Il-Trafiletto
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11/10/14

Cina: ristoratore arrestato perchè condiva i suoi piatti con oppio per fidelizzare i clienti

Quale strategia studiereste voi per fidelizzare i vostri clienti se aveste un ristorante? Pubblicità particolari? Cibi alternativi? Scontistica?  Video cene? Qualcuno ha pensato di far di meglio: assuefare i propri clienti al cibo! Lo ha fatto un ristoratore cinese, che però, scoperto è stato arrestato dalla polizia.

Il capo d'accusa è pesante:  aggiungere oppio ai suoi piatti per creare dipendenza nei clienti e fare sì che tornassero a mangiare più di frequente nel suo locale. L’attività illegale del ristoratore è venuta alla luce dopo che un cliente è stato fermato durante un controllo anti-stupefacenti di routine, mentre era alla guida della sua auto.

Specialità cinese
immagine presa dal web
Il ragazzo, il ventiseienne Liu Juyou, è stato trovato positivo ad un test dell’urina ed arrestato. Liu non è riuscito inizialmente a convincere la polizia che lui non aveva mai fatto uso di droga, ed è stata la sua famiglia a mettersi ad indagare sulle cause della positività e a risalire, dopo due settimane di intense ricerche, al ristorante. Quando i familiari sono andati a mangiare nel ristorante, hanno testato le proprie urine che sono risultate positive alla droga.

Con le analisi in mano, sono andate alla polizia, che ha aperto un’indagine sul ristorante. Il ristoratore, interrogato dalla polizia, avrebbe ammesso di avere comprato due chili di semi di papavero oppiaceo per l’equivalente di 70 euro, e di utilizzarli per condire i suoi piatti. Sfortunatamente per Liu, la colpevolezza del ristoratore non gli è stata di grande vantaggio: la sanzione per guida sotto effetto di stupefacenti gli è stata comunque comminata perché il giudice ha ritenuto non rilevante il fatto che lui li avesse assunti intenzionalmente o meno.

08/07/14

Insetti | Il cibo che probabilmente avremo a tavola

Il cibo in arrivo sulle nostre tavole potrebbe avere sei zampe. La domanda di carne è in crescita esponenziale: di che cosa si ciberanno i carnivori del futuro? Frittate di cavallette, locuste caramellate, minestrone di vermi? 

Alcuni scienziati ritengono che l'entomofagia, il consumo alimentare di insetti, giocherà un ruolo significativo come fonte alternativa di proteine. "Dal punto di vista della conversione di mangimi in cibo adatto al consumo umano, gli insetti sono molto più efficienti di altri animali da allevamento", dice Arnold Van Huis, entomologo dell'Università di Wageningen, nei Paesi Bassi. "Sono creature a sangue freddo, e dunque, non sprecano energia per mantenere la temperatura corporea". I grilli, per esempio, producono un chilogrammo di materiale commestibile a partire da appena 2,1 chilogrammi di cibo ingerito.

Per il pollame, la cifra corrispondente è di 4,5 chilogrammi, che arriva a 9,1 chilogrammi per i suini e addirittura a 25 chilogrammi per i bovini. Ci sono, poi, vantaggi ambientali. Il bestiame è responsabile del 18 per cento delle emissioni di gas serra di origine umana: per ogni chilogrammo di carne di manzo che produciamo, vengono rilasciati circa 2850 grammi di metano. I vermi della farina e i grilli ne producono rispettivamente 8 grammi e 2 grammi, secondo una ricerca condotta da van Huis nel 2010.

Sembrano dunque esserci tutti i presupposti per cambiare dieta e passare agli insetti, e per questo, un gruppo di ricerca dell'Università di Wageningen si sta occupando del probabile maggior ostacolo che si frappone tra le bestioline e i nostri piatti: la percezione da parte dei consumatori. I ricercatori organizzano degustazioni per valutare la disponibilità del pubblico al consumo di insetti e per identificare la maniera migliore per servirli (interi, frullati o sotto forma di estratto proteico). "Abbiamo scoperto che nove persone su 10 preferiscono le polpette di insetti a quelle tradizionali", sostiene van Huis.

"È questa la strada da seguire per camuffare le nuove proteine". Anche gli operatori del settore riconoscono che ci sarà molto lavoro da fare per superare la nostra avversione alle creature a sei zampe. "In Occidente, dobbiamo vincere una resistenza psicologica storica", dice Ernest Papadoyianis, presidente di Organic Nutrition Industries. "Penso che la diffusione si avrà quando anche chef famosi cominceranno a promuovere l'insettofagia". La sua società, che ha sede in Florida, sta per avviare la produzione di mille tonnellate annue di stratiomidi (mosche soldato) essiccati e macinati, da utilizzare come mangime per acquicoltura. È realistico aspettarsi, infatti, che gli insetti saranno sì sempre più utilizzati, ma per nutrire altri animali, più apprezzati dall'uomo. Da giugno, poi, è consentito adottarli come mangime per acquicoltura anche nell'Unione Europea. Oltre al problema della percezione da parte dei consumatori, ci sono anche altre complicazioni. Per esempio, alcune delle proteine contenute nelle specie commestibili sono analoghe a quelle degli acari della polvere, e possono provocare crisi di asma. Se, però, avesse ragione Papadoyianis, e l'ingresso in campo delle star dei fornelli potesse aiutare la causa nel mondo occidentale, forse non dovremo aspettare molto prima di vedere nel piatto cibo con antenne e zampette.(science)



28/12/13

La classifica più “golosa” al mondo! I migliori 10 chef in circolazione

Per combinazione, avreste gradito che uno degli chef più conosciuti e ricchi al mondo fosse stato alle vostre dipendenze, nella vostra cucina per prepararvi qualche piatto tipico per un Natale diverso dal solito? Bene vi propongo la classifica più “golosa” in circolazione: buon…appetito!

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Alain Duncasse
Cominciamo da lui, Ducasse, quello che se la passa “peggio” tra questi chef: per carità non fraintendetemi non ha nulla da invidiare agli altri, i suoi piatti sono in grado di sedurre qualsiasi palato fine! E’ anche un imprenditore, di nazionalità francese, e lavora al ristoranteLe Louise XV”, all’interno dell’Hotel de Paris, a Monaco, al ristorante che prende il suo stesso nome che si trova a Parigi e al Jules Verne sulla Torre Eiffel!

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Mario Batali
L’unico della nostra classifica ad essere italo-americano, e ad includere ogni giorno nella sua cucina del piatti tipici italiani! Oltre ad essere cuoco, Mario è anche uno scrittore.


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Paula Deen

Questa cuoca statunitense è una vera e propria celebrity-chef, sempre presente sui tipici programmi televisivi americani di cucina. Gestisce alcuni ristoranti insieme ai figli, e scrive tantissimi ricettari. Nonostante ciò, è stata licenziata lo scorso mese di giugno da un programma tv per insulti razziali!


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Ina Garten
Anche questa chef è statunitense, e il suo patrimonio è di 32 milioni di euro! E’ anche autrice di diversi libri, ovviamente sulla cucina.


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Emeril Lagasse
Emeril Lagasse è un famoso e ricco cuoco statunitense, autore di diversi libri, proprietario di diversi ristoranti negli USA e noto anche per partecipare a programmi televisivi dedicati alla cucina.



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Rachel Ray
Lo sapevate che Rachael Ray, una chef appunto famosissima, si è sposata… in Toscana? E’ famosa per aver condotto un programma TV che prende appunto il suo nome, e per aver scritto libri di cucina basati sul concetto di poter preparare pasti completi in 30 minuti.


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Wolfang Puck
Basta, con cuochi americani: è giunto il momento di presentarvene uno… austriaco! E’ conosciuto in tutto il mondo per essere il cuoco ufficiale della serata di gala successiva all’assegnazione dei premi Oscar!



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Gordon Ramsay
Ed ora, ci spostiamo in Scozia: Ramsay è un cuoco e personaggio televisivo britannico, noto per condurre diversi programmi televisivi dedicati alla cucina, tra cui anche dei reality show. Nel corso della sua carriera, gli sono state assegnate ben 13 stelle Michelin!


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Jamie Oliver
Restiamo in Gran Bretagna, ma andiamo però in Inghilterra, per incontrare il secondo chef più ricco del mondo: Jamie Oliver, un famosissimo cuoco, scrittore e conduttore di programmi televisivi!



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Alan Wong
Lo sapevate che lo chef più ricco del mondo è un giapponese? Eccolo qua: il suo nome è Alan Wong, ed il suo patrimonio personale ammonta a ben 808 milioni di euro!
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