Il-Trafiletto
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10/10/14

Allucinante confessione di Den Harrow


Stefano Zandri, alias Den Harrow, ha lasciato senza fiato l'opinione pubblica, rilasciando un'intervista allucinante alle Iene!


Risalendo alle molteplici ex ragazze e in particolar modo alla sua ex consorte, si delinea una figura a dir poco inquietante di Den Harrow: violento, manesco e parassita che fa uso indiscriminato delle finanze delle sue donne.

Questa la confessione integrale di Den Harrow
Annalisa, l'ex consorte dalla quale Stefano Zandri sta provvedendo a separarsi legalmente in questi ultimi giorni, ha confessato di essere stata malmenata più di una volta e di aver avuto il coraggio soltanto adesso di denunciarlo.

"Quell'uomo, da la sua preferenza a donne che sono quanto meno dal punto di vista economico indipendenti, in quanto a lui piace la vita sfarzosa, e costosi regali. Si tratta di un mantenuto fobico, io ero costretta a fargli da autista, mamma e badante. Lui non possiede alcuna dimora, mentre a tutti andava a dire di possedere una villa ad Ibiza. Posso affermare con certezza assoluta che si tratta di un vero e proprio parassita seriale delle donne. E, così facendo, lui farà questo per sempre" questa la cruenta denuncia di Annalisa. Confermata anche da altre ex compagne di Harrow.

La trasmissione Le Iene che va in onda il mercoledì sera sulla rete televisiva di Mediaset Italia 1 ha fornito la possibilità al protagonista di tale accuse torbide di difendersi, ma lui, dopo un iniziale momento di reazione rabbiosa che non fa altro che confermare quanto detto, ha deciso di farlo. Den ha spiegato che le sue ex donne sono "pazze e fanatiche" ed ha precisato che tutte le denunce nei suoi confronti sono state ritirate e lui non è mai stato condannato. Poi ha provveduto a smontare, punto per punto, le accuse mossa da Annalisa.

Harrow ha poi provveduto a presentare la sua nuova compagna, tale Desy, una ricca ereditiera (ma guarda un pò?!) che sembrerebbe mantenerlo. I due sono apparsi molto felici ed innamorati.

09/12/13

Come vi ponete di fronte alla scelta e organizzaione dei regali di Natale? La psicologa risponde

La metodologia attraverso la quale facciamo i regali di Natale, rivela qualcosa della nostra personalità, del nostro carattere, del nostro modo di essere.  Lo spiega la dottoressa Paola Vinciguerra, psicologa e psicoterapeuta, presidente di Eurodap ( Associazione europea per il disturbo da attacchi di panico). In base alle tipologie che la dottoressa Vinciguerra spiega, si intuiscono aspetti interessanti della nostra personalità, con sfumature che a volte ci sfuggono. Vediamo insieme qauli sono e cosa ci raccontano.
A Natale c'è il 'ripetitivo', che tende a fare lo stesso regalo ogni anno, il 'frettoloso', che vede i doni natalizi come una 'pratica' da sbrigare il prima possibile, l'originale, che cerca sempre il modo di stupire.
Regali

E poi quello che fa i famosi "pensierini" un po' a tutti e, al contrario, il 'selettivo' che si dedica solo ai regali da fare ai familiari più stretti. Ogni modo di fare un dono a Natale nasconde però una diversa personalità. "Dietro il gesto di uomo che fa lo stesso regalo alla moglie ogni anno - spiega ad esempio Vinciguerra - c'è insicurezza, paura di sbagliare, o anche mancanza di fantasia. Probabilmente si tratta di una persona che non ascolta e sceglie il dono in relazione a ciò che a lui piace di più , oppure disinteressata , che fa un regalo giusto per farlo". Anche il frettoloso, che sceglie rapidamente i regali cercando di "archiviare" il prima possibile la "pratica" secondo la psicologa "fa il regalo perché deve farlo, non si lascia trasportare dall'atmosfera natalizia. E' una persona a cui pesa andare in giro alla ricerca del dono giusto, ma se tiene questo atteggiamento anche nella ricerca del regalo per i propri cari ciò può essere la 'spia' di una comunicazione non molto sviluppata in famiglia, della mancanza di scambio". Poi c'è l'originale, che tenta di stupire a tutti i costi. "Un conto è essere originale nella scelta del dono con un'amico, una persona con cui mi sento particolarmente in sintonia - evidenzia Vinciguerra - un altro è per esempio cercare di esserlo con un parente anziano, in un contesto che non è quello adatto. Se poi l'originalità è portata all'estremo denota un certo egocentrismo: voglio mostrare che sono unico, diverso, speciale". Infine, c'è chi fa tanti "pensierini" a tutti, ma che non è detto che sia una persona così aperta come questo suo atteggiamento vuole mostrare. "E' inutile farsi mettere in crisi da questo tipo di persona se non abbiamo pensato di farle un regalo - sottolinea la presidente di Eurodap - tuttavia, se il gesto ci ha fatto particolarmente piacere, possiamo ricordarcene per le feste successive". Il contrario è il selettivo, che invece sceglie i regali esclusivamente per i familiari stretti. "Chi ha questo atteggiamento considera lo scambio del dono importante per una relazione affettiva a cui tiene in modo particolare - spiega Vinciguerra - generalmente è una persona un po' chiusa, ma non sempre". "Nella scelta del regalo - conclude la psicologa - i tre 'ingredienti' che non devono mai mancare sono scambio, ascolto e generosità. Ma soprattutto è fondamentale focalizzassi più che sui propri gusti su quelli della persona per la quale il dono è destinato".

08/12/13

Un Natale hi-tech? Cercatelo sul web! Ecco i migliori siti web per i vostri regali.

Volete un Natale hi-tech? La scelta dei regali appare scontata, ma non dove e come acquistarli...o forse si? Comunque sia tablet, telefonini, videogames, fotocamere, PC, consolle, etc etc etc. Sono questi i sei tra i più comuni regali, che si prevede di ricevere o fare per questo Natale, almeno è quanto si evince da una indagine effettuata presso i siti web che fanno ecommerce per quanto concerne il settore della tecnologia e dell'intrattenimento digitale, queste risultano essere le categorie più gettonate e consigliate. La storia si ripete anche in quelli specializzati del settore editoriale, che comunque propongono la vendita di musica, film e videogiochi, facciamo un esempio: IBS , società di ecommerce del gruppo Messaggerie, mette a disposizione una vasta e completa raccolta di questo tipo di prodotti con sconti, senza contare la sempre presente sezione di reader eBook e tablet con brand IBS.

Anche in casa Mondadori, la storia non cambia: l'ex www.Bol.it, propone gli stessi titoli per il mercato digitale e oltretutto i reader di ebook Kobo. Con un concorso è possibile vincere prodotti di elettronica come tablet Apple, iPad e tablet di Samsung. Per concludere, il sito di ecommerce del gruppo Feltrinelli, www.lafeltrinelli.it, fornisce anch'esso dischi, film, videogiochi (con una serie di promozioni e sconti sui prodotti selezionati) e una parte dedicata anche qui ai reader di ebook Kobo. L'offerta di questi siti specializzati è più limitata per quanto riguarda il settore di elettronica rispetto ai grandi attori del mercato online italiano e mondiale. In particolare il colosso Amazon, che in Italia ha guadagnato uno spazio di tutto rispetto e che offre una serie molto ampia di categorie merceologiche (dalle scarpe ai gioielli e agli orologi, oltre ovviamente i libri) che comprende TV, fotocamere, computer fissi e portatili, tablet, telefonia, Hi-Fi e svariate altre categorie sino a una sezione di accessoristica (custodie e gadget) e componentistica (memorie e altre parti tecniche) fra le più complete in assoluto sul mercato.

Ordinare i regali natalizi online
Per raggiungere la quantità di prodotti specifici del settore tecnologico (sia elettronica che informatica) di Amazon è necessario andare sui siti di ecommerce di piccole realtà specializzate oppure rivolgersi all'altro grande aggregatore internazionale presente anche in Italia: eBay , che nella sezione audio, tv ed elettronica, oltre alla telefonia e informatica, ha una raccolta pressoché infinita non solo di prodotti di seconda mano venduti tramite asta, ma anche offerte di prodotti nuovi nel marketplace popolato da negozi e distributori di tutto il mondo.

Su eBay è anche possibile trovare l'accesso ai venditori asiatici di componentistica e di prodotti non brandizzati. I rischi di questo tipo di acquisti sono ovviamente nella serietà del venditore e nella reale qualità dei prodotti acquistati. Come per eBay la parte di marketplace supera quella delle aste, così anche per Amazon cresce continuamente la componente di vendite offerte da negozi di terzi (una sorta di brokeraggio via internet) rispetto ai prodotti del catalogo e dei magazzini dell'azienda di Seattle. Tra i "volti nuovi" del settore della tecnologia in rete fa capolino con una certa insistenza AliExpress della cinese Alibaba.com . Su entrambi i siti è possibile trovare un buon numero di occasioni e di prodotti, con una differenza.

Mentre il classico Alibaba offre prodotti da tutto il mondo, AliExpress si focalizza su offerte speciali e prezzi scontati. Tutta da verificare l'affidabilità dei venditori, ma molti prodotti (per lo più non di marca) sono fortemente scontati. Anche qui, il quantitativo di prodotti è secondo solo alla parte di componentistica elettronica. Molti prodotti sono presentati con una traduzione automatica approssimativa in italiano, e anche la versione inglese è altrettanto lacunosa. La grande distribuzione tradizionale è presente con una serie di negozi digitali specializzati.

MediaWord della tedesca MediaMarkt ha il suo Compra Online che offre sconti, un buon assortimento, prodotti di marca (Samsung, Sony, Apple, Nokia e via dicendo) e complessivamente una buona esperienza di ecommerce, con pagine chiare, schede prodotto complete, una chiara distinzione in categorie. Molto completa soprattutto la parte di elettrodomestici e quella di fotografia, dove è presente un buon assortimento di prodotti.
Anche l'olandese Euronics , nata nel 1950, ha un suo sito di ecommerce che si caratterizza come per il caso di MediaWorld per la presenza di grandi marchi e un assortimento che sostanzialmente rispecchia quello delle insegne della GDO: forse una maggiore vocazione alla scontistica (come il resto della catena). Per aprire una brevissima visuale sui siti dei produttori di informatica, il più quotato sito di ecommerce mononarca rimane l'Apple Store online, che nella sezione "Ricondizionati" ha le offerte di prodotti Apple (Mac, iPad, iPhone e altro) dell'ultima generazione e di quelle precedenti in condizioni perfette, garantiti e venduti con scontistica che oscilla mediamente tra 15% e il 35%.

I prodotti sono pochi e non sono configurabili: si compra quel che viene offerto. Ottima l'esperienza d'acquisto, si può chiedere la consegna in un negozio Apple Store. Mr.Price , attivo da dieci anni, e gli altri portali del gruppo Banzai (tra questi ePrice, SaldiPrivati, ePlaza) offrono 600.000 prodotti di marca per l'informatica, l'audio hi-fi, il video, l'elettronica, videogiochi e altri settori. Con 50 punti di ritiro in 40 città italiane risolvono anche il problema delle spese di spedizione e della logistica (che nel nostro Paese risulta mediamente più difficile che negli Usa e in buona parte dell'Europa) oppure un sistema di consegna anche al piano, serale, presso lo spedizioniere. Invece, limitata ma di discreta qualità l'offerta di Groupon nella sezione shopping hi-tech che ha comunque una buona scontistica. Se si guarda il versante degli aggregatori, siti cioè che consentono di confrontare più offerte presenti sul web (ma non riescono ad aggregare tutte le offerte speciali presenti sui portali specializzati), c'è TrovaPrezzi che domina la categoria.

Alle volte offre fin troppa scelta ed è necessario avere le idee molto chiare su cosa si sta cercando, ma il risultato è comunque di buono se non ottimo livello. In generale, però, bisogna fare attenzione sia per gli aggregatori che per i siti di ecommerce non monomarca alla generazione dei prodotti che vengono offerti: spesso lo sconto deriva dalla commercializzazione di prodotti dell'anno precedente rimasti in magazzino alla grande distribuzione e rimessi in commercio tramite il canale delle vendite online scontate. In ogni caso, per la normativa europea (Direttiva 2002/65/CE) recepita in Italia con Decreto Legislativo n. 190 del 19 agosto 2005 e successive modifiche, il consumatore che effettui un acquisto a distanza di beni o prodotti (ad esempio su sito web) può entro 10 giorni dalla consegna della merce (e non più solo 7) esercitare il diritto di recesso.

Non è necessaria una motivazione da parte del consumatore e questi non incorre in oneri o penali. Il recesso deve essere comunicato al fornitore a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento oppure, se fatto via fax, deve essere confermato entro 48 ore dall'invio del fax dalla spedizione di una lettera raccomandata. Il contratto di compravendita può stabilire che le spese per la riconsegna della merce gravino sul consumatore, altrimenti sono a carico del venditore. Il venditore deve, infine, restituire il prezzo pagato dal consumatore entro 30 giorni dal ricevimento della dichiarazione di recesso. Ci sono una serie di casi in cui non si applica il diritto di recesso: nell'ambito della tecnologia è rilevante il caso di prodotti audio-video o software sigillati che siano stati aperti dal consumatore.

Abbiamo provato a cercare alcuni prodotti di largo consumo per quanto riguarda la fotografia, i televisori e l'informatica in alcuni dei siti sopra indicati. Abbiamo cercato un telefono Samsung Galaxy S4 versione da 16 GB che ha un prezzo di listino di 699 euro: Amazon lo vende a 466 euro, Mediaworld a 499 euro, ebay a 399 euro, euronics a 399 euro, Mr.Price a 499 euro e, infine, Trovaprezzi "pesca" il prezzo da 479 euro. Poi abbiamo cercato un televisore da 32 pollici, il formato più venduto, proponendo uno dei migliori apparecchi nel rapporto qualità-prezzo: indubbiamente il Philips 32PFL400 LED Smart TV Plus, 200 Hz PMR, con funzioni smart ben realizzate, superiore alla concorrenza in questo segmento. A un prezzo di listino di 469 euro Amazon lo offre a 350 euro, Mediaworld a 319 euro, ebay a 280 euro, Euronics a 339 euro, Mr.Price a 402 euro, mentre Trovaprezzi lo individua a 329 euro.

Abbiamo poi cercato la nuova versione Pro 2 del tablet Surface di Microsoft con memoria da 256 Giga: prezzi di listino 1299 euro. Amazon lo offre a 1401 euro, Mediaworld a 1299, eBay a 1289, Euronics a 1289, Mr.Price a 1288, mentre Trovaprezzi lo trova a 1289. Infine, una fotocamera mirrorless compatta con ottiche intercambiabili. L'ottima Sony NEX-3NL che è considerata il punto di riferimento per la categoria anche se non è un prodotto di quest'anno. Prezzo di listino di 500 euro, che Amazon fa scendere a 295 euro, Mediaworld a 299 euro, ebay a 339 euro, Euronics a 399 euro, Mr.Price a 337 euro, e Trovaprezzi a 295. La nostra piccola rassegna non è stabile perché abbiamo notato anche una rapida oscillazione nell'arco di pochi giorni o poche ore, a seconda della disponibilità dei prezzi, dell'inventario e forse anche del numero di connessioni dallo stesso PC: per questo abbiamo cambiato connessione e usato un browser in modalità anonima, trovando rapidamente prezzi più bassi.

26/11/13

Dipendenti Amazon trattati come fossero "robot"! La Bbc attacca duramente il colosso dell' e-commerce!

Si intravede tra un alluvione ed una tempesta di vento, il Natale spuntare all'orizzonte, così come migliaia di consumatori europei che come ormai capita da tempo, avranno, oppure staranno già ordinato online il regalo per i rispettivi coniugi, figli, figliastri e amici! Risultato, nei magazzini di Amazon è scattato il periodo di allerta massimo per le consegne. Bene, dira qualcuno, in tempi di crisi che si parli pure di lavoro, consegne, regali etc etc etc saremo dunque tutti contenti? Ma certo che... No!
Perchè ad affliggere l'azienda di Seattle condotta da Jeff Bezos sono venute fuori nelle ultime ore situazioni che riguardano strettamente il portafoglio e più di tutto la salute dei suoi dipendenti. Indovinate in quali Nazioni Europee? Germania e Regno Unito!
La questione che riguarda il rinnovo del contratto.
Centinaia di lavoratori tedeschi del colosso dell'e-commerce, impiegati presso i centri di distribuzione a Bad Hersfeld e Lipsia, sono infatti in sciopero e dal sindacato Ver.di è arrivato un avvertimento esplicito: "non sarà la prima volta che i dipendenti incroceranno le braccia prima di Natale se non saranno aumentati i salari". La richiesta avanzata ad Amazon è altrettato chiara, e riguarda l'equiparazione del contratto a quello dei lavoratori occupati nell'area delle vendite.
Dipendenti Amazon come robot
La società nordamericana, scrivono le agenzie, ha subito accettato di pagare i bonus di Natale, ma a quanto pare la concessione non è stata ritenuta sufficiente dalle parti sindacali (Ver.di rappresenta nel complesso oltre 5mila lavoratori fra il centro di Lipsia e quello di Bad Hersfeld) per chiudere la vicenda.

L'azienda, da parte propria, non sembra disposta ad ulteriori provvedimenti, convinta del fatto che i dipendenti in attività presso i suoi magazzini siano già pagati con il massimo della paga prevista dal contratto di settore.

Spedizionieri come fossero robot.
Ancora più problematica, per molti versi, la situazione scoppiata in mano ad Amazon in terra britannica. Il personale addetto allo smistamento di libri, Dvd, giocattoli e tutti gli altri prodotti dell'immenso catalogo del retailer americano sarebbe infatti a rischio di "problemi mentali e fisici" per l'eccessivo carico di stress a cui è sottoposto. Lo dice, con estrema dovizia di particolari, un'inchiesta condotta dalla Bbc , che ha infiltrato un suo giornalista (Adam Littler) fra le file degli addetti alle spedizioni.

Detto che Amazon arriva ad impiegare complessivamente fino a oltre 20mila persone nei suoi centri logistici nel periodo di massima punta qual è quello di Natale, nei centri inglesi e in particolare in quello di Swansea (in Galles) dove ha preso lavoro per sette settimane il giovane reporter i magazzinieri sono chiamati a prestazioni da super atleta: 11 miglia (oltre 15 chilometri) da percorrere a piedi nel corso del proprio turno di lavoro all'interno del gigantesco deposito da 75mila metri quadrati per trovare gli oggetti da inviare ai clienti, gestendo ogni singolo ordine in un tempo medio di 33 secondi.
 Il tutto sotto il controllo costante di uno scanner che guida gli addetti (2mila quelli impiegati in questo periodo) al "pick up" degli articoli a scaffale e ne registra tutta l'attività inviando apposita reportistica ai diretti responsabili. "Siamo macchine, siamo robot", queste le parole usate dall'inviato della Bbc per descrivere lo stato di alienazione a cui i dipendenti, a suo dire, sono sottoposti. A condizioni economiche, oltretutto, non particolarmente entusiasmanti: 8,25 sterline l'ora per il turno notturno (esteso fino a 10 ore e mezza) e 6,50 sterline per quello diurno.
La difesa di Amazon.
La denuncia della Bbc ha avuto estremo risalto nel Regno Unito anche grazie al parere di uno dei maggiori esperti britannici in materia di stress sul posto di lavoro, Michael Marmot, secondo cui "le caratteristiche di questo lavoro evidenziano un rischio di malattie mentali o di natura fisica". La difesa di Amazon, che nel Regno Unito ha investito circa un miliardo di sterline e creato circa 5mila posti di lavoro permanenti, è stata lapidaria: "la salute dei lavoratori è la nostra priorità numero uno", così recita lo statement ufficiale, "aderiamo a tutte le normative materia di lavoro e le ispezioni condotte nelle nostre sedi non hanno dato alcun riscontro negativo".

Gli standard prestazionali raggiunti dalla forza lavoro, fanno notare ancora dall'azienda nordamericana, sono alla base degli obiettivi di produttività cui sono chiamati i dipendenti assunti part time per affrontare il picco delle spedizioni natalizie. Direttamente contattati dal Sole24ore.com, i portavoce di Amazon Uk hanno di fatto respinto tutte le osservazioni mosse dalla Bbc, rifiutando "con forza l'accusa che l'azienda sfrutta i suoi dipendenti in alcun modo".

Sulla questione salari ci viene detto che a stipendi competitivi si aggiungono benefit in grado di far aumentare in media del 12 %, negli ultimi cinque anni, la paga base annuale. E precisato come un dipendente con due anni di servizio (non è quindi il caso dei lavoratori stagionaliù) guadagna 8,98 sterline all'ora per i turni di giorno e 10,78 sterline per un turno di notte (all'indirizzo www.amazon.co.uk /fcpractices c'è il dettaglio).

Quanto al rischio di malattie fisiche e mentali, Amazon ha pagato un esperto indipendente che ha visitato edifici e collaboratori e considerato simile ad altri ambiente lavorativi e non nocivo il sistema di raccolta delle informazioni delle attività degli addetti. E a supporto di tale tesi i portavoce hanno messo l'accento sul "tasso di sicurezza molto favorevole rispetto alle aziende dello stesso settore". Da aprile 2012 a novembre 2013, l'indice Riddor (Reporting of Injuries, Diseases and Dangerous Occurrences Regulations, parametro definite dalla UK Health and Safety Executive) è stato inferiore dell 40% rispetto alla media delle imprese appartenenti alla stessa industria.
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