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08/06/14

What's Hot | Lenti a contatto e frigoriferi intelligenti | Le nuove vittime degli hacker!

Lenti a contatto intelligenti
by Google
Google è al lavoro su una lente a contatto che potrà aiutare chi soffre di diabete a tenere d'occhio il glucosio del sangue. Intanto gli hacker hanno trovato nuove vittime da sfruttare: i frigoriferi intelligenti!

Anche se ci delude un pò che nelle lenti non siano incorporati anche Google Maps e Gmail, sono munite di un minuscolo circuito che analizza le lacrime e determina se è necessaria un'iniezione di insulina.
La società spera di mettere a punto altri dispositivi indossabili che possano aiutare chi ha problemi si salute.
Le nuove vittime degli hacker
i frigoriferi intelligenti

Ormai si può collegare quasi qualsiasi oggetto a Internet, e quindi era solo questione di tempo prima che un hacker si infiltrasse in un apparecchio "intelligente".
E a gennaio gli hacker hanno fatto la prima vittima: un frigorifero connesso al web.

Del frigo ha preso il controllo una rete di "bot" che lo ha usato per inviare migliaia di messaggi spam. E' il primo caso accertato di questo tipo, ma possiamo aspettarcene altri del genere durante il corso del 2014.(science)

01/05/14

Cibo poco sano | L'evoluzione dei cibi poco sani | Perchè questa crescita?

Dolciumi
Perchè si è evoluta la predisposizione verso i cibi poco sani? La risposta può apparire complessa e lunga, vasta quanto l'universo, ma in realtà è più semplice e scontata di quanto non si possa immaginare.
Perchè quando ci siamo evoluti non vivevamo in un mondo ricco di zucchero!

Peer i nostri progenitori in Africa, lo zucchero di un frutto maturo o di un prezioso alveare rappresentavano un vera e propria prelibatezza, fondamentale a causa del suo contenuto energetico. Quelli che apprezzavano il gusto dolce e ricco di piacere dello zucchero, mangiandolo potevano godere di un vantaggio e, quindi, hanno trascorso questa debolezza per il dolce tramite i geni.

Oggi lo zucchero è presente in quasi tutti i cibi industriali, oltre che nei dolci, creme, marmellate, biscotti e bevande gassate. Lo zucchero non fa bene, in quanto provoca un aumento dell'ormone insulina nel flussso sanguigno che a sua volta fa si che il corpo passi dal bruciare i grassi al bruciare gli zuccheri depositando i grassi come riserve. Per tale motivo mangiare zucchero fa ingrassare! In elevate quantità altera le funzioni naturali dell'insulina e può condurre anche al diabete.

Ma non finisce qui il danno che provoca lo zucchero, al peggio non c'è mai fine, come si usa dire: ci si adatta velocemente al sapore dello zucchero e ne serve di più per raggiungere lo stesso piacere. Insomma ne diventiamo cosi dipendenti in un modo che per i nostri antenati era semplicemente impossibile che accadesse.

01/03/14

USA | SIRTUINA 1, una proteina che fa vivere meglio e più a lungo.

Uno studio condotto dal Dott Rafael de Cabo del National Insitute on Aging del National Institutes of Health negli Stati Uniti, ha scoperto un nuovo impiego possibile di una proteina, la sirtuina 1. Fino ad oggi si sapeva che questa proteina era fondamentale per mantenere l’equilibrio metabolico dei tessuti umani. Lo studio ha dimostrato che inducendo l’attivazione della proteina sirtuina 1 si estende la durata della vita, ritarda l'insorgenza delle malattie metaboliche correlate all'eta' e migliora la salute generale. Per il momento la sperimentazione è stata fatta su animali, nello specifico topi di laboratorio, ai quali è stata data una integrazione quotidiana corrispondente a 100mg/kg di SIRT1720, una molecola che attiva la SIRT1, per la durata di sei mesi. La somministrazione di tale molecola ha esteso significativamente la vita media dei topi dell'8,8 per cento, oltre a ridurre il peso corporeo e la percentuale di grasso, migliorando la funzione muscolare e la coordinazione motoria. In ulteriori studi incentrati sugli effetti di SRT1720 su diverse variabili metaboliche, i ricercatori hanno trovato che la supplementazione di SRT1720 ha portato alla diminuzione dei livelli di colesterolo totale e di colesterolo LDL, che potrebbero aiutare a proteggere contro le malattie cardiache, e miglioramenti nella sensibilità all’insulina che potrebbero aiutare a prevenire diabete. La dieta particolare ha avuto anche effetti anti-infiammatori in diversi tessuti, un dato importante, perché un basso grado di infiammazione cronica contribuisce contro l’invecchiamento e le malattie legate all’età. Se le ricerche dovessero confermare questa tesi e se la proteina dovesse funzionare anche sull’uomo, si tratterebbe davvero di aver scoperto l’elisir di lunga vita che ci permetterebbe, non solo di raggiungere una età considerevole ma soprattutto di arrivarci nel pieno possesso delle nostre facoltà fisiche e mentali.

23/12/13

Perchè il gelato mette sete?

Il gelato ha un altissimo contenuto di zucchero e di glucosio. Dopo averlo mangiato, questi zuccheri, che sono a rapido assorbimento, innalzano moltissimo la glicemia, causando così un senso di arsura immediato e quindi di sete. Non a caso i diabetici, che hanno alti valori di glicemia dovuti al malfunzionamento dell'insulina, hanno sempre molta sete. E' opportuno però fare una distinzione tra gelato artigianale o industriale e gelato fatto a casa: nel primo si usano moltissimi additivi e conservanti, fra i quali la farina di carruba che causano una immediata sete non appena queste sostanze vengono ingerite. Nel secondo non si mettono tutti questi prodotti chimici, di conseguenza un sorbetto fatto in casa mette meno sete. Teniamo quindi presente che il gelato, compreso il ghiacciolo, non è fatto per dissetare: ti rinfresca momentaneamente poi aumenta la sensazione di sete.

21/11/13

Alium oles: puzzi d'aglio! Ma quanti benefici!

Aglio: proprietà e fitoterapia




L'aglio dal profumo così intenso, molti non lo apprezzano, dicono che lascia un alito cattivo, in grado di stendere anche il partner più appassionato, o qualunque altro interlocutore ben disposto nei nostri confronti. Sarà anche così, ma è pur vero che le sue proprietà, dovrebbero indurci a farne un più largo consumo e non è detto che lo sidebba consumare crudo, prendendo a morsiuna testa d'aglio.
L'aglio si presenta come pianta erbacea alta dai 30 agli 80 cm, che allo stato selvatico è perenne, mentre coltivata si propaga esclusivamente per via vegetativa a causa della sua sterilità.
L'aglio possiede una parte ipogea costituita principalmente dal bulbo, rivestito da involucri rossicci e composto a sua volta da numerosi bulbi più piccoli, gli spicchi, che forniscono la droga, cioè la parte utilizzata in campo fitoterapico.


Aglio, pianta

Il bulbo dell'aglio è uno dei rimedi più antichi e diffusi dalla medicina popolare.
Aglio e allicina: aroma e proprietà antibatteriche
I composti solforati contenuti nell'aglio sono responsabili della formazione del tipico odore, in particolare l'allicina: questa viene liberata quando l'enzima allinasi agisce sull'alliina, un composto incolore ed insapore che rappresenta il componente principale della droga fresca.
L'aglio sprigiona il suo odore caratteristico ogni volta che viene “danneggiato”, per esempio durante la masticazione, il taglio, oppure la spremitura; questo è il motivo per cui gli spicchi interi non hanno odore. In effetti, nella cellula intatta l'alliina e gli altri solfossidi sono confinati nel citoplasma, mentre il suo enzima idrolitico - allinasi - è presente solo nel vacuolo: la distruzione della struttura cellulare dell'aglio libera così il suddetto enzima, che determina idrolisi dei solfossidi e loro trasformazione in disolfuri e trisolfuri.
L'allicina è un antibiotico notevole, il cui forte potere inibente su numerosi tipi di batteri (tra cui quelli responsabili del tifo) venne notato già nel 1858 da Louis Pasteur.
Oltre all'allicina, l'aglio contiene altre sostanze antibatteriche come la garlicina; è ricco di sostanze minerali ed oligominerali, quali magnesio, calcio, fosforo, iodio e ferro; sono presenti tracce di zinco, manganese, selenio, vitamina C (solo nell'aglio fresco), provitamina A, vitamine B1-B2-PP; contiene sostanze ormono-simili ed enzimi (lisozima e perossidasi).
Tra le numerose proprietà ascritte all'aglio c'è quella di donare alla pelle un aspetto sano e di favorire la crescita dei capelli; tale effetto è dovuto alla presenza dell'acido fitinico, che da un lato lega le sostanze minerali e dall'altro può essere trasformato in inositolo, una sostanza simile alle vitamine in grado di stimolare la crescita cellulare.
L'aglio contiene anche alcaloidi che svolgono un'azione simile a quella dell'insulina, abbassando il livello di glicemia nel sangue: per questa ragione l'aglio è considerato un valido supporto nelle terapie contro il diabete ed in altre malattie legate al metabolismo degli zuccheri.
L'aglio rafforza il sistema immunitario ed agisce come potente battericida su tutto l'organismo; è un potentissimo vermicida, un regolatore della pressione arteriosa (agisce provocando vasodilatazione delle arteriole e dei capillari), riduce il rischio di sclerosi delle arterie, previene l'aggregazione piastrinica (di conseguenza la formazione di trombi), regolarizza il tasso di colesterolo e trigliceridi nel sangue.
Una delle proprietà più importanti ed interessanti dell'aglio è quella riguardante la sua caratteristica funzione antibiotica (azione batteriostatica e battericida sia verso i Gram+ che i Gram-): è infatti un valido antibiotico da utilizzare nei casi i cui la flora batterica intestinale sia stata alterata da cure precedenti. A differenza degli antibiotici di sintesi, l'aglio - mentre si occupa dei batteri patogeni - non solo non attacca la flora batterica saprofita, ma ne favorisce addirittura il ripristino.
Questa pianta costituisce un ottimo rimedio contro meteorismo e crampi addominali, ed è utilissima anche in caso di diarrea acuta e cronica o feci muco-sanguinolente (dissenteria).
Studi clinici hanno riportato l'azione dell'aglio anche nei confronti dell'Helycobacter pylori, il batterio in parte responsabile dell'ulcera gastrica e dello sviluppo di forme tumorali allo stomaco.
Un'altra proprietà dell'aglio è quella di proteggere dai pericolosi metalli pesanti, sostanze molto dannose che entrano nell'organismo attraverso smog, otturazioni dentali di vecchia concezione (es. al piombo), frutta ed ortaggi contaminati,; gli organi maggiormente colpiti dai metalli pesanti sono i polmoni, i reni, il fegato ed il sistema nervoso, con effetti che vanno dal sintomo immediato sino a manifestazioni patologiche a distanza di diversi anni. In che modo agisce l'aglio in questo senso? Si comporta da chelante: in pratica, i composti solforati presenti tra le molecole dell'aglio si legano stabilmente alle molecole di mercurio, piombo e cadmio presenti nell'organismo, che in questo modo vengono eliminate con facilità. Chiedete al vostro erborista come assumerlo, vi sono molti prodotti a base d'aglio che possono evitarvi di mangiarne direttamente gli spicchi.



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