Il-Trafiletto
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30/04/17

Computer desk senza ventole da Acer

L’Aspire U27 vanta un sistema di raffreddamento che utilizza l’evaporazione e la condensa di un liquido per la dissipazione del calore. 


Non solo notebook e prodotti per i videogiocatori. Durante il suo evento annuale a New York, Acer ha presentato due nuovi desktop all- in-one, l’Aspire U27 da 27 pollici Full Hd e l’Aspire Z24 da 23,8 pollici.
Computer desk senza ventole da Acer
Computer desk senza ventole da Acer
L’Aspire U27, vincitore dell’iF Design Award 2017, ha un telaio da 12 mm con supporto in metallo a forma di V. 
“Il design dell’Aspire U27 è così sottile da poter essere utilizzato come un pezzo d’arredamento e puoi tenerlo vicino a tuo figlio che dorme perché è super silenzioso“, ha spiegato Jeff Lee, General Manager, Stationary Computing, IT Products Business, Acer Inc.


Il computer vanta infatti il sistema di raffreddamento Acer LiquidLoop, che di fatto sostituisce le ventole presenti nei modelli dei concorrenti, utilizzando l’evaporazione e la condensa di un liquido per il trasporto e la dissipazione del calore.


Sarà disponibile a partire da agosto a 1599 euro. 
Leggi articolo originale

06/10/14

L'arte della tecnologia | L'arte moderna in un ambiente storico

La mostra d'arte del mondo di Venezia:
La Biennale

Ogni due anni Venezia ospita la più grande mostra d'arte del mondo, la Biennale. Passione ed esplorazione dell'arte moderna esposta in un ambiente così storico. 


Ogni divulgatore di tecnologia che vive sempre attaccato (in un modo che qualcuno potrebbe considerare innaturale) al proprio portatile, allo smartphone e a Internet, l'interessamento è anche a come, negli artisti moderni, si possa riflettere la crescente importanza della tecnologia nella nostra vita; cerco sempre buoni esempi di arte che rispecchino la mia esistenza digitale. Purtroppo vengo fin troppo spesso deluso.

Pensiamo, per esempio, al tema di questa edizione della Biennale (in corso fino al 24 novembre, ndr), il Palazzo Enciclopedico, un riferimento a un progetto dell'artista italo americano Marino Auriti che negli anni Cinquanta sognò di costruire un palazzo di 136 piani che ospitasse tutta l'arte, la cultura e la conoscenza del mondo. Il palazzo non fu mai realizzato, ma un suo grande modello si può ammirare all'ingresso dello spazio principale dell'esposizione. Ovviamente oggi non verrebbe mai costruito perché non sentiamo più il bisogno di custodire la conoscenza in un edificio, e preferiamo memorizzarla in Wikipedia o cercarla con Google.

Eppure il nesso tra il Palazzo Enciclopedico e Wikipedia non viene colto esplicitamente dagli organizzatori della Biennale, un'omissione sintomatica della separazione tra arte e tecnologia che si manifesta sovente. Fortunatamente, c'è molta arte che fa uso di Internet e del computer o riflette sui modi in cui stanno cambiando la quotidianità. Tra le preferite ci sono le varie installazioni che affrontano l'argomento dei controlli ossessivi.

L'opera più raggelante è una batteria di 131 monitor che mostra scene di vita dell'artista Dieter Roth, filmate negli anni Novanta, quando si stava riprendendo da una malattia. Roth è morto nel 1998, ma la sua opera prefigura il mondo di oggi, in cui siamo osservati ovunque da telecamere. Non si sono visto però molti altri artisti occuparsi direttamente di tecnologia.


21/08/14

I'm Watch | Nato per navigare

I'm Watch
Questo orologio di fabbricazione italiana è l'unico tra quelli dotati di schermo tattile, fatto specificamente per navigare.

I'm Watch si collega attraverso il bluetooth a uno smartphone, ma tutte le funzioni e le app si configurano in rete attraverso il sito web i'm Cloud. Gli aggiornamenti vengono scaricati ogni volta che l'orologio cerca di sincronizzarsi, cosa che fa ogni 15 minuti attraverso il collegamento con lo smartphone.

A quel punto i tweet, gli aggiornamenti di Facebook e le mail appaiono sul suo schermo da 1,55 pollici. Inoltre, si attiva un avviso quando qualcuno chiama. Nello schermo, seppure grande, non è particolarmente immediato orientarsi con i movimenti delle dita. Oltre a un piccolo altoparlante, i'm Watch ha una presa per le cuffie e persino il proprio servizio i'Music che costa solo 9,99 euro per un anno, ma offre soltanto liste d'ascolto incentrate su un artista o un gruppo. Ogni canzone dev'essere scaricata, il che richiede del tempo: meglio trasferire file mp3 da un computer ai 4 GB di memoria dell'i'm Watch usando un cavo Micro usb.

Alto 52 millimetri, largo 40 e spesso solo 10, il dispositivo pesa circa 100 grammi e risulta comodo da indossare, anche per tutta la giornata. Per maggiori info consultate il sito: www.imsmart.com/it Funziona con: iPhone 4S/5, Android.(science)


26/07/14

KALQ | La tastiera rivoluzionaria

Tastiera KALQ
KALQ, vi starete chiedendo certamente che cos'è? Ebbene si tratta di una tastiera con una nuova distribuzione dei tasti per velocizzare la digitazione a due pollici sulle tastiere di cellulari e tablet. 

Come si presenta?
La tastiera è suddivisa in due sezioni, una per ciascun pollice. Tutte le vocali si trovano a destra, mentre il pollice sinistro controlla un numero maggiore di tasti (e viceversa per utenti mancini). La denominazione deriva dall'ultima fila di lettere in fondo a destra.

Perché la scrittura risulta velocizzata? 
La posizione delle lettere è stata ottimizzata grazie a un algoritmo computerizzato sviluppato da ricercatori diretti da Antti Oulasvirta del Max Planck Institute di Informatica, in Germania. L'algoritmo incorpora modelli di movimento del dito, e ha calcolato che questa configurazione minimizzerebbe la distanza coperta dai due pollici, consentendo, inoltre, all'utente di alternare il più possibile l'uso di entrambi.

La nuova tastiera funziona?
Pare di si. Dopo un po' di allenamento, gli utenti sono riusciti a digitare testi su tastiere KALQ alla velocità di 37 parole al minuto, una performance notevole visto che 20 parole al minuto è il limite massimo per gran parte degli utilizzatori di tastiere o touchscreen QWERTY tradizionali. Per chi desiderasse provare di persona la tastiera KALQ, è possibile scaricare un'app gratuita per smartphone Android.(science)


01/07/14

Hanno fatto...cosa?

La scelta del partner
da parte della femmina
E' stato chiesto ad alcune donne di votare la prestanza di uomini svestiti. Come pensate che abbiano dato la loro preferenza? Iniziamo a vedere cosa hanno fatto innanzitutto!

A oltre 100 volontarie è stato chiesto di stilare una classifica che riflettesse quanto trovano attraenti una serie di corpi maschili svestiti. Le figure maschili, generate da computer e proiettate su una parete a grandezza naturale, erano diverse per altezza, rapporto spalle/fianchi e dimensioni dell'organo sessuale a riposo.

DUNQUE, COM'È' ANDATA?
Le volontarie (docenti e studenti della Monash University di Melbourn e dell'Australian National University di Camberra) complessivamente hanno attribuito voti superiori agli uomini più alti, con rapporto spalle/fianchi più elevato e organo sessuale di dimensioni maggiori.

CHE COSA SIGNIFICA?
Nella loro relazione finale, i biologi sostengono che questi risultati sono "in aperta contraddizione con le affermazioni secondo le quali le dimensioni dell'organo sessuale maschile non sono importanti". Inoltre, aggiungono, quanto emerso supporta la teoria che la scelta del partner da parte della femmina della specie abbia guidato il percorso evolutivo verso maschi con organi sessuali di misura relativamente grande.(science)



27/06/14

Kawazulite | Conduttore elettrico all'esterno | Isolante internamente

Kawazulite
Che cos'è la Kawazulite? Si tratta di un minerale presente in natura nella crosta terrestre. Fisici tedeschi hanno di recente dimostrato che un campione della sostanza, raccolto in Repubblica Ceca, si comporta come un conduttore elettrico all'esterno e come un'isolante all'interno.

Come si spiega questa curiosa proprietà?
All'interno, gli elettroni si muovono secondo traiettorie circolari, che ne impediscono il flusso attraverso il minerale. In superficie, invece, si spostano a scatti lungo il profilo del materiale, e cosi dacendo conducono elettricità.

Perchè se ne parla?
"Isolanti topologici" come questo erano già stati sintetizzati in laboratorio, ma è la prima volta che il fenomeno è stato osservato in un campione naturale. Questi isolanti potrebbero, in futuro, permettere di costruire computer più veloci.

In che modo ciò si potrebbe realizzare?
Una delle proprietà degli elettroni è il loro spin, che può avere soltanto due valori: alto spin o basso spin. Nello strato conduttivo del materiale, gli elettroni ad alto spin si muovono in un'unica direzione, mentre le particelle a basso spin avanzano in senso opposto. Il risultato è una "corrente di spin", un flusso di elettroni di spin e non di carica. Ciò potrebbe aprire la strada alla costruzione di "transistor di spin", molto più veloci dei semiconduttori utilizzati oggi dai nostri computer.(science)



17/06/14

GoPlug, la batteria che è anche uno zaino

La batteria portatile più potente di tutte è incorporata in uno zaino e può caricare smartphone, tablet e computer portatili.

Avete gia comprato una batteria portatile da caricare il vostro smartphone o tablet? Beh se ancora non l'avete fatto, e in più vorreste aver la possibilità di caricare anche il vostro pc portatile, fatevi un pensierino su questo nuovissimo prodotto creato da GoPlug.

Si tratta di una batteria dalla grandezza di ben 32.000 mAh. Grande vero? Ovviamente non è una di quelle batterie che si possono portare in mano. Proprio per questo GoPlug ha ideato uno zaino apposita per portare questa immensa batteria.

Si puo anche comprare la batteria senza lo zaino ma sinceramente non la trovo una buona idea. Per viaggiare, muoversi e poter caricare tutti i propri dispositivi elettronici senza la preoccupazione di rimanere senza di uno è quasi obbligatorio avere anche a disposizione lo zaino.

Lo zaino della GoPlug in azione
GoPlug offre anche vari tipi di prese per ogni tipo di gadget che uno disponga. 
L'unico lato negativo che può avere questo interessante prodotto è la ricarica della stessa batteria. In fin dei conti definirlo un difetto è un po' esagerato (considerando che deve comunque ricaricare 32.000 mAh) ma sicuramente non si potrà sperare che in un'oretta la batteria potrà essere carica al 100%.

I prezzi, per quel che mi riguarda, non sono esagerati e abbastanza contenuti. Il modello più economico costa 129€ contro il più alto che è 429€.

A voi interesserebbe un prodotto del genere o è troppo ingombrante e costoso?




15/06/14

Addio al Mac mini?

Apple sta pensando o no di rinnovare e attualizzare il loro piccolo e potente Mac mini?

Si vocifera che tra una settimana circa Apple deciderà di fare un upgrade silenzioso ai propri iMac,
probabilmente potenziando i processori e forse migliorando anche le schede grafiche.
Ma dove sono finiti i Mac mini?

L'azienda che ha sede a Cupertino non aggiorna il suo piccolo computer da scrivania dal lontano Ottobre 2012. Questa lunga attesa cosa vorrà significare? È ora di dire addio al computer più economico di Apple oppure Tim Cook sta aspetta do il momento giusto per portare un nuovo e innovativo Mac?

Il Mac mini è un buonissimo computer fisso che è l'ideale, come prima esperienza, per un nuovo utente che vuole provare e conoscere la potenza dei Mac. Quindi mi sembrerebbe assurdo che Apple decidesse di non commercializzarlo più.

Mac mini, immagine presa dal web
Ma perchè non aggiornarlo per due interi anni? Spendere 600€ per un computer che ha un software e un hardware di ben due anni fa può risultare, per un utente, una spesa folle. 
L'unica risposta che mi viene in mente è che Cook stia da tempo pianificando di presentare, probabilmente questo Ottobre 2014, un nuovissimo e innovativo Mac mini. Più potente che mai.

Cosa potrà mai avere questo nuovo computer?

Sinceramente non so bene cosa aspettarmi di nuovo ma, partendo dalle cose ovvie e "banali", penso che sicuramente sarà molto più sottile, piccolo e leggero (forse assomiglierà di più alla Apple TV).
Poi ci sarà un processore Intel di ultima generazione con una scheda grafica Intel, una HD 5000 come quella sul Mac Air o una Iris come quella del Mac Pro.
Probabile che rimarrà con i 4GB di RAM ma preferirei se arrivassero a mettere 8GB. 

Ma non penso che ci saranno solo questi semplici potenziamenti. Dal lontano 2010 Apple ha fatto un brevetto per poter integrare sui computer un proiettore.
Quindi spero proprio di vedere quest'anno un Mac mini potente agile e veloce con nuove e interessanti caratteristiche che possano rivoluzionare e ribbuttare in alto il mercato dei pc.

Per voi ci sono possibilità di qualcosa del genere? Quali caratteristiche vorreste sui nuovi Mac mini e come ve l'immaginate?

08/05/14

Nod, l'anello tecnologicmente avanzato | Tecnologia

Ricordate quando dovevamo alzarci dal divano per cambiare canale alla televisione? Quando non esistevano ancora i cellulari e si usava il vecchio telefono con la rotella per digitare un numero di telefono? Eppure i vecchi film di fantascienza spesso ci suggerivano oggetti attraverso l'uso dei quali si potevano fare più azioni contemporaneamente.

Oggi si può, basterà un gesto della mano per comandare tvcomputersmartphone, i Google Glass ma anche ai termostati di casa come Nest, per citarne uno. Come? E' nato Nod, un anello tecnologico che rivoluzionerà l'uso di dispositivi indossabili, oggi associati alle applicazioni di fitness e salute.
Nod
immagine presa dal web

Funziona in maniera molto semplice: una volta indossato e attivato, si associa al dispositivo bluetooth scelto et voilà, Nod si comporta come una sorta di mouse, muovendo gli oggetti sullo schermo, cambiando i canali sul televisore, spostando il cursore sulle tastiere virtuali e così via.

In più, dato che la precisione dei movimenti è elevatissima (32.000 dpi), nulla impedirà ai videogiocatori di farne uso lasicando il classico mouse nel cassetto.

Nod sarà disponibile dopo l'estate, ma al momento il suo prezzo non è proprio popolare, 150 dollari,  non  pochi per un semplice gadget (di cui possiamo fare tranquillamente a meno), è resistente all'acqua e può essere immerso fino a 50 metri, divenendo così un accessorio inseparabile anche sotto la doccia, al mare o in piscina.

12/04/14

Unità d'intenti | Similitudini di menti per un'approccio neuromorfo e celebrale tra robot ed essere umano!

Per arrivare dunque ad emulare la mente umana per un robot, sarà necessario un'approccio neuromorfo e celebrale tra robot ed essere umano.

NeuroGrid, il computer da un milione di dollari, realizzato da Kwabena Boahen, un bioingegnere dell'Università di Standford, in California, fa uso dello stesso approccio neuromorfo per emulare l'attività celebrale in un computer, e lo fa facendo uso di tecnologie con caratteristiche analogiche, cioè, non digitali, dei transistor e di altri componenti dei circuiti. Questo metodo gli consente di simulare un milione di neuroni e sei miliardi di sinapsi che li connettono, facendo uso di pochissima energia, esattamente come avviene nel cervello umano.
NeuroGrid

"La motivazione principale di questo approccio è che il cervello non si limita a svolgere calcoli", speiga Boahen. "Una buona parte della sua attrattiva sta nella poca energia che utilizza. Che cos'è che lo rende cosi efficente? Questo è il segreto del cervello".

Ma il mistero più grande di tutti gli altri è la questione dell'intelligenza. L'approccio neuromorfo non si limita soltanto a ipotizzare che si possono creare robot tanto intelligenti da avere una capacità di elaborazione simile a quella degli esseri umani: porta con se anche la prospettiva di aumentarne la scala fino a ottenere qualcosa di ancor più complesso del cervello umano e quindi, più intelligente.

Nel prossimo post, vedremo come potranno interagire le due realtà cerebrali, quella robotica e quella umana.

The Micro | Un successo in...3D!

The Micro, la stampante 3D proposta al prezzo di 299 dollari per chiunque decida di supportare il progetto in fase di finanziamento, ottiene un successo senza pari su Kickstarter.

Le stampanti 3D che abbiano un trend in sensible ascesa oggi giorno, non v'è alcun ombra di dubbio, ed a suffragare quanto detto esistono già parecchi modelli presenti sul mercato e le previsioni per il futuro indicano che ne appariranno sempre di più, anche realizzati da aziende italiane come nel caso di iNventOne. Gli unici impedimenti che ancora ostacolano la diffusione della tecnologia delle stampanti 3D, sono rappresentati dal prezzo, ancora alquanto elevato per l’utente privato, e dalla difficoltà di utilizzo visto la complessità del prodotto per chi non possiede competenze specifiche.
The Micro stampante 3D

A fare da precursore con ogni probabilità alle stampanti 3D accessibili all'utente comune, pare che sia giunta The Micro! La stampante in questione si presenta come un piccolo cubo colorato da posizionare sulla scrivania al fianco del proprio computer.

La velocità sarà certamente uno dei punti di forza principali: in base a quanto affermato dagli addetti ai lavori, dopo aver ricevuto la stampante sarà possibile realizzare i primi oggetti 3D in meno di un’ora. I materiali che è possibile utilizzare sono filamenti di PLA e ABS, oltre a nylon e altro non ancora specificato dai responsabili del progetto. L’inizio della commercializzazione è previsto entro l’autunno. (webnews.it)

06/04/14

Caro PC come mi stressi

I vantaggi di avere un ufficio a casa propria sono reali: minor spreco di tempo passato sui mezzi di trasporto, orari flessibili e inquinamento ridotto.... Ma dietro a queste comodità si nascondono alcune insidie per la salute


Le nuove tecnologie non devono essere usate per rendere uomini e donne schiavi del loro lavoro, ma al contrario, per liberarli e migliorare la qualità della loro vita. Con l'affermarsi del computer, di internet e della posta elettronica è del tutto superfluo recarsi quotidianamente in ufficio per fare ciò che si potrebbe sbrigare a casa o in altri luoghi ad hoc. Si evitano inutili spostamenti casa-lavoro, faticosi e stressanti, e convivenze forzate con colleghi e dirigenti, trasferendo le mansioni da sbrigare nella propria abitazione.

È chiaro che non tutte le attività sono telelavorabili; siderurgia, industrie automobilistiche e industria pesante non rientrano in questa categoria. Sono ideali, invece, le attività che consistono nel ricevere, elaborare e smistare informazioni (il terziario, i ministeri, uffici, giornali, editori, ecc.). I vantaggi? Più autonomia e tempo libero, maggiori possibilità di dedicarsi alla famiglia e ai propri amici, abbattimento dell'inquinamento atmosferico cittadino e dello stress. Come per incanto potremmo dire addio ai quotidiani ingorghi da traffico con un forte guadagno per l'ambiente e la salute. Almeno per certi aspetti. Non mancano infatti alcune ombre. Questa nuova organizzazione  da un lato migliora ma dall'altro pone nuovi problemi di salute e del tempo del lavoratore. Il telelavoratore è esposto al rischio dell'isolamento sociale: starsene chiuso l'intera giornata in casa a lavorare davanti a un video con il bel risultato di vedere crescere stress e malanni da computer. Spesso in casa il computer non è disposto in modo tale che si rispettino le opportune regole di postura, la sedia e la scrivania non sono ergonomiche e si sta attaccati al video anche per 12 ore filate. I danni certi sono a carico di muscoli, colonna vertebrale, occhi. E non va sottovalutato lo stress che ha la caratteristica di abbassare le difese immunitarie e aprire la strada a diverse patologie: malattie cardiovascolari, tumori, malattie dell'apparato digerente, solo per citarne alcune. E di quanto sia serio il problema ce lo dice il fatto che negli Stati Uniti è stata varata, nel gennaio 2001, una legge sulla sicurezza dei lavoratori della New Economy: mai lavorare al computer più di quattro ore al giorno. Chi le supera diventa ufficialmente a rischio: esposto a atrofia del polso, tendiniti, mal di schiena, artrosi cervicale. Non va sottovalutato, poi, che il lavoratore, non essendo più collegato direttamente agli altri colleghi, rischia non solo l'isolamento personale ma anche contrattuale. Tra le nuove ansie al primo posto c'è quella da computer: induce panico e manda in tilt il meccanismo che bilancia il nostro livello di stress quotidiano, allora fa capolino quella che gli esperti chiamano «ansia generalizzata» o «ansia no stop». l'ansia può trasformarsi in una malattia cronica: sintomi di oppressione costante, vulnerabilità alle sindromi infettive, disturbi cardiaci.

28/03/14

Risparmiare energia: TV, computer e caricabatterie

Ecco alcuni consigli che  Adiconsum ci suggerisce di seguire per risparmiare energia e tagliare i costi delle maledette bollette. Abbiamo visto in ordine il frigorifero, il piano cottura, il forno elettrico, il microonde, la lavastoviglie e la lavatrice. Oggi ci occuperemo di TV, computer e caricabatterie.
Risparmio

  • la prima regola per risparmiare energia elettrica è non lasciare gli apparecchi in stand - by (cioè con la lucina rossa accesa), e vale per tutti gli apparecchi, modem compresi. 
  • inoltre, è preferibile sostituire i vecchi apparecchi tv con il tubo catodico con schermi LCD. 
  • per quanto riguarda i computer , oltre all’opportunità di spegnerli durante le pause lunghe e di attivare le specifiche impostazioni per il risparmio energetico, è bene tenere presente che, nel caso in cui si usi un notebook, è meglio non lasciare inserita la batteria (a meno che non debba essere ricaricata) quando il computer è contemporaneamente collegato alla rete elettrica
  •  infine, i caricabatterie, quando non sono in uso, vanno sempre staccati dalla presa elettrica, dal momento che consumano comunque elettricità (anche se, ad es., il cellulare non è collegato)

27/01/14

Il "Cilindro" della Apple | Una workstation a foggia cilindrica

Apple come sempre ha fatto centro, presentando una workstation grafica fenomenale in ogni suo aspetto come il nuovo Mac Pro. È impossibile non sbalordirsi davanti ad un computer dal design così originale, fuori dagli standard commerciali.
Chi l'avrebbe mai immaginato che una workstation a foggia cilindrica potesse essere così anticonformista e soprattutto chi avrebbe potuto farlo in anni in cui i PC tradizionali stanno vivendo una crisi che nera è dir poco? Solo Apple, che ormai ha nel DNA la capacità di ripensare e rivoluzionare – e con successo – ogni settore dell’IT e della telefonia. Gli smartphone iPhone, i tablet iPad, i portatili MacBook, senza dimenticare la prima vera rivoluzione, quella della musica portatile con gli ormai mitici iPod. Il Mac Pro, il nuovo oggetto del desiderio per tutti i professionisti creativi si è fatto attendere e non poco, con una lacuna nella gamma Apple colmata anni dopo l’ultima proposta.

 Addirittura, complice anche una crescita esponenziale della domanda del mondo consumer e mobile, i vertici di Apple – Steve Jobs in primis – avevano pensato di eliminare la linea Pro dedicata, per l’appunto, a chi usa i PC per lavorare. Il progetto del nuovo Mac Pro è stato svelato a metà 2012 e, a differenza di tutti gli altri prodotti del brand i Cupertino, questa volta non ci sono state fughe di notizie, nei mesi immediatamente precedenti. Così la segretezza e la conseguente aria di mistero sono rimaste intatte sino alla fine e la nuova workstation Apple ha lasciato tutti a bocca aperta. Apple punta a un bersaglio ben preciso: rivitalizzare una nicchia dell’IT che appare sempre più atrofizzata e poco stimolante, soprattutto per chi deve produrre soluzioni per i professionisti. Ha dunque operato nell’unico modo possibile: reinventare la workstation, facendola rinascere dalle sue ceneri e sfruttando, in parte, l’esperienza maturata con il poco apprezzato Mac Mini. Quindi abbiamo un approccio concettuale molto rigoroso, sia per forme esterne sia per costruzione interna. Il risultato è un computer che non lascia indifferenti e fa parlare di sé sin dal primo istante: subito si è colpiti dalla sua estetica avveniristica e poi, scendendo nel dettaglio, dal lavoro compiuto per ottimizzare lo spazio interno.




Anche per il Mac Pro, se non si era ancora capito, tutto ruota intorno al design. Ma cosa cela la workstation Apple al suo interno? È un cilindro di alluminio estruso, al cui interno troviamo tre schede collocate simmetricamente, e su cui sono alloggiati la CPU, la RAM, due GPU e l’unità di archiviazione su drive flash PCI Express. Il raffreddamento è a carico di un dissipatore magistralmente collocato al centro, a sezione triangolare e che corre per tutta la lunghezza del magnifico chassis cilindrico.
Cuore potente Due sono le configurazioni di base per il nuovo Mac Pro, proposte a rispettivi prezzi di partenza di € 3.049 e € 4.049 IVA inclusa. L’entry-level, anche se fa specie usare questo termine, considerata la potenza di calcolo già elevatissima, poggia su un processore Intel Xeon E5 quad-core (3,7 GHz, 10 MB cache L3), 12 GB di RAM ECC DDR3 a 1.866 MHz, due GPU AMD FirePro D300 ognuna con 2 GB di VRAM GDDR5 e per finire un’unità flash PCI Express da 256 gigabyte. La configurazione high-end differisce per il processore Xeon E5 a sei core (3,5 GHz, 12 MB cache L3), per i 16 GB di RAM e per la coppia di GPU FirePro D500 ognuna con 3 GB di VRAM. Apple Mac Pro (2013) Ma la nuova workstation Apple sembra non avere limiti, potendo spingersi sino all’incredibile configurazione che prevede un processore Xeon E5 da 12 core con 30 MB di cache L3 condivisa su un unico chip, 64 GB di memoria, doppia GPU FirePro D700 con 12 GB di memoria totale e un terabyte di unità flash PCIe. Un aspetto non trascurabile, poi, è la relativa facilità nell’accedere (e quindi aggiornare e/o sostituire) ai componenti interni – RAM, flash drive, CPU. Spostandoci dall’espandibilità alla connettività, il Mac Pro continua a fare sul serio: si possono collegare sino a tre display 4k o sei monitor tramite interfaccia proprietaria Thunderbolt 2, non mancano una HDMI 1.4 Ultra HD, quattro USB 3.0 e due porte Gigabit Ethernet. Le sei porte Thunderbolt 2 meritano un breve ma fondamentale approfondimento, rischiando di passare inosservate: ognuna permette di collegare sino a sei periferiche esterne in serie, fino a 36 dispositivi in totale, con ognuno di questi che può godere di 20 GB/s per larghezza di banda. Possiamo veramente parlare di performance senza compromessi, sotto ogni punto di vista. Non ci resta che chiudere con la connettività wireless, che prevede il supporto di Bluetooth 4.0 e di reti Wi-Fi di ultima generazione (802.11ac).

05/01/14

Facciamo fitness con gli occhiali di Google

Grande attesa per il CES, la 47esima edizione del Consumer Electronic Show che avverrà a Las Vegas dal 7 al 10 gennaio. Saranno presentate tutte le novità digitali . Da Technogym il tapis roulant per i Google Glass .   
Conto alla rovescia per il CES di Las Vegas. La 47esima edizione del Consumer Electronic Show si  metterà in vetrina dai computer ibridi ai tablet, dagli smartphone ai televisori 4K, fino ai primi esemplari di pc, console per l'intrattenimento da salotto e ai wearable device: orologi intelligenti, occhiali e accessori digitali da indossare. In primavera arriveranno i Google Glass e tra le app e soluzioni a loro dedicate, che verranno presentate al CES, spicca un tapis roulant compatibile con i Glass, sviluppato dall'italiana Technogym, leader nel settore fitness e wellness.

Tapis roulant con Google Glass
Gli utenti potranno controllare e accedere a tutte le funzioni della macchina con il comando vocale e riceveranno feedback sul loro allenamento attraverso le lenti degli occhiali. Grazie alla tecnologia UNITY, la nuova consolle Android di Technogym, gli attrezzi per l’allenamento cardio, dal tapis roulant, alla cyclette, all’ellittico, sono compatibili e integrabili con ogni app o device esterno. ''La piattaforma UNITY offre il look and feel del proprio tablet per un’esperienza di allenamento interattiva rivoluzionaria - afferma Nerio Alessandri, presidente e fondatore di Technogym - propone agli utenti un programma di allenamento personalizzato sui propri obiettivi, i propri gusti e le proprie app preferite ed è aperta a qualsiasi app o device esterno, come Google Glass o i numerosi strumenti per la rilevazione del movimento''.

08/12/13

Un Natale hi-tech? Cercatelo sul web! Ecco i migliori siti web per i vostri regali.

Volete un Natale hi-tech? La scelta dei regali appare scontata, ma non dove e come acquistarli...o forse si? Comunque sia tablet, telefonini, videogames, fotocamere, PC, consolle, etc etc etc. Sono questi i sei tra i più comuni regali, che si prevede di ricevere o fare per questo Natale, almeno è quanto si evince da una indagine effettuata presso i siti web che fanno ecommerce per quanto concerne il settore della tecnologia e dell'intrattenimento digitale, queste risultano essere le categorie più gettonate e consigliate. La storia si ripete anche in quelli specializzati del settore editoriale, che comunque propongono la vendita di musica, film e videogiochi, facciamo un esempio: IBS , società di ecommerce del gruppo Messaggerie, mette a disposizione una vasta e completa raccolta di questo tipo di prodotti con sconti, senza contare la sempre presente sezione di reader eBook e tablet con brand IBS.

Anche in casa Mondadori, la storia non cambia: l'ex www.Bol.it, propone gli stessi titoli per il mercato digitale e oltretutto i reader di ebook Kobo. Con un concorso è possibile vincere prodotti di elettronica come tablet Apple, iPad e tablet di Samsung. Per concludere, il sito di ecommerce del gruppo Feltrinelli, www.lafeltrinelli.it, fornisce anch'esso dischi, film, videogiochi (con una serie di promozioni e sconti sui prodotti selezionati) e una parte dedicata anche qui ai reader di ebook Kobo. L'offerta di questi siti specializzati è più limitata per quanto riguarda il settore di elettronica rispetto ai grandi attori del mercato online italiano e mondiale. In particolare il colosso Amazon, che in Italia ha guadagnato uno spazio di tutto rispetto e che offre una serie molto ampia di categorie merceologiche (dalle scarpe ai gioielli e agli orologi, oltre ovviamente i libri) che comprende TV, fotocamere, computer fissi e portatili, tablet, telefonia, Hi-Fi e svariate altre categorie sino a una sezione di accessoristica (custodie e gadget) e componentistica (memorie e altre parti tecniche) fra le più complete in assoluto sul mercato.

Ordinare i regali natalizi online
Per raggiungere la quantità di prodotti specifici del settore tecnologico (sia elettronica che informatica) di Amazon è necessario andare sui siti di ecommerce di piccole realtà specializzate oppure rivolgersi all'altro grande aggregatore internazionale presente anche in Italia: eBay , che nella sezione audio, tv ed elettronica, oltre alla telefonia e informatica, ha una raccolta pressoché infinita non solo di prodotti di seconda mano venduti tramite asta, ma anche offerte di prodotti nuovi nel marketplace popolato da negozi e distributori di tutto il mondo.

Su eBay è anche possibile trovare l'accesso ai venditori asiatici di componentistica e di prodotti non brandizzati. I rischi di questo tipo di acquisti sono ovviamente nella serietà del venditore e nella reale qualità dei prodotti acquistati. Come per eBay la parte di marketplace supera quella delle aste, così anche per Amazon cresce continuamente la componente di vendite offerte da negozi di terzi (una sorta di brokeraggio via internet) rispetto ai prodotti del catalogo e dei magazzini dell'azienda di Seattle. Tra i "volti nuovi" del settore della tecnologia in rete fa capolino con una certa insistenza AliExpress della cinese Alibaba.com . Su entrambi i siti è possibile trovare un buon numero di occasioni e di prodotti, con una differenza.

Mentre il classico Alibaba offre prodotti da tutto il mondo, AliExpress si focalizza su offerte speciali e prezzi scontati. Tutta da verificare l'affidabilità dei venditori, ma molti prodotti (per lo più non di marca) sono fortemente scontati. Anche qui, il quantitativo di prodotti è secondo solo alla parte di componentistica elettronica. Molti prodotti sono presentati con una traduzione automatica approssimativa in italiano, e anche la versione inglese è altrettanto lacunosa. La grande distribuzione tradizionale è presente con una serie di negozi digitali specializzati.

MediaWord della tedesca MediaMarkt ha il suo Compra Online che offre sconti, un buon assortimento, prodotti di marca (Samsung, Sony, Apple, Nokia e via dicendo) e complessivamente una buona esperienza di ecommerce, con pagine chiare, schede prodotto complete, una chiara distinzione in categorie. Molto completa soprattutto la parte di elettrodomestici e quella di fotografia, dove è presente un buon assortimento di prodotti.
Anche l'olandese Euronics , nata nel 1950, ha un suo sito di ecommerce che si caratterizza come per il caso di MediaWorld per la presenza di grandi marchi e un assortimento che sostanzialmente rispecchia quello delle insegne della GDO: forse una maggiore vocazione alla scontistica (come il resto della catena). Per aprire una brevissima visuale sui siti dei produttori di informatica, il più quotato sito di ecommerce mononarca rimane l'Apple Store online, che nella sezione "Ricondizionati" ha le offerte di prodotti Apple (Mac, iPad, iPhone e altro) dell'ultima generazione e di quelle precedenti in condizioni perfette, garantiti e venduti con scontistica che oscilla mediamente tra 15% e il 35%.

I prodotti sono pochi e non sono configurabili: si compra quel che viene offerto. Ottima l'esperienza d'acquisto, si può chiedere la consegna in un negozio Apple Store. Mr.Price , attivo da dieci anni, e gli altri portali del gruppo Banzai (tra questi ePrice, SaldiPrivati, ePlaza) offrono 600.000 prodotti di marca per l'informatica, l'audio hi-fi, il video, l'elettronica, videogiochi e altri settori. Con 50 punti di ritiro in 40 città italiane risolvono anche il problema delle spese di spedizione e della logistica (che nel nostro Paese risulta mediamente più difficile che negli Usa e in buona parte dell'Europa) oppure un sistema di consegna anche al piano, serale, presso lo spedizioniere. Invece, limitata ma di discreta qualità l'offerta di Groupon nella sezione shopping hi-tech che ha comunque una buona scontistica. Se si guarda il versante degli aggregatori, siti cioè che consentono di confrontare più offerte presenti sul web (ma non riescono ad aggregare tutte le offerte speciali presenti sui portali specializzati), c'è TrovaPrezzi che domina la categoria.

Alle volte offre fin troppa scelta ed è necessario avere le idee molto chiare su cosa si sta cercando, ma il risultato è comunque di buono se non ottimo livello. In generale, però, bisogna fare attenzione sia per gli aggregatori che per i siti di ecommerce non monomarca alla generazione dei prodotti che vengono offerti: spesso lo sconto deriva dalla commercializzazione di prodotti dell'anno precedente rimasti in magazzino alla grande distribuzione e rimessi in commercio tramite il canale delle vendite online scontate. In ogni caso, per la normativa europea (Direttiva 2002/65/CE) recepita in Italia con Decreto Legislativo n. 190 del 19 agosto 2005 e successive modifiche, il consumatore che effettui un acquisto a distanza di beni o prodotti (ad esempio su sito web) può entro 10 giorni dalla consegna della merce (e non più solo 7) esercitare il diritto di recesso.

Non è necessaria una motivazione da parte del consumatore e questi non incorre in oneri o penali. Il recesso deve essere comunicato al fornitore a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento oppure, se fatto via fax, deve essere confermato entro 48 ore dall'invio del fax dalla spedizione di una lettera raccomandata. Il contratto di compravendita può stabilire che le spese per la riconsegna della merce gravino sul consumatore, altrimenti sono a carico del venditore. Il venditore deve, infine, restituire il prezzo pagato dal consumatore entro 30 giorni dal ricevimento della dichiarazione di recesso. Ci sono una serie di casi in cui non si applica il diritto di recesso: nell'ambito della tecnologia è rilevante il caso di prodotti audio-video o software sigillati che siano stati aperti dal consumatore.

Abbiamo provato a cercare alcuni prodotti di largo consumo per quanto riguarda la fotografia, i televisori e l'informatica in alcuni dei siti sopra indicati. Abbiamo cercato un telefono Samsung Galaxy S4 versione da 16 GB che ha un prezzo di listino di 699 euro: Amazon lo vende a 466 euro, Mediaworld a 499 euro, ebay a 399 euro, euronics a 399 euro, Mr.Price a 499 euro e, infine, Trovaprezzi "pesca" il prezzo da 479 euro. Poi abbiamo cercato un televisore da 32 pollici, il formato più venduto, proponendo uno dei migliori apparecchi nel rapporto qualità-prezzo: indubbiamente il Philips 32PFL400 LED Smart TV Plus, 200 Hz PMR, con funzioni smart ben realizzate, superiore alla concorrenza in questo segmento. A un prezzo di listino di 469 euro Amazon lo offre a 350 euro, Mediaworld a 319 euro, ebay a 280 euro, Euronics a 339 euro, Mr.Price a 402 euro, mentre Trovaprezzi lo individua a 329 euro.

Abbiamo poi cercato la nuova versione Pro 2 del tablet Surface di Microsoft con memoria da 256 Giga: prezzi di listino 1299 euro. Amazon lo offre a 1401 euro, Mediaworld a 1299, eBay a 1289, Euronics a 1289, Mr.Price a 1288, mentre Trovaprezzi lo trova a 1289. Infine, una fotocamera mirrorless compatta con ottiche intercambiabili. L'ottima Sony NEX-3NL che è considerata il punto di riferimento per la categoria anche se non è un prodotto di quest'anno. Prezzo di listino di 500 euro, che Amazon fa scendere a 295 euro, Mediaworld a 299 euro, ebay a 339 euro, Euronics a 399 euro, Mr.Price a 337 euro, e Trovaprezzi a 295. La nostra piccola rassegna non è stabile perché abbiamo notato anche una rapida oscillazione nell'arco di pochi giorni o poche ore, a seconda della disponibilità dei prezzi, dell'inventario e forse anche del numero di connessioni dallo stesso PC: per questo abbiamo cambiato connessione e usato un browser in modalità anonima, trovando rapidamente prezzi più bassi.

19/11/13

Una scoperta accidentale potrebbe cambiare il futuro dei nostri computer

Tante scoperte sono state fatte grazie ad un errore, ad una dimenticanza, ora me ne ricordo una. Quella del gorgonzola, che un innamorato casaro che correva dall'amata, dimenticò di togliere la cagliata e il giorno dopo si ritrovò con un formaggio che ha meritato tl marchio DOP, formaggio che ci invidia  il mondo intero. Questa scoperta accidentale, potrebbe avere un posto nella storia futura dei computer.
Studentessa dell'Università Statale di Washington, chiamata Marianne Tarun, scopre accidentalmente modo per aumentare di 400 volte la conduttività.  Grazie ad un errore in laboratorio ha scoperto un nuovo modo per aumentare la conduttività elettrica di un cristallo di 40.000%, semplicemente esponendolo alla luce!
Marianne Tarun durante alcuni test in laboratorio.
Credit: Università Statale di Washington

Tarun aveva accidentalmente lasciato un campione di titanato di stronzio fuori su una bilancia, prima di testare la conduttività del cristallo, ed ha così scoperto questo incredibile fenomeno. Il team sospetta che i fotoni rilasciano elettroni che contribuiscono alla conduttività. Ulteriori test hanno confermato l'effetto, scoprendo che appena 10 minuti di esposizione alla luce possono far durare l'effetto per giorni. Questo fenomeno è conosciuto come fotoconduttività persistente. Anche se non si avvicina neanche alle proprietà dei materiali super-conduttivi, potrebbe portare a grandissime novità in campo tecnologico. Specialmente perché la super-conduttività funziona solo a temperature molto basse ed è difficile da mantenere, mentre questo effetto funziona a temperatura ambiente.

"La scoperta di questo effetto di alta conduttività a temperatura ambiente apre a nuovi possibili usi in dispositivi pratici" ha spiegato Matthew McCluskey, co-autore della pubblicazione e presidente del Dipartimento di Fisica dell'Università Statale di Washington. "All'interno di una memoria standard usata dai computer, l'informazione viene immagazzinata sulla superficie di un chip o in un hard-drive. Un dispositivo che usa la fotoconduttività persistente, tuttavia, può immagazzinare informazione per l'intero volume di un cristallo" Questo potrebbe portare ad un enorme incremento nella capacità di archivio dei futuri computer!
                                                                                                                                                    fonte

03/11/13

Programmare il Dna: quale linguaggio usare?

Programmare il Dna: quale linguaggio usare? Un team di ricerca dell'Università di Washington ha realizzato un linguaggio di programmazione che ha l'obbiettivo di dare vita ad un Dna sintetico stabilendo con esattezza come si comporterà con altre molecole all'interno di una provetta oppure di una cellula. Il lavoro è stato pubblicato online sulla rivista Nature Nanotechnology.
 Il Dna del corpo umano

«Cominciamo da una descrizione astratta, matematica di un sistema chimico, e poi usiamo il Dna per costruire le molecole che realizzino la dinamica desiderata», ha spiegato Georg Seelig, uno degli autori del lavoro. «La prospettiva è che prima o poi si possa usare questa tecnologia per costruire strumenti di uso generale».
Ad oggi realizzare un processo molecolare che produca le sostanze desiderate richiede un lavoro alquanto complesso, e difficilmente adattabile per la creazione di processi simili.

 L'idea di Seelig e dei suoi colleghi è quella di creare una cornice che dia agli scienziati maggiore flessibilità, allo stesso modo in cui un computer può svolgere tanti compiti diversi. «Se vuoi che un computer faccia qualcosa di diverso, lo riprogrammi. Il nostro progetto è qualcosa di molto simile: diciamo alla chimica cosa deve fare».

All'interno del corpo umano e di altri organismi esistono già complesse reti molecolari che aiutano a regolare le cellule e il corpo nel suo complesso. Ora si cerca di progettare sistemi sintetici che si comportino come quelli biologici, e che possano svolgere funzioni all'interno del corpo. Le applicazioni mediche sono ancora lontane, ma in futuro si possono immaginare molecole in grado di autoassemblarsi all'interno delle cellule, programmate per individuare le anormalità e reagire di conseguenza, magari producendo medicinali direttamente all'interno della cellula stessa. Seelig e il collega Eric Klavins hanno recentemente ricevuto un finanziamento di due milioni di dollari dalla National Science Foundation, nell'ambito di un'iniziativa per sostenere la ricerca sulla programmazione molecolare.

19/10/13

Il cervello umano imitato da un chip! IBM fa sul serio.

Il cervello umano imitato da un chip! IBM fa sul serio. I ricercatori di Ibm sono impegnati nell'elaborare un chip che sia in grado di imitare le attività cerebrali dell'essere umano. Il progetto chiamato SyNAPSE che riproduce per l'appunto la struttura e l'architettura del cervello umano, alfine di eguagliare l'efficienza, la compattezza e l'economicità nell'utilizzo delle risorse.
SyNAPSE l'acronimo che che vuol dire: "sistemi di elettronica neuromorfa, adattativa, plastica e scalabile", è già allo studio dal 2008. Nei giorni scorsi, durante la conferenza sulle reti neurali IJCNN a Dallas, IMB ha reso noto di aver ricevuto dal DARPA (l'ente di ricerca del Ministero della Difesa statunitense) altri 12 milioni di dollari di finanziamenti proprio per continuare le ricerche, in collaborazione con la Cornell University e iniLabs.
I computer attuali sono strutturati in base ad una architettura ideata da Von Neumann, e lavorano in maniera sequenziale, procedendo alla risoluzione dei problemi uno alla volta. Tale metodologia ha portato ai risultati noti a tutti, ma sta per giungere al fine mostrando i suoi limiti. Costretti dalle esigenze sempre più pressanti dello sviluppo, la necessità di aumentare la potenza di calcolo, porta a difficoltà e oneri che diventano insostenibili, richiedendo un dispendio di energia è sempre più alto, e non è comunque sufficiente per gestire in tempo reale le enormi quantità di dati necessarie per comprendere a fondo la realtà.
Chip IBM emulatore del cervello

In tal modo il nostro cervello è molto più capace di un computer, nonostante sia più lento, approssimativo e consumi solo l'equivalente di una lampadina da 20 Watt.
Lo scopo di IBM è quindi quello di imitare le capacità del cervello umano, attraverso un modello di calcolo cognitivo che imiti il funzionamento dei neuroni, delle sinapsi, e funzioni in maniera asincrona e parallela. La programmazione avverrà tramite i cosiddetti corelet, reti neurosinaptiche specializzate nello svolgere compiti di base, che potranno essere combinati e interconnessi per svolgere funzioni più complesse. IBM è al lavoro di un ecosistema software per programmare in questo modo nuovo, in cui architetture e programmi sono strettamente intrecciati.
L'obiettivo a lungo termine è quello di costruire l'equivalente di un cervello umano: un sistema di dieci miliardi di neuroni e centomila miliardi di sinapsi, che consumi un solo Kilowatt e occupi meno di due litri di volume, che dovrebbe essere in grado di interpretare in tempo reale dati sensoriali continuamente variabili. Potrebbe essere la via verso la tanto cercata intelligenza artificiale.
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