Al Festival di Roma, Richard Gere conquista il red carpet per la presentazione di "Time Out of Mind", nuova pellicola di Oren Moverman, dove interpreta il clochard George. Una pellicola non poco chiacchierata nei mesi scorsi a causa del ruolo interpretato dal sex symbol degli anni '80 e '90.
Quello del barbone. Le foto di Gere senzatetto per le strade di New York, in un autentico set a cielo aperto e soprattutto all'insaputa dei passanti, hanno fatto il giro dei tabloid di mezzo mondo, prendendo ora forma cinematografica.
Il divo indossa gli sporchi abiti di George, uomo disperato che vaga per le strade della Grande Mela senza un preciso obiettivo. Da 10 anni senza casa, senza lavoro, senza un soldo e con una figlia che non vuole neanche vederlo, George è alla deriva. Non ha ancora accettato la propria condizione di senzatetto, si ostina a definirsi momentaneamente in difficoltà, senza rendersi conto della realtà dei fatti. La vita si è dimenticata di lui. E' un uomo invisibile, privo di documenti e quasi impossibilitato ad ottenerne di nuovi.
Essere invisibile per una star del suo calibro potrebbe risultare strano, ma Gere assicura che lui lo è sempre, tutti vedono il personaggio pubblico, non Richard. Alla fine del suo red carpet, viene intervistato da una giovane giornalista. Lui le chiede se è una sua fan, e ricevuto la risposta affermativa, la attirata a se con dolcezza e prima di scoccarle un bacio sulla guancia dice: "Il mio bacio a te è per tutte le donne italiane". Richard Gere non si smentisce e conferma il suo amore per le donne. Ecco! Il gentiluomo si riconosce anche in queste piccole sfumature. Un bacio a tutte noi.