Il-Trafiletto
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30/08/14

Il nanocerotto

Il Nanopatch

È incredibile pensare che adesso che abbiamo la possibilità di stampare parti del corpo con una stampante 3D, per far entrare i farmaci nel corpo dobbiamo ancora infilarci un ago nella carne. 


Ecco a voi il Nanopatch ("nanocerotto"), un rivoluzionario metodo per somministrare i vaccini creato dalla start-up di tecnologia medica Vaxxas. Il Nanopatch è composto da circa 20mila minuscole "mlcroproiezioni" sorrette da un pezzo di silicio di circa 1 centimetro quadrato.

Queste punte microscopiche sono coperte da una forma secca del vaccino; quando si applica il cerotto penetrano appena sotto l'epidermide, lo strato esterno della pelle, una zona ricca di cellule del sistema immunitario. L'elevato numero di queste cellule appena sotto la pelle fa sì che il Nanopatch sia molto più efficiente nel creare una risposta del sistema immunitario rispetto a un ago inserito in un muscolo. Quindi si può usare una quantità molto minore di vaccino, anche un centesimo delta dose abituale, ottenendo lo stesso effetto.

Ciò è di particolare importanza nel mondo in via di sviluppo, dove i vaccini contro malattie come la malaria possono essere molto costosi. Il Nanopatch è attualmente oggetto di sperimentazione in Papua Nuova Guinea, dove i vaccini scarseggiano.(science)


24/07/14

Apre il MUSE | Il nuovo museo delle scienze di Trento

Il MUSE è un sogno che si realizza. È il sogno di avere un nuovo grande punto di riferimento per la divulgazione scientifica in Italia, ancor più importante oggi che il nostro Paese è diventato orfano della Città della Scienza di Napoli. 

Le porte dell'avveniristica ed ecologica struttura architettonica firmata da Renzo Piano si apriranno il 27 luglio a Trento. E qui, i visitatori potranno scoprire exhibit multimediali, giochi interattivi, laboratori, collezioni storiche. "Il MUSE è un'orma di dinosauro, il racconto dell'evoluzione, delle origini dell'uomo e del suo interagire con l'ambiente circostante. È anche un ghiacciaio delle Alpi, è una serra tropicale, è un bosco interattivo, dove i bambini si mettono in gioco e vanno alla scoperta della natura e del mondo, è la stampante 3D di un FabLab, dove l'ingegno e voglia di superare vecchie barriere portano l'uomo a pensare a un futuro diverso", racconta la suggestiva presentazione del Museo delle Scienze.
MUSE
Il museo delle scienze di Trento

Ma non chiamatelo solo museo. Perché dentro si conducono attività di ricerca multidisciplinare, di base e applicata nel settore delle scienze naturali, con lo scopo di indagare, interpretare, educare, dialogare e ispirare sui temi della natura, della scienza, dell'innovazione e del futuro sostenibile. Per questo, con le sue dieci sezioni di studio e gli oltre 40 ricercatori coinvolti, è il fiore all'occhiello del Sistema Trentino della Ricerca e dell'Alta Formazione. Nel MUSE, i contenuti degli studi condotti sul campo sono il fil rouge del percorso espositivo, che dedica ampio spazio alla natura alpina, alla biodiversità, alla storia del primo popolamento umano, alle intersezioni e influenze reciproche tra scienza, tecnologia e società. In ogni piano, infatti, si trovano approfondimenti legati alle tematiche studiate dai ricercatori e si possono ascoltare dalla viva voce degli stessi alcune spiegazioni, aneddoti e curiosità sugli exhibit e sui contenuti in mostra.

Un'occasione unica e preziosa per vivere in prima persona l'emozione della scoperta e il desiderio dell'approfondimento. Finalmente una buona notizia per il nostro Paese.(science)


13/06/14

Looking Glass | L'ologramma sotto vetro | Una stampante 3D dalle parvenze tradizionali

L'idea può arrivare da un qualunque posto o qualsivoglia situazione, che si tratti della natura, oppure dall'incontrare gente, la semplice lettura di libri, oppure osservare la realtà di ogni giorno e da tutto ciò che ci accade, segnando in esclusiva la nostra esistenza. 

Qualunque oggetto, ogni evento, ogni persona che evidenzia distinguendo in maniera inequivocabile la nostra immaginazione e lo spirito d'iniziativa individuale potrà, dal mese di novembre prossimo diventare una realtà. Looking Glass, ovvero sia la prima Volumetric printer che detiene in se il risultato della combinazione dei principi della stampante 3D con quella più tradizionale a getto d'inchiostro.

Basterà scegliere l'oggetto che si vuole creare, si scatta una foto e tramite un applicazione si da vita ad un modello in 3D. Nulla di più semplice: uno strato del modello viene, successivamente, spostato su piccole lastre di vetro, che saranno opportunamente attaccate l'una all'altra per essere poi stampate insieme. Il risultato sarà dunque un esemplare 3D sotto vetro! Il progetto, è stato pensato e realizzato da due fratelli di Brooklyn, Shawn e Christina, che nutrono una passione per gli ologrammi e le creature extra-terrestri, é una campagna Kickstarter alla ricerca di contributi. Lo scopo é quello di ottenere 25.000 $.
Looking Glass
Stampante 3D sotto vetro

«Ho sempre gli ologrammi - ci dice Shawn- e da tempo avevo il desiderio di creare qualcosa che dal combinasse il mondo digitale con quello reale, con l'aggiunta di colori e di volume. Ho provato a sperimentare questa idea con semplici ologrammi, ma la tecnologia utilizzata non era abbastanza adatta a quello che avevo in mente. Mentre, con un amico lavoravo per rendere i pannelli solari più efficienti, abbiamo capito che il principio di "pila volumetrica" che usavamo per rendere piu' funzionali i pannelli solari, appunto, poteva trovare applicazione anche al mio progetto. E così abbiamo cominciato».

I due ragazzi hanno lavorato in sinergia con ingegneri, medici, scienziati e creativi per sviluppare le proposte, perfino quelle più stravaganti e fuori dal comune, realizzandole con la loro stampante 3D Looking Glass. La rana, per esempio, di cui appena creata l'immagine sotto vetro ed esposta alla luce del sole é stato possibile osservare lo scheletro, e che dire del piede fratturato di uno dei loro amici di Manhattan, la miniatura del ragazzo cinese con il volto piu' comune del mondo segnalato dal Time nel 2013. Per la campagna Kickstarter Christina ha garantito ai vari utenti e donatori, l'intenzione di riprodurre il boa con l'elefante nello stomaco, personaggio del celebre libro di Antoine de saint-Exupery, Il Piccolo Principe.

I due fondatori, chiaramente, lasciano ampio libertà di scelta alla fantasia dei loro users che stimolano a disegnare o fotografare qualsiasi oggetto o personaggio che si vuole stampare con la volumetric printer. (Il Sole 24 Ore)


12/04/14

The Micro | Un successo in...3D!

The Micro, la stampante 3D proposta al prezzo di 299 dollari per chiunque decida di supportare il progetto in fase di finanziamento, ottiene un successo senza pari su Kickstarter.

Le stampanti 3D che abbiano un trend in sensible ascesa oggi giorno, non v'è alcun ombra di dubbio, ed a suffragare quanto detto esistono già parecchi modelli presenti sul mercato e le previsioni per il futuro indicano che ne appariranno sempre di più, anche realizzati da aziende italiane come nel caso di iNventOne. Gli unici impedimenti che ancora ostacolano la diffusione della tecnologia delle stampanti 3D, sono rappresentati dal prezzo, ancora alquanto elevato per l’utente privato, e dalla difficoltà di utilizzo visto la complessità del prodotto per chi non possiede competenze specifiche.
The Micro stampante 3D

A fare da precursore con ogni probabilità alle stampanti 3D accessibili all'utente comune, pare che sia giunta The Micro! La stampante in questione si presenta come un piccolo cubo colorato da posizionare sulla scrivania al fianco del proprio computer.

La velocità sarà certamente uno dei punti di forza principali: in base a quanto affermato dagli addetti ai lavori, dopo aver ricevuto la stampante sarà possibile realizzare i primi oggetti 3D in meno di un’ora. I materiali che è possibile utilizzare sono filamenti di PLA e ABS, oltre a nylon e altro non ancora specificato dai responsabili del progetto. L’inizio della commercializzazione è previsto entro l’autunno. (webnews.it)
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