Il-Trafiletto
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15/08/14

Montagnana città medioevale

Montagnana (m 16 s.m.; ab. 10.067) Si trova nel Veneto, in provincia di Padova, da cui dista 47 km. È situata nella pianura compresa fra I'Adige e i Colli Euganei, a sud del fiume Frassine. . Montagnana città medioevale . La grandiosa cinta muraria, tuttora ben conservata, fa di Montagnana uno dei migliori esempi in tutta Europa di borgo medioevale fortificato: ha un perimetro di due chilometri, intervallato da 24 piccole torri poligonali e circondato una volta da un vasto fossato, oggi trasformato in prato. Le mura, fatte costruire nel 1300 da Ubertino da Carrara, signore di Padova, sono ancor oggi l'elemento urbanistico distintivo della città.
Storia Montagnana è ritenuta l'antico Pons Aenianus, perché sorta sulla via Annia a difesa della linea dell' Adige. In epoca longobarda diviene sede di governatorato con una vasta giurisdizione. Nel X secolo fa parte della contea di Monselice ed è citata nel 996 come feudo di Ugo, marchese di Toscana. Passata ai marchesi d'Este nel secolo XI e confermata loro da Enrico IV nel l 077, dopo la pace di Costanza si oppone alle pretese di Padova uccidendone i consoli inviati. Nel 1242 viene conquistata e incendiata da Ezzelino III da Romano, che la riedifica e fortifica il castello. Tornata ai marchesi d'Este dopo la sconfitta di Ezzelino nel 1256, nel 1260 passa ai Carraresi e nel 1312 viene assediata da Cangrande della Scala che la occupa nel 1317. Nel 1337 passa nuovamente ai Carraresi che la tengono, salvo una breve parentesi viscontea, fino al 1405, quando si dà spontaneamente a Venezia seguendone le sorti.

Arte e monumenti Il Duomo è un imponente edificio in laterizio, di slanciate linee gotiche all'esterno e con caratteristiche rinascimentali nell'ampio interno. Vi si conservano una tavola del '300, una Pietà lignea del '400, numerosi affreschi del '500, fra cui vari di G. Buonconsiglio, un coro ligneo del 1555 e altre opere del '600 e del '700. Di aspetto gotico è pure la chiesa di S. Francesco, fiancheggiata da un elegante campanile del 1468. La chiesa di S. Benedetto, seicentesca, possiede una pala di Palma il Giovane. Il più importante esempio di architettura civile è il palazzo Pisani, ora Placco, opera di A. Palladio, con facciata ravvivata al centro da due ordini di colonne. Al XV-XVI secolo risalgono il palazzo Foratti e l'ex Ospizio dei Pellegrini, attribuiti ad A. Lamberti.
Manifestazioni Feste patronali di Maria SS. Assunta (15 agosto) e della Presentazione di B.V. Maria (21 novembre). In agosto mostra dell' artigianato.
Prodotti enogastronomici Vi si trovano ottimi prosciutti, fra cui quello verzellato, variegato di dolci vene di grasso; notevole anche il salame d'asino.
In campo enologico, i vicini Colli Euganei danno vini che portano l'omonima dicitura: Rosso, Cabernet e Merlot fra i rossi, Bianco, Pinot Bianco e Chardonnay fra i bianchi.

Oca in onto 
Ancor oggi, in molti paesi del Padovano, le oche cotte nell'autunno formano una riserva di carne per tutto l'inverno, sino a primavera, e il grasso è un ottimo condimento per le tagliatelle.
Valori nutrizionali Protidi 5 Lipidi 18 Glucidi O Kcal 182
Ingredienti per 12 persone:
*un' oca grossa di circa 5 kg 1
*dl d'olio d'oliva
*rosmarino
*salvia
*alloro
*sale 
Togliete all'oca le zampe, le ali e tutte le interiora. Mondatela bene, tagliatela a pezzi, mettetela in una pentola profonda, con l'olio, un bicchiere d'acqua, sale, rosmarino, salvia e ponetela a stufare in forno, coperta, a fuoco molto basso per circa tre ore. Raccogliete tutto il grasso. Disossate i pezzi d oca e sistemateli in una pignatta con foglie d'alloro, coprendoli con il loro grasso di cottura. Componte la pignatta con del pergamino e legate l'imboccatura. Conservate in luogo fresco.

04/08/14

Castelfranco città medioevale

Castelfranco Veneto (m 43 s.m.; ab. 28.511)
Si trova nel Veneto, in provincia di Treviso da cui dista 26 km. È situata nella pianura ad est di Treviso, alla sinistra del torrente Musone, affluente del Brenta.
Castelfranco città medioevale Castelfranco Veneto si caratterizza per l'impronta quadrangolare del suo nucleo storico, sorto in posizione militarmente strategica, completamente circondato da un canale e da un terrapieno erboso su cui sorgono le mura.
Storia La città viene fondata nel 1199 da cento famiglie trevigiane su un probabile castrum romano. Per la sua fiorente economia, favorita da una particolare politica fiscale, e soprattutto per la sua posizione strategica è ambita e attaccata da Padovani e Feltrini, nel 1215 e nel 1220. Dopo il regime ezzeliniano, tragicamente cessato nel 1259, e un breve periodo di signoria caminese e scaligera, passa a Venezia il cui dominio, temporaneamente interrotto dalla guerra della lega di Cambrai, dura fino alla fine della Repubblica, nel 1797.
 In seguito passa agli Austriaci che la elevano al rango di città e la tengono fino al 1866, anno dell'annessione al Regno d'Italia.
Arte e monumenti Il nucleo originario della città è raccolto entro la cinta delle mura merlate del castello eretto dai Trevigiani, intervallate dai quattro torrioni angolari e dall'imponente torre mediana, o dell'Orologio, sopraelevata e adattata a campanile del Duomo nel secolo XVIII. Castelfranco ha una lunga e pittoresca fila di case e portici, ed antichi edifici con eleganti logge ed affreschi. Appartengono al secolo XV l'antico albergo Alla Spada con facciata affrescata da B. e C. Campagnola, il palazzo Menegosto, la casa Costanzo e la loggia del Pavaglione.
Notevole è la casa ritenuta del Giorgione, oggi Museo Giorgionesco, con un bellissimo affresco decorativo all'interno attribuito all'artista stesso. Cinquecentesche sono le case Piacentini, ora albergo alla Stella, Bovolini-Pinarello, Marta e Rainati, tutte affrescate, ed ipalazzi Novello-Chiavacci, Colonna-Rainati e De Castellis. Il '700 rinnova il volto della città e l'architettura di molti edifici.
A questo periodo risalgono S. Maria della Pieve, con grande pronao corinzio, opera di G. Riccati, la chiesa di S. Giacomo Apostolo, opera di G. Massari, il Teatro Accademico e il palazzetto della Biblioteca Civica, progettati da F.M. Preti. Il Duomo di S. Liberale, di linee palladiane, è ricco di notevoli opere d'arte, tra cui una notevole pala del Giorgione, eseguita intorno al 1505, e dipinti di A. Zanchi, Palma il Giovane e P. Piazza. La sagrestia conserva brani di affreschi di P. Veronese, dipinti di P. Damini, P. Piazza e G.B. Ponchini, preziosi paramenti e suppellettili sacre e rari codici miniati. Settecenteschi sono pure i palazzi Duodo e Azzoni-Avogadro, con stucchi ed affreschi dell'epoca, ed il palazzo Novello-Baggio.
Il Museo Civico, che accoglie anche la Biblioteca Comunale, raccoglie reperti archeologici romani, armi, cimeli, stampe e dipinti.
Manifestazioni Festa patronale di S. Liberale (27 aprile); fiera del radicchio castellano (dicembre). Concorso internazionale per cantanti lirici (luglio).
Prodotti enogastronomici La specialità ortofrutticola della zona è il radicchio castellano o variegato.
Tra i formaggi troviamo il pannarello, il latteria e la casatella trevigiana.
In campo enologico, le vicine Conegliano e Valdobbiadene sono famose per la produzione di Prosecco, Cartizze e Spumante.

Radicchio variegato al gorgonzola
Valori nutrizionali Protidi 7 Lipidi 15 Glucidi 27 Kcal 271
Ingredienti per 4 persone:
*500 g di radicchio variegato
*150 g di pane raffermo
*50 g di gorgonzola
*olio d'oliva
*succo di limone
*aglio *pepe *verde
Mondate il radicchio, lavatelo in acqua corrente, sgocciolatelo e asciugatelo con cura, poi tagliatelo e accomodatelo in un' insalatiera. Sciogliete in olio d'oliva e succo di limone dei pezzettini di gorgonzola. Tritate del pepe verde ed aggiungetelo alla salsa con la quale condirete il radicchio incorporando ad esso il pane raffermo tagliato a dadolini minuti e fritto in olio dove avrete schiacciato un paio di spicchi d'aglio. Il radicchio variegato di Castelfranco si presta meno alle cotture di quello di Treviso: è soprattutto una stupenda insalata, di gusto delicato e dai colori meravigliosi che con la cottura scompaiono.

15/11/13

Gli studenti di tutta Italia compatti nel manifestare

Gli studenti di tutta Italia sono andati tutti in piazza a manifestare contro la manovra. Veneto, Bologna, Roma, Napoli, Genova Torino le piazze dove gli studenti dell'Udu hanno manifestato. Il centro della protesta nelle piazze e lungo le vie del centro, dove le forze dell'ordine hanno effettuato cariche di contenimento nei confronti di alcuni manifestanti del blocco studentesco.

Scontri con studenti
Roma il centro della protesta in piazza Santi Apostoli, con il movimento di Casapound Italia, che avevano cercato di 'sfondare' il cordone di polizia per raggiungere Montecitorio. Il blocco studentesco stava manifestando con circa 200 persone sotto il palazzo della Provincia. La polizia ha fermato due ragazzi.
Il corteo degli studenti dei licei di Roma si è ricompattato in largo Argentina e ha ripreso la marcia speditamente verso piazza Venezia, dov’è giunto scandendo a più riprese lo slogan “Roma libera”. Dal megafono i ragazzi si alternano per informare i manifestanti: “La polizia - dicono - ha caricato in tutta Italia”, e riferendosi al recente scandalo Atac, avvertono il sindaco Ignazio Marino: “Noi il biglietto non lo paghiamo”. La manifestazione dei circa 1.500 giovani è preceduta e seguita dagli agenti in assetto antisommossa e dai blindati. In testa al corteo alcuni ragazzi tengono alto lo striscione su cui si legge: “Questo è il voto dei diritti”.
  NAPOLI. A Napoli incidenti tra polizia e manifestanti durante il corteo degli studenti medie e universitari. Una parte dei manifestanti scesi in piazza si è staccata da uno dei due cortei che percorrevano le strade del centro cittadino in via De Gasperi, nei pressi dell’assessorato all’ambiente, ha ingaggiato una sassaiola con lancio di bottiglie contro le forze dell’ordine. Nè sono scaturite alcune cariche di alleggerimeno e manganellate. Sono due gli agenti contusi e trasferiti in ospadale a bordo di autombulanze. A quanto si apprende alcuni partecipanti al corteo sono stati portati in questura per essere identificati. Tranquillo, invece, il corteo degli studenti partito da piazza Mancini e diretto in via S. Lucia, sotto la sede della Regione Campania.
I CORTEI IN VENETO. Nonostante il maltempo, gli studenti sono scesi in piazza in Veneto anche contro la legge di Stabilità: a Padova e Treviso, secondo dati studenteschi, un centinaio, a Vicenza almeno trecento e nelle città di Venezia, Belluno e Rovigo non sono mancati flash mob nelle scuole. “Change the way: istruzione, invertiamo la marcia” è stato lo slogan portato in piazza dalla Rete degli Studenti Medi insieme all’Udu Unione degli Universitari. “Vogliamo che il Ministro apra un confronto con gli studenti per ridiscutere e superare questo sistema totalmente iniquo - ha spiegato Tommy Ruzzante, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi del Veneto - non possiamo più accettare tagli all’istruzione, blocchi del turn-over, vincoli alla didattica e numeri programmati, che stanno consegnando il Paese ad un sistema sempre piu’ chiuso ed elitario”.
TORINO. È terminata verso le 14 la manifestazione degli studenti a Torino. Dopo la carica di alleggerimento in via San Quintino e le uova lanciate contro la sede del Miur in corso Vittorio, c’è stato un momento di tensione all’altezza del Golden palace in via Arcivescovado. Un manifestante è stato fermato per essere identificato, ma è stato rilasciato dopo pochi minuti e la marcia è proseguita in piazza Solferino e via Pietro Micca, dove è stato lanciato un uovo contro gli agenti, ma la situazione non è degenerata.
GENOVA. Partiti da piazza Caricamento, sono arrivati in piazza De Ferrari, per esprimere solidarietà ai lavoratori di Amt, in presidio da giorni davanti alla sede della Regione Liguria contro le ipotesi di privatizzazione dell’azienda dei trasporti. Il corteo si e’ poi diretto verso Palazzo Tursi, sede del Comune, presidiato dalle forze dell’ordine. Su alcuni degli striscioni impugnati dai manifestanti si legge: ‘non staremo a guardare’ e ‘no alla scuola dei padroni’. Si tratta della seconda protesta organizzata dagli studenti dall’inizio dell’anno scolastico.                                          fonte
 
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