15/01/14

Google onnipresente! Ora anche nel settore biomedicale

Google ovunque onnipresente! Ora anche nel settore del biomedicale. Il motore di ricerca più utilizzato al mondo, con tutto il suo armamento pubblicitario potenziale di cui è equipaggiato, avrebbe già a sufficenza, tutto il necessario per essere il business principale di tante aziende. Tra queste però non figura il settore biomedicale che è sempre più intenzionata ad utilizzare il web, vero e proprio punto di unione per tutti i rami della propria attività, per espandersi su nuovi mercati.

La stampa internazionale riferisce la notizia in base a cui alcuni rappresentanti di Google hanno avuto un'incontro con la Food and Drug Administration (DFA, agenzia americana per l'alimentazione e i medicinali), dando corpo così alle voci in base alle quali Google, oltre ai dispositivi oculari per le patologie cardiache, si stia muovendo con grande interesse nel settore medico, non di certo l'unico comparto su cui si concentrano le attività dei Google X Lab, i laboratori top secret supervisionati da Brin in persona. Ecco dunque una carrellata delle attività su cui il colosso di Mountain View punta o sulle quali, con ogni probabilità, punterà.

I Google Glass ormai non fanno più notizia, le scarpe "parlanti" che motivano chi le indossa oltre ad essere dotate di accelerometro e connettività bluetooth non sono, almeno allo stato attuale, neppure destinate a farne, così come lo SmartWatch, l'orologio hi-tech che porta alcune funzioni pratiche al polso di chi lo indossa. Sono piuttosto le applicazioni che nasceranno a corredo che faranno discutere, e non poco.
Google ovunque
Lenti per le rilevazioni dei parametri biologici, applicazioni per il pagamento elettronico degli acquisti, per la ricerca di parcheggio e tutta un'altra serie di piccoli lussi quotidiani. Un intero mondo da scoprire. iPierian, azienda che sta sviluppando terapie contro le malattie neurodegenerative ha raccolto 30milioni di dollari lo scorso settembre.

Tra i nomi di chi ha aperto il portafogli figura quello di Google che ha partecipato anche al finanziamento della ricerca con cui la libanese Adimab intende creare una nuova generazione di antibiotici. Oltre al progetto dell'auto che si guida da sola Google, in collaborazione con NVIDIA, ha stretto un accordo con General Motors, Honda, Audi e Hyundai per dotare le vetture di un sistema Android il quale, oltre a fornire indicazioni utili per il viaggio, consentirà anche di godere dell'intrattenimento tipico che ci viene offerto dalla tecnologia che maneggiamo quotidianamente.

La corsia privilegiata che unisce la Silicon Valley a Detroit sta però facendo storcere il naso a diverse associazioni di consumatori americane che già gridano alle violazioni della privacy. Se la tecnologia va incontro anche agli automobilisti rendendo l'esperienza di viaggio più piacevole e più facili le manovre di guida complesse, il rovescio della medaglia è la possibilità di tracciare gli spostamenti delle vetture e di potere ricostruire, nei casi più particolari, le dinamiche di un incidente.
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