Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta femmina. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta femmina. Mostra tutti i post

03/09/14

Il mondo animale | Le 10 curiosità del sesso che li riguarda

A seguire troverete le 10 maggiori curiosità che permeano nel mondo animale, riguardo la loro attività sessuale.


GRILLO SUPERDOTATO
Il grillastro comune ha i testicoli più grandi del mondo animale: pari al 14 per cento del loro peso.

SPERMA GIGANTE 
Il moscerino della frutta ha gli spermatozoi più lunghi (58 mm), arrotolati come un ingarbugliato gomitolo.

PIACERE INFINITO 
Nei maiali l'orgasmo può durare anche 30 minuti mentre per i tori dura solo 6 secondi.

FEMMINA MASCOLINA 
Il clitoride di Crocuta crocuta, la iena ridens, viene detto pseudo-pene a causa delle sue grandi dimensioni.

ALL'ARREMBAGGIO 
La femmina di rospo può essere "approcciata" da così tanti maschi da rimanere soffocata sotto di loro.

GRANDE, GROSSO MA...
Il gorilla, in rapporto alla sua stazza, ha un pene davvero piccolo: in erezione non raggiunge i 5 centimetri.

RELAZIONI VIOLENTE 
I maschi di germano reale spesso si avventano sulle femmine ottenendo con la forza il rapporto sessuale.

AMORE MULTICOLORI 
I cercopitechi etiopi hanno Io scroto di un Intenso color celeste che serve ad attirare le femmine.

SVISTA EROTICA? 
Sono stati avvistati dei tursiopl, una specie di delfino, copulare con tarturghe, squali e anguille.

DUE È MEGLIO DI UNA 
Le femmine di echidna, : animali monotremi ; australiani che depongono i uova, hanno due vagine.(science)

Sesso selvaggio | Gli animali lo fanno cosi.

Se pensiamo che solo per noi esseri umani il sesso sia un chiodo fisso non abbiamo mai preso in considerazione la vita erotica degli animali; ricca, curiosa e soddisfacente. E sempre al centro dei loro pensieri! 


Appesi a testa in giù nella loro tana fatta di foglie di palma e avvolti dal buio della notte, due pipistrelli della frutta dal muso corto maggiore si danno piacere praticando il sesso oralerla femmina lecca il pene del maschio che ringrazia la premura regalando alla sollecita compagna un rapporto sessuale più lungo. A sbirciare il momento intimo della coppia di questi Cynopterus sphinx, grossi non c'è da stupirsi delle acrobazie erotiche dei pipistrelli.

Si tratta dì un' ulteriore conferma della variegata vita sessuale degli animali che è ricca di pratiche curiose, amplessi strambi e unioni carnali che farebbero impallidire il più navigato dei Casanova umani. "Frutto della selezione naturale quest'ampia gamma di strategie e adattamenti sessuali è forgiata e influenzata dai cambiamenti e dalla tipologia di ambiente in cui chirotteri tipici delle foreste del sud est asiatico, e a capire che la conseguenza della fellatio è una copula più prolungata, e quindi più efficace, sono stati dei ricercatori cinesi che dopo aver pubblicato il loro studio sulla rivista Plos One hanno vinto anche il Premio Ig Nobel, più scanzonata ma comunque autorevole del famoso riconoscimento svedese, nel 2010.
La vita erotica degli animali
è ricca e variegata

Prima di questa ricerca gli scienziati pensavano che solo i bonobo, le scìmmie antropomorfe più vicine vive l'animale", spiega Enrico Alleva, docente di etologia dell'Università La Sapienza di Roma, "E ha come fine ultimo la riproduzione e il perpetuarsi della vita", Per raggiungere questo scopo mammiferi, invertebrati, uccelli, rettili e pesci sono disposti a tutto, anche a morire; ne sanno qualcosa i maschi di Antechinus stuartìi, piccoli marsupiali australiani, che spirano stremati dopo un estenuante tour de force riproduttivo che annienta il loro sistema immunitario. Appena raggiunta la maturità, evento che avviene attorno agli 11 mesi di età, questi animali iniziano una frenetica attività sessuale che può durare anche alcuni giorni durante la quale tutti gli individui di un gruppo si accoppiano tra di loro. Le femmine sopravvivono poco più dei compagni, giusto il tempo di dare alla luce la prole. Questa strategia riproduttiva, in cui l'investimento è totale, è decisamente estrema e drastica soprattutto per i maschi.

E detta semelparità e si riscontra soprattutto negli invertebrati come nelle libellule e nei ragni. Tra i pesci, i salmoni e le anguille sono gli esempi più noti. Insomma, è il caso di dire che per questi animali quell'unico amplesso è l'esperienza della vita.(science)


01/07/14

Hanno fatto...cosa?

La scelta del partner
da parte della femmina
E' stato chiesto ad alcune donne di votare la prestanza di uomini svestiti. Come pensate che abbiano dato la loro preferenza? Iniziamo a vedere cosa hanno fatto innanzitutto!

A oltre 100 volontarie è stato chiesto di stilare una classifica che riflettesse quanto trovano attraenti una serie di corpi maschili svestiti. Le figure maschili, generate da computer e proiettate su una parete a grandezza naturale, erano diverse per altezza, rapporto spalle/fianchi e dimensioni dell'organo sessuale a riposo.

DUNQUE, COM'È' ANDATA?
Le volontarie (docenti e studenti della Monash University di Melbourn e dell'Australian National University di Camberra) complessivamente hanno attribuito voti superiori agli uomini più alti, con rapporto spalle/fianchi più elevato e organo sessuale di dimensioni maggiori.

CHE COSA SIGNIFICA?
Nella loro relazione finale, i biologi sostengono che questi risultati sono "in aperta contraddizione con le affermazioni secondo le quali le dimensioni dell'organo sessuale maschile non sono importanti". Inoltre, aggiungono, quanto emerso supporta la teoria che la scelta del partner da parte della femmina della specie abbia guidato il percorso evolutivo verso maschi con organi sessuali di misura relativamente grande.(science)



08/12/13

“Parlami ti diro…quanto sei alto!”

Parlami e ti dirò…quanto sei alto!” Sembrerebbe che la nostra voce riesca a dire molto più di quanto non ci si possa immaginare di noi. Per carità, a volte inganna, vero è, ma in genere rivela ed afferma il vero: la voce ci dice se siamo maschi o femmine, più o meno la nostra età (più o meno, lo sottolineo!) e, tenetevi forte, sembrerebbe perfino quanto siamo alti. A confermare quest’ultima rivelazione è uno studio effettuato dai ricercatori della Washington University, della University of California di Los Angeles e dell’Indiana University, ed a presentarlo è stato John Morton - psicologo alla Washington University – durante il 166° meeting della Acoustical Society of America di San Francisco.

voce
La nostra voce
Per comprovare l'ipotesi che la voce potesse dire qualcosa che andasse ben più oltre l’età oppure se maschio o femmina dell'interlocutore, i ricercatori hanno effettuato degli esperimenti di ascolto mirato. Nel primo caso hanno chiesto a due persone dello stesso genere di ripetere una frase, registrarla e quindi farla ascoltare a dei volontari, chiamati a dare un parere quale delle due voci appartenesse a una persona più alta. Nel secondo caso i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di ascoltare delle registrazioni di voce di cinque persone dello stesso genere e quindi di ordinarle dal più piccolo al più grande. I risultati dello studio sono stati abbastanza sorprendenti: l'orecchio funziona sì come ricevitore ma anche come metro! L’accuratezza nella determinazione dell’altezza raggiungeva infatti il 62.17%, e inoltre, non vi era differenza di genere nelle capacità di stima osservate.

Il motivo per cui la statura influenza il tono della voce sembra risiedere in un tipo particolare di suono emesso nelle basse vie aeree, noto come risonanza subglottale. Per spiegare meglio tale fenomeno, si può ricorrere all’esempio di bottiglie riempite con acqua a varie altezze. Se si soffia in una bottiglia con un contenuto inferiore di liquido, spiegano i ricercatori, il suono emesso sarà più basso in confronto alle bottiglie riempite maggiormente. In modo simile, la risonanza subglottale dipende dall’altezza della persona che la genera, per cui più alta è una persona, più bassa sarà la sua risonanza subglottale.
Una possibile applicazione di questo studio potrebbe essere in campo forense, quando cioè si considerano i testimoni “acustici”, qualcuno che abbia avvertito solo le voci ma non ha visto le persone coinvolte, e che potrebbe essere in grado di distinguere tra una persona più alta ed una più bassa.


06/12/13

Connessione neurali a confronto tra uomini e donne.

Quello che ne risulta dal confronto tra le connessioni neurali maschili e quelle femminili è che gli uomini sono più efficienti a leggere una mappa oppure andare in bicicletta, contrariamente per le donne che risultano molto più efficienti riguardo all’uso della memoria e nell'intuizione, il tanto decantato “intuito femminile”. Senza offesa per nessuno e con buona pace di tutti, uomini e donne, perchè qesto è quanto afferma la scienza. In base ad un nuovo studio condotto da un’équipe di scienziati dell'Università della Pennsylvania, pubblicato su Pnas, infatti, a dare vita a le suddette differenze, sarebbe una diversa architettura delle connessioni tra aree del cervello: in quello degli uomini sarebbero in prevalenza le connessioni tra neuroni all’interno dello stesso emisfero, che agevolerebbero il coordinamento tra percezione e azione, invece nelle donne quelle tra i due emisferi, che favorirebbero invece l’integrazione tra ragionamento analitico e processi intuitivi.

detail-cervelloMF
Connessioni neurali maschili e femminili a confronto
Lo studio, effettuato presso la Perelman Medical School, ha coinvolto 949 soggetti di età compresa tra 8 e 22 anni, di cui 428 maschi e 521 femmine, che erano stati divisi in tre gruppi, corrispondenti all’infanzia (8-13.3 anni), all’adolescenza (13.4-17 anni) e all’età adulta (17.1-22 anni). Facendo uso di una tecnica di neuroimmagine chiamata visualizzazione del tensore di diffusione (Dti), che permette di studiare l’architettura della materia bianca del cervello e di tracciare le traiettorie delle fibre nervose, gli autori hanno studiato 95 regioni (68 corticali e 27 subcorticali) nel cervello dei partecipanti.

Da questi dati hanno ottenuto un modello computerizzato della mappa globale di tutte le possibili connessioni fra i neuroni, il cosiddetto connettoma.
I risultati delle loro analisi hanno rivelato una serie di differenze nei network cerebrali che potrebbero spiegare perché il comportamento dei due sessi è diverso. In particolare, nella regione sovratentoriale del cervello dei maschi, quella contenente la maggior parte della corteccia cerebrale, i circuiti neuronali mostravano maggiori connessioni di tipo intra-emisferico, mentre nelle femmine le connessioni più marcate erano inter-emisferiche, ossia tra l’emisfero destro e quello sinistro. Nella regione sottotentoriale, che contiene il cervelletto, invece, il pattern era opposto, con connessioni inter-emisferiche tra l’emisfero sinistro del cervelletto e la corteccia controlaterale più marcate negli uomini rispetto alle donne.
 
Le differenze del connettoma cerebrale tra maschi e femmine erano minime nel gruppo di soggetti di età inferiore a 13 anni, mentre diventavano sempre più pronunciate negli altri due gruppi, indicando che le differenze maggiori si sviluppano a partire dall’adolescenza. Inoltre, nelle ragazze le connessioni inter-emisferiche erano inizialmente concentrate nel lobo frontale e poi con il tempo si distribuivano in modo omogeneo in tutta la regione sovratentoriale.
In pratica, queste differenze si traducono in capacità diverse sviluppate nei due sessi. Infatti, il cervello maschile ha un sistema più efficiente di coordinamento fra esperienze percettive, situate nella parte posteriore del cervello, e azioni, determinate dalla parte anteriore, il che spiegherebbe perché gli uomini sono più bravi in attività che coinvolgono l'orientamento spaziale, mentre il cervello femminile è più efficiente nell’integrare il ragionamento analitico, controllato dall’emisfero destro, con le informazioni intuitive, controllate da quello sinistro, e quindi le donne hanno una memoria migliore e maggiori capacità di multitasking.

“È sorprendente quanto il cervello maschile e femminile siano diversi ma complementari”, spiega Ruben Gur, uno degli autori dello studio. “Avere a disposizione mappe dettagliate del connettoma cerebrale potrebbe aiutare non solo a capire perché uomini e donne pensano e agiscono in maniera diversa, ma anche a ottenere informazioni sull’origine di disturbi neuro-psichiatrici, spesso legati in modo più prevalente a uno dei due sessi”.



Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.