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16/04/15

6 modi per usare il Linguaggio del Corpo e sentirs...

Tutto cominciò...: 6 modi per usare il Linguaggio del Corpo e sentirs...: Avete bisogno di un rapido toccasana ?  Ecco sei modi facili per battere la depressione con il li nguaggio del corpo. 1. UNA PASSEGGIATA...

24/10/14

Una nuova attività per scolpire il nostro corpo | Il Buti yoga

Soltanto qualche tempo fa il bikram yoga, meglio conosciuto come hot yoga, era l'attività preerita dai VIP per ritornare in forma e definire in maniera scultorea la propria muscolatura. Recentemente in alternativa alla già citata attività, sta propagandosi un'altra disciplina inclusa l'Italia: si tratta del Buti yoga, un’attività che mette insieme l’allenamento pliometrico, la danza tribale e lo yoga. 


La durata di una lezione di Buti, generalmente ha la durata di 1 ora, suddivisa in varie sezioni, tra cui quella dedicata alla tonificazione consistente in contrazioni muscolari eccentriche e concentriche e danze tribali. Ma l'azione fondamentale del Buti Yoga è la concentrazione sul respiro, classica dello yoga.

L'inizio di ogni sessione ha inizio con i tradizionali 5' di riscaldamento per poi evolversi in danza la cui coreografia varierà in base al ritmo che preferisce l'istruttore. Ci sono i ritmi stile Miami, il Funk Brazilian, o l’Hip Hop o un mix di tutti e tre. Le movenze sono tutte concentrate sui muscoli del bacino e dei fianchi. Le coreografie non sono qualcosa di complicato, tutt'altro, altre sì sono molto rapide e veloci, al punto tale che necessitano di una certa coordinazione ed un minimo allenamento basilare. Tutti coloro che lo ha già praticato assicurano che già dopo un paio di settimane di attività il fisico avrà subito un mutamento, rinnovandosi e definendosi come mai avreste immaginato. Bizzie Gold, la trainer inventrice di questa innovativa disciplina fisica, afferma che attraverso il Buti yoga si riescono ad attivare e percepire quei muscoli che, ormai fermi da tempo, non sappiamo nemmeno di possedere. I puristi dello yoga tradizionale, invece, considerano questa attività una pagliacciata che nulla ha a che fare con il vero yoga che è solo incontro tra corpo e spirito.

Chiunque pratichi il Buti yoga con convinzione e perseveranza, tuttavia dichiara che è davvero possibile parlare di yoga dal momento che ad ogni sessione si termina con delle asana per procurare benessere e rilassamento nel meditare. Il Buti yoga è un'attività fisica idonea a tutti quanti, e può essere praticata senza alcun limite di età, senza particolari controindicazioni. Fa bene ed è un toca sana per il nostro corpo, esattamente come ogni altra disciplina che si pratica in gruppo fa bene anche all’umore perché permette di scaricare stress e tensione sia attraverso il lavoro intenso, sia attraverso il momento di meditazione finale. Il Buti permette anche di bruciare molte calorie nell’arco di una lezione quindi è un’attività particolarmente indicata per chi vuole perdere peso.
Lo Buti yoga
Nuova disciplina
per scolpire il nostro corpo

In alternativa al Buti yoga esiste un'altra disciplina che potete provare il Bikram yoga. Trattasi di una disciplina dove viene praticato lo yoga in palestre molto calde, in modo tale da favorire una copiosa sudorazione e conseguentemente un notevole bruciare di grassi. C'è soltanto un inconveniente, ovvero sia, questo tipo di attività non è assolutamente consigliato per chi soffre di pressione bassa o di problemi cardio-circolatori di qualsivoglia genere. La cosa importante comunque è quella di tenere bene a mente che anche praticando lo yoga classico vengono coinvolti i muscoli di tutto il corpo perché per assumere molte asana particolarmente complesse è necessario avere un corpo forte. inventato questa nuova disciplina, afferma che attraverso il Buti yoga si riescono ad attivare e percepire quei muscoli che, ormai fermi da tempo, non sappiamo nemmeno di possedere.

I tradizionalisti dello yoga classico, altresì, ritengono questa pratica una buffonata che non ha nulla a che vedere con il vero ed unico yoga consistente nel fare incontrare il corpo e lo spirito.
Vale la pena di ricordare che anche praticando lo yoga classico vengono coinvolti i muscoli di tutto il corpo perché per assumere molte asana particolarmente complesse è necessario avere un corpo forte.

23/10/14

La conferma viene dal DNA: Elena Ceste è morta.

Il corpo della donna, scomparsa da casa il 24 gennaio scorso, ritrovato nel fiume Tanaro, a pochi km di distanza dalla propria abitazione . Era in avanzato stato di decomposizione.

 Chi non ricorda Elena Ceste, la mamma di quattro figli, moglie di Michele Buoninconti, vigile del fuoco di Alba (Cuneo)? Il suo corpo è stato ritrovato sabato scorso durante la pulitura di alcuni canali di scolo nei pressi del fiume Tanaro, a pochi km di distanza dall'abitazione nella quale abitava col marito e i suoi figli. La certezza è data dal confronto del Dna dello scheletro con quello di Elena Ceste, si tratta proprio del suo corpo. La zona è stata posta sotto sequestro ed è tuttora sorvegliata dai carabinieri del Comando provinciale di Asti, guidati dal tenente colonnello Fabio Federici. I familiari sono stati già avvertiti.              

Si era già avuta una prima certezza dall'arcata dentale che corrispondeva esattamente con quella della donna, la quale fra un paio di giorni avrebbe compiuto 38 anni. Ora non rimane altro che aspettare l’esito dell'autopsia per capire quali possano essere le cause della morte.

Tre sono le ipotesi degli inquirenti: la morte accidentale, la donna potrebbe essere caduta tra i rovi e ha trovato la morte senza poter chiedere aiuto; la seconda ipotesi è quella del suicidio: secondo le dichiarazioni del marito, la donna avrebbe rivelato di essere agitata per una minaccia da parte di alcuni uomini, minaccia probabilmente collegata con i possibili video a luci rosse che la vedevano protagonista; infine la terza ipotesi è quella dell'omicidio. Su questa vicenda incombe però un lato oscuro: durante questi nove mesi quella zona è stata più volte controllata accuratamente, senza mai trovare niente di strano.  

La vicenda – Elena Ceste, sparì nel nulla il 24 gennaio scorso, senza alcun bagaglio, lasciando l'auto in cortile e, il telefono cellulare e la fede in casa. Faceva la casalinga e trascorreva la maggior parte del suo tempo tra le mura domestiche ad occuparsi della famiglia. All’epoca della sparizione, suo marito Michele raccontò che alle 8 del mattino di quel 24 gennaio la donna gli chiese di accompagnare i bambini a scuola perché lei si sentiva male. Al suo ritorno Elena era scomparsa.

10/10/14

La Fiadone finalmente single e serena | Relax in Versilia

Accantonata la relazione sentimentale molto "fast e poco food" con Tommaso Scala, la Fiadone appare in cerca di relax ulteriore in Versilia. 


Accompagnata soltanto da una forma smagliante e dal suo "stato di single", si concede carezze solari in quel di Forte dei Marmi. Questa è Flavia Fiadone ripresosi alla grande dopo la concente delusione per la sua storia molto..."fast e poco food" con il tronista Tommaso Scala.

Flavia e Tommaso possono con certezza affermare di essere stati la coppia tra tutte quelle nate alla trasmissione televisiva condotta dalla Maria De Filippi, della storia d'amore più ridotta di tutti i tempi. Infatti, sono durati soltanto pochi giorni dopo che Tommaso aveva deciso di sceglierla tra le altre aspiranti, Ma come mai tanta "fretta" nel dire fine?

A darci una risposta ci ha pensato lo stesso Tommaso: "mi piaceva molto e ho creduto che rimanendo vicini, insieme i nostri atteggiamenti avrebbero potuto trovato un punto d'incontro, ma così purtroppo non è stato". Quindi per entrambi si volta pagina, punto e capo "A": Tommaso sembra intenzionato a mettere su un'altra relazione, ma con una persona più quieta e magari non troppo vicina al mondo dello spettacolo; mentre Flavia per il momento ha in testa soltanto di godersi l'estate e la vita. Cosi come appare nella foto immortalata nelle spiagge della Versilia con un'amica.

Il bikini ha messo in luce il suo fisico molto snello e ho ragione di credere che non passerà molto tempo prima che si torni a far parlare di lei. Il suo corpo è una vera e propria attrazione "ormonale che attira calciatori tronisti"! Presto la vedremo certamente tra le braccia calde di qualcuno che si spera non la molli nel giro di una giornata!
Flavia Fiadone in spiaggia nella Versilia

08/10/14

Nella bellezza di una donna conta più il viso o il corpo? La scienza dice la sua

Ci si potrebbe scrivere un'enciclopedia su questo argomento, con tanto di cronologia storica, saggistica, novellistica, poesia, e letteratura varia. Conta di più il viso o il corpo nella bellezza di una donna? E picchia e mena anche la scienza ha pensato di farci una ricerchina.

Quindi  un gruppo di ricercatori ha analizzato la questione con un bello studio.
“I visi e i corpi delle donne vengono considerati dei segnali relativamente alla loro età, fertilità e personalità”, spiegano i ricercatori. “Per capire meglio come questi segnali sono usati, abbiamo investigato come il giudizio sul solo volto o sul solo corpo predicesse i risultati del giudizio a figura intera”.

Christina Hendricks
immagine presa dal web

Lo studio ha analizzato due condizioni: il caso che la donna fosse vestita, oppure in costume da bagno. Le foto sono state ritagliate (solo corpo o solo viso) e le tre versioni (viso, corpo, figura intera) sono poi fatte valutare da dei volontari. E’ emerso che quando una donna è vestita in abiti normali, il volto è il fattore che influenza di più il giudizio di bellezza (i ricercatori spiegano che tra il giudizio del volto e quello della figura intera c’è una correlazione più ampia).

Quando la foto ritraeva donne in costume da bagno, sia il viso che il corpo mostravano una forte correlazione con il giudizio finale, entrando in gioco fattori come la massa corporea o il rapporto vita-fianchi. La conclusione dei ricercatori è curiosamente banale: i giudizi sulla bellezza di una donna prendono in considerazione solo tutti gli elementi visibili o che è possibile percepire.

Hanno scoperto l'acqua calda.

06/10/14

Presto un figlio per Beatrice Valli? | Marco Fantini già pronto a fare il papà

Presto sarà mamma la bella Beatrice Valli? A dare corpo a questa ipotesi di presunta gravidanza dell'ormai ex corteggiatrice della popolare trasmissione condotta da Maria De Filippi, ci pensa uno scatto poi pubblicato dalla stessa protagonista nel suo profilo Instagram. 


La foto che ritrae Beatrice dinanzi ad uno specchio in un provocante completino intimo, è stata scattata durante un servizio fotografico di una marca di intimo, che lei afferma amare molto. 

I suoi ammiratori, aldilà dell'inequivocabile sensualità e bellezza non hanno potuto fare a meno di notare un dubbio "pancino" che normalmente il corpo attraente di Beatrice non scopre cosi evidente. In tanti hanno cominciato a porre interrogativi alla presunta gestante se cosi fosse realmente, oppure se l'ex tronista di Uomini e donne avesse approvato questi scatti sensuali vista la sua conosciuta gelosia, non ricevendo però nessuna risposta diretta dalla ragazza

Il tacere di Beatrice alle pressanti domande riguardo una sua probabile gravidanza non fa che dare credito al fatto che sia tutto vero, ovvero sia che lei ed il buon Marco si siano dati da fare per realizzare il progetto che prevede un figlio tutto loro. Ormai tutti sanno bene come l'ex tronista in questi ultimi mesi si sia potuto "allenare" a fare il papà con il primo figlio di Beatrice, Alessandro, figlio avuto da una relazione precedente. Aspettando di sapere qual'è la verità su questo gossip, possiamo comunque sia affermare che Marco e Beatrice saranno ospiti del trono classico di Uomini e donne il prossimo 9 ottobre, durante una nuova registrazione con Andrea, Jonas e Teresa. 

Che i due colombi stiano aspettando di dare la buona nuova riguardo l'arrivo di un bimbo proprio nello studio televisivo dove è nato il loro amore? Non rimane che aspettare le news della puntata nella quale saranno ospiti speciali gli amatissimi Marco Fantini e Beatrice Valli.


16/09/14

Attenzione a bere acqua in bottiglia, non sempre fa bene alla salute

Diversi di noi, cercano di prendere alla lettera i consigli dei medici, che raccomandano di bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno ed è risaputo, che l'acqua potabile è fondamentale per mantenere la salute. 


Nonostante tutti i miei sforzi per rimanere in buona salute, ero sconcertato quando ho visto che mi si sono presentati una serie di sintomi e non stavo per niente bene, mi sentivo gonfio e non riuscivo più a dormire. 

A questo punto ho provato a togliere il pane dalla mia dieta, ma i risultati erano identici, anzi i probemi continuavano e aumentavano: dolori muscolari, dolori articolari, vertigini, palpitazioni, nausea e allora mi sono affidato ai consigli di: endocrinologi, neurologi, gastroenterologi, reumatologi e immunologi e ogni esperto mi dava la sua soluzioni per i sintomi che avevo. 

Un medico naturopata mi ha dato la risposta: avevo una carenza di magnesio
Sorprendentemente, bere acqua in bottiglia può causare, questo tipo di problema e il magnesio è vitale per il corpo e la sua mancanza può provocare parecchi disturbi e io li ho provati tutti.

La dose giornaliera raccomandata di magnesio per gli adulti è di 420 mg per gli uomini e 320 mg per le donne e si può ottenere facilmente da un mix di cereali integrali, verdure a foglia verde, noci e carne e cercando di evitare la caffeina, l’alcol, e lo zucchero che spingono i reni ad espellere il magnesio e lo riducono drasticamente.
Acqua in bottiglia, non vuol dire sempre salute

11/09/14

Una arancia al giorno e sarai sempre sano

L’arancia ha gli stessi componenti del limone con il vantaggio che l'arancia è più dolce del limone e può essere usata anche come purificatore o tonico per il suo potere nutritivo sul corpo.


Anche se l’arancia è più dolce del limone, evitare l'eccesso a causa del suo potere purificante, è meglio mangiarla la mattina, come dice un famoso proverbio arabo : "l’arancia è oro al mattino, argento a mezzogiorno e piombo alla sera".

È ben accettata dai diabetici per il suo basso tasso di zucchero.

L’arancia è ottima per le donne in gravidanza, per l'allattamento e per la crescita sana dei bambini.
È essenziale per gli atleti, per persone che fanno un lavoro muscolare, per le persone malate e per gli anziani, si usa contro i reumatismi e la gotta e per abbassare la febbre e combattere la stanchezza e può essere utilizzato anche in caso di avvelenamento del corpo.

L’arancia permette di aumentare la secrezione pancreatica durante la digestione e come il limone, può essere utilizzato per la cura e la luminosità del viso, con il vantaggio che l'arancia ha un'azione antirughe.
È utile nella lotta contro l'anemia e la sua azione è importante anche per la pelle infatti l'infuso di fiori e foglie d'arancio è usato come stimolante e tonico per il corpo e l’infuso va bevuto dopo i pasti.

Alcune Contro-Indicazioni:
Le persone con artrite dovrebbero utilizzare questo frutto con moderazione e assolutamente non è da usare quando c'è la diarrea o la sofferenza del fegato e della cistifellea.
L'arancia ti fa crescere sano

24/08/14

Hano fatto...cosa? | Un'adulto può tornare bambino


Adulti in corpi virtuali infantili. 

Che cosa hanno fatto? 
Grazie a uno schermo fissato alla testa e a una tuta per rilevamento corporeo, è stato consentito ad alcuni adulti di sperimentare, in un sistema di realtà virtuale, che cosa significa avere il corpo di un bambino di quattro anni, o più precisamente, un corpo adulto di dimensioni pari a quello di un bambino.

Che cosa è successo?
I volontari hanno riferito ai ricercatori (psicologi dell'Università di Barcellona) di sentirsi padroni dei loro corpi virtuali, anche se l'illusione si è presto dissolta se le immagini computerizzate non riflettevano esattamente i movimenti compiuti nella realtà. I volontari tendevano a sovrastimare la dimensione di oggetti vicini, soprattutto se il corpo loro assegnato era quello di un bambino.

Che cosa significa? 
Scopo dell'esperimento era verificare se modificando l'autopercezione si altera anche la valutazione dello spazio circostante effettuata dal soggetto. La risposta è sicuramente affermativa: questo risultato si rivelerà particolarmente utile per gli sviluppatori di giochi di realtà virtuale.(science)

11/07/14

Salute | Il benessere del nostro corpo passa attraverso l'acqua: quanta e come berla?

L'acqua è uno dei componenti principali del nostro corpo e un apporto insufficiente di acqua crea inevitabilmente problemi più o meno gravi in tutti o quasi i suoi distretti. Ecco alcuni motivi per i quali il nostro organismo necessita di un regolare apporto idrico. 1) Favorisce l'eliminazione delle scorie dell'organismo tramite le urine e la sudorazione corporea. 2) Da un punto di vista estetico dona una certa delicatezza ai tessuti. 3) Alcune parti del nostro corpo hanno bisogno costantemente di essere umidi, come naso, occhi, orecchie, gola. 4) Contribuisce a mantenere costante il liquido sinoviale nelle nostre articolazioni. Ma quanto bisogna bere? Non esiste una quantità precisa e categorica, dipende da diversi fattori come l'attività fisica, la stagionalità, la zona di residenza e via di seguito. Sicuramente non si dovrebbe scendere al di sotto di 1,5 litri da bere nell'arco della giornata, L'attività fisica determina un aumento della temperatura corporea con sudorazione e conseguente eliminazione di liquidi attraverso l'epidermide,come del resto durante il periodo caldo, quando per forza di cose la sudorazione è all'ordine del giorno. Chi vive in montagna ha fisicamente più bisogno di bere acqua, in quanto alle alte quote aumenta la frequenza respiratoria e di conseguenza aumente il vapore acqueo che eliminiamo con l'espirazione, calcolato intorno ai 300-350 ml. giornalieri. Ma cosa bisogna bere, acqua o alri liquidi? Un consiglio è di non bere bibite zuccherate, e perchè aumentano il valore glicemico e perchè diminuendo momentaneamente il senso della fame, si è portati a mangiare poco, per poi avere di nuovo fame dopo qualche ora e tornare di nuovo a mangiare, abituando così il nostro organismo ad una alimentazione, oltre che errata, anche incentrata su cibi spazzatura. Un'attenzione particolare va fatta anche alla temperatura dell'acqua che si beve. Un bicchiere di acqua tiepida al mattino contrasta la stitichezza favorendo l'evacuazione, mentre bere acqua molto gelata durante i pasti può rendere difficile la digestione, quindi è preferibile bere acqua a temperatura ambiente. Bere tantissimo fa bene? Certamente no. Se si eccede nel bere acqua, diciamo intorno ai 4-5 litri al giorno,la digestione rallenta in quanto si va a diluire molto i succhi gastrici, responsabili appunto del processo digestivo. Inoltre un eccessibo bere provoca un aumento del volume del sangue con conseguente aumento della pressione arteriosa.(immagine presa dal web)

06/06/14

Facciamo "ginnastica fai da te"

ESTENSIONI Migliorando postura, migliora l'umore
La ginnastica aiuta a migliorare il buon umore. E anche ad affrontare alcune forme di depressione. L'esercizio fisico infatti favorisce la produzione di ormoni come la serotonina che agiscono positivamente sull'umore.
Quando si è depressi esprimiamo questo stato d'animo assumendo alcune posizioni tipiche: il torace incurvato in dentro, le spalle cascanti e la testa china.
Questa postura evidenzia l'atteggiamento di chi non vuole guardare in alto e affrontare il mondo. Le estensioni che vi proponiamo contrastano questa tendenza e danno un certo sollievo negli stati depressivi temporanei e anche in quelli più duraturi.
Per chi vive una situazione più cronica è consigliabile ripetere gli esercizi una volta al giorno.



*In piedi, estendendovi verso l'alto. Aprite le braccia e allargatele in direzione opposta all'asse mediano del corpo (fig. 1).

*Poi, piegate il gomito destro in modo che la mano appoggi lungo la colonna vertebrale. Inspirando, portate il braccio sinistro sopra la testa; espirando, piegate all'indietro il gomito e afferrate l'altra mano. Ripetete a braccia invertite (fig. 2).

*Intrecciate le dita e girate in fuori le palme delle mani. Portate le braccia in alto, sopra la testa, e allungatevi più che potete. Mantenete la posizione per alcuni secondi; poi ripetete l'esercizio con le dita intrecciate al contrario (fig. 3).

*Estendete la colonna vertebrale, cominciando dalla posizione eretta. Divaricate quindi i piedi di circa un metro. Ruotate leggermente in dentro il piede sinistro e girate verso destra la gamba destra. Espirando, appoggiate la mano destra sulla gamba ed estendetevi verso destra senza piegarvi in avanti. Dopo alcuni secondi espirate e risollevatevi. Ripetete dall'altro lato. In questo esercizio, fate molta attenzione a non flettervi in avanti. Mentre vi estendete lateralmente, espandete il torace per inspirare profondamente (fig. 4).
 

PSICHE E CORPO Un peso sullo stomaco 
Un programma per allentare le tensioni interiori
Alcuni esercizi di stretching per alleggerire i pesi dell'animo che la vita a volte ci riserva di portare. Se vi capita di sentirvi oppressi dall'ansia, avete il magone e vorreste ritrovare la calma, provate a seguire questo programma adatto in particolar modo a chi è già a un livello più avanzato di preparazione.

*1. Sdraiatevi sulla schiena con il corpo sollevato dal pavimento, steso, per esempio, sopra una lunga panca. Appoggiate la testa e le spalle su un cuscino posto sul pavimento. Il respiro è lento e profondo, gli occhi aperti e lo sguardo fisso. Rimanete così per 5-10 minuti. Per uscire dalla posizione, piegate le ginocchia e riposatevi alcuni secondi. Infine fate scivolare lentamente il corpo dalla panca.

*2a. Sdraiatevi con una coperta sotto le spalle e appoggiate le gambe sopra una sedia. Tenendo la sedia per le gambe, tiratela verso di voi e, nello stesso tempo, espirando, portate le vostre gambe dietro la testa, sollevando il più possibile il dorso (2b). Tenete i piedi sul pavimento senza entrare in tensione. Avvicinate ancor più la sedia a voi, fino ad afferrarla per le gambe posteriori. Il sedile deve sorreggere la regione sacrale della schiena mentre stendete le gambe in alto (2e). Per facilitare meglio quest'ultima posizione mettete in pratica i seguenti accorgimenti: a. Spingete in avanti la parte alta della schiena ed estendetela verso l'alto. b. Tendete le dita orizzontalmente. c. Allineate il corpo dalle caviglie alle spalle. d. Rilassate la gola e il volto e non tendete il collo. Mantenete la posizione per 5 minuti; poi abbassatevi.

*3. Alla fine di questi esercizi, non eseguite il rilassamento finale a occhi chiusi. Se volete riposarvi, ripetete la prima posizione con il corpo sollevato dal pavimento, espandendo il torace e tenendo gli occhi aperti. Rimanete in questa posizione per 5- 1O minuti; poi piegate le ginocchia, rimanendo alcuni secondi con i piedi vicino al bacino. Per concludere, fate scivolare lentamente la schiena dalla panca.

01/06/14

COME UNA METAFORA: La malattia e il sintomo come metafora.

COME UNA METAFORA La malattia e il sintomo come metafora.

Un esempio?: 
Il POLMONE, l'organo che rappresenta sul piano metaforico, contatto e comunicazione, incamera e scarta aria, si può ammalare per conflittualità interna. Indagini su malati di polmonite hanno evidenziato la presenza di conflitti nel campo della comunicazione. La nuova scuola è rappresentata a livello internazionale dal medico tedesco Ruediger Dahlke, il cui presupposto di partenza è che tutte le manifestazioni fisiche sono rappresentazioni di un sistema inconscio, metaforicamente espresso dagli organi implicati nella patologia. Nascondendo o reprimendo solo farmacologicamente i sintomi non facciamo altro che ampliare la problematica inconscia e finire in un circolo vizioso.

Insomma, le «malattie » sono segnali che ci dicono che qualcosa nella nostra vita non va. Ciò non vuol dire, secondo i rappresentanti della nuova scuola, disfarsi dell' approccio medico in senso stretto ma che forse varrebbe la pena di fare uno sforzo in più mettendo in discussione i nostri timori, cercando di comprendere veramente la causa profonda del nostro personale malessere. Ascoltare se stessi per ascoltare la vita. Comunicare con se stessi è il primo, fondamentale passo per comunicare con gli altri. Purtroppo siamo tanto concentrati a rapportarci con il mondo esterno che trascuriamo il dialogo con il nostro corpo e il nostro spirito.

immagine presa dal web
Capire i desideri più profondi, le vere priorità, i valori, le potenzialità e i messaggi che il corpo ci invia in continuazione è la chiave per uno sviluppo equilibrato dell'esistenza, sia nella sfera privata che in quella professionale. Altro aspetto determinante è che le emozioni sono alla base dei processi di apprendimento e di quelli che caratterizzano l'individualità. In più sono determinanti nella genesi o nell' evoluzione delle patologie. Andiamo allora a conoscere più da vicino alcuni nostri organi e il loro linguaggio.

APPARATO CIRCOLATORIO Ha il compito di nutrire, attraverso le arterie, le cellule che costituiscono l'organismo e di rimuovere, per via venosa, le sostanze di rifiuto che si formano a partire dal metabolismo cellulare.  
LINGUAGGIO PSICOSOMATICO DELLE AFFEZIONI. In tutte le epoche il sangue è stato definito come «liquido vitale» e sta a indicare la vita. Non è certo un caso che ogni goccia di sangue riesca a dare notizie dettagliate su ciascuno di noi. Dunque al sangue e alla circolazione vanno attribuiti una serie di significati. Un gioco che si sviluppa fra flusso e sua limitazione. A livello esistenziale rimanda allo sviluppo della persona e alle resistenze, agli ostacoli in cui si imbatte durante la crescita. Così soffre di pressione bassa chi è passivo, tiene lontani conflitti e resistenze, rinuncia alle proprie responsabilità. Chi invece soffre di pressione alta è animato da eccessivo dinamismo, è come una pentola sotto pressione, ma anche lui evita i conflitti. E veniamo al cuore. È un muscolo che esprime con il ritmo armonia e ordine, ma è molto legato anche alle emozioni: «mi piange il cuore», «il cuore mi scoppia di gioia». A scombinare il suo ritmo sono allora le forti emozioni: paura, rabbia, gioia improvvisa. Le patologie cardiache rischiano di interessare soprattutto quanti non riescono a reagire e a cogliere queste emozioni.

APPARATO RESPIRATORIO Ne fanno parte numerose strutture (vanno dalle narici ai polmoni, passando attraverso faringe, laringe e trachea). Attraverso inspirazione ed espirazione trasporta l'ossigeno nel corpo e permette l'espulsione dell' aria dai polmoni e l'eliminazione dell'anidride carbonica.  
LINGUAGGIO PSICOSOMATICO DELLE AFFEZIONI Anche nella respirazione il ritmo ha una funzione vitale: alternarsi di inspirazione ed espirazione. Lo scambio ossigeno-anidride carbonica sta per «prendere e dare». Le patologie collegate sono in relazione con la capacità di contatto e relazione. Molte espressioni come «mi togli l'aria», «in questa stanza non si respira» usano appunto l'immagine dell'aria come metafora dell'incapacità di rapporto o comunicazione. Si tratta di soggetti con difficoltà a rilassarsi e che hanno un rapporto squilibrato con il dare e avere.  

APPARATO DIGERENTE Presiede al processo che permette la trasformazione del cibo in sostanze utili da assimilare e nell' eliminazione degli scarti.
LINGUAGGIO PSICOSOMATICO DELLE AFFEZIOINI. Anche in questo caso ci sono molte assonanze con il sistema respiratorio: prendiamo ciò che arriva dall' esterno, prendiamo ciò che ci serve ed eliminiamo gli scarti. Un vecchio andante recita «Dimmi ciò che mangi e ti dirò chi sei». Dunque, 1'alimentazione come rivelatore degli aspetti del carattere e dei bisogni: le insoddisfazioni sfociano in fame di dolce; le tipologie intellettuali si buttano sul salato; i curiosi amano il saporito e il piccante; chi mangia leggero cerca emozioni forti, ecc. Qualche esempio? L'incapacità di inghiottire indica l'incapacità di mandare giù qualcosa di sgradito nella vita; il vomito è espressione di rifiuto; le patologie gastriche segnalano scarsa fiducia nelle proprie possibilità; la stitichezza mostra la tendenza a celare ciò che si nasconde dentro, ecc.

RENI Hanno il compito di eliminare sostanze inutili, dannose o in eccesso (organo emuntore). Regolano l'equilibrio acido- base del sangue e mantengono a un livello ottimale sali minerali e ioni. LINGUAGGIO PSICOSOMATICO DELLE AFFEZIOINI. Incapacità di mettere in piedi relazioni sociali e di gestire i conflitti. Gli organi doppi dell'organismo hanno sempre a che vedere con la socialità.

SISTEMA NERVOSO È paragonabile a una centralina di coordinamento, elaborazione, integrazione e sviluppo degli stimoli esterni e intemi, fisici e mentali. Dunque, collega le diverse parti del corpo e presiede alla comunicazione fra organi. Si divide in Sistema nervoso centrale (Snc) e periferico (Snp).
LINGUAGGIO PSICOSOMATICO DELLE AFFEZIOINI. Visto che il sistema si occupa di interconnettere gli organi, le disfunzioni che lo riguardano sono legate a difficoltà di comunicazione con gli altri: irritabilità, ipersensibilità, risposte aggressive agli stimoli ambientali.

SISTEMA ENDOCRINO È composto da un insieme di ghiandole (ipofisi, tiroide, paratiroide, pancreas endocrino, surrenali) preposte alla produzione di ormoni. Gli ormoni sono «messaggeri» riversati nel sangue che viaggiano nell'organismo stimolando organi particolarmente sensibili e controllandone 1'attività. LINGUAGGIO PSICOSOMATICO DELLE AFFEZIOINI. Come il sistema nervoso, l'endocrino trasmette e comunica con le diverse parti del corpo: è responsabile di gran parte del funzionamento del sistema immunitario. Iperattivazione della difesa fisica nei confronti di fattori esterni e costruzione di barriere interne sono all'origine di patologie che interessano l'intero sistema immunitario, rendendolo più debole.

31/05/14

Linguaggio psicosomatico delle affezioni.

I NOSTRI ORGANI INVIANO MESSAGGI: CE LI SPIEGA LA NUOVA PSICOSOMATICA LA SALUTE DEI POLMONI E DEL FEGATO È IN RELAZIONE ANCHE AL NOSTRO MODO DI CONSIDERARE IL MONDO 
Imparando a collegare i sintomi inviati dal nostro corpo con il loro significato profondo, abbiamo maggiori possibilità di scoprire le cause di un malessere

Il mal di testa non concede tregua? Quel bruciore allo stomaco va e viene senza una ragione apparente? Ci pieghiamo in due per un mal di pancia forte e improvviso? La risposta più comune è di ricorrere a un antidolorifico. Il sollievo, però, è in genere di qualche ora. Poi, tutto ricomincia come prima. A questo punto si corre preoccupati dal medico per un'analisi più approfondita. Ma non sempre si riesce a trovare una soluzione e allora in molti casi ci si dà per vinti, accettando di convivere con il disturbo che, alla fine, lo specialista ha definito psicosomatico. E si sa, con le malattie psicosomatiche la battaglia è difficile.
il linguaggio del corpo

«Tutto nasce dal fatto che la medicina classica, ortodossa, a partire dal diciannovesimo secolo, ha sempre cercato di concepire "scientificamente" e "funzionalmente" la malattia. Si riteneva e si ritiene che il corpo umano sia una macchina complicata, una fabbrica chimica altamente specializzata. Compito della medicina, se il meccanismo è ostacolato o danneggiato, è di individuare semplicemente le cause meccaniche, chimiche o di altro genere del cattivo funzionamento ed eliminare i danni. Una concezione puramente tecnico-scientifica del corpo umano che, pur aiutando a risolvere numerose patologie, non ha permesso di debellarne tante altre. Negativo anche l'approccio psicosomatico quando considera la malattia come una sorta di castigo comminato per un determinato peccato, apparentato a uno sviluppo psicologico alterato », afferma con forza il grande psichiatra e analista junghiano Adolf Guggenbiil-Craig. E aggiunge.

«Ciò che infastidisce in una considerazione siffatta è soprattutto il suo moralismo. Chi soffre deve sentirsi soprattutto colpevole. Fortunatamente ci sono visioni psicoterapeutiche disposte a vedere nel disagio fisico un vero e proprio linguaggio. Un linguaggio che il corpo usa per raccontare qualcosa». Sul banco degli imputati un modello medico dominato da una visione frammentata dell'organismo, incapace di considerare la malattia anche come espressione, come strumento di crescita interiore, come positività. «La malattia è considerata semplicemente un intralcio improvviso, un qualcosa che va a mettere i bastoni fra le ruote alla nostra vita così ben programmata. In realtà, se si cerca di rispondere considerando l'organismo qualcosa di meccanico e frammentato, i vantaggi ci saranno solo nei primi approcci, ma poi andando avanti su questa strada sarà irrimediabilmente compromessa la conoscenza stessa e l'efficacia della guarigione.

La malattia, teniamolo bene a mente, è qualcosa di unico, una forma di squilibrio che mette a disagio le persone e impone il cambiamento di alcune condizioni esistenziali se si vuole tornare alla salute». Ecco delineata in poche parole la filosofia della dottoressa Anna Zanardi. Una scuola che non propone rimedi onnipotenti, anzi cerca semplicemente di comprendere le radici del malessere psicofisico e di basare l'intervento curativo partendo dalla comprensione del linguaggio degli organi. Ogni organo, o parte del corpo, ha una funzione specifica che si integra complementariamente con la globalità del nostro sistema corpo-mente. Imparando a coniugare il sintomo con il suo significato profondo si avranno maggiori possibilità di arrivare prima alla causa del malessere con cui si è costretti a convivere.

30/05/14

Gli organi hanno un linguaggio

La malattia è un disequilibrio di tipo biologico ed emotivo che deve essere affrontato in entrambe le direzioni. Non è più il caso di considerare solo l'approccio medico funzionalista per cui se faceva male il fegato ci si concentrava sul fegato e si sperava di risolvere il problema solo con una pillola o con un intervento chirurgico. Di contro, occorre capire anche i desideri più profondi, le vere priorità, i valori, le potenzialità e i messaggi che il nostro corpo ci invia in continuazione perché sono alla base di uno sviluppo equilibrato dell'esistenza e della salute. 

(tratto da un interessantissimo libro, "Il linguaggio degli organi" casa editrice: Tecniche nuove, scritto dalla psicoterapeuta Anna Zanardi) 


Cosa s'intende per linguaggio d'organo? «S'intende la metafora a cui ricorrono gli organi per dirci quale è il vero malessere che ci assilla. Se la funzione di un organo è quella di decidere, come per il fegato, cosa c'è di tossico o non tossico per il nostro corpo, un'eventuale malattia epatica generalmente ci dice che il soggetto non è riuscito a prendere una decisione adeguata nella sua vita rispetto a ciò che è meglio per sé. Può essere che abbia preso decisioni approvate dalla società o dalla famiglia ma che, in qualche modo, lo rendono insoddisfatto emotivamente e quindi soffre di malattie epatiche».

Dunque, la malattia come sistema di crescita? «Iutte le cose difficili e imprevedibili della vita si accettano più facilmente se gli si dà un significato per la nostra evoluzione, per la nostra crescita. È un modo per dare peso alle cose che non capiamo, un modo per non arrenderci a quello che ci fa soffrire e a cui non riusciamo a trovare una soluzione. La malattia è spesso un imprevisto che rende irraggiungibili certi obiettivi, ma la novità sta nel cercare di vederla come "maestro" di vita. Un modo per darle un valore positivo e per superare le difficoltà».

Come si percepisce uno scenario del genere? La malattia è sempre un linguaggio d'organo? «Ormai è dato per scontato anche dal punto di vista scientifico. La psiconeuroimmunologia, per citare un tipo di approccio, sostiene che tutte le cause organiche hanno una concausa emotiva. In pratica ogni volta che ci ammaliamo è perché il nostro sistema immunitario non riesce a difendere il corpo, il sistema immunitario ci difende da ciò che produciamo sia a livello emotivo che a livello cognitivo, quindi di pensiero. In definitiva, anche la medicina ufficiale ammette che in ogni malattia c'è una concausa emotiva e cognitiva. In questo senso ogni malattia ha la sua componente che andrebbe in qualche modo interpretata. È chiaro che la psicosomatica fornisce un'interpretazione parziale. In parole povere, non significa che è sbagliato ricorrere all'intervento chirurgico se ce n'è bisogno o all'intervento farmacologico, significa semplicemente che abbiamo una chiave in più per capire come ci siamo ammalati e per trovare una soluzione per stare meglio».

Quindi come intendere l'approccio psicosomatico? «Ripeto: l'approccio psicosomatico è una delle chiavi in più per comprendere e rappresenta una via altemativa per individuare le concause del nostro star male. lo credo che come in tutte le cose ci sono più cause per lo stesso effetto, non credo che esista una causa unica per la malattia». .

Molti psichiatri sono duri con la psicosomatica e si dicono convinti che serve solo a farci sentire in colpa. "Credo dipenda dal tipo di approccio che si utilizza. Negli ultimi anni la psicosomatica si è molto evoluta. La psicosomatica tedesca, così come tutta quella basata sulla psiconeuroimmunologia, di sensi di colpa non ne parla né li fa venire. Anzi è esattamente il contrario. Ciò non toglie che c'è sicuramente una connessione fra il nostro modo di vedere il mondo e un disturbo organico. A volte facciamo rinunce, scelte che non sono per noi positive e che poi pagheremo in termini di salute. Questa non è colpa ma responsabilità delle proprie azioni». 

Ciò non è un volersi sostituire al medico? "No, molto spesso è un affiancamento. Gli psicoterapeuti non decidono che tipo di cura prescrivere a un malato ma semplicemente accompagnano il medico nel sostenere psicologicamente il malato attraverso la comprensione dei suoi comportamenti disfunzionali, di quei comportamenti che l'hanno portato a soffrire emotivamente».

Si ha la certezza che ci sia una relazione fra mente, cervello e sistema immunitario? «Senz'altro, È la stessa convinzione da cui parte la psiconeuroimmunologia, cioè il comprendere come il sistema immunitario viene condizionato dai nostri pensieri».  

Insomma quando pensiamo, il sistema immunitario intercetta i pensieri e il nostro dialogo interno? «"Sostanzialmente sì. Diciamo che il nostro cervello produce milioni di pensieri totalmente inconsci che però hanno un influsso immediato sui livelli di produzione dei neurotrasmettitori che sono appunto quelli responsabili dell'attività immunitaria. È evidente che quelli negativi ci danneggiano mentre i positivisi sono dei buoni alleati».

Come agiscono le emozioni positive'?· «Faccio un esempio. Ridere accresce la produzione di serotonina una delle sostanze che vince la depressione. Oppure ridere, essere di buon umore e avere pensieri positivi aumenta la produzione di alcuni enzimi che aiutano la digestione. È chiaro, ci sono delle correlazioni fra ciò che il nostro corpo produce e la nostra mente. La positività, non può che migliorare la funzione dei nostri organi».

L'obiettivo si centra solo con l'intervento dello psicoterapeuta? «Non necessariamente nel senso che ci sono persone naturalmente portate al buon umore e alla sdrammatizzazione, mentre ce ne sono altre, un po' tutti noi, che di fronte a eventi particolari della vita non riescono a trovare un significato positivo, un significato di crescita. Allora è d'obbligo ricorrere a un esperto».  

Si riesce anche da soli ad agire positivamente sul sintomo? «la risposta non può che essere affermativa. Riconoscere è già un passagggio, nel senso che ci porta verso la possìbilità di accettare. Non è l'unico passaggio che va fatto, ma riconoscere è il primo passaggio decisivo. Poi c'è l'accettazione razionale, cioè darsi una spiegazione razionale per quello che ci sta accadendo. Infine l'accettazione emotiva: accettare emozionalmente che per anni ci siamo fatti del male perché non sapevamo trovare un altro modo per reagire a una situazione che ci causava dolore».

Questo quadro porta alla guarigione? «Significa semplicemente avvicinarsi a un cambiamento della propria vita. Cambiamento che è un passaggio essenziale verso la guarigione. In molti casi è un modo per stare meglio. La contrapposizione tra biologico e psicologico è obsoleta, visto che non la fa più nemmeno la medicina ufficiale. Ormai anche la scienza ufficiale comprende e studia la correlazione fra agire fisico e agire mentale».

13/05/14

Passeggiando in bicicletta: antistress, tutta salute

 Andare in biciletta è un toccasana per la mente e per il corpo: aiuta a combattere lo stress, favorisce il contatto con la natura e riduce drasticamente la possiblità di contrarre alcune importanti malattie


Ci muoviamo poco, l'esercizio fisico in tempi moderni è stato ghettizzato in favore di una vita stanziale, e la vita stanziale ha portato con sè tutta una serie di problematiche di salute che non vanno sottovalutate. A pensarci bene, la vita dei nostri nonni era una vita in cui l'esercizio fisico non mancava e questo, tranne rari casi, ha garantito loro una longevità e un forza che oggi noi possiamo solo sognare. 

Se fossimo un po' più attenti al nostro benessere fisco e mentale, ci renderemmo conto che per superare tanti piccoli problemi di salute basterebbe davvero poco: andare in bici, camminare, fare ginnastica, insomma muoversi, ci aiuterebbero a combattere lo stress e conseguentemente a mantenere il nostro corpo sano e tonico. Fra le tante tipologie di sport fra cui possiamo scegliere, andare in bicicletta ha dei vantaggi particolari e tutti coloro che vanno regolarmente in bici, hanno maggiori possibilità di sembrare più giovani e tonici, rispetto a chi non lo fa.

Andare in bici
immagine presadal web
Quali dunque i vantaggi?  In base ad alcuni studi, il ciclismo è di aiuto per combattere gli stati d'ansia e di depressione, grazie all'induzione del movimento e al contatto con la natura. Pedalare aumenta il consumo di calorie giornalierio, favorisce l'accelerazione del metabolismo, che quando diventa più elevato assicura la perdita naturale di peso. Non solo, minimizza le probabilità di contrarre il diabete.  A scanso di quanto si potrebbe pensare, la bici fa bene alle donne incinte, perchè aumenta drasticamente la salute cardiovascolare,  favorendo un parto più semplice.

Studi fatti da oncologi hanno dimostrato una parziale riduzione di contrarre tumori in coloro che pedalano regolarmente, in particolare il cancro al seno e all'intestino. Andare in bicicletta una volta al giorno dimezza completamente le possibilità di contrarre malattie al cuore. E' dimostrato che vi è una totale riduzione di complicazioni cardiovascolari fatali e non fatali, tra coloro che praticano tale disciplina, e questo perchè il ciclismo coadiuva, se praticato saltuarialmente un miglioramento quasi totale dell'apparato circolatorio, riducendo lo stress sulle coronarie e regolarizza il battito cardiaco.

01/05/14

Cibo poco sano | L'evoluzione dei cibi poco sani | Perchè questa crescita?

Dolciumi
Perchè si è evoluta la predisposizione verso i cibi poco sani? La risposta può apparire complessa e lunga, vasta quanto l'universo, ma in realtà è più semplice e scontata di quanto non si possa immaginare.
Perchè quando ci siamo evoluti non vivevamo in un mondo ricco di zucchero!

Peer i nostri progenitori in Africa, lo zucchero di un frutto maturo o di un prezioso alveare rappresentavano un vera e propria prelibatezza, fondamentale a causa del suo contenuto energetico. Quelli che apprezzavano il gusto dolce e ricco di piacere dello zucchero, mangiandolo potevano godere di un vantaggio e, quindi, hanno trascorso questa debolezza per il dolce tramite i geni.

Oggi lo zucchero è presente in quasi tutti i cibi industriali, oltre che nei dolci, creme, marmellate, biscotti e bevande gassate. Lo zucchero non fa bene, in quanto provoca un aumento dell'ormone insulina nel flussso sanguigno che a sua volta fa si che il corpo passi dal bruciare i grassi al bruciare gli zuccheri depositando i grassi come riserve. Per tale motivo mangiare zucchero fa ingrassare! In elevate quantità altera le funzioni naturali dell'insulina e può condurre anche al diabete.

Ma non finisce qui il danno che provoca lo zucchero, al peggio non c'è mai fine, come si usa dire: ci si adatta velocemente al sapore dello zucchero e ne serve di più per raggiungere lo stesso piacere. Insomma ne diventiamo cosi dipendenti in un modo che per i nostri antenati era semplicemente impossibile che accadesse.

21/04/14

La meditazione o preghiera come antiansia

Gli effetti della spiritualità Preghiera e meditazione e antiansia

Chi medita per 20-30 minuti al giorno guadagna armonia e rilassamento interiore, allontanando fobie e depressione. A confermarlo sono numerose ricerche scientifiche portate avanti, tra i vari istituti, alla Harvard University di Boston (Stati Uniti). Durante il periodo della meditazione non solo il nostro cervello rilascia alcuni importanti messaggeri chimici, come serotonina o endorfine (sostanze capaci di sopprimere il senso di fatica), ma addirittura la nostra mente si allena a sviluppare una grande calma. Unica regola: imparare a percepire ciò che accade dentro di noi in quel preciso momento il corpo e la mente diventano i principali strumenti che portano una migliore qualità di vita: i pensieri non si accavallano più, la respirazione si fa più calma, si sciolgono le tensioni fisiche e mentali, entra benessere, energia, rilassamento. E cosa dire della preghiera? Ormai negli Stati Uniti gli studi su questa pratica sono condotti a ripetizione, tanto si è convinti della sua influenza sul benessere del corpo. Se ne stanno occupando ormai il National institutes of health, l'equivalente americano del nostro Istituto superiore di sanità, e università prestigiose come la Brown o la Loyola. Ma cosa affermano questi studi, pubblicati su una rivista al di sopra di ogni sospetto come il "Iournal of American Medicai"? Dichiarano che la preghiera e la meditazione scatenano una serie di risposte fisiologiche rilassanti, contrastando gli effetti negativi dello stress. Altre ricerche hanno scoperto che sempre la preghiera fa superare meglio ansia e depressione. In pratica, essa opera sugli stessi meccanismi del rilassamento, influenzando i cosiddetti «ormoni dello stress»; abbassa la pressione sanguigna, rallenta il ritmo cardiaco e respiratorio, e influenza emozioni profonde.
 Voyager - La Forza della Preghiera

02/04/14

Avvampare di vergogna o assaliti dal vomito per l'indignazione | C'è da crederci!

Quando qualcuno vi dice di sentirsi avvampare per la vergogna, oppure di essere prossimo al vomito per l'indignazione, c'è da crederci!

Uno studio condotto dall'Università Aalto, in Finlandia, ha messo alla luce che le nostre emozioni scatenano violente sensazioni fisiche. Agli oltre 700 partecipanti sono state sottoposte immagini e video filmati via web dal forte impatto emotivo, ed è stato successivamente chiesto loro di indicare in quali parti del loro corpo hanno avvertito maggiormente reazione.
Mappa corporea dei sentimenti

In questa immagine, la prima mappa corporea dei sentimenti: i colori caldi indicano le aree fisiche stimolate, mentre i colori freddi indicano quelle disattivate.

Gli intervistati hanno riferito che la felicità e l'amore scatenano attività ovunque, mentre pericolo e paura innescano forti sensazioni nella zona del torace. (science)

26/03/14

È questo l'uomo più cippato e monitorato sul pianeta?

L'uomo ha cablato su di sè fino a 700 sensori per catturare ogni singolo dettaglio della sua esistenza Chris Dancy da Denver utilizza una serie di sensori, dispositivi, servizi e applicazioni per avere dati in tempo reale sul suo corpo. Ma cosa vuol dire avere una vita connessa? 

Significa che lui sa meglio di chiunque altro tutto quello che succede al suo corpo questo gli ha anche permesso di perdere 45kg Registra tutto ciò che mangia e beve, quando dorme, quando legge o scrive e-mail, dove prende le foto e anche l'attività dei suoi cani Già possedere uno smartphone per utilizzare i social media e scaricarsi app, per alcune persone, può essere motivo di un mal di testa da “progressi tecnologici” Ma esiste un uomo che non ha di questi problemi, anzi proprio il contrario. Lui ha abbracciato la tecnologia e la ama così tanto da utilizzare 700 sistemi contemporaneamente per controllare il suo corpo in gni sua mossa e l'umore.

Chris Dancy, che ha accettato di essere “l'umano più monitorato” al mondo, utilizza una serie di sensori, dispositivi, servizi e applicazioni per raccogliere dati in tempo reale sul suo corpo e sull'ambiente che lo circonda. Tenendo traccia di quanto si muove e mangia, gli ha permesso di calare 45 kg.
Chris Dancy, l'uomo più cippato al mondo
Chris Dancy 45 da Denver, ha detto: 'Quando tocco qualcosa, cerco di fare in modo che sia un qualcosa dal quale possa ottenere informazioni e cerco di visualizzarlo e condividerlo con le persone che desiderano. “Ora so cosa bere, cosa mangiare, quando dormire e quando alzarmi. Cose molto semplici come queste mi fanno vivere bene”. Il nostro corpo e la nostra mente sono il più grande sistema informatico dell'umanità e il comprenderlo lo rende manipolabile, proprio come noi hack facciamo con un sistema operativo.
Mr Dancy ha una pletora di tecnologie indossabili sulla sua persona che elabora dati ogni secondo, compreso un smartwatch Pebble, Google Glass, un bracciale BodyMedia e un monitor blu per la frequenza cardiaca. E' anche collegato alla propria casa con numerosi sensori, con i quali organizza e comanda il sistema di illuminazione tramite uno smartphone, e un coprimaterasso Beddit, che raccoglie i dati sul suo sonno. Il tecnofilio tiene anche traccia dei progressi dei suoi due cani araccogliendo dati sulle loro attività quotidiane attraverso il sistema GPS con un microcip indossato dall'animale domestico. Spiegando come egli ha adottato il suo stile di vita futurista, ha detto: 'Ho capito che stavo mettendo un sacco di informazioni online e se uno di questi servizi fosse andato fuori mercato, avrei perso un sacco di informazioni pertinenti, almeno per me in quel momento. 'E' davvero iniziato con il desiderio di raccogliere digitalmente quello che stavo creando. Ho appena trascorso gli ultimi cinque anni aggiungendo 2-3 sistemi a settimana'.
Mr Dancy raccoglie e utilizza i dati a suo vantaggio e tenendo traccia delle sue abitudini alimentari e fitness e ne ha ricavato un enorme vantaggio per la sua salute, tra cui la perdita di peso. Mr Dancy è sorpreso perchè non è emulato da altri: 'Un sacco di persone mi dicono che vogliono fare come me o che stanno lavorando su se stessi, ma sono trascorsi due anni e mezzo da che ho iniziano l'apprendimento su di me e nessuno ha davvero fatto qualcosa di serio. Non so cosa aspettino, è molto facile da fare. 'O non capiscono il valore delle informazioni o è qualcosa di difficile rompere i loro schemi', ha detto.
Chris è ormai diventato un ricercato individuo sia per le grandi aziende e start-up che sperano che possa aiutarli a sviluppare prodotti più intelligenti. 'Ho avuto aziende produttrici di bevande che mi chiedavano di fare tazze intelligenti, aziende di abbigliamento sportivo per fare biancheria intima in grado di monitorare il sistema cardiocircolatorio.' 'Io non voglio diventare famoso ma quasi ogni giorno mi contatta una grande azienda e un sacco di start-up. Io do loro consigli e passerò il mio tempo creando quello che penso siano buone soluzioni per loro'. Mr Dancy crede che la gente userà più tecnologia in tutta la casa prima di adottare gadget indossabili: 'Penso che la tecnologia indossabile sarà limitata al mercato della salute per i prossimi due anni. 'Non si tratta di un frigorifero che sa se hai dimenticato fuori di burro, nemmeno di un sistema di illuminazione che ti dice di prendere un ombrello, che sta per piovere fra un'ora, semplicemente lampeggiando una luce blu vicino la porta d'ingresso. Nessuno ha bisogno di qualcosa da leggere tantomeno test che parlano di te, hanno solo bisogno di sottili richiami'. Nel suo video, il sig Dancy pronunciando il discorso finale dice: 'La "rete interna" - l'informazione che viene da dentro di voi - è il futuro'.

22/03/14

La febbre: perchè ci colpisce?

La febbre,questa fastidiosissima "malattia" così chiamata erroneamente che, almeno una volta nella vita, ci ha colpiti tutti. Temperatura alta, debolezza, mal d'ossa, poco appetito, questi i suoi sintomi. E' comunemente ritenuta una malattia, ma in realtà la febbre è un meccanismo molto speciale attivato dall’organismo per un motivo ben preciso: difenderci dalle infezioni. Attaccato continuamente da virus e batteri, i maggiori responsabili delle infezioni, il nostro organismo risponde proprio innalzando la temperatura corporea: la febbre, infatti, mette a rischio la vita degli agenti patogeni che viaggiano per il nostro corpo, e permette alle nostre difese immunitarie di affrontarli alla meglio. E’ grazie alla febbre che riusciamo a produrre una quantità maggiore di anticorpi, le cellule amiche che si attaccano agli invasori, e proteine per combattere le infezioni e supportare i tessuti nell’eliminazione delle sostanze nocive. La febbre è generalmente un segnale positivo, che sta a significare che il corpo sta lottando contro l’infezione, ma attenzione: se troppo alta è bene farla scendere e chiedere al medico i farmaci più adatti a ciò. Una piccola curiosità da sfatare: spesso sentiamo dire che la febbre fa diventare più alti. Anche questa, come quella che la febbre sia una malattia e non un sintomo di qualcos’altro, è una falsa credenza: trascorrere molto tempo a letto fa sì rilassare i dischi di cartilagine tra le vertebre della colonna vertebrale, ma si tratta solo di un fenomeno momentaneo, alzandoci di nuovo dal letto si torna alla normalità.
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