L'aceto balsamico è un prodotto
dalle grandi qualità gastronomiche,
benefico alla salute, la cui storia si perde
nella notte dei secoli.
Ha una storia antica; l'aceto balsamico
di Modena era conosciuto
nella Roma imperiale, e Virgilio
ne parla nelle "Georgiche". Il
biografo di Matilde di Canossa, il monaco
Donizone, lo cita nell'XI secolo. Sembra
che Lucrezia Borgia lo impiegasse per
lenire i dolori del parto e Francesco IV
duca di Modena quelli dell'ulcera. Nei
tempi andati veniva utilizzato soprattutto
a scopi terapeutici (il che spiega l'aggettivo
"balsamico"), ma ben presto le sue
qualità organolettiche ne hanno fatto
uno fra i migliori condimenti al mondo.

Caratteristiche
essenziali: essere ottenuto non dall'acetificazione
del vino ma, secondo metodi
tradizionali, ma dalla fermentazione di mosti
d'uva -emiliana (Trebbiano, Lambrusco),
concentrati anche a fuoco diretto (bollito fino alla riduzione del 50/60%); l'aggiunta
di un'aliquota di aceto vecchio di
almeno lO anni; essere invecchiato-e affinato
a lungo in botti di legno pregiato;
venir prodotto esclusivamente nelle province
di Modena e Reggio Emilia.
Si ottiene così un condimento denso,
di colore bruno scuro lucente, e dall'intenso
e tipico aroma profumatissimo,
in sapiente equilibrio fra l'agro e
il dolce. Un condimento unico, ideale
per condire insalate, contorni vari,
carni, formaggi e in particolare i piatti
dal sapore forte e deciso, e anche
per aggiungere gocce di inimitabile
aroma su dolci, gelati e macedonie di
frutta.
L'aceto balsamico possiede ottime
qualità dietetiche: mediamente solo
150 kcal ogni 100 grammi contro le
circa 900 dell'olio d'oliva. Chi tiene
alla linea può dunque chiedere un
aiuto gustosissimo all'aceto balsamico
in insalate e secondi in sostituzione di
olio e sale.
 |
una fase del lungo invecchiamento
dell'aceto balsamico: il travaso da botti grandi
a botti più piccole |
 |
Preparazione alla degustazione |
 |
degustazione da parte di assaggiatori. necessario per il rispetto delle norme produttive del Consorzio di Tutela |
L'Aceto Balsamico "Tradizionale" è stato riconosciuto soltanto nel 1983 dalla legislazione italiana, e ottenuta
nel 2000 la D.O.P.(Denominazione di Origine Protetta) dell'Unione
europea,. L'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è un condimento
- in ogni senso - prezioso. Differisce da quello senza l'aggettivo
"tradizionale" perché prodotto esclusivamente in provincia di
Modena solo con mosti d'uva locale cotti secondo antichi metodi e
senza altre aggiunte, invecchiato e affinato almeno 12 anni nelle
tipiche "acetaie" (sottotetti) di case e cantine con un complesso
sistema di prelievi, travasi e rincalzi fra botti di diversi legni pregiati.
I produttori del "Tradizionale" sono riuniti in un Consorzio di Tutela
che garantisce il prodotto, venduto esclusivamente in bottigliette di
100 c.c, disegnate da Giorgio Giugiaro e riportanti, oltre al logo del
produttore, il sigillo di garanzia e la fascetta numerata del Consorzio.