Ansia,
dolore,
depressione: tutti
mali del nostro
secolo, frutto della nostra cosi
irrequieta quotidianità: scelte da fare,
paura di dovere affrontare,
dolore per avere
rimpianto la
perdita di quell'occasione oppure di quella
persona. Come fare fronte allo
stress e i
disturbi da esso derivati?
Meditate gente...
meditate!
E' questo il
risultato che in molti credono e sperano di riuscire ad ottenere attraverso la pratica della
meditazione. Chiaramente meditare è un ottimo
rimedio a quanto detto, ma non tutte le
problematiche possono però essere combattute con efficacia tramite questo
approccio. L'opinione dei ricercatori della
Johns Hopkins University di Baltimora (Stati Uniti) gli unici
disturbi contro cui la
meditazione è davvero efficace sono:
l'ansia, la
depressione e il
dolore.
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Meditazione |
Oltretutto non tutte le
pratiche meditative danno la possibilità di ottenere gli stessi
effetti benefici.
L'analisi dei
risultati delle
ricerche eseguite fino ad oggi, pubblicata dai
ricercatori americani sulle pagine di
JAMA Internal Medicine, hanno infatti messo in luce il fatto che l'approccio più promettente è quello basato sulla cosiddetta
mindful meditation, a volte indicata anche come “
meditazione consapevole”.
La
meditazione, ha spiegato
Medhav Goyal, primo autore dell'analisi, “è un
allenamento attivo della
mente per aumentare la
consapevolezza, e differenti programmi di
meditazione approcciano questo aspetto in modi diversi”.
Lo
studio ha preso in considerazione 47 pubblicazioni presenti nella
letteratura scientifica in cui è stato analizzato
l'effetto della
meditazione su vari
disturbi, dall'uso di
sostanze stupefacenti ai problemi di
alimentazione.
“Le evidenze più significative che abbiamo riscontrato sono moderate e riguardano
l'ansia, la
depressione e il
dolore; per altri problemi erano basse e per la maggior parte erano insufficienti”.
Alcune tecniche molto popolari, come la
meditazione trascendentale, non sono risultate più efficaci di un semplice
placebo.
Per chi, invece, si è affidato a 30-40 ore di
mindful meditation i
benefici sono risultati reali. “Abbiamo rilevato un
miglioramento del 5-10% nei sintomi dell'ansia rispetto ai gruppi placebo – ha precisato Goyal – Per la
depressione abbiamo rilevato un
miglioramento del 10-20% dei sintomi depressivi rispetto ai gruppi placebo”. Un
effetto, spiega l'esperto, simile a quello degli antidepressivi.
Per quanto riguarda invece il
dolore, Goyal ha sottolineato che “non ci sono stati molti studi sul
dolore cronico, perciò non sappiamo per quale tipo di dolore potrebbe essere utile questo tipo di meditazione”.
Altro
risultato positivo è l'assenza di effetti collaterali negativi, ragion per cui la meditazione può essere abbinata ad altri trattamenti specifici senza correre
rischi. Tuttavia, solo ulteriori studi potranno chiarire se con un approccio diverso è possibile ottenere benefici maggiori rispetto a quelli osservati fino ad oggi.
“Dal punto di vista delle tradizioni orientali, i programmi di meditazione che abbiamo testato erano relativamente brevi, duravano circa 8 settimane, e comprendevano dosi relativamente basse di allenamento alla
meditazione – ha aggiunto Goyal – Perciò non sappiamo se una maggiore pratica meditativa possa avere benefici più ampi”.