Il-Trafiletto
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01/05/14

Cibo poco sano | L'evoluzione dei cibi poco sani | Perchè questa crescita?

Dolciumi
Perchè si è evoluta la predisposizione verso i cibi poco sani? La risposta può apparire complessa e lunga, vasta quanto l'universo, ma in realtà è più semplice e scontata di quanto non si possa immaginare.
Perchè quando ci siamo evoluti non vivevamo in un mondo ricco di zucchero!

Peer i nostri progenitori in Africa, lo zucchero di un frutto maturo o di un prezioso alveare rappresentavano un vera e propria prelibatezza, fondamentale a causa del suo contenuto energetico. Quelli che apprezzavano il gusto dolce e ricco di piacere dello zucchero, mangiandolo potevano godere di un vantaggio e, quindi, hanno trascorso questa debolezza per il dolce tramite i geni.

Oggi lo zucchero è presente in quasi tutti i cibi industriali, oltre che nei dolci, creme, marmellate, biscotti e bevande gassate. Lo zucchero non fa bene, in quanto provoca un aumento dell'ormone insulina nel flussso sanguigno che a sua volta fa si che il corpo passi dal bruciare i grassi al bruciare gli zuccheri depositando i grassi come riserve. Per tale motivo mangiare zucchero fa ingrassare! In elevate quantità altera le funzioni naturali dell'insulina e può condurre anche al diabete.

Ma non finisce qui il danno che provoca lo zucchero, al peggio non c'è mai fine, come si usa dire: ci si adatta velocemente al sapore dello zucchero e ne serve di più per raggiungere lo stesso piacere. Insomma ne diventiamo cosi dipendenti in un modo che per i nostri antenati era semplicemente impossibile che accadesse.

26/02/14

Eruzione di materia solare | La più intensa osservata fin'ora da Iris!

Eruzione di materia solare! La più intensa osservata fin'ora da Iris.

Si tratta della più vasta ed enorme eruzione di materia, luce e raggi x che emana nello spazio circostante il nostro sole con un’energia pari a milioni di bombe atomiche: sto parlando del più intenso brillamento solare che sia mai stato osservato da quando è giunta in orbita la sonda Iris (Interface Region Imaging Spectrograph) della Nasa, lanciata nella scorsa estate. Il flare in questione appartiene alla classe M, ovvero sia la seconda categoria per potenza nella classificazione dei brillamenti.

Iris, progettata e realizzata da una collaborazione tra lo Smithsonian Astrophysical Observatory e la Montana State University, si occupa di scrutare i livelli più bassi dell’atmosfera del Sole, la cromosfera, con una risoluzione senza precedenti. 
Brillamento solare

Questa particolare regione del Sole è fondamentale per la regolazione dei flussi di energia e materia che viaggiano dalla superficie della stella verso lo spazio. Durante il suo percorso, l’energia tende a riscaldare la parte superiore dell’atmosfera, la corona solare, dando talvolta origine a eventi di questo tipo.

Grazie al suo spettrografo, uno strumento in grado di separare la luce nelle singole lunghezze d’onda che la compongono, Iris è stata in grado di registrare dati importanti riguardo alle temperature dei flussi di materia nel brillamento, permettendo agli scienziati di capire meglio qual è il meccanismo dietro questi fenomeni.
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