Opel gioca le sue carte! Connettività per una rinascita certa e duratura.
La
risorsa su cui puntare le proprie carte è
connettività, vista come
atout per riconquistare la fiducia e le
preferenze dei clienti, particolarmente fra i giovani, senza ovviamente
trascurare i guadagni che potrebbe ricavarne dalla
gestione dei dati ottenuti dai vari
consumatori.
Questo è quanto affermato da
Karl-Thomas Neumann, numero uno dell'
azienda automobilistica tedesca durante una
conferenza stampa con i giornalisti al Salone di Ginevra.
"Metteremo
Onstar, il nostro
sistema di connettività in tutte le nostre
auto a partire dall'anno prossimo, salvo le
versioni più economiche" ha detto il
manager."
Il
sistema, sviluppato dalla
casamadre General Motors negli Usa, ha già 6,5 milioni di utenti fra
Stati Uniti, Canada, Messico e Cina. Oltre a
fornire informazioni all'automobilista e
trasmetterlo alla rete, il
sistema permette anche l'
azione inversa, ovvero è capace di
lanciare allarmi in caso di incidente stradale e fornisce potenzialmente anche
informazioni all'azienda, che
Opel ha intenzione di
monetizzare.
 |
Opel alla riconquista del mercato |
L'argomento della privacy.
"Saremo i
proprietari di quelle informazioni e
potremmo rivenderle" spiega
Neumann, secondo il quale "il
business è potenzialmente molto grande: pensate che
Facebook ha pagato
WhatsApp 50 dollari per
cliente".
Il
manager avverte che "naturalmente siamo
consci dei problemi di privacy e agiremo con la
massima trasparenza: mostreremo al
cliente di quali
informazioni disponiamo e gli chiederemo il
permesso di utilizzarle".
L'informazione più immediata è naturalmente la
localizzazione: "se il
proprietario dell'auto acconsente un
ristorante accanto al quale passa potrebbe inviargli tramite noi un
buono sconto".
I progressi nel business.
Neumann è da un anno esatto ai
vertici di Opel. Da buon maratoneta,
sintetizza così i tempo trascorso: "Abbiamo percorso i primi 10 chilometri che non sono i più difficili. Ma adesso siamo consci che possiamo arrivare fino in fondo".
L'
obiettivo per il 2014 è di
aumentare la quota di mercato in un Europa, previsto in crescita del 2% circa. In primo luogo grazie ai
nuovi motori benzina (il 3 cilindri da 1 litro di cilindrata) e
diesel (il 1.6), entrambi con
emissioni inferiori ai 100 gm/km di CO2, e poi con il rinnovo della gamma (qui a Ginevra sono state presentate due
versioni della Adam, la
S e la
Rocks).
Dopo aver dimezzato le
perdite l'anno scorso, l'
obiettivo finanziario di Opel è di raggiungere il pareggio entro il 2016, grazie anche ai
risparmi derivanti dalla joint venture con Peugeot.
Obiettivo 2° posto in Europa.
Neumann guarda ancora più avanti: "Siamo il
marchio numero tre in Europa (dopo
Volkswagen e
Renault) e puntiamo a
medio termine a salire al secondo posto".
Il
problema più grosso da risolvere per
Opel, soprattutto in Germania, è quello dell'
immagine deteriorata dalla
crisi del 2009 (quando
General Motors aveva messo in vendita l'
azienda) e da anni di quota di mercato in flessione. Per risalire la china, oltre ai prodotti, serve uno sforzo di marketing mirato: come le
recenti pubblicità con Claudia Schiffer (per sottolineare l'immagine tedesca) e con l'
allenatore del Borussia Dortmund Juergen Klopp.