Il-Trafiletto
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23/09/14

Bliz nei locali notturni di Palermo | Sanzioni e sequestri

Succede a Palermo l'ennesimo blitz. Dopo i controlli a tappetto alla Vucciria, a piazza Magione, alla Cala, a Ballarò, nella zona di piazza Marina, stavolta è toccato ai Candelai e a piazza Sant’Onofrio, al centro della vita notturna di Palermo.

L’intervanto ha coinvolto numerose forze dell’ordine tra cui Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Asp; tante sanzioni e sequestri dei locali perché non lavoravano nel rispetto delle regole. Sanzioni per un totale di 15000 euro, ma il locale a ricevere la multa più grossa è stato un pub, a cui è stato contestato di non aver certificato l'inizio attività. La multa prevista per questa inadempienza è di 5000 euro, mentre quella per l’assenza del permesso sanitaro è di 3000 euro.

Non contento di avere un locale senza alcun permesso di esercizio, sarà anche denunciato anche per allaccio abusivo ad un contatore Enel, da cui prendeva la luce illegalmente. La situazione nei locaòi notturni palermitani è un po’ particolare, e non si può proprio dire che i controlli non ci siano, ma  nonostante le verifiche, i disagi continuano e a farne le spese sono anche i residenti. Infatti, sono loro a lamentarsi per le notti insonni che trascorrono a causa dei pub aperti fino a tarda notte, senza tregua e pause, incuranti spesso anche delle denunce.

Bliz nei locali notturni di Palermo
In conclusione i controlli durante i tre mesi estivi che le forze dell’ordine hanno portato a termine, hanno determinato 1976 sequestri, 400 chili di prodotti alimentariri tirati dal commercio, oltre 1100 bottiglie contenenti bevande. Ma i sequestri non hanno riguardato solo questo: nel corso delle verifiche sono stati sequestrati anche 5 strumenti per la filodiffusione e 21 attrezzature per la preparazione di cibi, tra cui griglie, bruciatori, bombole a gas e generatori, 287 pezzi tra bicchieri e posate e 162 elementi di arredamento esterno come tavoli, gazebo, sedie, e ancora frigo, banconi espositori e diverse pedane. Il piano d'intervento è stato eseguito nel settore dei controlli integrati del territorio, in collaborazione con la polizia municipale, Asl e altre forze dell’ordine, nel tentativo di placare le proteste dei cittadini.

06/09/14

Altre sanzioni per la Russia mentre si firma il "cessate il fuoco"

Gli ambasciatori dei 28 paesi membri dell’Ue hanno deciso di comune accordo altre sanzioni economiche contro la Russia. Saranno convalidate lunedì con una procedura scritta. Ne danno notizia con una lettera annessa Herman Van Rompuy e José Manuel Barroso, rispettivamente  presidenti del Consiglio europeo  e della Commissione.

Le nuove disposizioni «daranno al’Unione europea uno strumento utile, che ci permetterà di dare una risposta in tempo utile» e «aumenterà l’efficienza delle misure già introdotte» Van Rompuy e Barroso scrivono inoltre «fortificherà il principio che l’obiettivo delle sanzioni sono atte a un cambio di atteggiamento della Russia in Ucraina».

Nelle stesse ore la pace nell’est dell’Ucraina tiene. All'ultimo momento stato raggiunto un accordo a Minsk ancora da definire (intanto bombardamenti a Donetsk e a Mariupol continuavano con altri sette civili uccisi)  alle 18 ora locale puntualmente è scattato il cessate il fuoco che per ora nessuno ha violato. Questo concordato consente di arrestare temporaneamente il conflitto mentre l'Occidente prova un  cauto ottimismo. La Nato si schiera a Est rafforzando il controllo ai confini e scatenando l’ira di Mosca, secondo cui la «pace è a rischio».
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi,la cancelliera tedesca
Angela Merkel il presidente francese Francois Hollande
assistono alla parata aerea svoltasi durante il
secondo e ultimo giorno del vertice
Nato di Newport

Salvato così dall’umiliazione da una sconfitta militare il presidente ucraino Petro Poroshenko, e il leader del Cremlino Vladimir Putin, almeno per ora, dalle sanzioni definite oggi dalla Ue. Le nuove sanzioni andranno infatti di pari passo con l’applicazione dell’accordo sulla tregua. Come ha spiegato il premier italiano Matteo Renzi, l’eventuale adesione di Kiev ad una Nato che mostra i muscoli ai confini russi, è solo rinviata, presumibilmente a dopo le elezioni politiche ucraine del 26 ottobre, che ristrutturerà un parlamento ormai non più rappresentativo.

Ma la Nato blinda la frontiera orientale con truppe permanenti nell’Europa dell’Est per tamponare un'aggressione russa in Ucraina. Il Trattato con la Russia rimane comunque valido, anche se il Cremlino reagisce a muso duro parlando di decisione che mette «la pace a rischio». Dal vertice in Galles resta comunque l’impressione di una divisione tra Stati Uniti ed europei sul rapporto con Mosca. Angela Merkel rimarca che la Russia «viola i patti» ma è urgente avere una «doppia strategia» avere «durezza, ma anche lasciare aperta la porta al dialogo». Il cessate il fuoco non viene visto come la vera svolta.

16/04/14

Arabia Saudita | violenza alle donne: multa e arresto in caso di recidività.

La lotta antiviolenza contro la donna nel mondo sembra stia dando i suoi primi frutti. In Arabia Saudita, le autorità del regno wahabita, culla dell’Islam conservatore dove le donne sono tenute in uno stato di tutela permanente da parte degli uomini della loro famiglia e private della maggior parte delle libertà hanno deciso che ai mariti che “picchiano” le loro mogli saranno comminate sanzioni pecuniarie fino a 50.000 riyal (poco meno di 10mila euro). La nuova norma che entrerà in vigore a partire dalla prossima settimana prevede, secondo quanto riferisce la tv satellitare “al Arabiya”, “un minimo” dell’equivalente di mille euro per i mariti violenti oltre ad una pena detentiva di “non meno di un mese e non più di un anno in caso di recidività”. Riferisce sempre l’emittente di proprietà saudita: “ La sanzione pecuniaria sarà cancellata ed il reato verrà giudicato secondo la legge islamica della Shariya, molto più severa in quanto prevede pesanti punizioni corporali, in caso di decesso o di infermità permanente della vittima”. La nuova legge, come spiega alla tv araba il direttore generale del ministero per gli Affari sociali, Mohammed al Harbi, “è stata studiata dai giuristi per garantire il massimo livello di efficienza” per combattere il fenomeno delle violenze contro le donne.

28/03/14

Palermo | Ruba l'autovelox che lo multa e scappa.

Tu, autovelox, ti sei permesso di multarmi? E io ti rapisco. È successo a Palermo, ieri pomeriggio, in in viale Regione Siciliana, all’altezza del viadotto di via Lazio, nella carreggiata laterale in direzione Trapani. Gli agenti del nucleo autovelox della Polizia Municipale con una postazione mobile telelaser, hanno intimato l'alt ad una Ford Focus guidata da G.P. di 31 anni che evidentemente aveva superato il limite di velocità. L’uomo, al momento della contestazione, è andato su tutte le furie, decidendo di afferrare l’autovelox e scappare via. Rincorso e bloccato dagli agenti dopo pochi metri, G.P. è stato condotto presso gli uffici di via Dogali dove, oltre alla multa ed alle sanzioni accessorie per superamento dei limiti di velocità, è stato denunciato all’ autorità giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale.

07/03/14

Crimea | Referendum il 16 marzo per l’annessione alla Russia. Obama e UE: è incostituzionale.

Il Parlamento della Crimea, filorusso, vota all'unanimità la secessione da Kiev e indice un referendum. Dalla capitale ucraina intanto spicca un mandato di arresto nei confronti del premier Serghiei Aksionov e per il presidente del Parlamento, Vladimir Kostantinov, leader secessionisti della regione. Gli abitanti della Crimea si esprimeranno il 16 marzo, con due settimane di anticipo rispetto alla data prevista. Il Parlamento locale invece ha già detto la sua: la regione deve essere annessa alla Federazione Russa. L’allontanamento da Kiev non si arresta. Mentre degli uomini armati hanno occupato la stazione di trasmissione radio e tv di Simferopoli, in Crimea la frequenza della tv Chernomorskaya, seconda emittente del Paese, è stata oscurata, al suo posto vengono trasmesse le immagini della televisione All News Russia 24. Il presidente americano, Barack Obama, e l'Unione europea alzano la voce: la consultazione "è illegittima". Da Roma, a margine della Conferenza sulla Libia, il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius lancia l'allarme: se la Crimea si unisce alla Russia "vuol dire che non c'è più la pace internazionale, né frontiere certe". Barack Obama ha dato l’OK a nuove sanzioni Usa e ha alzato i toni: "Il referendum per l'adesione a Mosca viola la legge internazionale", e dunque è illegittimo, ha detto il presidente statunitense. Dello stesso avviso sono la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy e tutto il Vertice Ue, riunito in via straordinaria per cercare una soluzione alla situazione ucraina. Da Bruxelles esce irrigidita la posizione europea. I leaders - uniti - hanno lanciato un aut aut alla Russia: o si ferma o scatteranno le sanzioni contro Mosca. La decisione del Parlamento della Crimea non è sorprendente: al suo interno i filorussi sono in netta maggioranza. La mozione sull’adesione alla Russia, votata all’unanimità, imprime comunque un'accelerazione agli eventi. Parallelamente è stata formalizzata la convocazione del referendum che dovrà confermare o meno la decisione. Il referendum, fissato per 16 marzo, proporrà un'alternativa ai cittadini, che sono in maggioranza russi e russofili: volete tornare alla costituzione del 1992, con un’autonomia nettamente rafforzata, oppure aderire alla Federazione Russa? Il presidente americano, Barack Obama, ha ribadito al presidente russo Vladimir Putin, in una telefonata di un'ora fra i due leader, che le azioni di Mosca "violano la sovranità dell'Ucraina e la sua integrità territoriale. Risolvere la situazione in Ucraina in modo diplomatico è nell'interesse della Russia, del popolo Ucraino e della comunità internazionale". Il presidente russo, Vladimir Putin, ha risposto al presidente americano, Barack Obama, che le relazioni fra i loro Paesi non dovrebbero essere toccate dai disaccordi sull'Ucraina. Lo ha reso noto il Cremlino. "Il presidente della Russia - si legge - ha ribadito l'importanza delle relazioni russo-americane per assicurare la stabilità e la sicurezza nel mondo. Queste relazioni non dovrebbero essere sacrificate da problemi internazionali isolati".
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