Il-Trafiletto
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08/05/14

Nod, l'anello tecnologicmente avanzato | Tecnologia

Ricordate quando dovevamo alzarci dal divano per cambiare canale alla televisione? Quando non esistevano ancora i cellulari e si usava il vecchio telefono con la rotella per digitare un numero di telefono? Eppure i vecchi film di fantascienza spesso ci suggerivano oggetti attraverso l'uso dei quali si potevano fare più azioni contemporaneamente.

Oggi si può, basterà un gesto della mano per comandare tvcomputersmartphone, i Google Glass ma anche ai termostati di casa come Nest, per citarne uno. Come? E' nato Nod, un anello tecnologico che rivoluzionerà l'uso di dispositivi indossabili, oggi associati alle applicazioni di fitness e salute.
Nod
immagine presa dal web

Funziona in maniera molto semplice: una volta indossato e attivato, si associa al dispositivo bluetooth scelto et voilà, Nod si comporta come una sorta di mouse, muovendo gli oggetti sullo schermo, cambiando i canali sul televisore, spostando il cursore sulle tastiere virtuali e così via.

In più, dato che la precisione dei movimenti è elevatissima (32.000 dpi), nulla impedirà ai videogiocatori di farne uso lasicando il classico mouse nel cassetto.

Nod sarà disponibile dopo l'estate, ma al momento il suo prezzo non è proprio popolare, 150 dollari,  non  pochi per un semplice gadget (di cui possiamo fare tranquillamente a meno), è resistente all'acqua e può essere immerso fino a 50 metri, divenendo così un accessorio inseparabile anche sotto la doccia, al mare o in piscina.

01/03/14

Licenziato un anno fa, si dà fuoco davanti ai figli e si finisce a coltellate.

Fino ad un anno fa era un tranquillo dipendente delle fonderie di Follo, Specializzate nella produzione di rulli e cilindri centrifugati destinati al settore dei tubifici, della siderurgia ed alimentare. Poi l’inevitabile crisi gli aveva fatto perdere il lavoro. Licenziato. Una scelta che l'aveva gettato in un profondo sconforto da cui non era riuscito a sollevarsi neppure con l'aiuto dei suoi figli. Inoltre l'aggravarsi delle condizioni economiche della famiglia lo hanno portato al tragico gesto. Prima si è dato fuoco e poi si è ucciso con tre coltellate al petto davanti ai figli minorenni. Il ragazzo più grande è riuscito a spegnere le fiamme ma l'uomo, seppur agonizzante, ha afferrato un coltello e si è ucciso mentre i figli scappavano in strada a chiedere aiuto. Aveva 49 anni. L'uomo che si è suicidato a Riccò del Golfo, nell'entroterra spezzino, all'estrema riviera ligure di levante. Ieri sembrava una serata come tante, un giorno come altri: i ragazzi in sala a vedere la tv, il papà chiuso in cucina, probabilmente avvolto nei suoi pensieri. Ad un tratto le urla rompono la quiete familiare. I figli accorrono, spalancano la porta e vedono il padre avvolto dalle fiamme come una torcia umana che grida per il dolore. Una scena orribile. Dopo un attimo di sbigottimento, il maggiore dei ragazzi, 17 anni, corre in strada a chiedere aiuto e un meccanico che ha l'officina a poche decine di metri dalla palazzina lungo la via Aurelia, afferra un estintore e corre verso l'abitazione della vittima. Spente le fiamme, però, l'uomo, seppur agonizzante, prende in mano un coltello in cucina e si sferra al petto alcuni colpi mortali. I carabinieri e il 118 hanno potuto solo constatare il decesso dell'uomo. Si era trasferito a Riccò del Golfo una ventina d'anni fa. Separato, viveva con i tre figli adolescenti

27/02/14

Perché si dice “rompere il ghiaccio?”

Il modo di dire "rompere il ghiaccio" viene abitualmente impiegato nelle relazioni interpersonali per identificare il gesto fatto da colui che ha preso per primo l'iniziativa superando le difficoltà iniziali, oppure in relazione al gesto fatto da colui che ha intrapreso per primo un argomento considerato delicato e su cui nessun altro si azzardava a prendere l’iniziativa. Ma qual è l’etimologia di questa frase? Si tratta di un modo di dire che deriva da una pratica utilizzata per far attraversare i fiumi ghiacciati alle imbarcazioni. I barcaioli, infatti, erano soliti rompere il ghiaccio con aste e picconi in modo tale da far strada all'imbarcazione e da consentirle di affrontare un percorso che altrimenti sarebbe stato inaccessibile. Allo stesso modo, dunque, chi affronta per primo un argomento delicato o in ogni altro modo prende l’iniziativa per superare le difficoltà iniziali mette le basi per intraprendere una strada che altrimenti nessuno avrebbe avuto mai il coraggio di imboccare.
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