Il-Trafiletto
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30/04/15

Tutto cominciò...: Harappa, civiltà dell'Indo misteriosamente estinta...

Tutto cominciò...: Harappa, civiltà dell'Indo misteriosamente estinta...: Le misteriose civiltà hanno sempre avuto su di me un'attrattiva incredibile, come la Civiltà della Valle dell'Indo che, cinquemila ...

17/11/14

Anfipolis: continuano i misteri

Il maestoso monumento funebre portato alla luce nella  Grecia settentrionale precisamente ad Amfipolis continua a svelare i suoi segreti: trovato un altro scheletro all'esame del DNA


La terza sala sotterranea è stato da poco scoperta e gli archeologi la stanno esaminando centrimetro per centimetro. Infatti hanno rinvenuto uno scheletro umano del quale non si sa ancora nulla, sappiamo che stanno esaminando il Dna per avere certezze sull'apparteneza alla famiglia del condottiero greco Alessandro Magno.

 "Gli scavi - come ha spiegato Katerina Peristeri, responsabile della squadra di archeologi che lavora al monumento - proseguiranno. Continueremo perché lo spazio circostante ci riserva ancora sorprese". Per quanto riguarda il sesso della persona ritrovata, l'esperta dice che "la tomba era stata preparata per accogliere una grande personalità, magari un generale macedone, insomma qualcuno che all'epoca era tenuto in grande considerazione".

Tomba di Anfipoli, Sfingi
immagine presa dal web
I pareri degli esperti sono tanti e discordanti. Alcuni dicono che queste tombe avrebbero dovute essere piene di oro dai sarcofaghi al soffitto. Il sospetto che siano state trafugate dai tombaroli è forte, anche alla luce del ritrovamento di un corpo per metà fuori dal suo sarcofago.

IPOTESI
Alcuni dicono che non può essere la tomba di Alessandro Magno in quanto molte cronache riportano che gli imperatori Augusto prima e Adriano poi fecero visita al sepolcro del Macedone ad Alessandria d'Egitto e non ad Anfipolis .
Altri pensano che si tratti invece della tomba di Cassandro, figlio maggiore del Generale Antipatro. Personaggio ambiguo che fece assassinare proprio ad Anfipoli la vedova di Alessandro Magno, Rossane, e suo figlio Alessandro IV. Come si dice in questi casi: "Ai posteri l'ardua sentenza"

21/10/14

L'ho uccisa io! O forse no?

Un intrico senza fine per Sophie Hannah e che con il suo "Non è un gioco" ci regala un thriller un intreccio che si svela solo alla fine.

E' il 13 dicembre 2007. Aidan e Ruth sono a Londra, in un'anonima camera d'albergo. Sono lì per portare la loro relazione ad un livello superiore, e per fare ciò hanno deciso di essere assolutamente sinceri l'uno con l'altro. Quel giorno Aidan confessa a Ruth di aver ucciso una donna di nome Mary Trelese. E' il 29 febbraio 2008 e Ruth si reca dalla polizia per raccontare dell'omicidio narratogli da Aidan e per spiegare che Mary Trelese in realtà è ancora in vita.

Leggere questo libro è stato come navigare a vista a causa della nebbia. Di tanto in tanto la coltre si sollevava e si riusciva a guardare lontano, poi però la nebbia tornava ad infittirsi e ci si doveva accontentare di quel poco che si riusciva a cogliere. Non è un gioco si può definire un libro stancante, a tratti quasi snervante, almeno nella prima metà, per il modo della Hannah di non raccontare quello che il lettore vorrebbe davvero sapere, portandolo a porsi domande su domande senza mai ottenere davvero una risposta.

Svolgendo la storia in 6 giorni la Hannah riesce a creare in maniera magistrale un intreccio elaborato e complesso, a tratti talmente machiavellico da domandarsi se sarebbe mai possibile una cosa del genere nella realtà. Tuttavia la costruzione dei personaggi e la spiegazione degli eventi che Hannah ci rivela solo alla fine del libro, sono così ben integrati e razionali da poter fare altro che crederle sulla reale possibilità che una cosa simile possa accadere.

Come già detto, fino a metà del romanzo si naviga a vista, poi con l'arrivo dell'ennesimo enigma la situazione cambia. Vuoi per la troppa carne al fuoco, vuoi perché la tensione è stata trattenuta troppo a lungo, l'intreccio pare sfaldarsi un po', sballottando il lettore in rivelazioni shock sempre più arrovellate.
Scritto in terza persona, salvo le parti in cui è Ruth a raccontare la vicenda, che sono scritte in prima persona, Non è un gioco resta comunque un buon romanzo, ben studiato e organizzato nonostante la tensione snervante sempre alle stelle.

(Le immagini presenti in questo post sono state prese da internet)

17/10/14

Acchiappafantasmi cerca moglie

Mistero e romance per la recensione del romanzo "Il posto che cercavo" di Nicholas Sparks.

A Boone Creek, una piccola cittadina del North Carolina, misteriosi luci appaiono nel vecchio cimitero nelle notti di nebbia. Fantasmi? Jeremy non lo crede affatto e si reca nella piccola, tranquilla e isolata cittadina per scoprire la verità. Jeremy è pronto a tutto, ma non a Lexie, la bella bibliotecaria del paese, che con quel suo fare misterioso ed enigmatico lo ammalia dal primo momento in cui la incontra, proprio nel cimitero popolato da quelle misteriose luci.

Con una scrittura piacevole Sparks ci regala un libro grazioso e piacevole, certo, le dinamiche sono le classiche dei romanzi romance e il finale è scontato, ma la narrazione è così fresca e scorrevole che gli si perdona anche questo, soprattutto per quel finale da favola “vissero per sempre felici e contenti” che fa sempre piacere leggere.

Quel pizzico di mistero che si snoda per tutto il libro poi dona al romanzo quel giusto brio di cui aveva bisogno. Il gioco della coppie tra Jeremy e Lexie (ma non solo...) è scontato certo, ma lo scambio di battute tra i due personaggi lo rende piacevole e genuino.

La piccola comunità nella quale è ambientato il romanzo poi, ha il calore delle piccole cittadine, dove tutti si conoscono e le notizie volano più veloce di qualunque telefonata o sms potrà mai fare.

Un libro consigliato proprio per queste piccole particolarità che donano al romanzo quel qualcosa in più da renderlo diverso dal solito romance.

(Le immagini presenti in questo post sono state prese da internet)

11/10/14

La civiltà di Goebekli Tepe che costruiva monumenti 9.500 anni prima di Cristo

Göbekli Tepe è un mistero per gli archeologi che hanno dattatoi loro monumenti a 9.500 anniprima di Cristo e solo 1.500 anni dopo seppelliti da terra portata volontariamente dalla mano dell'uomo.


La civiltà di Goebekli Tepe costruiva ancor prima dei Sumeri e dei Babilonesi, è stata una civiltà pre-agricola incredibilmente evoluta la cui scoperta potrebbe portare a riscrivere i libri di storia, arte e religione. Göbekli Tepe, che in turco vuol dire "collina tondeggiante", è un sito archeologico situato a circa 18 km a nordest dalla città di Şanlıurfa nell'odierna Turchia, presso il confine con la Siria. Il sito è composto da un grande santuario con centinaia di stele antropomorfe alte fino a 5 metri, raffigurazioni di animali e geroglifici.

Goebekli Tepe
Iniziato attorno al 9500 a.C. la sua costruzione interessò probabilmente centinaia di uomini nell'arco di tre o cinque secoli. Le più antiche testimonianze architettoniche note in precedenza erano le ziqqurat babilonesi, datate 5000 anni più tardi. Intorno all'8000 a.C. il sito venne deliberatamente abbandonato e volontariamente seppellito con terra portata dall'uomo. A raccontare tutto su questa misteriosa civiltà è Klaus Schmidt, direttore degli scavi, che l'ha descritta in un libro recentemente pubblicato anche in italiano: 'Costruirono i primi templi 7.000 anni prima delle Piramidi'.

03/10/14

La dicotomia della natura umana

La cara vecchia Londra di fine ottocento ha ancora molto da raccontarci e molto da insegnarci attraverso gli autori che camminarono per le sue vie e che, tra quelle stesse strade, ambientarono i loro libri. Ad accompagnarci oggi tra le nebbie londinesi due famosi personaggi, nati da un sogno e ripresi sovente in altre opere, ma nati dall'eccezionale mano di Robert Louis Stevenson. Il libro di oggi, come avrete sicuramente già capito, è proprio Lo strano caso del Dr Jekyll e di Mr Hyde.

“Sia sul piano scientifico che su quello morale, venni dunque gradualmente avvicinandomi a quella verità, la cui parziale scoperta m'ha poi condotto a un così tremendo naufragio: l'uomo non è veracemente uno, ma veracemente due.”
Lo strano caso del
dottor Jekyll e del
signor Hyde

Il Dottor Jekyll è un medico dedito agli studi sulla psiche umana e sulla morale degli individui. Nella convinzione che ogni individuo possieda al proprio interno due entità distinte, decide di creare una pozione in grado di far emergere questo io nascosto. Da questa pozione testata sulla propria persona il Dottor Jekyll libererà Mr. Edward Hyde, una creatura completamente diversa da quella del dottore, votata al male e all'omicidio.

“Dalla mutevole inconsistenza delle nebbie che si erano troppo a lungo beffate di lui, guizzava fuori all’improvviso il presentimento inequivocabile di un demonio.” 

Iniziamo col dire che, nella traduzione italiana, questo libro ha cambiato molte volte titolo, talvolta simile a quello originale, talvolta completamente diverso. Quello che però non è mai cambiata è la sostanza del romanzo più importante di Stevenson, considerato uno dei più grandi classici della letteratura fantastica.

Come Wilde, anche Stevenson si sofferma sulla duplice natura degli esseri umani, composta da due forse distinte e contrapposte. In questo romanzo le due forze sono rappresentate dal Dottor Jekyll e da Mr Hyde. Se Jekyll è la coscienza morale, la bontà e la legge, Hyde è l'altra faccia della medaglia, fatta di malvagità senza coscienza, di bassezza e crudeltà senza limite.

“Pensavo che se ognuno di questi avesse potuto essere confinato in un’entità separata, allora la vita stessa avrebbe potuto sgravarsi di tutto ciò che è insopportabile: l’ingiusto avrebbe potuto seguire la propria strada di nequizie, svincolato dalle aspirazioni e dalle pastoie del virtuoso gemello; al giusto sarebbe stato dato altresì di procedere spedito e sicuro nel suo nobile intento, compiendo quelle buone azioni che lo avessero gratificato, senza essere più esposto alla gogna e al vituperio di un sordido compagno a lui estraneo. Era una maledizione del genere umano che questo eteroclito guazzabuglio dovesse così tenacemente tenersi avviluppato... che fin nel grembo tormentoso della coscienza questi gemelli antitetici dovessero essere in perenne tenzone. Come fare, allora, a separarli?”

Dal buon proposito del dottor Jekyll ne scaturiscono conseguenze inaudite che lo porteranno ad un'inevitabile fine. Una volta infatti che questo lato oscuro della natura umana viene allo scoperto, sembra non voler più tornare al proprio posto, vincolato e controllato dalla coscienza dominante.

Nelle rappresentazioni cinematografiche, così come nei fumetti, la maggior parte delle volte Mr Hyde viene rappresentato come un gigante, una creatura enorme e fortissima. Una scelta comprensibile dal punto di vista scenica, ma completamente sbagliata dal punto di vista letterario in quanto stravolge il significato che Stevenson voleva comunicare.
Robert Louis Stevenson

Per anni Jekyll aveva vissuto la propria vita seguendo la propria coscienza e la propria natura benevola, così che la natura di Hyde non era mai riuscita a crescere e svilupparsi appieno. Ecco dunque perché all'alta e prestante figura del dottore è contrapposta la piccola e contorta figura di Hyde. Una dualità insita in ogni essere umano: dove una metà cresce e matura, l'altra vive nell'ombra senza possibilità di vedere mai la luce.

“Il lato perverso della mia natura, era meno sviluppato del lato buono di cui m'ero spogliato; e con questo si spiega il fatto che Edward Hyde era tanto più basso e giovane di Henry Jekyll. Come la bontà splendeva nell'aspetto dell'uno, così la depravazione era scritta sul volto dell'altro. Il male (che credo sia la parte mortale dell'uomo) lasciava su quel corpo un'impronta di deformità e di decadenza. Eppure, guardando quella brutta immagine allo specchio, non provavo alcuna ripugnanza, ma un moto di soddisfazione. Anche questo ero io.”

Un romanzo dunque dalle tinte noir, gialle con contaminazioni di mistero e terrore dove Stevenson sviscera il difficile argomento del Bene e il Male.

(Le immagini presenti in questo posto sono state prese da internet, le informazioni generali del libro sono state prese dalla Wikipedia)

19/08/14

Notizie in breve | Curiosità in sintesi

Curiosità in sintesi
Un piazzista nel cervello 
È stata identificata l'area cerebrale che "si accende" quando ascoltiamo qualcosa che intendiamo condividere con altri. Psicologi dell'Università della California, a Los Angeles, hanno osservato che la giunzione temporo-parietale si attivava quando i partecipanti a un esperimento sentivano parlare di un'idea ritenuta consigliabile. Questo risultato potrebbe rivelarsi utile per i pubblicitari che devono scegliere il più efficace tra diversi messaggi promozionali.

Mistero extragalattico
Gli astronomi hanno rilevato quattro misteriose emissioni di onde radio da una sorgente posta oltre la Via Lattea. Le esplosioni, della durata di pochi millesimi di secondo, sono state osservate in dati memorizzati dal Radiotelescopio Parkes, in Australia. La loro causa resta ignota, anche se potrebbero essere attribuibili a una magnetar, una stella di neutroni caratterizzata da un intenso campo magnetico.

Umani, evoluzione in corso
II colera miete migliaia di vittime ogni anno, ma il corpo umano si sta attrezzando per combatterlo. I genomi di abitanti della regione del Delta del fiume Gange, in Bangladesh, un'area dove la malattia è endemica, sono stati confrontati con quelli di persone residenti nell'Europa nord-occidentale. L'esposizione al colera sembra aver modificato nel tempo il codice genetico della popolazione del Bangladesh per renderla più resistente all'infezione.(science)


08/07/14

Se andate nel Gévaudan, non avventuratevi tra le campagne

Nella seconda metà del '700, tra le contrade del Gévaudan francese, si aggirava una bestia che uccise e ferì numerosi animai e persone, nella maggior parte dei casi bambini. Il bravo governo francese fece del suo meglio, spigando mezzi e uomini, per fermare questo animale dalla natura sconosciuta. Ci riuscì nel 1767, o almeno si suppone ci riuscì, perché la bestia, dopo quel giorno, non uccise più.

La Bestia del Gévaudan
La Bestia del Gévaudan
Perché vi ho parlato della Bestia del Gévaudan? Perché il libro di oggi ha preso spunto proprio dai terribili avvenimenti avvenuti in Francia ma che continuano a suscitare le ipotesi più svariate: un lupo enorme, un serial killer, un lupo mannaro, un leone e chi più ne ha più ne metta! Il libro in questione è Il patto dei lupi di Pierre Pelot.

de Fronsac e Mani
de Fronsac e Mani
Il libro romanza gli avvenimenti accaduti nei tre anni duranti i quali la bestia terrorizzò le campagne francesi del Gévaudan, in particolare dal momento in cui re Luigi XV decide di inviare sul posto dei cacciatori per eliminare la Bestia. Nel libro ad investigare saranno il cavaliere de Fronsac e il suo amico Mani.

Molto spesso avviene che dal libro viene poi fatto il film, sconvolgendone o meno la trama. Con Il patto dei lupi però si ha l'esatto contrario. Questo romanzo infatti è la trasposizione del film uscito nel 2001 con Vincent Cassel e Monica Bellucci.

Il patto dei lupi
Il patto dei lupi
Recensire un libro tratto da un film risulta un po' difficile, potrei dirvi tranquillamente di guardare il film per farvi un'idea di com'è il libro, ma le immagini e le parole finiscono per suscitare impressioni diverse.

Nel romanzo, l'autore riesce a mantenere le ambientazioni cupe e di sospetto che permeano l'intero film. Se avete visto il film e voleste cimentarvi con la lettura di questo libro, finire per guardare film mentre leggete quanto l'autore scrive. Che ciò sia un bene o un male lo lascio decidere a voi.

La scrittura è scorrevole e leggera. Trattandosi di una trasposizione da un'opera cinematografica il racconto delle vicende tende ad essere, come vi ho già ho accennato prima, molto visivo.

Pierre Pelot
Pierre Pelot
La narrazione è avvincente, in grado di dosare alla perfezione, azione, mistero ed investigazione, ma trattandosi di una trasposizione da un film, è normale che sia così.

Sul libro non c'è davvero molto da dire, non è neppure molto lungo da leggere, molto di più ci sarebbe da dire sulla misteriosa Bestia del Gévaudan, uno di quegli enigmi rimasti tali nel corso della storia che finisco, da sempre, per alimentare la fantasia di scrittori e registi.








(Le immagini presenti in questo post sono state prese da internet, così come le notizie riguardanti la Bestia del Gévaudan) 

26/02/14

Il manoscritto di Voynich | Il mistero mantento per secoli inizia a svelarsi!

Il manoscritto di Voynich! Il mistero mantento per secoli inizia a svelarsi! Rimasto indecifrabile per secoli, il criptico manoscritto Voynich, il codice medioevale acquistato agli albori del XX secolo dal mercante di libri Wilfrid Voynich da un collegio gesuita italiano, inizia a perdere l'alone di mistero che laveva conservato per cosi tanto tempo!

Il misterioso manoscritto pare dunque iniziare a perdere parte del velo di mistero, adesso che Stephen Bax della University of Bedfordshire è riuscito nell'impresa di mettere insieme un minimo di alfabeto Voynich, combinando alcuni dei simboli contenuti nel libro a dei suoni.
Sembrerebbe che le origini del linguaggio usato per il codice, abbiano origini dell'Asia occidentale e non dal Messico, come era stato ipotizzato di recente. Gran parte del codice resta ancora oggi indecifrabile, dal momento che i simboli usati non sono riconducibili a nessun linguaggio noto, ma le analisi di Bax potrebbero essere la chiave di volta per portare alla luce quel che nasconde il manoscritto, pregno di rappresentazioni botaniche, astronomiche e figure umane.

Per interpretarne il contenuto Bax ha analizzato alcune parole potenzialmente rappresentanti dei disegni, per via della loro collocazione e le ha quindi confrontate con i nomi corrispondenti allo stesso disegno, ma in altre lingue.
“Il manoscritto ha un sacco di illustrazioni di stelle e piante”, ha dichiarato Bax, “Sono stato in grado di identificare alcuni di questi, con i loro nomi, cercando in manoscritti medievali a base di erbe in arabo e in altre lingue e poi ho cominciato a decodificarli, con alcuni risultati entusiasmanti”.
Manoscritto di Voynich

Così, per esempio, racconta il New Scientist, una parola vicino a una possibile rappresentazione di una pianta di ginepro è stata accostata alla parolaoror” scritta nell’alfabeto romano e quindi alla pronuncia ”a’ra’r” del nome arabo usato per il ginepro. Alcuni simboli usati in questa parola sono quindi stati trovati anche in una rappresentazione di stelle nel libro, forse quella delle Pleiadi, nella costellazione del Toro, identificando un potenziale termine corrispondente alla parola Taurus.

Procedendo in tal modo Bax ha decodificato 14 simboli in tutto, riuscendo a leggere pochissime parole (come quelle per ginepro e Taurus, ma anche elleboro e coriandolo). Ancora pochi, ma lo scienziato confida di coinvolgere altri linguisti a lavorare sul suo metodo per mettere insieme un alfabeto Voynich completo. Per adesso, conclude il ricercatore, le similitudini con il latino, il greco e l’arabo portano a credere che il manoscritto sia un trattato sulla natura originario delle regioni caucasiche dell’Asia occidentale.

19/02/14

Rimini | 9 anni, chiama i carabinieri:” Aiuto, mia mamma mi maltratta”. Ma non voleva andare a scuola

In genere chiamano il telefono azzurro i bambini maltrattati dai genitori; Non è stato il caso di un bambino di 9 anni di un paesino di settemila abitanti vicino Rimini, in alta Valmarecchia, il quale non ci ha pensato due volte e si è rivolto direttamente ai carabinieri. “Aiuto, mia mamma mi picchia e mi maltratta, venite subito, vi prego!”, avrebbe detto il piccolo ai militari con voce piagnucolante, fornendo poi lucidamente nome, cognome e indirizzo. Il carabiniere di turno non ha esitazioni. Scatta come una molla e avverte i superiori. Il tono di voce e la denuncia del bambino sono assolutamente credibili, nessuno penserebbe ad una messinscena, e che che all’altro capo del telefono non c’è un bimbo piegato su sé stesso dalla violenza di un genitore, ma una sorta di “Pierino” in versione romagnola, intraprendente quanto disobbediente, e per di più animato da un’inaspettata e precoce consapevolezza dei propri diritti e di come farli rispettare. La pattuglia dei carabinieri arriva immediatamente all’abitazione del piccolo dove la mamma, alla vista dei militi, cade dalle nuvole. Gli uomini dell’arma raccontano della telefonata ricevuta, fanno domande, ispezionano un pò in giro, giustamente diffidenti, avendone viste di tutti i colori. Sono sufficienti pochi minuti per giungere a capo del mistero. «Sì - racconta la donna -, gli ho dato uno schiaffo. Sono due giorni che non va a scuola, ogni volta ne inventa una nuova, ho perso la pazienza, ma non credevo che fosse così grave...». Non è dato sapere in quale angolo si sia rifugiato il terribile Pierino mentre la madre parlava con i carabinieri. Di sicuro non ha passato una buona serata. E oggi a scuola ci andrà. Gliel’ha ordinato l’Arma.

18/02/14

Torna il mistero | «ciao Epifania, il pellegrinaggio è iniziato, Buona fortuna», firmato Cicada 3301. Cosa sarà mai?

Torna il mistero: «ciao Epifania, il pellegrinaggio è iniziato, Buona fortuna», firmato Cicada 3301. Cosa sarà mai?
Tutto ha inizio da Twitter un account anonimo che attraverso un'immagine firmata Cicada 3301 proclama: «ciao Epifania, il pellegrinaggio è iniziato, Buona fortuna»! A tal proposito nel 2012 è stata isituita online una misteriosa competizione, fondata su conoscenze informatiche alquanto profonde.

S'inizia solitamente da un'immagine che cela messaggi criptici. Sono parecchie migliaia di informatici e criptografici che a partire dallo scorso anno hanno dato il via alla competizione, cosi anche quest'anno la competizione misteriosa, è ricominciata. Non si sa nulla riguardo l'organizzazione che si cela dietro a Cicada: c'è chi sostiene che si tratti di servizi governativi a caccia di spie con competenze informatiche, addirittura c'è la fazione di quelli che credono che dietro ci sia una misteriosa banca. Lo scienziato informatico Alan Woodward lo scorso anno ha preso parte a Cicada e alla Bbc racconta: «Gli enigmi sono molto complicati e richiedono la conoscenza della steganografia, la crittografia e testi oscuri», ha detto il professore. Poi Cicada è scomparsa per ricomparire il 6 gennaio con un annuncio su Twitter.
Il mistero firmato Cicada 3301

Letteratura cyber-punk, la conoscenza di rune anglosassoni e la filosofia del mago Aleister Crowley alcune delle informazioni che hanno formato lo scorso anno il puzzle. Decine di indizi online, ma anche informazioni reclutati nella vita reale attraverso manifesti sui quali sono stati stampati codici QR su pali del telegrafo sparsi negli Stati Uniti. «Un sacco di gente pensa che dietro Cicada ci sia un ente governativo, secondo altri c'è una organizzazione criminale in cerca di reclute o una start-up, che cerca di creare una cripto-valuta, forse anche una banca», ha detto il professor Woodward.

Lo scorso anno la sfida comprendeva la risoluzione di diversi enigmi, dando appuntamento a giorni e orari precisi sul web: “Avete fatto un buon lavoro per arrivare fin qui. La pazienza è una virtù. Ricontrollate alle 17.00 di lunedì 9 gennaio”. Il 9 gennaio sul web vennero svelate le coordinate corrispondenti a 14 città. Cicada lo scorso anno si concluse con un messaggio degli organizzatori che annunciava: "Abbiamo ora trovato gli individui che cercavamo". Chi c'è dietro Cicada? Qualcuno ha ricordato quello che è successo nel 2004 quando venne lanciato online il gioco di ruolo Alternate Reality Game. Si scoprì poi che era soltanto la promozione del videogioco Halo 2.

27/12/13

Quali segreti dietro il mistero di Medjugorje?

Quali e quanti saranno i segreti che permeano il mistero di Medjugorje? Per chi non fosse ancora a conoscenza, sembra che siano stati rinvenuti alcuni importanti segreti a dei veggenti, nei pressi di questa ormai famosa e celebre località della Bosnia ed Erzegovina. I veggenti, sarebbero 6, e 3 di questi hanno affermato di aver ricevuto già ben 10 segreti, dalla Madonna.
Si dovrebbe trattare di apparizioni annuali, mentre gli altri 3 avrebbero ricevuto apparizioni quotidiane, entrando in possesso di ben 9 dei 10 segreti. Appare ovvio che nessuno dei veggenti sappia dei segreti rivelati agli altri, e non ne parlano mai nemmeno tra di loro. Ma nonostante tutto, è parere comune immaginare che i 10 segreti siano gli stessi, come dichiarato anche dalla veggente Vicka. Prima che possano manifestarsi, la veggente Mirjana Dragicevic ha ricevuto il compito dalla Madonna di rivelare i segreti al mondo. Si tratta di eventi che dovrebbero accadere in un futuro nemmeno tanto lontano. A rivelare il tutto, i prescelti saranno: Mirjana e un sacerdote scelto da lei.

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Madonna di Medjugorje
La convinzione è che tali segreti non potranno avere luogo finché il 10o e ultimo segreto non sarà svelato a tutti e 6 i veggenti. Mirjana, seguendo le indicazioni che le sarebbero state date dalla Madonna, ha scelto un sacerdote a cui rivelare i segreti: si tratta di Petar Ljubicic, un padre francescano. Dunque, dieci giorni prima che il segreto si realizzerà, lei gli comunicherà quello che sta per accadere, e dove accadrà. Dovranno trascorrere ben 7 giorni nel digiuno e nella preghiera, e 3 giorni prima della realizzazione del segreto sarà lui a rivelarlo al mondo.

Dovrà farlo, anche nel caso in cui non voglia, non può scegliere, perché è stato scelto per questo compito. Ma quali sono questi quanto meno fantomatici segreti, in merito a cui non si sa quasi nulla? Per quel che riguarda i primi 2 segreti, si dice che siano solo degli ammonimenti al mondo affinché si possa convertire, mentre è stato concesso ai veggenti di rivelare in parte il 3o segreto: Mirjana ha riferito che ci sarà un grande segno sulla collina delle apparizioni, una specie di dono per tutti noi, per confermare la presenza della Madonna sulla Terra come nostra “mamma”. Sembra che si tratterà di un segno bellissimo, non costruibile con mani umane, e indistruttibile: resterà sulla collina permanentemente.

E’ risaputo anche che dopo la manifestazione del segno sulla collina, la Madonna continuerà ad apparire tutti i giorni almeno ad uno dei veggenti, e dunque sarà accanto a loro anche mentre si verificheranno i segreti. Si sa qualcosa anche sul 7o segreto: pare che si tratti di un avvenimento la cui gravità è stata mitigata grazie ai digiuni e alle preghiere di molti credenti di Medjugorje, e dunque si tratterà presumibilmente di qualcosa di catastrofico.


In base a quanto dichiarato dai veggenti, la Madonna si sarebbe manifestata per aiutare gli esseri umani a non cadere nel baratro, poiché i segreti sarebbero legati a realtà umane venutesi a creare a causa di azioni malvagie, quali l’odio, la violenza e il terrorismo, e che potrebbero portare il genere umano all’autodistruzione. Inoltre, pare che gli eventi citati nei vari segreti non siano ineluttabili, e che invece accadranno solo nel caso in cui gli esseri umani si comportino in una determinata maniera. Il grande segno di cui abbiamo parlato prima, e che riguarda il 3o segreto, sarà un segno dato al mondo per far sì che ci si converta definitivamente al cristianesimo, e se così non sarà ci sarà un castigo, che non verrà dalla Madonna né da Dio, ma dagli esseri umani stessi. Infine, è bene tenere a mente che la Madonna si sarebbe manifestata in quanto divina misericordia, e che i suoi messaggi dovranno servire per aiutarci a costruire il “nuovo mondo della pace”, e portare a termine il piano di salvezza del mondo iniziato già a Fatima.



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