Il-Trafiletto
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19/02/14

Rimini | 9 anni, chiama i carabinieri:” Aiuto, mia mamma mi maltratta”. Ma non voleva andare a scuola

In genere chiamano il telefono azzurro i bambini maltrattati dai genitori; Non è stato il caso di un bambino di 9 anni di un paesino di settemila abitanti vicino Rimini, in alta Valmarecchia, il quale non ci ha pensato due volte e si è rivolto direttamente ai carabinieri. “Aiuto, mia mamma mi picchia e mi maltratta, venite subito, vi prego!”, avrebbe detto il piccolo ai militari con voce piagnucolante, fornendo poi lucidamente nome, cognome e indirizzo. Il carabiniere di turno non ha esitazioni. Scatta come una molla e avverte i superiori. Il tono di voce e la denuncia del bambino sono assolutamente credibili, nessuno penserebbe ad una messinscena, e che che all’altro capo del telefono non c’è un bimbo piegato su sé stesso dalla violenza di un genitore, ma una sorta di “Pierino” in versione romagnola, intraprendente quanto disobbediente, e per di più animato da un’inaspettata e precoce consapevolezza dei propri diritti e di come farli rispettare. La pattuglia dei carabinieri arriva immediatamente all’abitazione del piccolo dove la mamma, alla vista dei militi, cade dalle nuvole. Gli uomini dell’arma raccontano della telefonata ricevuta, fanno domande, ispezionano un pò in giro, giustamente diffidenti, avendone viste di tutti i colori. Sono sufficienti pochi minuti per giungere a capo del mistero. «Sì - racconta la donna -, gli ho dato uno schiaffo. Sono due giorni che non va a scuola, ogni volta ne inventa una nuova, ho perso la pazienza, ma non credevo che fosse così grave...». Non è dato sapere in quale angolo si sia rifugiato il terribile Pierino mentre la madre parlava con i carabinieri. Di sicuro non ha passato una buona serata. E oggi a scuola ci andrà. Gliel’ha ordinato l’Arma.

27/01/14

Napoli | Branco di minorenni accoltella un giovane. E’ in prognosi riservata. Arrestato l’accoltellatore.

Erano una decina, si sono accaniti contro un 21enne con una ferocia inaudita, colpendolo con pugni e calci e accoltellandolo al petto. E’ successo nel quartiere di Scampia a Napoli.Per il momento non ci sarebbe un particolare motivo. Il fatto è accaduto ieri sera verso le 23: durante un giro di controllo, in via Zuccarini, una pattuglia nota un gruppo di ragazzi, sembra una decina, tra i 15 e i 18 anni, che stava pestando brutalmente un giovane. La vittima, accovacciata a terra, chiedeva aiuto e cercava disperatamente di ripararsi dalla violenza degli aggressori, uno dei quali,dopo aver infierito su di lui con calci e pugni, lo ha ferito sotto gli occhi degli agenti con un coltello. Accortisi dell’arrivo della polizia, componenti del "branco" si sono dati alla fuga in diverse direzioni; gli agenti hanno deciso di inseguire e bloccare quello che aveva accoltellato la vittima. Il 21enne aggredito, ancora lucido e sanguinante, ha confermato agli agenti che era stato il 15enne a accoltellarlo, specificando di non conoscere il motivo dell'aggressione. Il malcapitato giovane è stato condotto al pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli dove è stato ricoverato in chirurgia d'urgenza per le numerose ferite riportate al torace ed è in prognosi riservata anche se non in pericolo di vita. Il 15enne, residente a Secondigliano, è ora nel centro di Prima Accoglienza dei Colli Aminei. Il coltello gli era stato tolto di mano da uno dei suoi complici.

21/12/13

Approvato un decreto salva-Roma, intanto a Roma, un uomo si dà fuoco in piazza San Pietro

Nella mattina di giovedì poco prima delle nove un uomo di 51 anni, italiano, si è dato fuoco in piazza San Pietro a Roma. Non si conoscono ancora le motivazioni del gesto. L’uomo è un romano residente nel quartiere di Tor Marancia e le sue condizioni non sono gravi. Dopo essere stato soccorso da una ambulanza chiamata dagli agenti dell’ispettorato vaticano, è stato trasportato all’ospedale Santo Spirito. Adesso è stato trasferito al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio.
L’uomo, 51 anni, italiano, addetto delle pulizie al vicino ospedale Santo Spirito, aveva accanto a sé un foglio con il numero di telefono della figlia.

L’uomo stamattina prima
delle nove si è cosparso
di liquido infiammabile e
si è dato fuoco
Pochi minuti prima delle 9, gli agenti di pattuglia nella piazza hanno notato l’uomo intento a cospargersi di liquido infiammabile. Poco dopo le fiamme lo hanno trasformato in una torcia umana. I poliziotti, che hanno riportato piccole escoriazioni, si sono subito gettati addosso all’uomo, riuscendo a spegnere il fuoco dopo appena trenta secondi. La scena è stata ripresa dalle telecamere delle forze dell’ordine. Un precedente si è verificato quindici anni fa, quando Alfredo Ormando, di 40 anni, si diede fuoco nella piazza del colonnato di Bernini il 13 gennaio del 1998. L’uomo, alle 7.30 di mattina, si cosparse di liquido infiammabile e si diede fuoco per denunciare «l’incomprensione» nei confronti della sua condizione di omosessuale. Gli uomini dell’ispettorato Vaticano spensero le fiamme con un estintore, ma Ormando era ormai ustionato in tutto il corpo. Fu portato al centro grandi ustioni dell’ospedale Sant’Eugenio, dove morì una decina di giorni dopo. L’uomo era originario di San Cataldo, un paese alla periferia di Caltanissetta, ultimo di otto figli della famiglia di un agricoltore.                                                                                                            Fonte La spampa.it
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