Il-Trafiletto
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11/10/14

Cina: ristoratore arrestato perchè condiva i suoi piatti con oppio per fidelizzare i clienti

Quale strategia studiereste voi per fidelizzare i vostri clienti se aveste un ristorante? Pubblicità particolari? Cibi alternativi? Scontistica?  Video cene? Qualcuno ha pensato di far di meglio: assuefare i propri clienti al cibo! Lo ha fatto un ristoratore cinese, che però, scoperto è stato arrestato dalla polizia.

Il capo d'accusa è pesante:  aggiungere oppio ai suoi piatti per creare dipendenza nei clienti e fare sì che tornassero a mangiare più di frequente nel suo locale. L’attività illegale del ristoratore è venuta alla luce dopo che un cliente è stato fermato durante un controllo anti-stupefacenti di routine, mentre era alla guida della sua auto.

Specialità cinese
immagine presa dal web
Il ragazzo, il ventiseienne Liu Juyou, è stato trovato positivo ad un test dell’urina ed arrestato. Liu non è riuscito inizialmente a convincere la polizia che lui non aveva mai fatto uso di droga, ed è stata la sua famiglia a mettersi ad indagare sulle cause della positività e a risalire, dopo due settimane di intense ricerche, al ristorante. Quando i familiari sono andati a mangiare nel ristorante, hanno testato le proprie urine che sono risultate positive alla droga.

Con le analisi in mano, sono andate alla polizia, che ha aperto un’indagine sul ristorante. Il ristoratore, interrogato dalla polizia, avrebbe ammesso di avere comprato due chili di semi di papavero oppiaceo per l’equivalente di 70 euro, e di utilizzarli per condire i suoi piatti. Sfortunatamente per Liu, la colpevolezza del ristoratore non gli è stata di grande vantaggio: la sanzione per guida sotto effetto di stupefacenti gli è stata comunque comminata perché il giudice ha ritenuto non rilevante il fatto che lui li avesse assunti intenzionalmente o meno.

24/06/14

Botulino in agguato, attenzione alle confetture "fai da te".

L'estate, tempo di marmellate e conserve fatte in casa.Una pratica che va sempre di più allargandosi con gli anni. Ma attenzione, sono sicuramente più buone e genuine, ma i pericoli sono immancabilmente dietro l'angolo. Il botulino, tossina neurotossica che causa spesso avvelenamento alimentare,è in agguato, se non si rispettano i metodi di preparazione e confezionamento. Sono state pubblicate dall?Istituto Superiore di Sanità le "linee guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico", realizzate con la collaborazione della facoltà di Bioscienze e tecnologie agroalimentari di Teramo e con il Centro Antiveleni di Pavia. Ecco di seguito alcune regole che si dovrebbero necessariamente seguire se non si vuole andare incontro a spiacevoli conseguenze. 1) - MASSIMA IGIENE, sia dell'ambiente di lavoro che personale, lavare frequentemente le mani col sapone prima di lavorare gli alimenti. 2) - INGREDIENTI. Per frutta e verdura si consiglia di usare preferibilmente quella di stagione, sicuramente più nutriente. Usare sempre aceto di vino bianco e olio extravergine di oliva, zucchero semolato e non di canna. LAVARE bene per eliminare residui terrosi aggiungendo bicarbonato per contrastare l'azione di eventuali pesticidi presenti. 3) - CONTENITORI. Usare preferibilmente quelli di vetro, non vanno mai riempiti fino all'orlo, ma lasciare un piccolo spazio per creare un sottovuoto durante la cottura. 4) - CONTROLLO FINALE. Dopo l'ebollizione, togliere i contenitori dal bagno maria e capovolgerli per qualche minuto per creare appunto il sottovuoto. Una volta raffreddati controllare che il tappo di metallo sia in posizione leggermente concava, segno questo di una corretta chiusura ermetica e sottovuoto, quindi di buona conservazione della vostra confettura. ( immagine presa dal web)

22/06/14

"Fuori controllo" | Ebola, è allarme per il mondo intero

"Fuori controllo". Queste due terribili parole proclamate dall'organizzazione "Medici senza frontiere", stanno mettendo in allarme il mondo intero. Ebola, il virus estremamente aggressivo per l'uomo e che causa una febbre emorragica, si sta diffondendo in Africa Occidentale e sta mietendo vittime, 337 fino a questo momento su circa 500 casi registrati da marzo, secondo l'OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità. Bart Janssens, direttore dell'organizzazione Medici senza frontiere, ha riferito a Bruxelles che l'epidemia si sta diffondendo in Guinea, Sierra Leone e in Liberia, dove ha fatto la comparsa nella capitale Monrovia, causando 7 decessi, e che l'organizzazione è al limite delle proprie capacità e non riesce a far fronte all'emergenza. Ha quindi mandato un messaggio ai Governi interessati affinchè si adoperino per inviare più personale sanitario nonchè esperti per istruire le popolazione su come svitare di diffondere la malattia. "E' un'epidemia senza precedenti, e si teme un peggioramento della situazione" afferma il dottor Robert Garry, infettivologo dell'Università di Tulane, in Sierra Leone, una delle nazioni tra le più colpite dal mortale virus. Ebola, la malattia della quale non esiste alcun vaccino o cura, venne scoperto per la prima volta nel 1976 nella Repubblica Democratica del Congo, e si diffuse ben presto nell'Africa Centrale, si trasmette per contatto di fluidi corporei e i sintomi sono vomito, diarrea, dolori addominali, fino ad arrivare all'emorragia interna e morte. (immagine presa dal web)

06/06/14

DSM | Un problema globale?

Perché, dunque, il DSM è importante, dato che in certi Paesi non è neppure il manuale diagnostico ufficiale per i disturbi mentali? 

In alcune nazioni, per esempio, i medici fanno riferimento a un documento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità chiamato Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD), basato sulla descrizione sintomatica invece che su un elenco di controllo e del quale si attende una nuova edizione nel 2015.

A livello globale, però, nel campo della ricerca e dell'apprendimento delle tecniche diagnostiche psichiatriche, si continua a preferire il DSM: in ogni caso, chi non ne è soddisfatto probabilmente tenderà a criticare anche l'ICD, considerato il forte allineamento che esiste tra questi due manuali. Scartati sia il DSM che l'ICD, che cosa rimane?
DSM
(immagine dal web)

James Davies si augura che entrambi i manuali diventeranno presto obsoleti, e promuove invece la diffusione di una pubblicazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nota come Linee Guida di Intervento mhGAP, che suddivide i disturbi mentali in sole 11 categorie. David Kupfer, invece, sostiene che il DSM ha ancora un futuro e prevede "aggiornamenti incrementali" basati sulle più recenti ricerche.

L'importanza di nuovi apporti scientifici è sottolineata anche dal Royal College of Psychiatrists nel Regno Unito e dall'Istituto azionale di Salute Mentale negli USA: entrambi hanno invocato l'introduzione di "nuove modalità di ricerca" per migliorare il processo diagnostico psichiatrico. Saranno probabilmente i progressi compiuti, in particolare nel campo delle neuroscienze, a svuotare di significato il dibattito sul DSM: per certi versi, infatti, l'attuale psichiatria rimane saldamente ancorata al passato. Il professor Craddock la paragona alla cardiologia prima che fosse ben compreso il meccanismo della pompa cardiaca e prima dell'invenzione dell'elettrocardiogramma.(science)

21/03/14

Batteria a carica...infinita | Svolta decisiva in casa Apple riguardo l'autonomia dei suoi iPhone!

Batteria a carica...infinita | Svolta decisiva in casa Apple riguardo l'autonomia dei suoi iPhone!

Non è di certo un segreto: la batteria non è mai stato il punto di forza degli iPhone. Apple non rimane però con le mani in mano e, almeno a livello di brevetto, teorizza la batteria smart: un sistema che assimila le abitudini dell’utente per ottimizzare il consumo energetico.
Non è dato sapere, tuttavia, se questa tecnologia verrà inclusa nel futuro iPhone 6. Croce e delizia dunque di ogni iPhone che si rispetti, la batteria dei device dalla mela "morsicata" tende a scaricarsi facilmente, tanto che spesso gli utenti lamentano di non riuscire ad arrivare a sera con un solo ciclo di carica.

Batteria mai scarica di Apple
Le dimensioni contenute dello smartphone, abbinate alle mille funzioni che il dispositivo è in grado di eseguire, determinano una condizione di vera e propria consumo energetico, sui cui al momento poco è dato fare.

Se poi consideriamo come il recente aggiornamento a iOS 7.1 pare essere ancora più dispendioso in termini di autonomia, il disagio aumenta ancor di più. Tutti i fastidi potrebbero però essere presto eliminati, così come svela una registrazione all’US Patent and Trademark Office. Il brevetto in questione illustra un sistema in grado di tenere traccia dei cicli di carica e consumo effettuati dall’utente, così come le sue attività giornaliere, affinché il software possa controllare automaticamente la carica energetica.

Ad esempio, nei momenti di scarso utilizzo, iOS potrebbe decidere di ridurre la frequenza del processore, di modificare la luminosità o disattivare il 4G per risparmiare energia, per poi riattivare quanto di sospeso quando l'utente ne ha realmente necessità. Il tutto, senza che l’utente se ne accorga, per il massimo della praticità. Nella deposizione del brevetto, Apple fornisce alcuni esempi del sistema. Il primo riguarda una sessione di gaming in una stanza a luce soffusa: iOS potrebbe decidere di ridurre lievemente la luminosità dello schermo, per fornire maggiore energia al processore e migliorare l’esperienza di gioco.

Il secondo, invece, illustra un utente recatosi in un bar per una pausa caffè: dopo aver pagato il conto con un portafoglio virtuale, iOS ipotizzerebbe per quanto tempo il cliente rimarrà seduto al tavolino, disattivando così i servizi di geolocalizzazione GPS momentaneamente non utili.
Questa tecnologia, capace di assegnare più o meno energia alle componenti interne di iPhone a seconda delle necessità, è chiamata “Long Term Power Budgeting” e promette dei melafonini mai più scarichi. Già in passato Apple ha presentato un brevetto simile in concetto, oggi migliorato con questa ulteriore proposta.                                                                                         fonte (WEBNEWS)

13/03/14

Controllo dei geni | Scoperta la seconda parte di codice del Dna!

Controllo dei geni. Scoperta la seconda parte di codice del Dna!
La scoperta riguarda il fatto che il Dna, contiene un secondo codice che permette il controllo dei geni, fino ad oggi rimasto sconosciuto.

A intercettarlo sono stati i ricercatori dell'Università di Washington, che grazie alle esperienze di uno studio pubblicato su Science hanno scoperto che questo secondo codice non è composto da istruzioni che vengono utilizzate per la produzione delle proteine, cosa che viene svolta dal codice genetico conosciuto fino ad oggi, ma bensi informazioni che indicano alla cellula come devono essere controllati i geni.

Dai dati ottenuti fin'ora sembrerebbe che questo controllo dia una mano notevole a stabilizzare alcune caratteristiche positive delle proteine e il modo in cui sono fatte. Fin'ora questo secondo codice non era stato identificato in quanto che è totalmente sovrapposto al primo soltanto che quest'ultimo si fonda sui cosiddetti codoni - formati da 3 “mattoncini” di Dna consecutivi - ciascuno dei quali corrisponde ad un aminoacido.
Controllo dei geni

Gli autori di questo studio, guidati da John Stamatoyannopoulos, hanno scoperto che alcuni codoni - detti “duoni” - possono avere anche un altro significato che serve a controllare i geni. “Per oltre 40 anni abbiamo dato per scontato che i cambiamenti del Dna che influenzano il codice genetico avessero conseguenze solo su come sono fatte le proteine – ha spiegato Stamatoyannopoulos.
Ora sappiamo che a questo assunto di base sulla lettura del genoma umano mancava metà della fotografia. Il fatto che il codice genetico possa scrivere contemporaneamente due tipi di informazione significa che molti cambiamenti nel Dna che risultano alterare la sequenza delle proteine potrebbero in realtà causare delle malattie alterando i programmi di controllo dei geni o anche entrambi i meccanismi contemporaneamente”.

04/01/14

Il Concept Sport Quattro della nuova Audi svelato dalla “signora dei quattro anelli” durante hi-tech di Las Vegas

Sotto le luci dei riflettori dell’ampia “arena” messa a disposizione durante l’evento del hi-tech di Las Vegas che si terrà dal 6 al 10 gennaio, la azienda produttrice d’auto “la signora dei quattro anellisvelerà il Concept Sport Quattro, un sunto vero e proprio di innovazioni.

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Audi Concept Sport Quattro
La nuova Audi si presenta con un design dinamico e nuove ideologie elettroniche: Audi propone una Concept attraente ma soprattutto dal punto di vista della tecnologia al Consumer Electronics Show (CES) che si terrà dal 6 al 10 gennaio a Las Vegas. Mi riferisco alla già conosciuta Audi Sport Quattro, ma con un ulteriore attitudine verso il futuro, dal momento che dispone delle ultime tecnologie del marchio del "quattro anelli" sia per quello che concerne la motricità, visto che si tratta di ibrida plug-in che di interfacce di visualizzazione e controllo utente e illuminotecnica.

A fare gli onori di casa presentandola così è Ulrich Hackenberg, responsabile di ricerca e sviluppo in Audi. "A bordo di questa vettura abbiamo la tecnologia e-tron con 515 kW di potenza massima e un consumo di carburante di 2,5 l/100 km oltre a dei fari laser che lasciano tutti i sistemi precedenti al buio con le loro prestazioni superiori così come il nuovo display e i sistemi operativi con soluzioni elettroniche all'avanguardia. Stiamo, insomma dimostrando quello che sarà il futuro di Audi". Il coupé, una nuova tappa evolutiva del concetto di Audi Sport Quattro, proposto a Las Vegas nel colore rosso del Plasma, combina la potenza della storica Quattro Sport con un'eleganza che in Audi definiscono emotiva. Il Concept si sviluppa sopra delle ruote di grandi dimensioni. Le sporgenze sono brevi e proporzioni della vettura mostrano un equilibrio davvero sportivo.

Con un interasse di 2.784 mm, la Concept è lunga 4.602 mm. Inoltre con una larghezza di 1.964 mm, il modello a due porte è molto ampio, mentre è alto solo 1.386 mm. Combinando le luci a led associate alla tecnologia laser, Audi sta dimostrando il futuro della tecnologia di illuminazione combinando matrice di diodi luminosi e luce tecnologie laser. Due elementi trapezoidali a basso profilo sono visibili all'interno dei fari, quello esterno genera la luce anabbagliante con matrice led e una mascherina d'apertura, mentre l'elemento interno produce una luce laser per la funzionalità del alto-fascio.

I diodi laser di grande potenza sono più piccoli di quelli a LED sia pure solo pochi micron di diametro. Illuminando la strada per una distanza di circa 500 multimetri, la luce del fascio laser è circa due volte la gamma di illuminazione e tre volte la luminosità dei led a luci abbaglianti. In questa tecnologia, Audi sta dimostrando ancora una volta il suo ruolo di leadership visto che si tratta di un sistema che sarà utilizzato anche in pista dalla R18 e-tron quattro che sarà al via della 24 Ore di Le Mans 2014.
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