Il-Trafiletto
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16/09/14

Riciclo creativo: segnalibri fai da te

Leggere fa bene alla mente, induce al ragionamento, apre nuove prospettive per vedere il mondo anche da angolazioni che non si sono prese in considerazione, leggere è il cibo del cervello. E possiamo farlo con creatività, creando dei segnalibri usando ciò che abbiamo in casa, basta un pizzico di fantasia.

I segnalibri fai da te sono anche un'ottima idea regalo, possono riunire le amiche, stimolano i bambini alla manualità, quindi che aspettate? Ecco come realizzano dei segnalibri fai da te personalizzati. Basta qualche ritaglio di stoffa, avanzi di cartoncino colorati e passamaneria per trasformare con fantasia una scatola di cereali in tanti piccoli segnalibri.


Occorrente: 

-Ritagli di stoffa
-Nastri recuperati da bomboniere e regali
-Cartoncini recuperati da scatole di alimenti
-Bottoni Perle e perline colorate
-Forbici
-Colla stick
-Perforatore

Procedimento:
Tagliare un cartoncino della grandezza desiderata, incollare un pezzo di tessuto usando la colla stick e far aderire bene la stoffa sul cartoncino premendo con le mani.
Tagliare l’eccesso di stoffa e smussare gli angoli del cartoncino usando le forbici. Forare un’estremità del cartoncino rivestito. Incollare una passamaneria o un nastro per coprire il punto in cui avete unito la stoffa, poi far passare un nastrino nel foro creando un fiocco. Usando fantasia e creatività potete realizzare innumerevoli tipi di decorazioni e personalizzare così i segnalibri: sono una bella idea regalo da fare ad amici e parenti in diverse occasioni e ricorrenze.

14/07/14

Io schiaccio un pisolino: vantaggi del riposo pomeridiano

Quando posso, mi concedo un piccolo pisolino pomeridiano, quei venti minuti di totale abbandono che mi permettono di ricaricarmi. E' un'abitudine alla quale rinuncio malvolentieri. E questa sono io, ma conosco molte persone che non ne sentono bisogno alcuno. Mi son chiesta dunque se il pisolino o pennichella che dir si voglia, sia un'abitudine sana o meno.

Pare di sì, sembra proprio che il pisolino pomeridiano sia un vero e proprio toccasana. E non sono certo voci di corridoio, è stato condotto uno studio dagli esperti della NASA, che, al contrario di quanto affermato da studi fatti in passato (che demonizzavano questa pratica, come poco salutare), dicono che il riposino permettere di vivere un nuovo risveglio e faccia guadagnare freschezza e lucidità.
Garfield
immagine presa dal web
 
In base ai test effettuati, i ricercatori NASA, hanno osservato un aumento delle capacità di reazione con soli 20 minuti di riposo, nonchè un aumento della creatività; allungando la pennichella a 60-90 minuti si riuscirebbe a recuperare l’eventuale debito di sonno accumulato durante la notte.

Come sempre sostengo, se fossimo più attenti a ciò che ci hanno lasciato in eredità le antiche civiltà, faremmo meno fatica e vivremmo tutti meglio. I vantaggi della pennichella erano tanto noti  agli egizi, greci e romani che ne facevano un piacere da condividere con gli amici e ad oggi è un’abitudine che si sta rivalutando anche increatività, infatti circa il 20 % delle aziende negli Stati Uniti dispongono di un’area dedicata al relax dei propri dipendenti, pennichella compresa che si possono concedere circa il 34% dei lavoratori americani.

I modi e i tempi del riposino dipendono molto dalle abitudini personali e dallo stile di vita ma il momento migliore, secondo i ricercatori NASA, è dopo 6-7 ore dal risveglio mattutino.
Ora vado farmi un pisolino, a domani!


16/06/14

Creare è un antistress: la creatività viene ... creando

L'arteterapia non richiede nessuna predisposizione particolare, e la soddisfazione, durante l'esecuzione del lavori, e a opera compiuta, modifica in positivo il nostro stato d'animo

Se è vero che lo stress è una delle principali cause all'origine di numerosi disturbi, è altrettanto vero che ogni misura per ridurlo o per liberarsene, almeno temporaneamente, è salutare. Creare qualche cosa con le proprie mani è rilassante, assorbe 1'attenzione e la distoglie dalle preoccupazioni. La pressione sanguigna si assesta, la mente diventa più lucida, le reazioni emotive sono più equilibrate, aumenta 1'autostima e sono
favoriti i processi di guarigione, sia a livello fisico sia psichico.
Il ruolo preventivo dell'arte non può essere sopravalutato. Dedicare periodicamente un po' di tempo ad attività non destinate a produrre reddito è liberatorio. Per esempio, qualche minuto al giorno dedicato a creare una composizione floreale o a disporre in modo armonioso gli oggetti di casa «fa sentire bene» e mette in uno stato d'animo positivo. L'effetto benefico sulla salute è dimostrato.


SIAMO TUTTI CREATIVI «Non sono capace» o «Non sono mai stato bravo con le mani» sono scuse che non valgono più. Prima di tutto perché 1'art therapy non richiede alcuna predisposizione particolare per essere efficace. E poi perché oggi esiste una gran quantità di supporti tecnici - dai materiali facili da usare ai manuali, fino ai corsi che rendono accessibile la realizzazione di piccoli capolavori. La soddisfazione è grande, durante 1'esecuzione stessa, e a opera compiuta. Provare per credere: mettersi all'opera e «pasticciare» con carta, forbici o colori modifica subito il nostro stato d'animo. Liberiamo il bambino che è in noi e che troppo spesso e troppo a lungo rimane soffocato. In ogni bambino, infatti, è manifesta un'innata voglia di sperimentare e di creare, e un senso di gioia nel vedere il risultato della propria opera, qualunque essa sia. Da adulti tendiamo a sopprimere questo aspetto, ritenendolo ingenuo o futile, ma in questo modo tarpiamo le ali alle nostre capacità più autentiche, mentre il dar spazio al nostro «bambino interiore» è decisamente benefico, addirittura curativo.

DA SOLI O IN COMPAGNIA Dedicarsi al bricolage può servire a riempire dei momenti di solitudine, ma può essere anche una bellissima occasione per passare delle ore serene con amici e parenti. Un ottimo modo per far superare ai bambini la noia di un pomeriggio piovoso o a motivarli a giocare, tra loro o insieme agli adulti. La sera o la domenica poi, piuttosto che rimanere passivi davanti al televisore, si può creare insieme qualche piccolo oggetto, e intanto chiacchierare, o cantare. Il creare insieme può dare luogo a un senso di grande solidarietà, affinità e affetto. Infine, l'art therapy non dovrebbe avere scopi utilitaristici. Tuttavia gli oggetti che nasceranno dalle vostre mani saranno probabilmente talmente piacevoli che vorrete conservarli per abbellire la casa, usarli tutti i giorni o per fare dei regalini a persone care. Per le occasioni di festa (compleanni, anniversari, ecc.), si possono preparare bellissime decorazioni per la tavola, per la confezione del regalo o addobbi per la casa.
IN PRATICA
Segnaposto, biglietti di saluti o d'auguri, decorazioni da incollare su cartellette o libri. Occorrono: cartoncino colorato (diversi colori); forbici sagomate
Patchwork senza ago e filo, allegre applicazioni su felpe, pantaloni, sacche ... Occorrono: carta termoadesiva e ritagli di tessuto a piacere. Oppure si prende un kit completo per uno dei numerosi soggetti. Basta posizionarli e stirare.
Decorare su cartone. paglia. legno, porcellana, cuoio ecc ... Sembreranno pitture perfette. Occorrono: tovaglioli di carta a tre strati con motivi di vostro gradimento; forbici; colla speciale per découpage oppure semplice albume d'uovo.
Luccichini su maglioni, jeans, sacche ... Occorrono: strass, perline e borchie autoadesive. Basta stirare. Per maggiore facilità e precisione, usare un'apposita mascherina.
Dipingere su vetrate, specchi, bicchieri, paralumi è facile lavorando su una pellicola molto sottile, da applicare poi sulla superficie scelta (anche sagomata). La pellicola può essere staccata e riusata. Occorrono: colori, pellicola, forbici, vernici finali.
A1tri lavori possono impiegare cera, filo di carta, foil (motivi luminosi da stirare), e naturalmente matite e colori per disegni e pitture.

LE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI
Grandi opere con semplicità: I materiali ideali per il craft o il bricolage sono possibilmente già presenti in casa, come per esempio tovaglioli di carta, albume d'uovo (come colla), forbici; poi vecchie scatole, cappelli, borse, indumenti da abbellire e da ringiovanire.  
Poco ingombranti: deve essere possibile riporli senza problemi, una volta terminato il lavoro.  
Facili da usare: un manuale o un mini-corso possono essere utili per determinate tecniche. 
Facili da reperire: cartoleria, merceria, negozi di belle arti e bricolage.
Economici, soprattutto per i primi sperimenti. 
Non tossici.

10/06/14

ESERCIZIO DI PSICOTEMATICA

CHE COSA SERVE L'ARTE? 

Uno dei principali aspetti della cultura umana è la sua creatività. Ogni popolo, anche il più primitivo, cerca un' espressione creativa artistica, sia nel decorarsi il corpo che nel decorare l'ambiente in cui vive. La creatività artistica è la più pura espressione dell'evolversi della coscienza umana. Oggi l'arte è diventata sofisticazione, mercato o una ricerca espressiva del brutto. E il segno della grande confusione che domina la società e della grande diffusione del materialismo. Molta gente acquista quadri, sculture, gioielli non per gustare la loro bellezza ma per relegare queste opere d'arte nei caveaux delle banche. Si sotterra l'arte perché si crede di vivere in eterno. Si attende un domani che non esiste, perché la Vita è viva nel momento che si vive, non nel passato o nel futuro. Chi acquista un quadro non lo deve fare per il suo valore ipotetico, ma soltanto perché gli piace, perché quell' opera parla alla sua sensibilità. Un dipinto acquistato, un disegno, una scultura o un vaso, ammirati e goduti dai proprietari, acquistano un loro particolare valore magnetico, che aiuta i singoli membri della famiglia, e anche i visitatori della casa che riescono a sintonizzarsi con quelle opere artistiche.

Il sensitivo che visita una casa sente subito il richiamo delle opere artistiche, anche degli oggetti dell' artigianato o le espressioni artistiche di un bambino con la loro spontaneità. Il sensitivo può da un quadro, da una scultura, percepire anche la storia spirituale ed emozionale di una famiglia, se l'opera d'arte è stata a lungo testimone della loro vita. Ogni espressione creativa, da una pentola a lungo usata o da un vaso, o da un tavolo, acquista col tempo una sua particolare identità, una specie di personalità che riflette la vita degli uomini che hanno usato queste cose. È per questo che i popoli animisti, seguendo l'esempio degli sciamani che guidano la loro vita spirituale, non distruggono mai un oggetto che è ormai inservibile, ma lo sotterrano con molta cura. Una famiglia tormentata da negatività, se acquista un'opera d'arte che ama, dicono gli esoteristi, viene riportata in una corrente d'armonia che neutralizza le negatività. Diamo qui l'esempio di quattro opere d'arte che hanno avuto una grande importanza per i loro possessori. Guardatele con attenzione e cercate di scegliere il quadro che vi piacerebbe possedere:
San Giovanni giovane" di Bernardo Strozzi

ritratto di una dama quattrocentesca
dipinta da un pittore moderno
nello stile antico;
"Il giovane San Giovanni" di
Bernardo Strozzi.



Giovane con cappello piumato e
l'arco con freccia" di Francesco Furini
 il ritratto di una dama quattrocentesca dipinta da un pittore moderno nello stile antico; il "San Giovanni giovane" di Bernardo Strozzi; un "San Giovanni Evangelista" di pittore ignoto; e il "Giovane con cappello piumato e l'arco con freccia" di Francesco Furini (1604-1649). Se la vostra sensibilità si sta svegliando, voi potete percepire la storia di questi dipinti. Non sforzatevi di pensare, ma osservateli attentamente. Lasciate che sia la vostra anima a scoprire un particolare, a riconoscere una somiglianza, a percepire una storia che non appartiene al ,vostro conosciuto. Si sviluppa l'intuizione solo sperimentando i sentieri dell'anima. Voi non siete il personaggio del quale la Vita vi impone di recitarne la parte, voi siete ANIME e la vera realtà che vi circonda è animica, spirituale.

14/03/14

Mancini e mancinismo: ancora un mistero

Quando iniziai a mangiare da sola da piccola, mamma metteva la forchetta o il cucchiaio esattamente al centro del piatto, praticamente in una posizione neutra. Avevo una scelta. Non ci furono dubbi, per me la mano fonadmentale era la sinistra: ero mancina al massimo. Questo mio modo di essere fu ampiamente confermato dal pediatra, che consigliò ai miei di lasciarmi stare e di non forzarmi ad usare la destra. Tutt'ora mi risulta molto facile scrivere partendo da destra e ancora più facile scrivere alla rovescia. Per me non esiste altra mano, con la destra non sono capace nemmeno di portarmi la forchetta alla bocca. Ma che cosa è il mancinismo?  Tutta questione di funzionamento del cervello, condizione questa di cui però si sa ancora ben poco.
Essere mancini

E' la tendenza a utilizzare in tutto o in parte il lato sinistro del corpo, che riguarda più del 10% della popolazione mondiale.  La vita dei mancini in passato è stata dura, la mano sinistra era considerata la mano del diavolo (le solite idee inopportune e ottuse della Chiesa) e si pensava che fossero predisposti ai peggiori crimini.  E fino a non molti anni fa la scuola imponeva a bambini mancini una sorta di riabilitazione forzata, obbligandoli a scrivere e mangiare con la loro mano più debole. Il mancinismo è legato all’asimmetria del cervello: la distribuzione delle funzioni tra emisfero destro e sinistro è fondamentale per lo sviluppo del linguaggio, della memoria a lungo termine e della creatività. Nei destri tutto ciò che è legato al linguaggio ha sede nell’emisfero sinistro mentre nella maggioranza dei mancini queste funzioni sono distribuite in entrambi gli emisferi, prevalentemente nella parte destra. Si sa inoltre che il mancinismo è ereditario: nel 2007 un gruppo di ricercatori di Oxoford, nel corso di uno studio sulla dislessia, ha scoperto che il gene LRRTM1 ha un ruolo nello sviluppo del mancinismo. Clyde Francks del Max Planck Institute for Psycholinguistic ha evidenziato come questo gene sia correlato anche con lo sviluppo della schizofrenia. Ma ciò non significa che i mancini sono malati psichiatrici: «I geni influiscono sulle modalità di comunicazione tra neuroni» spiega Francks, «ma la correlazione tra queste due condizioni è ancora tutta da approfondire».
Il mancinismo è insomma una questione complessa: «Ha una base genetica ma come molti altri aspetti, per esempio il peso e l’altezza, è influenzato anche da fattori esterni» afferma Daniel Geschwind, genetista e neuropsichiatra all’Università della California. In realtà tra i due estremi dei completamente destri e dei completamente sinistri esiste un ampio spettro di vie di mezzo: c’è per esempio chi mangia con la destra e scrive con la sinistra e vice versa: «In generale» afferma Geschwind «i mancini hanno un cervello meno asimmetrico, con una maggior distribuzione delle funzioni tra i due emisferi. Il modo corretto di pensare a loro è come dei “non destri”» spiega il professore. Il mancinismo sembra dunque essere un’ interessante porta d’accesso allo studio della complessa anatomia del cervello: ecco perchè gli scienziati da anni cercano di metterlo in relazione con le patologie più diverse: dalla schizofrenia alle difficoltà di apprendimento, dalla dislessia alle deficienze immunitarie.Il mancinismo risale alla notte dei tempi: secondo Geshwind l’analisi delle pitture rupestri e dei manifatti preistorici permette di stabilire che migliaia di anni fa, anche tra i nostri progenitori c’era una percentuale consisente di mancini. «Probabilmente l’uso della sinistra offriva qualche vantaggio evolutivo e per questo motivo si è mantenuto fino a noi. Ma quale fosse, non ci è ancora dato saperlo».

16/01/14

Cosa ci tocca inventarci per trovare un lavoro!

La creatività alla fine è stata premiata. Un disoccupato francese, ha avuto la bella idea di chiedere un lavoro a babbo natale. Si suppone scrivendo la solita letterina che recita "Caro babbo Natale, vorrei...", ma no! La sua lettere l'ha scritta su un tabellone publicitario dell'autostrada, sollecitando la curiosità di chi passava, ha ricevuto tantissime proposte.

Se per trovare lavoro è necessaria una buona dose di creatività per farsi notare dalle poche aziende che assumono, quello che ha pensato di fare il francese Laurent Lebret, 41 anni e disoccupato da sei mesi, è più che creativo. Lui, ha deciso di scommettere su sé stesso e di affittare un cartellone pubblicitario su una delle strade principali fuori da Antibes, la città nel sud della Francia, vicino a Cannes, nella quale vive.

Per natale vorrei un lavoro Il cartellone riportava la sua foto con cappello da babbo Natale, presentandolo come “direttore operativo ‘trilingue’”, i suoi recapiti telefonici e mail, e la scritta “Io… per Natale, vorrei solo un lavoro!”. L’idea ha funzionato, Lebret è stato letteralmente inondato di chiamate e di proposte, venendo alla fine assunto come direttore operativo in una catena di villaggi turistici della zona.

07/01/14

Dormire ci rende più creativi!

Dormire ci rende più creativi! Pare che da alcuni studi, sia venuto alla luce il fatto che dormire favorirebbe la nostra mente a diventare più creativa. A dire il vero si tratta di una tecnica che è già stata usata da molti artisti, come poeti e scrittori, ma anche inventori che, grazie al loro sognare, sono divenuti dei geni.
fatigue
Dormire rende più creativi
Se per caso ( e non ho ragione di credere il contrario…) siete oggetto di critiche e lamentele da parte dei vostri genitori o dei vostri partner perchè siete degli incorreggibili dormiglioni, rispondete pure tranquillamente che dormite, non tanto per pigrizia, ma per diventare più creativi!

Perchè, secondo alcuni studi, il sonno renderebbe la mente più elaborata e ricca di idea. Questa, è una tecnica già provata da tanti poeti, scrittori, musicisti e perfino inventori, che meraviglia delle meraviglie al loro risveglio, immediatamente afferravano in mano carta e penna per “immortalare” il sogno appena vissuto. Oltretutto, hanno dato prova che per avere coscienza e ricordare bene, o almeno in parte, il “vissuto notturno” bisogna scriverlo entro 5/10 minuti massimo, oppure il ricordo del sogno svanirà con il risveglio completo.

Spesso ci si preoccupa del risveglio notturno, ma a quanto pare, questo potrebbe essere un bene perchè dovrebbe permettere di avere la possibilità di scrivere sul foglio di carta, più sogni e quindi, potrebbero essere più idee da realizzare e da portare al vostro titolare, oppure insegnante, oppure vi potrebbero tornare utili per svolgere al meglio la vostra attività. Ascoltare ad un sogno di qualcun altro, a noi potrebbe apparire noioso, ma all’interlocutore no, perchè ogni dettaglio potrebbe significare qualcosa, come un treno, un pranzo, una dimora… Cose semplici, ma connesse tra loro e che possono inviare dei segnali chiave al sognatore, ma che solo lui può essere in grado di saper cogliere.

Un esempio semplice? James Cameron , da bambino, aveva sognato degli esseri dal colore blu e che vivevano in un mondo particolare. Bene, sappiamo tutti cosa realizzò diventando grande: quel sogno non lo ha mai dimenticato e alla fine, questi ricordi li ha trasformati in un film: Avatar, il film che ha guadagnato di più nella storia del cinema.
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