Il-Trafiletto
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19/03/14

Arrestati a Messina i collaboratori di Francantonio Genovese ex sindaco della città

Il Gip di Messina Gianni De Marco, ha depositato una richiesta di arresto per il deputato del Pd, Francantonio Genovese, coinvolto con tre suoi collaboratori, Salvatore La Macchia, Domenico Fazio e Roberto Giunta, e il commercialista Stefano Galletti, arrestati stamattina da agenti della Squadra mobile di Messina, nell'ambito dell'inchiesta sui "Corsi d'oro"sulla formazione professionale.


Francantonio Genovese
Francantonio Genovese, deputato del Pd, gia' segretario regionale del partito democratico ed ex sindaco di Messina, assieme ai suoi tre collaboratori, sono accusati di una serie di reati che comprende l'associazione per delinquere finalizzata alla frode sui corsi di formazione professionale, il peculato e la frode fiscale. Si tratta della prima richiesta di arresto per un deputato in questa legislatura. Genovese e' al suo secondo mandato alla Camera. Nell'indagine, coordinata dai sostituti procuratori della Repubblica Fabrizio Monaco, Liliana Todaro e Antonio Carchietti, e dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, sarebbero emerse speculazioni sui noleggi di attrezzature e sull'acquisto di immobili per svariati milioni di euro. Nella prima fase della stessa indagine erano stati posti agli arresti domiciliari la moglie di Genovese, Chiara Schiro', e Daniela D'Urso, moglie dell'ex sindaco Giuseppe Buzzanca, assieme ad altre sette persone. In quel caso, le accuse hanno riguardato i finanziamenti per la formazione professionale regionale per il periodo compreso tra il 2007 e il 2013 agli enti Lumen, Aran e Ancol. Ora l'indagine si estende agi enti Enfap, Enaip, Ial Training Service, L&C Training and consulting, Cesam, Ecap, Cesofom, Apindustria e Reti. All'attenzione degli investigatori i corsi organizzati da enti professionali legati ai due parlamentari e alcune compravendite o cessioni di rami d'azienda tra gli stessi enti. Un capitolo dell'inchiesta e' relativa agli affitti, condotti con un meccanismo secondo cui una societa' prendeva in locazione un immobile per una certa cifra e poi lo subaffittava ad altri enti con un sovrapprezzo. Lo stesso, ipotizzano gli inquirenti, veniva fatto per gli acquisti di mobili e per le forniture di servizi. Dalla documentazione acquisita sono emerse anche fatture gonfiate del 600% per affitti o prestazioni di servizi: sarebbe stato un metodo per accaparrarsi decine di milioni di euro di fondi destinati dalla Regione agli enti della formazione professionale. All'esecuzione dei provvedimenti restrittivi ha partecipato anche la Guardia di finanza, da mesi impegnata nelle indagini. La gran parte degli indagati, in questa come nella prima fase dell'inchiesta, sono risultati legati tra loro da vincoli di parentela o comunque di assoluta fiducia. Il deputato del Pd Genovse viene ritenuto dagli inquirenti come "l'unitario centro di interessi cui fanno riferimento una ragnatela di enti e societa', uniti tra loro da una trama volta a consentire, attraverso meccanismi di fatturazione in tutto o in parte inesistenti, la sistematica sottrazione di consistenti volumi di denaro pubblico". Il parlamentare, sostiene chi indaga, "nel corso del tempo, ha acquisito, grazie ad una rete di complici riferibili anche alla propria famiglia, il controllo di numerosi enti di formazione operanti in tutta la Sicilia e, parallelamente, di una serie di societa' che gli hanno permesso di giustificare le appropriazioni, cosi' da lucrare illeciti profitti".                                                                                                                               fonte(AGI) .

11/11/13

In mezzo a questo caos di brutte notizie, una bella ci voleva | "Finalmente l'hanno beccato"

Non fa mai piacere sentire notizie di arresti, sfruttamenti, prostituzione. Ma se si parla di prostituzione minorile, non solo dispiace ma indigna, arrabbia, e diciamolo inca..vola! Vorrei picchiare con le mie mani le persone che "toccano" i minori. Se poi è una mamma che spinge la figlia alla prostituzione, e in questi giorni ne abbiamo sentito parlare, mi arrabbio ancor di più. Ma sinceramente che a farlo sia stato quel cialtrone di Paolini, dal quale non cè d'aspettarsi nulla di buono, mi fa dire:"Finalmente l'hanno beccato".
soffia Paolini ...soffia
Arrestato ieri sera a Roma, per induzione e sfruttamento della prostituzione minorile. Paolini sarebbe stato incastrato da alcuni video e da una serie di rilievi fotografici. Secondo le indagini avrebbe avuto rapporti con minori ed è anche accusato di detenzione di materiale pedo-pornografico, in cui sarebbe immortalato in alcune foto in atti con minorenni.
Paolini, noto per le sue “incursioni” nel corso dei collegamenti tv,e spesso alle prese con cameraman e presentatori ( ricordo il caro e bravo Fraiese che non seppe resistere e lo prese a sonori calcioni nel sedere), ha diversi precedenti per molestie ed ha lavorato anche come attore nel cinema porno fino al 2006. Dopo la vicenda delle baby squillo di Roma nel quartiere dei Parioli, nella capitale è shock per un altro caso che vede coinvolti i minori in vicende di prostituzione. Ma stavolta l’unico a finire sotto i riflettori delle accuse è Gabriele Paolini, che adesso dovrà difendersi da contestazioni di reati pesanti.


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