Il-Trafiletto
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14/09/14

Il silenzio, dentro i ritmi quotidiani del mondo

Lo definisco il silezio pubblico e non c’è bisogno di andare a cercare un posto, che mi faccia entrare meglio in me stesso e nemmeno delle guide che mi facciamo ricuperare un’equilibrio esteriore ed interiore. 


La persona non deve isolarsi dalla società e non deve taglare i ponti con tutta la tecnologia che lo può disturbare, anzi è necessario ancor di più per interagire con l’ambiente e le altre persone, ma deve solo ricalibrare le proprie parole, i tempi, i bisogni e i desideri. 

Per prima cosa quando decido di fare questo lavoro devo imparare a comunicare, spostando le mie parole più vicine al cuore e aspettando anche qualche minuto prima di dare qualsiasi risposta. 

Infatti parlare richiede un sacco di energia e tante volte si usa questa energia per dire un sacco di cose senza senso e senza spessore, solo per il gusto del dirle e del non fare silenzio, perchè il silenzio nella nostra società disturba. 

Quando impari a prenderti le giste pause, a sviluppare un senso di profondo di ascolto, a guardare e osservare prima di agire, pian piano quello che esce dalla nostra bocca diventa saggezza, sono parole misurate e mirate, che sanno sempre colpire nel segno.
Il silenzio nel nostro quotidiano

13/09/14

Silenzio: parlare con il cuore per ritrovare noi stessi

Se si continua a parlare e ad agire si rischia di vivere, quello che sta accadendo in questo momento, semplicemente come un tecnicismo che deve essere affrontato per passare alla nostra prossima destinazione. 


Io ritengo importante ogni tanto ricaricarsi son il silenzio perchè solo il silenzio ti mette in comunicazione con te stesso e ti fa gustare ogni attimo.

Ci sono due tipi di silenzio (oggi vediamo il primo):
Il primo lo definisco “privato” ed è possibile se si riesce a raggiungere un ambiente isolato, un rifugio o un monastero.

La persona facendo questa esperienza viene tolta dall’ambiente abituale, quotidiano e qui il silenzio è spesso accoppiato con lunghe ore di meditazione, restrizioni dietetiche e altre forme di purificazione.

La persona taglia i ponti con ogni comunicazione con il mondo esterno: i telefoni e la televisione spenti, e chi vi partecipa ha la possibilità di mettere tutto verso l'interno e di guardare veramente da vicino se stessi, le proprie emozioni e per approfondire attraverso la propria vita e cercare un senso profondo, un’energia positiva e delle risposte concrete al vivere quotidiano.

La persona è sostenuta solitamente da altre persone che condividono gli stessi ambienti e ci accompagnano in questo percorso cercando di far uscire ciò che è negativo, ciò che ci angoscia e vogliono farci ritrovare l’equilibrio con noi stessi.

Questa esperienza può durare per un certo periodo di tempo, da un paio di giorni, fino a diventare una scelta di di vita.
Meditazione trascendentale

29/08/14

Il vuoto e la parola nel silenzio

Quante volte mi sono incontrato con il vuoto dentro e fuori di me e volevo  risolvere il tutto semplicemente dicendo delle parole, poi ho scoperto che il silenzio ha una grande forza e ho iniziato a farne tesoro e a riflettere su questa potenza.


Quante volte ho parlato in fretta, ho urlato cercando di farmi sentire da chiunque e di rompere il mio vuoto, poi ho imparato che la parola più forte viene dal silenzio ed e è proprio il silenzio che è capace di scardinare il vuoto, che sa aprire qualsiasi porta e ogni cuore.
Un silenzio che diventa azione, un silenzio che sa parlare e dialogare, più di mille parole sterili e ripetitive urlate al vento e chissà dove, ma mai arrivate laddove dovevano trovare casa. 
Solo il silenzio è in grado di farti entrare meglio in contatto con la tua anima, con il tuo essere e con chi ti sta vicino, perchè ti aiuta a ponderare, a pesare e a rispondere nei giusti tempi e con l’adeguata misura.
La parola che esce dal silenzio, sa colmare il vuoto dentro ciascuno di noi e sa riempirlo di un linguaggio nuovo, sempre fresco e pieno di calore e di amore.
Questo silenzio non è nutrito dalla rassegnazione, ma intriso di parole che nascono dalla meditazione fatta con il cuore, dall’ascolto del nostro io interiore e dalla maturazione di parole che sanno dire qualcosa di unico a chi ci sta vicino.
Il vuoto e la parola nel silenzio
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