Il-Trafiletto
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09/08/14

L'ultima frase | Alla scoperta del significato dei geroglifici egiziani

"Questo decreto sarà inciso in caratteri sacri
indigeni (geroglifici e demotici) e
greci su stele di pietra dura
A catturare l'attenzione degli aspiranti decrittatori fu l'ultima frase dell'iscrizione greca, che recitava: "Questo decreto sarà inciso in caratteri sacri indigeni (geroglifici e demotici) e greci su stele di pietra dura, che saranno erette in ogni tempio di primo, secondo e terzo ordine, accanto all'immagine del re eternamente vivente".

In altre parole le tre iscrizioni (in caratteri greci, demotici e geroglifici) dovevano equivalere nel significato, pur non trattandosi necessariamente di traduzioni "parola per parola". Poiché la porzione di Stele su cui erano incisi i geroglifici risultava corrotta, in un primo momento fu tralasciata in favore della parte in demotico, quasi del tutto integra.

Nel 1802 quest'ultima fu oggetto delle indagini di due studiosi, l'orientalista francese Silvestre de Sacy e il suo allievo svedese Johann Akerblad, che impiegarono tecniche simili. Isolando gruppi di simboli che si ripetevano grosso modo in corrispondenza delle undici ricorrenze della parola "Tolomeo" in greco, i due cercarono la traslitterazione del nome in demotico. Dopo aver individuato questi gruppi di simboli, notarono che in demotico, come anche nell'iscrizione greca, i nomi davano l'impressione di essere scritti secondo un sistema alfabetico; la traslitterazione sembrava cioè contenere un numero di simboli più o meno equivalente a quello dei caratteri alfabetici del presunto corrispettivo greco. Abbinando segni demotici e lettere utilizzata per trascrivere nomi stranieri in cinese, altro sistema di scrittura ritenuto (a torto) privo di componenti fonetiche intrinseche.(science)

20/07/14

Che cosa sono i byte

Byte
Un byte è costituito da 8 bit, ciascuno dei quali può rappresentare un uno o uno zero. 

Due bit possono avere fino quattro valori (00, 01, 10 o 11); tre bit offrono otto possibili valori e così via fino a 8 bit, con 256 combinazioni possibili. Ogni carattere in un documento è un byte: le 256 possibilità sono sufficienti ad assegnare un valore a tutte le lettere in maiuscolo e minuscolo, a tutti i numeri, ai segni d'interpunzione e a molti altri simboli.
Alcuni esempi 

26/02/14

Il manoscritto di Voynich | Il mistero mantento per secoli inizia a svelarsi!

Il manoscritto di Voynich! Il mistero mantento per secoli inizia a svelarsi! Rimasto indecifrabile per secoli, il criptico manoscritto Voynich, il codice medioevale acquistato agli albori del XX secolo dal mercante di libri Wilfrid Voynich da un collegio gesuita italiano, inizia a perdere l'alone di mistero che laveva conservato per cosi tanto tempo!

Il misterioso manoscritto pare dunque iniziare a perdere parte del velo di mistero, adesso che Stephen Bax della University of Bedfordshire è riuscito nell'impresa di mettere insieme un minimo di alfabeto Voynich, combinando alcuni dei simboli contenuti nel libro a dei suoni.
Sembrerebbe che le origini del linguaggio usato per il codice, abbiano origini dell'Asia occidentale e non dal Messico, come era stato ipotizzato di recente. Gran parte del codice resta ancora oggi indecifrabile, dal momento che i simboli usati non sono riconducibili a nessun linguaggio noto, ma le analisi di Bax potrebbero essere la chiave di volta per portare alla luce quel che nasconde il manoscritto, pregno di rappresentazioni botaniche, astronomiche e figure umane.

Per interpretarne il contenuto Bax ha analizzato alcune parole potenzialmente rappresentanti dei disegni, per via della loro collocazione e le ha quindi confrontate con i nomi corrispondenti allo stesso disegno, ma in altre lingue.
“Il manoscritto ha un sacco di illustrazioni di stelle e piante”, ha dichiarato Bax, “Sono stato in grado di identificare alcuni di questi, con i loro nomi, cercando in manoscritti medievali a base di erbe in arabo e in altre lingue e poi ho cominciato a decodificarli, con alcuni risultati entusiasmanti”.
Manoscritto di Voynich

Così, per esempio, racconta il New Scientist, una parola vicino a una possibile rappresentazione di una pianta di ginepro è stata accostata alla parolaoror” scritta nell’alfabeto romano e quindi alla pronuncia ”a’ra’r” del nome arabo usato per il ginepro. Alcuni simboli usati in questa parola sono quindi stati trovati anche in una rappresentazione di stelle nel libro, forse quella delle Pleiadi, nella costellazione del Toro, identificando un potenziale termine corrispondente alla parola Taurus.

Procedendo in tal modo Bax ha decodificato 14 simboli in tutto, riuscendo a leggere pochissime parole (come quelle per ginepro e Taurus, ma anche elleboro e coriandolo). Ancora pochi, ma lo scienziato confida di coinvolgere altri linguisti a lavorare sul suo metodo per mettere insieme un alfabeto Voynich completo. Per adesso, conclude il ricercatore, le similitudini con il latino, il greco e l’arabo portano a credere che il manoscritto sia un trattato sulla natura originario delle regioni caucasiche dell’Asia occidentale.

24/01/14

Sapete scegliere un detersivo ecologico?

Se vogliamo contribuire a dare alla nostra terra un po' di sollievo dai veleni che la inquinano in abbondanza ogni giorno, potremmo, nel nostro piccolo, orientarci nell'acquisto di detergenti ecologici a basso impatto ambientale. Per far questo è necesario saper leggere le etichette e, in taluni casi informarsi. Molti potrebbero obiettare che anche questa operazione richiede il suo tempo, ed è vero, ma ritengo che imparare, capire e gestire al meglio i nostri budget e i soldi che con fatica guadagnamo siano un buon deterrente per il tempo speso a far nostre informazioni utili a noi stessi, agli altri e a madre terra

Dunque, iniziamo: in etichetta non troveremo  una lista completa degli ingredienti utilizzati per la formulazione del prodotto (tranne in alcuni rari casi), ma un semplice elenco delle sostanze incluse al suo interno, accompagnate dall'indicazione di alcune percentuali. Ciò avviene sia per i detersivi convenzionali che per i prodotti che si dichiarano ecologici. Come conoscere con precisione i componenti del detersivo da acquistare? I consumatori hanno diritto a ricevere informazioni dettagliate per quanto riguarda i componenti presenti nei detersivi, in particolar modo se soffrono di allergie o di problemi di salute che potrebbero risultare connessi al loro impiego. In tal caso, per conoscere nei dettagli la composizione dei prodotti, dovrete rivolgervi direttamente alle aziende, contattandole via e-mail o tramite il numero verde per l'assistenza segnalato in etichetta. In alcuni casi, potrete visitare il sito web dei produttori, in cui consultare le schede tecniche dei prodotti. Si tratta di un'accortezza che vale sia per i detersivi convenzionali che per i prodotti ecologici. Anche alcuni detersivi ecologici, infatti, potrebbero contenere sostanze allergizzanti o in grado di causare dei rischi per la salute a causa di un utilizzo improprio del prodotto. Oltre alle indicazioni relative alla composizione dei detersivi, troveremo in etichetta alcuni simboli specifici che indicano i rischi di utilizzo dei prodotti. Questi simboli sono in fase di aggiornamento. Per questo motivo, sulle confezioni attualmente in vendita potremo trovare sia i vecchi che i nuovi simboli. L'Aise ha pubblicato una guida online illustrata che specifica i cambiamenti in corso per quanto riguarda i simboli di sicurezza dei detersivi. Entro il 2017, tutti i prodotti dovranno riportare i nuovi simboli. Per fare un semplice esempio, la croce di Sant'Andrea nera su sfondo arancione, verrà sostituita da un punto esclamativo nero su sfondo bianco. Entrambi i simboli al momento indicano un pericolo per la salute, che potrebbe essere costituito dal rischio di irritazione della pelle, di sensibilizzazione o di grave irritazione agli occhi. Ancora, il prodotto in questione potrebbe essere nocivo se ingerito. I segnali di sicurezza riguardano sia coloro che utilizzano i detersivi a livello professionale, sia i semplici cittadini che si occupano delle pulizie domestiche. Per quanto riguarda la composizione dei detersivi, è necessario sottolineare le indicazioni relative alla sostenibilità presenti sulle etichette di alcuni prodotti ecologici. I detersivi migliori sono stati formulati per ridurre il più possibile l'impatto ambientale legato al loro utilizzo. Gli stessi processi produttivi dovrebbero risultare rispettosi dell'ambiente. I detersivi più attenti al Pianeta dovrebbero essere formulati con tensioattivi di origine vegetale, non derivati dal petrolio, e dovrebbero contenere ingredienti di origine naturale e controllata, provenienti, ad esempio, da agricoltura biologica o biodinamica. Un detersivo davvero rispettoso dell'ambiente non contiene sostanze come fosfati, perborati, paraffina e triclosan. Nella sua formulazione non sono presenti candeggina e sbiancanti ottici, che possono essere sostituiti dall'acqua ossigenata e dal percarbonato di sodio. Dal punto di vista della salvaguardia della salute, chi soffre di allergie dovrebbe evitare i detersivi che contengono profumazioni sintetiche (parfum). I profumi sintetici possono essere sostituiti da oli essenziali naturali e da sostanze delicate e prive di allergeni. Leggete bene le specifiche presenti in etichetta e non abbiate timore di contattare le aziende e di consultare i loro siti web ufficiali in proposito. Certificazioni Come capire se un prodotto per la detergenza della casa è stato formulato con ingredienti naturali ed ecocompatibili e non è stato testato su animali? A questo punto entrano in gioco le certificazioni. Quando un prodotto è certificato, di norma presenta un simbolo ben preciso in etichetta, legato all'organismo di certificazione. Ecco le garanzie offerte dalle certificazioni più comuni per quanto riguarda i detersivi e altri prodotti utili per la pulizia della casa, come oli essenziali e saponette per il bucato.
Ecolabel  (www.ecolabel.eu) è il marchio dell'Unione Europea che premia la qualità ecologica dei prodotti (e dei servizi) migliori dal punto di vista ambientale, che mantengono comunque elevati standard di prestazioni ed efficacia. Il marchio attesta che il prodotto prescelto ha un ridotto impatto ambientale lungo tutto il proprio ciclo di vita.
Icea, l'Istituto Europeo per la Certificazione Etica e Ambientale (www.icea.info), propone due certificazioni, dedicate all'Eco Detergenza e all'Eco Bio Detergenza. Lo standard garantisce, sia nel prodotto che nel materiale di imballaggio, l'assenza di sostanze a rischio dal punto di vista ecologico, di materie prime non vegetali ritenute dannose per la salute dell'uomo e dell'ambiente, allergizzanti o irritanti. Garantisce inoltre un'efficacia del prodotto paragonabile a quella dei prodotti convenzionali di alta gamma, la presenza di imballaggi riciclabili e realizzati con materie prime rinnovabili. La certificazione Eco Bio Detergenza indica che i prodotti che la riportano sono ottenuti utilizzando materie prime vegetali da coltivazioni biologiche.
Aiab, l'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica (www.aiab.it), propone una certificazione dedicata ai prodotti per la detergenza domestica. Il marchio Aiab Detergenza Pulita si basa su disciplinari che valutano l'efficacia e la sicurezza dei prodotti, i quali devono risultare sia a ridotto impatto ambientale che rispettosi per la salute, offrendo un pulito ecologico e sicuro. Inoltre, la certificazione garantisce che le materie prime utilizzate per la formulazione dei prodotti siano state approvate singolarmente e provengano, in base a quanto è possibile reperire sul mercato, da agricoltura biologica. Lav, Lega Anti Vivisezione (www.lav.it), dal 2004 permette alle aziende di esporre il proprio marchio soltanto a seguito dei controlli effettuati da Icea per verificare la conformità dei prodotti allo Standard Internazionale Non Testato Su Animali. Il principale obiettivo dell'iniziativa consiste nel qualificare e valorizzare le politiche e scelte commerciali, aziendali e personali, orientate a non ricorrere e non incrementare le sperimentazioni sugli animali.
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