La superbia danneggia profondamente la nostra vita, infatti la superbia non si pone solo come opposto all'umiltà ma rovina l'uomo perche’ lo porta all’autodistruzione.
Il superbo, vive nella costante proiezione falsata di sé e nella incapacità di accogliere il limite personale.
Per questo, per quanto possa sembrarecompetitivo, il superbo non matura e non cresce proprio perché non parte dalla realtà, ma da un bisogno costante di auto-affermazione e di narcisistico compiacimento.
Il superbo cosifica gli affetti e usa le relazioni, anche le più sante e sacre per affermare se stesso e pian piano cade in una grande solitudine facendo terreno bruciato con gli altri.
Il superbo si conosce poco e conosce di sé solo quel lato che egli desidera di essere.
Proprio per questo è incapace di ascoltare e di relazionarsi significativamente sia nella vita sociale che nella vita affettiva.
La superbia |
Non attua, in sintesi, per incapacita’ sedimentata e strutturale, quei meccanismi indispensabili che portano alla maturazione personale.
A questa molte volte la superbia si maschera da umiltà .
L'avversione ai complimenti ne è una dimostrazione.
I complimenti quando ci sono, come gli apprezzamenti, sono una cosa buona, lo sbagliato è appropriarsene e non riconoscere la carezza dei fratelli e della comunità.
Ecco perché l'avversione ai complimenti sono una specie di truffa, sotto la scorza dell'umiltà mascheriamo ciò di cui abbiamo vitalmente e narcisisticamente bisogno, cioè l'apprezzamento.