14/06/14

Dalle rapine a mano armata al furto di mutande: torna in carcere il "bel Renè" Vallanzasca.

Chi non si ricorda di Renato Vallanzasca, il "bel Renè" della malavita milanese, autore negli anni settanta e seguenti di numerosi sequestri e condannato, complessivamente, a quattro ergastoli e 295 anni di reclusione? Da anni il bel Renato si è ravveduto pubblicamente dei suoi misfatti, riuscendo ad ottenere per questo il regime di semilibertà nel carcere di Bollate. Ieri sera durante un permesso premio, si è recato in un supermercato milanese ed ha cominciato le sue compere come una persona normale, recandosi poi alla cassa per pagare regolarmente i suoi acquisti. Ma non aveva fatto i conti con l'addetto all'antitaccheggio, il quale lo ha sorpreso mentre nascondeva alcuni oggetti e capi d'abbigliamento, evidentemente con l'inteno di evitarne il pagamento.Fermato da una pattuglia di carabinieri, al noto criminale veniva contestata la sottrazione di due boxer, delle cesoie e del concime per le piante, per un valore di circa 70 euro. E' stato quindi arrestato e sarà processato per direttissima, subendo inoltre la revoca del regime di semilibertà. Triste fine di un criminale che agli inizi degli anni 70 era stato l'attore principale della malavita milanese, compiendo furti, rapine e sequestri di persona e salendo alle cronache per diverse evasioni. La sua carriera da delinquente criminale iniziò nel 1972 proprio con una rapina ad un supermercato milanese, proseguì poi con una miriade di rapine a mano armato, arrivando nel 1977 allo scontro a fuoco con le forze dell'ordine ad un posto di blocco, terminato con la morte di due poliziotti. Nella sua vita da criminale Renato Vallanzasca ha "dimorato" in ben 36 penitenziari italiani. (immagine presa dal web)
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