Il-Trafiletto
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07/03/14

Crimea | Referendum il 16 marzo per l’annessione alla Russia. Obama e UE: è incostituzionale.

Il Parlamento della Crimea, filorusso, vota all'unanimità la secessione da Kiev e indice un referendum. Dalla capitale ucraina intanto spicca un mandato di arresto nei confronti del premier Serghiei Aksionov e per il presidente del Parlamento, Vladimir Kostantinov, leader secessionisti della regione. Gli abitanti della Crimea si esprimeranno il 16 marzo, con due settimane di anticipo rispetto alla data prevista. Il Parlamento locale invece ha già detto la sua: la regione deve essere annessa alla Federazione Russa. L’allontanamento da Kiev non si arresta. Mentre degli uomini armati hanno occupato la stazione di trasmissione radio e tv di Simferopoli, in Crimea la frequenza della tv Chernomorskaya, seconda emittente del Paese, è stata oscurata, al suo posto vengono trasmesse le immagini della televisione All News Russia 24. Il presidente americano, Barack Obama, e l'Unione europea alzano la voce: la consultazione "è illegittima". Da Roma, a margine della Conferenza sulla Libia, il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius lancia l'allarme: se la Crimea si unisce alla Russia "vuol dire che non c'è più la pace internazionale, né frontiere certe". Barack Obama ha dato l’OK a nuove sanzioni Usa e ha alzato i toni: "Il referendum per l'adesione a Mosca viola la legge internazionale", e dunque è illegittimo, ha detto il presidente statunitense. Dello stesso avviso sono la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy e tutto il Vertice Ue, riunito in via straordinaria per cercare una soluzione alla situazione ucraina. Da Bruxelles esce irrigidita la posizione europea. I leaders - uniti - hanno lanciato un aut aut alla Russia: o si ferma o scatteranno le sanzioni contro Mosca. La decisione del Parlamento della Crimea non è sorprendente: al suo interno i filorussi sono in netta maggioranza. La mozione sull’adesione alla Russia, votata all’unanimità, imprime comunque un'accelerazione agli eventi. Parallelamente è stata formalizzata la convocazione del referendum che dovrà confermare o meno la decisione. Il referendum, fissato per 16 marzo, proporrà un'alternativa ai cittadini, che sono in maggioranza russi e russofili: volete tornare alla costituzione del 1992, con un’autonomia nettamente rafforzata, oppure aderire alla Federazione Russa? Il presidente americano, Barack Obama, ha ribadito al presidente russo Vladimir Putin, in una telefonata di un'ora fra i due leader, che le azioni di Mosca "violano la sovranità dell'Ucraina e la sua integrità territoriale. Risolvere la situazione in Ucraina in modo diplomatico è nell'interesse della Russia, del popolo Ucraino e della comunità internazionale". Il presidente russo, Vladimir Putin, ha risposto al presidente americano, Barack Obama, che le relazioni fra i loro Paesi non dovrebbero essere toccate dai disaccordi sull'Ucraina. Lo ha reso noto il Cremlino. "Il presidente della Russia - si legge - ha ribadito l'importanza delle relazioni russo-americane per assicurare la stabilità e la sicurezza nel mondo. Queste relazioni non dovrebbero essere sacrificate da problemi internazionali isolati".

31/01/14

Secessione? | Una nuova moneta in Lombardia. “il Lombard”

Che sia un inizio di secessione? Il progetto leghista di rendere la Lombardia una regione (o, addirittura, uno Stato) autonomo forse sta prendendo piede. Una nuova moneta complementare circolerà in Lombardia. Non è uno scherzo. La commissione Attività produttive della Regione ha varato un progetto di legge per dar vita a un nuovo conio a cui si lavorava da tempo. Ne dà notizia il "Giornale"; l’iniziativa è passata con i voti favorevoli della maggioranza (Lega, Forza Italia, Nuovo centrodestra) e del Movimento 5 Stelle. La moneta lombarda fa parte di un progetto di legge che elabora nuove norme per competitività e semplificazione a favore delle imprese lombarde. Il progetto moneta è già in calendario: si voterà in Consiglio regionale l'11 febbraio. Dal momento che la proposta è appoggiata non solo dalla maggioranza, ma anche dai pentastellati M5S, l'esito della votazione non dovrebbe creare sorprese. Il nuovo conio Lombard è di fatto un accordo tra privati che aderiscono a una piattaforma informatica che crea tra i partecipanti un rapporto commerciale. Il progetto non è il primo in circolazione, in Svizzera esiste il Wir, qualcosa di simile che dal 1934 viene utilizzato da un'impresa su quattro e muove il 2% dell'economia nazionale. In Inghilterra c'è il Bristol Pound, in Francia il Nanto, in Sardegna il Sardex, che coinvolge 200 imprese per un giro d'affari di 350mila euro. Al Pirellone spiegano che si tratterebbe di una manovra territoriale, che non si tratterà di una moneta corrente e che a regolare la materia sarà lo Stato. Sarà invece, dicono gli addetti ai lavori, un'operazione per aiutare le imprese paralizzate dal blocco dei finanziamenti, il quale, dicono in Regione, sarà appunto superato dal cambio. Ci sarà un "circuito di credito" a cui iscriversi con un istituto di garanzia per l'emissione. Il denaro sarà virtuale e sarà caricato su un borsellino digitale. La moneta costa meno perché non è legata ai mercati finanziari, incentiva gli scambi visto che è svalutabile, non c'è l'interesse ad accumularla e aiuta l'economia locale. Questa la promessa che arriva dal Pirellone.
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