Il-Trafiletto
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20/10/14

Violini antichi e moderni: i violinisti non li distinguono

Sfatiamo il mito che aleggia tra i musicisti professionisti che ancora sono convinti che certi strumenti antichi hanno un suono particolare che non può sfuggire ad un orecchio esperto. Giusto per fare un esempio pensiamo ai violini Stradivari. A supportare la teoria che gli strumenti antichi siano superiori a quelli moderni sono molte le argomentazioni fra le quali:  le tecniche di liuteria, le colle usate, il legno, gli effetti di invecchiamento.

Dato che non se ne veniva a capo, alcuni ricercatori hanno deciso di verificare:  siamo sicuri che i violini antichi sono veramente migliori? Per fare questo hanno effettuato un test “doppio cieco” su violini sia antichi che nuovi, in cui né chi suonava né chi ascoltava sapeva l’età dello strumento. Lo studio ha coinvolto dieci famosi violinisti, a cui sono stati fatti provare 12 violini, 6 nuovi e 6 antichi (compresi 5 Stradivari).

Stradivari
immagine presa dal web
Il risultato smentisce il luogo comune: non solo i solisti non riuscivano a distinguere gli strumenti nuovi da quelli antichi, ma in 6 casi su 10 quando gli si chiedeva di scegliere lo strumento che preferivano tra quelli provati, i violinisti hanno scelto uno strumento nuovo, e in generale gli strumenti nuovi erano mediamente giudicati superiori come suonabilità, articolazione e proiezione, ed alla pari in termini di timbrica. Sembra dunque smentita una nozione che sembrava consolidata, anche se i ricercatori sottolineano che i numeri inevitabilmente bassi dello studio non garantiscono la sua significatività statistica.


23/06/14

Music Downloader | Musica per tutti

Music Downloader per Android
Ci basta inserire il nome del musicista o il titolo del brano per cercarlo on-line, scaricarlo, ascoltarlo o condividerlo e velocemente.

Music Downloader, su Google Play si trova come Scaricare Musica Gratis: è un app che ci permette di recuperare praticamente qualunque tipo di brano musicale grazie a un potentissimo motore di ricerca. Possiamo ascoltare le canzoni, scaricarle o condividerle usando i molti servizi con cui Music Downloader può collegarsi.

E' tutto gratuito, anche perchè ogni singola schermata dell'app, dalla grafica a dir poco scarna, è ricca di banner e collegamenti pubblicitari. Music Downloader permette anche di leggere i testi dei brani che vogliamo ascoltare. Risulta molto utile per recuperare un pò di musica da ascoltare in un secondo momento, magari off-line e funziona anche in background. Un inconveniente non da poco è dato dal fatto che non è possibile ascoltare un'anteprima del brano che ci interessa e spesso sotto un titolo apparentemente ufficiale si nascondono in realtà remix che hanno ben poco in comune con il brano cercato originariamente.(computeridea)




18/06/14

Reflow | Partiture su schermo touch

Reflow per Apple
La musica è più facile con le dita. L'app Reflow è uno strumento interessante davvero per tutti i musicisti. 

Non solo consente di compilare perfette partiture scrivendo in modo naturale sui display touch, ma il sistema è abbastanza flessibile per gestire comodamente anche altre esigenze legate al suonare.
L'importazione dei file Midi, per esempio, oppure i file di tipo Guitar Pro o Power Tab che si possono trovare in Rete. Reflow consente la composizione basata su tutti gli strumenti principali, come la chitarra, basso, pianoforte e anche percussioni. I chitarristi saranno felici di sapere che l'app permette di lavorare anche con le tablature. Come tocco finale, l'app supporta Dropbox e iCloud per l'aggiornamento e la sincronia dei file, utile si si usa l'applicazione per lavorare in gruppo con altri musicisti.

Versatile e facile da usare, Reflow merita l'attenzione di chiunque si interessi al mondo della musica scritta e suonata. Il costo e di 5,49€.(computeridea)





31/03/14

Questione di esercizio o di predisposizione?

Esercitarsi in maniera intensa sarà sufficente per diventare un grande concertista oppure un campione di scacchi?

Meglio non farsi troppe illusioni: servono intelligenza e predisposizione naturale! Dopo avere analizzato 14 studi prestazionali eseguiti in precedenza su musicisti e scacchisti, i ricercatori della Michigan States University hanno scoperto he in entrambi i casi, la pratica spiega solo un terzo del divario delle competenze.
Esercizio o predisposizione?

"Fare esercizio è importante per arrivare a livelli di eccellenza, ma la ricerca dimostra che oltre ogni ragionevole dubbio che da sola la pratica non basta", ha affermato Zach Hambrick, principale autore dello studio. "I risultati parlano da soli: alcuni individui sono capaci di prestazioni eccellenti anche senza troppa pratica, mentre altri, pur esercitandosi moltissimo, non raggiungono gli obiettivi".

Che cosa, dunque, distingue un principiante da un maestro?
Molteplici fattori, tra i quali l'intelligenza, l'abilità innata e l'età alla quale si è intrapresa la disciplina, hanno un effetto significativo sulle prestazioni, indipendentemente dal tempo dedicato a studiare. (science)

06/03/14

Johann Nepomuk Mälzel un illustre sconosciuto

Carissimi lettori del Trafiletto, oggi vi scriverò di un certo Johann Mepomuk Mälzel, (1772-1838), di professione inventore. Tedesco, nonché abile uomo d'affari e mediocre conoscitore della musica. 

A lui viene riconosciuto il merito di aver perfezionato e brevettato il Metronomo: strumento meccanico per la suddivisione in BPM (battiti per minuti) del tempo musicale. Il brevetto viene depositato e riconosciuto legalmente, perché il vero ideatore del metronomo, certo Dietrich Nikolaus Winkel, non si preoccupò di formalizzare e presentare a tempo debito il carteggio relativo per il riconoscimento e la tutela della sua idea.
metronomo meccanico a destra
elettronico a sinistra
A Mälzel va riconosciuto il merito di aver apportato la vantaggiosa modifica al metronomo dell’effetto sonoro, che scandisce il battito regolare per determinare la velocità di un tempo stabilito a priori. La possibilità di indicare la velocità di esecuzione di un brano riferendosi a dei parametri sufficientemente precisi e replicabili è sempre stata una necessità vitale per il musicista dall'avvento della musica mensurale. Modifica che molti musicisti del momento, primo fra tutti L.VBeethoven, apprezzeranno quale strumento didattico per lo studio compositivo delle loro opere. In tempi successivi lo strumento viene sempre più perfezionato, fino a giungere ai nostri giorni con una precisione da orologio svizzero al quarzo. 

18/02/14

Lo streaming mainstream | ascolta distribuisce e...scopre!

Lo streaming mainstream: ascolta, distribuisce e...scopre! Esattamente da quando lo streaming è diventata di fatto la piattaforma mainstream di distribuzione e ascolto della musica, al gusto di ascoltare si aggiunto anche quello di scoprire.

Esattamanete come avviene per Spotify (ma non solo), un algoritmo provvede ad ascoltare ciò che si sta riproducendo e in base alle proprie preferenze musicali mette a disposizione una selezioni di artisti che simili ai propri cantanti preferiti, allieteranno le nostre ore.
Come avere un'amico disc jokey dei tempi del liceo che porta a casa una serie di dischi selezionati precedentemente che possono essere di proprio gusto. In realtà, l'algoritmo (nel caso di Spotify) all'inizio è affascinante, particolarmente per chi non segue il mercato, ma dopo un po' appare ripetitivo riproponendo sempre le stesse canzoni. La colpa molto spesso non è dell'algoritmo ma della mancanza di nuove licenze.
Streaming mainstream

Ecco perché gli sviluppatori stanno lavorando a nuove piattaforme in grado davvero di produrre serendipity, felici incontri casuali musicali. Seevl, per esempio, scova informazioni, suggerimenti e trend sull'industria musicale. A differenza di YouTube, Spotify e Deezer non si concentra sulle licenze ma sulle risorse presenti in rete.

Il che li rende un "sapientino" della musica formidabile. LuckyPennie invece si concentra nell'immettere le notizie su concerti ed eventi locali nel processo di discovery. Il cuore è quindi quello di una app che geolocalizza informazioni sui live. The Hype Machine analizza il contenuto di blog degli appassionati di musica e li traduce in raccomandazioni per suggerire nuovi artisti. Il servizio offre anche un sistema di micro-credito per supportare giornalisti musicali ed emergenti.

Più classico e meno innovativo è infine TuneIn un aggregatore di radio (più di 100.000 emittenti e 2 millioni di podcasts da tutto il mondo). In questo caso, il processo è più casuale e la scoperta sta nello "scanalare" da una stazione all'altra. A lavorare sulla "prediction" non ci sono solo nuove realtà ma anche ex startup di successo come Shazam che ogni anno si candida a barometro dell'industria prevedendo gli artisti vincitori dei Grammy. E spesso ci prende. Ma la vera scommessa è quella di mettersi a valle del processo di discovery. L'ultima idea l'ha avuta Twitter. Il sito di micro-blogging ha stipulato un accordo con 300 company, la nuova casa discografica, fondata da Lyron Cohen, impreditore americano che è stato fino a settembre 2012 il numero uno Recorded Music della Warner Music Group. L'idea è quella di usare la piattaforma per monitorare le future promesse del panorama musicale.

Twitter fornirà a 300 company libero accesso ai suoi "music data", anche quelli non disponibili pubblicamente, come per esempio il luogo da dove gli utenti twittano. Il signor Cohen organizzerà i dati legati alla musica attraverso un software in grado ci collezionare e leggere tutte queste informazioni. Le informazioni poi potranno essere usati da altri musicisti ed etichette discografiche per le loro ricerche. Un big data social, per usare un po' di termini alla moda. Ma il business vero è scoprire i nuovi talenti.

07/01/14

Dormire ci rende più creativi!

Dormire ci rende più creativi! Pare che da alcuni studi, sia venuto alla luce il fatto che dormire favorirebbe la nostra mente a diventare più creativa. A dire il vero si tratta di una tecnica che è già stata usata da molti artisti, come poeti e scrittori, ma anche inventori che, grazie al loro sognare, sono divenuti dei geni.
fatigue
Dormire rende più creativi
Se per caso ( e non ho ragione di credere il contrario…) siete oggetto di critiche e lamentele da parte dei vostri genitori o dei vostri partner perchè siete degli incorreggibili dormiglioni, rispondete pure tranquillamente che dormite, non tanto per pigrizia, ma per diventare più creativi!

Perchè, secondo alcuni studi, il sonno renderebbe la mente più elaborata e ricca di idea. Questa, è una tecnica già provata da tanti poeti, scrittori, musicisti e perfino inventori, che meraviglia delle meraviglie al loro risveglio, immediatamente afferravano in mano carta e penna per “immortalare” il sogno appena vissuto. Oltretutto, hanno dato prova che per avere coscienza e ricordare bene, o almeno in parte, il “vissuto notturno” bisogna scriverlo entro 5/10 minuti massimo, oppure il ricordo del sogno svanirà con il risveglio completo.

Spesso ci si preoccupa del risveglio notturno, ma a quanto pare, questo potrebbe essere un bene perchè dovrebbe permettere di avere la possibilità di scrivere sul foglio di carta, più sogni e quindi, potrebbero essere più idee da realizzare e da portare al vostro titolare, oppure insegnante, oppure vi potrebbero tornare utili per svolgere al meglio la vostra attività. Ascoltare ad un sogno di qualcun altro, a noi potrebbe apparire noioso, ma all’interlocutore no, perchè ogni dettaglio potrebbe significare qualcosa, come un treno, un pranzo, una dimora… Cose semplici, ma connesse tra loro e che possono inviare dei segnali chiave al sognatore, ma che solo lui può essere in grado di saper cogliere.

Un esempio semplice? James Cameron , da bambino, aveva sognato degli esseri dal colore blu e che vivevano in un mondo particolare. Bene, sappiamo tutti cosa realizzò diventando grande: quel sogno non lo ha mai dimenticato e alla fine, questi ricordi li ha trasformati in un film: Avatar, il film che ha guadagnato di più nella storia del cinema.
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