non apparire antiestetico, indossandolo sul polso.
L'Apple starebbe, per l'appunto, lavorando ad un display flessibile e sembra che la produzione di massa sia stat fissata per la seconda metà del 2014. Oltre alla flessibilità del display si unirebbe la nuova nanotecnologia di TPK a quella nipponica sviluppata da Nissha Printing, specializzata anch’essa in dispositivi touch input. Nel mentre continuano senza tregua le indiscrezioni riguardo il tanto vociferato smart watch di marca Apple, pare che al progetto iWatch ci stanno lavorando oltre 200 persone.
In questi ultimi mesi ci sono stati davvero tanti rumors sull’iWatch ma la cosa assurda è che di concreto non c'è proprio nulla. Con i vari modelli di iPhone e iPad ormai ci siamo abituati a vedere di tanto in tanto delle foto di prototipi, provenienti magari dalle catene di montaggio di Foxconn...ma con l’iWatch c’è il nulla, come se il prodotto non esistesse. Ma sarà davvero così? Oppure Apple ha rafforzato la propria sicurezza?
Al momento è impossibile saperlo i responsabili del sito MobiHealthNews, grazie alle classiche fonti anonime e vicine al progetto, hanno rilasciato tale informazione assieme a tanti altri dettagli sulle possibili caratteristiche tecniche e funzionalità del dispositivo.
L'Apple starebbe, per l'appunto, lavorando ad un display flessibile e sembra che la produzione di massa sia stat fissata per la seconda metà del 2014. Oltre alla flessibilità del display si unirebbe la nuova nanotecnologia di TPK a quella nipponica sviluppata da Nissha Printing, specializzata anch’essa in dispositivi touch input. Nel mentre continuano senza tregua le indiscrezioni riguardo il tanto vociferato smart watch di marca Apple, pare che al progetto iWatch ci stanno lavorando oltre 200 persone.
![]() |
iWatch della Apple |
In questi ultimi mesi ci sono stati davvero tanti rumors sull’iWatch ma la cosa assurda è che di concreto non c'è proprio nulla. Con i vari modelli di iPhone e iPad ormai ci siamo abituati a vedere di tanto in tanto delle foto di prototipi, provenienti magari dalle catene di montaggio di Foxconn...ma con l’iWatch c’è il nulla, come se il prodotto non esistesse. Ma sarà davvero così? Oppure Apple ha rafforzato la propria sicurezza?
Al momento è impossibile saperlo i responsabili del sito MobiHealthNews, grazie alle classiche fonti anonime e vicine al progetto, hanno rilasciato tale informazione assieme a tanti altri dettagli sulle possibili caratteristiche tecniche e funzionalità del dispositivo.
22/01/14
Android OS mobile globale indiscusso | Windows Phone in Europa domina e iPhone negli USA non ha pari!
Pubblicato da
Vito Ienna
Android è l'OS mobile di livello globale indiscusso! Windows Phone cresce in Europa (dove in alcuni Paesi, Italia compresa, cattura circa il 10% della richiesta), mentre negli Stati Uniti, iPhone rimane ancora lo smartphone più diffuso.
Il sistema operativo mobile Android, può contare su di una quota di mercato superiore all'80%: tale percentuale non può avere equivoci di sorta se vogliamo iniziare ad avere una visione globale del presente e futuro dell'universo mobile. Un universo che dietro i due colossi californiani, vede girare come fossero satelliti in cerca della propria orbita e posizione tutti gli altri: Microsoft con il suo Windows Phone e l'hardware targato Nokia, BlackBerry con le forse ultime chance di ritagliarsi uno spicchio anche nel segmento consumer e chi, lato piattaforme, vuole mettere nelle mani degli operatori valide alternative ai sistemi più diffusi.
In questa sezione ci sono outsider come Firefox Os, Ubuntu e Jolla Sailfish Os, e per certi aspetti anche Samsung, che dei cellulari (e degli smartphone) è ormai regina indiscussa a cavallo di Android ma in pancia (da tempo) sta covando il progetto Tizen Os.
DoCoMo si defila, che intenzioni ha Samsung?
É noto che il chaebol coreano, ma il discorso vale potenzialmente anche per aziende come Lg o Sony, vorrebbe ridurre drasticamente la propria dipendenza da Android, di cui è il produttore icona (il 26% degli smartphone venduti negli Usa sono Samsung).
Per questo la compagnia ha dato vita, in collaborazione con Intel e l'operatore giapponese Ntt DoCoMo, a una piattaforma open source che sulla carta dovrebbe indirizzarsi sia ai prodotti di fascia alta sia alle soluzioni a basso costo destinate ai mercati emergenti per competere a Windows il ruolo di terza forza in campo mobile.
Al Mobile Congress di Barcellona di fine febbraio è atteso il battesimo dei primi terminali Samsung basati sul nuovo software, di cui sarà celebrato il lancio vero e proprio. É però notizia di due giorni fa che Ntt Docomo ha bloccato il debutto del primo telefonino Tizen in Giappone (previsto per marzo), ritenendo troppo esigui gli spazi di mercato per un ulteriore sistema operativo da affincare ad iOs ed Android. Samsung, da parte propria, non dovrebbe cambiare piani e quindi non cancellare il previsto annuncio al Mwc, ma è ovvio che il dietro front del carrier nipponico apre il fronte a qualche riflessione aggiuntiva. Cosa farà, in buona sostanza, il produttore coreano?
Investirà massicciamente per promuovere Tizen oppure procederà con la massima cautela per sondarne via via il credito presso utenti ed operatori (magari a cominciare solo da quelli, come Orange e Vodafone, che si sono imbarcati in questo progetto)? L'idea di fondo è quella di portare questa piattaforma non solo sui telefonini ma anche su Tv, camere digitali, auto e altri gadget elettronici. Un'idea che, guarda caso, ha già avuto da tempo anche Google per il suo Android. Ecco Cos, il sistema operativo mobile del governo di Pechino Lenovo, Huawei, Zte ma anche Xiaomi (la Google cinese, secondo la personalissima interpretazione di alcuni esperti) e l'accordo che Apple ha perfezionato con China Mobile per proporre i suoi iPhone ai 760 milioni di abbonati all'operatore mobile più grande del mondo. Che il vento proveniente dalla Cinese sia frizzante in ambito telefonini lo sapevamo da tempo.
Da qualche ora lo è ancora di più per via di Cos, acronimo di China Operating System, e cioè il nuovo sistema operativo mobile fortemente voluto dal governo di Pechino e che qualcuno sostiene abbia lo stesso codice sorgente di Android. Realizzato con l'aiuto di Htc, il software in questione è una scommessa che la Cina vuole vincere al cospetto delle grandi multinazionali occidentali, da cui vorrebbe completamente staccarsi quanto a forniture di tecnologie (per ragioni di sicurezza e forse non solo).
Cos nasce per essere più affidabile di Android e più aperto di iOs, presentandosi di fatto con peculiarità che sono anche quelle di Tizen. I produttori cinesi, questo è certo, avranno a breve un'alternativa ad Android, anche in chiave computer, interamente sviluppata in casa. Interfaccia utente compresa. Riuscirà, il nuovo Os, a dare del filo da torcere a quelli di Apple e soprattutto di Google, che anche in Cina vanta una quota di mercato intorno all'80%? Per il momento è noto che sia China Mobile che China Telecom hanno testato nei mesi scorsi alcuni smartphone basati su Cos e che sono circa 100mila le applicazioni (fra queste Angry Birds) che possono girare sulla piattaforma. Ma la domanda principale è un'altra: ci sarà spazio per tutti?
Il sistema operativo mobile Android, può contare su di una quota di mercato superiore all'80%: tale percentuale non può avere equivoci di sorta se vogliamo iniziare ad avere una visione globale del presente e futuro dell'universo mobile. Un universo che dietro i due colossi californiani, vede girare come fossero satelliti in cerca della propria orbita e posizione tutti gli altri: Microsoft con il suo Windows Phone e l'hardware targato Nokia, BlackBerry con le forse ultime chance di ritagliarsi uno spicchio anche nel segmento consumer e chi, lato piattaforme, vuole mettere nelle mani degli operatori valide alternative ai sistemi più diffusi.
In questa sezione ci sono outsider come Firefox Os, Ubuntu e Jolla Sailfish Os, e per certi aspetti anche Samsung, che dei cellulari (e degli smartphone) è ormai regina indiscussa a cavallo di Android ma in pancia (da tempo) sta covando il progetto Tizen Os.
![]() |
Percentuali OS mobili |
Per questo la compagnia ha dato vita, in collaborazione con Intel e l'operatore giapponese Ntt DoCoMo, a una piattaforma open source che sulla carta dovrebbe indirizzarsi sia ai prodotti di fascia alta sia alle soluzioni a basso costo destinate ai mercati emergenti per competere a Windows il ruolo di terza forza in campo mobile.
Al Mobile Congress di Barcellona di fine febbraio è atteso il battesimo dei primi terminali Samsung basati sul nuovo software, di cui sarà celebrato il lancio vero e proprio. É però notizia di due giorni fa che Ntt Docomo ha bloccato il debutto del primo telefonino Tizen in Giappone (previsto per marzo), ritenendo troppo esigui gli spazi di mercato per un ulteriore sistema operativo da affincare ad iOs ed Android. Samsung, da parte propria, non dovrebbe cambiare piani e quindi non cancellare il previsto annuncio al Mwc, ma è ovvio che il dietro front del carrier nipponico apre il fronte a qualche riflessione aggiuntiva. Cosa farà, in buona sostanza, il produttore coreano?
Investirà massicciamente per promuovere Tizen oppure procederà con la massima cautela per sondarne via via il credito presso utenti ed operatori (magari a cominciare solo da quelli, come Orange e Vodafone, che si sono imbarcati in questo progetto)? L'idea di fondo è quella di portare questa piattaforma non solo sui telefonini ma anche su Tv, camere digitali, auto e altri gadget elettronici. Un'idea che, guarda caso, ha già avuto da tempo anche Google per il suo Android. Ecco Cos, il sistema operativo mobile del governo di Pechino Lenovo, Huawei, Zte ma anche Xiaomi (la Google cinese, secondo la personalissima interpretazione di alcuni esperti) e l'accordo che Apple ha perfezionato con China Mobile per proporre i suoi iPhone ai 760 milioni di abbonati all'operatore mobile più grande del mondo. Che il vento proveniente dalla Cinese sia frizzante in ambito telefonini lo sapevamo da tempo.
Da qualche ora lo è ancora di più per via di Cos, acronimo di China Operating System, e cioè il nuovo sistema operativo mobile fortemente voluto dal governo di Pechino e che qualcuno sostiene abbia lo stesso codice sorgente di Android. Realizzato con l'aiuto di Htc, il software in questione è una scommessa che la Cina vuole vincere al cospetto delle grandi multinazionali occidentali, da cui vorrebbe completamente staccarsi quanto a forniture di tecnologie (per ragioni di sicurezza e forse non solo).
Cos nasce per essere più affidabile di Android e più aperto di iOs, presentandosi di fatto con peculiarità che sono anche quelle di Tizen. I produttori cinesi, questo è certo, avranno a breve un'alternativa ad Android, anche in chiave computer, interamente sviluppata in casa. Interfaccia utente compresa. Riuscirà, il nuovo Os, a dare del filo da torcere a quelli di Apple e soprattutto di Google, che anche in Cina vanta una quota di mercato intorno all'80%? Per il momento è noto che sia China Mobile che China Telecom hanno testato nei mesi scorsi alcuni smartphone basati su Cos e che sono circa 100mila le applicazioni (fra queste Angry Birds) che possono girare sulla piattaforma. Ma la domanda principale è un'altra: ci sarà spazio per tutti?
Iscriviti a:
Post (Atom)