20/10/14

Violini antichi e moderni: i violinisti non li distinguono

Sfatiamo il mito che aleggia tra i musicisti professionisti che ancora sono convinti che certi strumenti antichi hanno un suono particolare che non può sfuggire ad un orecchio esperto. Giusto per fare un esempio pensiamo ai violini Stradivari. A supportare la teoria che gli strumenti antichi siano superiori a quelli moderni sono molte le argomentazioni fra le quali:  le tecniche di liuteria, le colle usate, il legno, gli effetti di invecchiamento.

Dato che non se ne veniva a capo, alcuni ricercatori hanno deciso di verificare:  siamo sicuri che i violini antichi sono veramente migliori? Per fare questo hanno effettuato un test “doppio cieco” su violini sia antichi che nuovi, in cui né chi suonava né chi ascoltava sapeva l’età dello strumento. Lo studio ha coinvolto dieci famosi violinisti, a cui sono stati fatti provare 12 violini, 6 nuovi e 6 antichi (compresi 5 Stradivari).

Stradivari
immagine presa dal web
Il risultato smentisce il luogo comune: non solo i solisti non riuscivano a distinguere gli strumenti nuovi da quelli antichi, ma in 6 casi su 10 quando gli si chiedeva di scegliere lo strumento che preferivano tra quelli provati, i violinisti hanno scelto uno strumento nuovo, e in generale gli strumenti nuovi erano mediamente giudicati superiori come suonabilità, articolazione e proiezione, ed alla pari in termini di timbrica. Sembra dunque smentita una nozione che sembrava consolidata, anche se i ricercatori sottolineano che i numeri inevitabilmente bassi dello studio non garantiscono la sua significatività statistica.


Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.